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Autore: Alice Quindici    01/10/2013    1 recensioni
Ecco la mia prima fanfiction incentrata su una ragazza inventata da me, Gorin che scoprirà di avere un potere nascosto... se siete incuriositi seguitemi!
Gorin ha sempre voluto avere una dote che la caratterizzi, uno scopo, una ragione per la quale essere considerata unica. E un avvenimento improvviso seguito da una strana conoscenza le faranno scoprire l'incredibile potere dentro di lei.
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Goku, Goten, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Presa dallo spavento, caddi a terra ma continuai a guardarli per accertarmi che non si muovessero. Pensai che dovevo contenermi e non fare la figura della fifona, ma le mie gambe non rispondevano.
Iniziai a innervosirmi  e digrignai i denti. Che umiliazione. Poi una voce mi fece tornare alla realtà.
- Gorin, che succede? Stai bene? - disse Gohan, con un tono molto preoccupato e allo stesso tempo sorpreso.
- S- si tutto bene, scusami.- risposi senza guardarlo, continuando a fissare quelle due figure scure. Ero ancora un pò nervosa. Mi strofinai gli occhi e finalmente fui capace di distinguerli. Appena li misi a fuoco sussultai visibilmente.
Uno dei due era verde. Si, di colore verde, avvolto in un lungo turbante bianco con in testa un cappello, anch'esso bianco. Poi indossava una tuta da combattimento viola e delle strane scarpe marroni a punta. Era altissimo, forse più di due metri. Mi guardava sorpreso con i suoi occhi neri, e subito dopo mi accorsi che aveva le orecchie a punta. Non so perchè, ma guardandolo negli occhi mi calmai improvvisamente.
- Gohan, non vorrai dirmi che quell'incredibile aura proveniva da questa mocciosa?
Appena sentii quella frase, detta con tono secco ma con un velo di sorpresa, mi accorsi dell'uomo affianco al tipo verde e spostai lo sguardo verso di lui. Rimasi senza parole. Forse visto da un qualunque essere umano normale non sarebbe sembrato niente di chè, ma appena i miei occhi incrociarono i suoi una strana sensazione mi avvolse. I suoi occhi erano neri come la pece, ma erano completamente diversi da quelli di gohan o dai miei. I suoi erano oscuri. Incutevano terrore, ma allo stesso tempo erano talmente magnetici che non riuscivo a distogliere lo sguardo. I suoi tratti erano decisi, ma per niente volgari. La sua ampia fronte introduceva una massa di capelli a forma di fiamma, neri quanto gli occhi. Nonostante l'altezza, che notai dopo un bel pò di tempo, poteva benissimo sembrare il più bello dei modelli. Un modello  che poteva disintegrarti in una frazione di secondo. Non smetterò mai di sorprendermi, credo. Dopo esser riuscita a staccarmi dai suoi occhi guardai il suo abbigliamento, e restai di nuovo piacevolmente sorpresa. Indossava una tuta aderente di colore blu, che lo copriva interamente, lasciando intravedere visibilmente il suo fisico possente e scolpito. Indossava inoltre una corazza bianca con dettagli dorati che scolpiva i pettorali e gli addominali. Le mani erano coperte da dei guanti bianchi, come gli stivaletti che calzava, dorati in punta. Quella doveva essere la sua tuta da combattimento, ma era di una bellezza ed eleganza mai visti prima. Mi innamorai a prima vista di quella tuta. Non avrei mai creduto che potesse esistere una tuta da combattimento che fosse elegante. Beh, infondo lui è un Sayan.
- E smettila di fissarmi! Vuoi morire all'istante?!- disse grignando e incrociando le braccia.
Un' imbarazzo assurdo mi invase. In effetti ero rimasta a fissarlo per troppo tempo. Però non provai paura, e non saprei neanche dire perchè, dopo una minaccia di quel tipo e dopo tutto quello che era successo al loro arrivo. Sto anche perdendo la coscienza, bene.
- M- mi scusi tanto! E che... beh ecco.. come dire...
- Stà calmo Vegeta! E' solo nervosa perchè è ancora tutto nuovo per lei e siete sbucati all'improvviso! Tutto qui!- intervenne Gohan. Vegeta? E' lui? Il principe dei Sayan? Ora si spiega la sua innata eleganza. In effetti il titolo di principe gli si addiceva. Iniziai ad immaginarlo con una grande corona sulla punta dei capelli, ma mi chiesi come avrebbe fatto a stare in equilibrio sopra quella massa appuntita. Soffocai una risata, senza farmi vedere. 
- Mpf. Se lo dici tu. Comunque rispondi, è stata veramente questa mocciosa ad emanare un'aura cosi potente? - Mi aveva ancora chiamata mocciosa. Io posso stare zitta, ma fino ad un certo punto. Poi odio quando la gente attribuisce aggettivi alla cavolo senza conoscere le persone. Rendendomi conto che ero ancora per terra presi coraggio, mi alzai velocemente e mi avvicinai a lui.
- Io non sono una mocciosa. -  Dissi calma e con un velo di sfida. Notai compiaciuta che appena si accorse che ero piu alta di lui di quasi 10 centimetri digrignò i denti e guardò da un'altra parte. 
- Tsk. Come ti permetti- mugugnò tra i denti.
Gohan scoppiò a ridere. E il tipo verde mi guardava sempre più sopreso, ma poi sorrise anche lui. L'ambiente si era improvvisamente calmato e tutto il malessere era sparito. Sorrisi leggermente anche io. Gohan si avvicinò a noi sorridente.
- Non ho ancora fatto le presentazioni! Allora, lei è Gorin, e si, è stata lei ad emanare quell'increibile aura che avete percepito! E' una mia compagna di classe e l'ho conosciuta proprio oggi.- Lo sguardo dei due si concentrò su di me.
- Poi, Gorin lui è Piccolo, un namecciano proveniente appunto dal pianeta Namek, che è molto distante dalla terra. E' stato lui ad allenarmi e ad insegnarmi le basi della lotta. 
Ecco perchè era verde, era " semplicemente " un alieno. Sempicemente. Mi chiedo come sia arrivato qui.
- Piacere di conoscerti, Gorin.- disse con un leggero sorriso, porgendomi la mano. Sorrisi involontariamente.
- Tutto mio! - Dissi raggiante, stringendogli energicamente la mano. Non so perchè, ma provavo benessere semplicemente guardandolo.
- E lui è Vegeta, il principe dei Sayan. Te ne ho già parlato, quindi no credo di dover aggiungere altro. - disse sorridente guardando me e poi lui.
- Piacere di conoscerti- Dissi irrigidita, porgendogli timidamente la mano. Lui la guardò per una secondo e tirò la testa di lato.
- Tsk.-  Mugugnò secco. Che antipatico. Ritrassi la mano velocemente, un pò delusa.
- Dai Vegeta, non fare così!- disse Gohan guardandolo arrabbiato. Lui semplicemente lo guardò per pochi secondi per poi tenere di nuovo il broncio.
- Scusate se vi interrompo- disse Piccolo, con aria seria - ma c'è qualcosa di importante che devo chiederti, Gohan.
- Dimmi Piccolo! Cosa c'è?- disse sorpreso.
- Poco fa hai detto che l'aura impressionante di poco fa apparteneva a Gorin, giusto? Ma come può essere? Credo che sia impossibile per un semplice umano, che non si è mai allenato per giunta, riuscire ad emanare tanta energia al primo colpo! Cosa c'è dietro?
- Oh, che sbadato! Ero così preso dalla situazione che mi sono dimenticato di dirvi la ragione per cui vi ho fatto venire qui! Eh eh!- disse grattandosi la testa. Piccolo si mise una mano sugli occhi dal disappunto. Vegeta sbuffò. io soffocai una risata.
- Beh, Gorin è in grado di emanare un'aura così potente perché....ecco lei è una...
- Sayan- conclusi io, perchè quando Gohan faceva così mi faceva veramente irritare. Va bene che non è una cosa da tutti giorni, ma non sono un giocattolo, sono un'essere umano. Ah, è vero, sono un alieno.
Piccolo e Vegeta rimasero a bocca aperta, con gli occhi spalancati.
- C- cosa?! Un- un altro sayan?! Non è possibile!! - dissero in coro. Sinceramente non mi sarei mai aspettata da loro una tale reazione. Specialmente da Vegeta.
- Non ci credo, non ci voglio credere! E' una delle tue pagliacciate, vero Gohan?!- disse Vegeta nervoso, avvicinandosi a lui e stringendo il pugno. Ogni tanto mi guardava di sottecchi. Ma in modo diverso da prima.
- No Vegeta, ci puoi contare! So che è difficile da credere, sinceramente neanche io me lo so spiegare, ma è così!
- Com'è possibile che sia arrivata qua sulla terra se il pianeta Vegeta è stato distrutto più di trent'anni fa? Non ha senso! Non c'è una spiegazione logica!- Gohan sembrava in difficoltà, perciò presi la parola.
- Senti Vegeta, Non so spiegare neanche io cosa mi è successo, perchè non ricordo niente della mia infanzia. Non ricordo i miei genitori ( e qui mi soffermai per un pò), non ricordo dove sono nata, non ricordo quando ho conosciuto mia nonna, non ricordo assolutamente nulla. Ma so una cosa: stamattina ho fatto una cosa che nessun essere umano potrebbe fare, o almeno credo. E poi Gohan ha percepito nella mia aura la razza sayan!
- La percepisco benissimo anche io la tua aura, ma tutto ciò non ha senso! Dovresti ricordarti qualcosa, come... giusto! La coda! Se sei una sayan devi avere per forza una coda!- disse fissandomi truce.
- C-c-cosa? La-la coda?- Mi chiedo quando mi sveglierò da questo incubo.
- Gia! Vegeta ha ragione! Tutti i Sayan hanno una coda! Anche io ne avevo una da piccolo! Come ho fatto a dimenticarmene! Come mai tu non ce l'hai? 
- Io- io non ho una coda! E non ce l'ho mai avuta! Non-non prendetemi in giro, neanche voi ce l'avete!
- Tutti i Sayan ne hanno una! L'abbiamo semplicemente tagliata perchè causava troppi problemi! - disse Vegeta seccato. 
- Giusto! Forse anche a te l'hanno tagliata! Ma dovresti avere la cicatrice dietro, vero?
- Io non ho nessuna cicatrice! Te lo posso assicurare! - che confusione.
- Sei sicura? Lasciami controllare!- si avvicinò a me con'aria ingenua. Io non sapevo cosa volesse fare, ma in pochi decimi di secondo mi sentì abbassare i pantaloni da dietro fino a quasi il sedere, e avvampai.
- COSA DIAVOLO STAI FACENDOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!- senza neanche pensarci lo afferrai e lo scagliai con tutta la mia forza contro la grande quercia poco distante da noi. Piccolo e Vegeta, vedendo Gohan che si stava scagliando verso di loro, lo schivarono sorpresi. Con un gran tonfo Gohan andò contro la quercia, spezzandola in due. Piccolo e Vegeta mi guardarono stupefatti. Io ero ancora rossissima in volto, e ansimavo. Poi mi resi conto di ciò che avevo appena fatto. Come ho potuto sollevare più di 70 chili come se niente fosse e scagliarli con tale potenza? Non credevo a me stessa. Non era normale, non lo era per niente. Gohan, dopo essere riuscito a stento a staccarsi da quello che rimaneva della quercia mi guardò con aria arrabbiata.
- Ehi! Che ti è passato per la testa?! Mi hai fatto male, sai?! Se fossi stato un comune umano, mi avresti ridotto in frantumi! Cosa ho fatto di male?! Volevo solo vedere se anche tu avevi la cicatrice della coda come me! E ho visto che non hai assolutamente niente! Com'è possibile?- Mi guardava sconcertato, come se fosse una cosa anormale. Sarei io quella strana? 
- Io... io non lo so... non ci capisco niente! E' da stamattina che non capisco niente! Mi sembra tutto un sogno! Anzi, un incubo!- stava succedendo tutto troppo in fretta. Mi stavo innervosendo. Volevo scappare. Scappare da tutto e da tutti, stare da sola. Mi è sempre piaciuto stare da sola, e mai come in questi momenti. Sono sempre stata da sola, perchè la nonna non mi permetteva di fare praticamente niente. E alla fine ho imparato a convivere con la solitudine. E a farmela addirittura piacere. Quando mi accorsi che stavo per piangere, chiusi gli occhi con forza e scappai. Se con la mente o con il corpo, non lo sapevo. Io fuggivo. Non pensavo a niente, solo a scappare. Non sentivo il mio corpo, non avevo controllo di me stessa. Quasi come stamattina, ma era molto diverso. Stavolta mi sentivo libera, felice e rinata. Mi sentivo bene, potevo toccare il cielo con un dito. Ad un certo punto però, senti che il vento era diventato fortissimo, e mi stava premendo contro il viso. Decisi a malincuore di aprire gli occhi. Doveva essere un sogno. Li richiusi spaventata. Poi li riaprii. Era tutto vero. Ero a un centinaio di metri da terra e mi muovevo a una velocità elevatissima. Più o meno la stessa con cui Gohan mi aveva portato a casa sua. Un normale essere umano sarebbe soffocato, mentre io sentivo solo un pò di fastidio alla pelle. Mi innervosii, e persi completamente il controllo. Senza volerlo, cambiai direzione di volo e mi precipitai verso il suolo. Non riuscivo più a controllarmi, e non sapevo assolutamente come cambiare direzione. Come avevo fatto a trovarmi in questa situazione? Era opera mia? Mi feci prendere dal panico, e pensai a milioni di cose tutte insieme, che mi confusero ancora di più. Persino Gohan si sarebbe fatto male cadendo da questa altezza e sopratutto così velocemente. Chiusi gli occhi aspettando l'inevitabile. Ma anzichè un grande tonfo, sentii il silenzio più assoluto, accompagnato da dei respiri affannati, che andavano mano a mano a scemare. Non provavo dolore, solo un piacevole e inaspettato calore. Mi sentivo protetta. Protetta come non lo ero mai stata. Dopo qualche secondo, riaprii gli occhi. La prima cosa che vidi fu il volto di Gohan, vicinissimo al mio, che mi guardava molto spaventato. Mi stringeva forte a se, ma con delicatezza, come se avesse paura di farmi del male. Mi guardava profondamente, cercando di intuire dai miei occhi se stavo bene o meno. Io dissi semplicemente:
- Mi- mi dispiace... - poi, il vuoto.





Angolo dell'autrice
Saaalve a tutti! Scusate per l'enorme ritardo ma mi sono presa un bel po di tempo per pensare bene a cosa scrivere e allo svolgersi dei fatti! Sono abbastanza contenta del risultato finale, e voi? Recensite perfavore!! A presto!! <3
  
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