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Autore: drinkrauhl    02/10/2013    3 recensioni
In una piccola cittadina, un gruppo di amici-nemici sono alla ricerca del corpo di un ragazzo scomparso.
le due bande -B. Ladies e Pigmei- sembrano apparentemente odiarsi, ma tutti condividono una passione comune: l'equitazione.
Per dimostrare a tutti di essere degli eroi, intraprendono un viaggio di due giorni che si trasforma in un'avventura alla scoperta di se stessi.
Alex, a capo delle B. Ladies, è una ragazza molto forte e sicura di se, ma Justin, capo dei Pigmei, riuscirà a farle dubitare anche delle sue certezze, sopratutto quelle riguardanti l'amore.
Vi propongo un simpatico remake del film "Stand By Me" a ritmo delle migliori canzoni anni sessanta.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Justin Bieber, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TRAILER






Whispering Bells




Li avremmo colpiti una volta di ritorno dai prati, quindi dovevamo sbrigarci.
Corremmo verso la roulotte e prendemmo le pistole ad acqua, riempite con uova marce e acqua, e ci dirigemmo verso il loro rifugio.
-Amber muoviti- la rimproverai, vedendo che ci stava mettendo troppo a salire sull'albero.
-Scusa se non mi chiamo Tarzan- si giustificò, mettendo finalmente una gamba attorno ad un ramo, per poi salire del tutto.
-Ma se cado mi faccio male?- Holly era abbracciata al tronco di un albero e seduta su di un ramo, tremante.
Ognuna aveva preso posto su uno dei quattro alberi che circondavano la casa sull'albero, ed ognuna aveva in mano una pistola.
Ad ogni ramo di ogni albero avevamo legato una corda, che avremmo usato per scendere. Quegli alberi non erano tanto alti, e non ci avremmo messo più di cinque secondi a scendere.
-Tecnicamente moriresti, praticamente ... si moriresti- Taylor sembrò sicura di se in quella posizione.
Amavo quelle ragazze, riuscivano a farmi ridere in qualunque momento, e ammetto che Taylor era la mia migliore amica.
-Ragazze basta- spalancai gli occhi e attizzai le orecchie -Stanno arrivando!- mormorai a denti stretti.
In lontananza udii delle risate da parte di voci maschili. L'ultima volta avevano vinto loro, quando riempirono la roulotte di fiale puzzolenti. Ci vollero giorni per eliminare quell'odore nauseante.
Intravidi la camicia bianca di Justin, che ben presto sarebbe stata imbrattata dalle uova.
Quando tutti e quattro i ragazzi furono sotto di noi, feci cenno alle ragazze di dare fuoco.
-Ehi pigmei- ridacchiai attirando la loro attenzione.
Tutti alzarono il capo e quando videro le nostre pistole spalancarono gli occhi.
Taylor fu la prima a fare fuoco, così io e le ragazze la seguimmo a ruota.
Holly non aveva una mira eccezionale, in compenso, una volta attirò Ryan in un casotto in campagna. Lo aveva sedotto e portato lì così che io e le altre potemmo imbrattarlo di vernice rossa.
Fu una cosa esilarante vederlo tornare a casa ricoperto di vernice, per giorni lo chiamammo "uomo ciclo".
Io mi concentrai su Justin, che continuava ad imprecare per la sua camicia.
-Giù!- urlai afferrando la corda di fianco a me.
Tutte fecero lo stesso e scivolarono velocemente su di essa.
Lo sfregamento delle mani sulla corda mi diede un leggero fastidio, scivolai troppo velocemente, quindi i palmi delle mani diventarono rossi ed iniziarono a bruciare.
Era divertente e sopratutto ci procurava l'adrenalina di cui avevamo bisogno.
Scappare da loro, avere la paura di poter essere catturata ...
-Andiamo- le incitai una volta con i piedi per terra, ed iniziai a correre verso nord, dove poi si trovava la nostre roulette, distante dalla foresta, nel bel mezzo di un prato.
Tutte iniziarono a correre , compresa me, e da lì iniziarono le risate senza sosta.
Quando fummo abbastanza lontane, mi voltai e osservai Justin.
-Ciao Justin- urlai mandandogli un bacio volante.
Lui in risposta ridacchiò e mi fece il dito medio.
Nessuno di noi se la prendeva per questi scherzi, semplicemente ricambiavamo, era un ciclo vizioso. 
-Dai!- esordì Amber afferrandomi il braccio.
Annuii ed insieme corremmo.
-Siamo state mitiche- rise Holly.
-Dio quanto è stato appagante vedere Justin ricoperto di uova- mi morsi il labbro inferiore.
Quando ero con loro sorridevo sempre, non litigammo neanche una volta, e devo ammettere, che era anche grazie ai Pigmei che sorridevo.
-Avete visto Chaz? Che idiota- Taylor poggiò le mani sulle ginocchia, spostando il peso su di esse, per la stanchezza.
Annuii e iniziai a pensare che forse quelli erano davvero i momenti più belli di tutta la mia vita, o lo sarebbero stati.
Magari avrei raccontato ai miei nipoti della faida da B. Ladies e Pigmei.
Vivere in una piccola cittadina forse aveva i suoi vantaggi, conoscevo tutti in città.
Quella zona dove ci eravamo stanziate mi piaceva particolarmente, trasmetteva calma. Gli alberi erano altissimi ed in cima si sentiva il cinguettio degli uccellini, di sottofondo vi erano i grilli. Il terreno era stranamente duro, non pioveva da una settimana ... l'erba era di un verde molto chiaro, ed emanava un profumo delizioso. 
-Dai andiamo- feci cenno col capo di seguire la direzione prestabilita ed iniziammo a camminare.
-Come facciamo per il maneggio? Che succederà?- la domanda di Amber mi fece allarmare nuovamente. 
Avevo completamente rimosso quella telefonata.
Sospirai grattandomi il collo con la pistola.
Passai la lingua tra le labbra ed iniziai a pensare ad un modo per salvare Blue Jeans.
-Rubiamoli- Taylor si strinse nelle spalle, come se fosse cosa da niente.
Tutte aggrottammo le sopracciglia e la guardammo, a Holly persino scappò una risatina.
-In realtà non è da pazzi- piegai leggermente la testa verso destra.
-Visto? Sono io quella intelligente- fece la spavalda, ma Amber la zittì co un pugno sul braccio.
-Dove li mettiamo?- chiese ovviamente Holly -Sono più di venti cavalli!- 
Non aveva tutti i torti, erano troppi e in qualunque caso non avrei saputo dove metterli.
-Li ... regaliamo!- propose Amber -Ci sono tanti contadini in zona che ne hanno bisogno per ... che ne so, almeno non li uccidono- sorrise.
-Ti bacerei se non fossi etero!- tutte scoppiarono a ridere -Sei un genio! Torniamo al quartier generale e organizziamo un piano- stabilii continuando a camminare.
Ormai erano quasi le sei, quindi il buio era quasi inoltrato.
Camminammo sghignazzando ancora per pochi minuti, prima di arrivare alla roulette.
-Si mamma, dormo da Holly- dissi con fare scocciato.
-Dormo da Alex-
-Vado da Amber-
-Passo la notte da Taylor-
Ecco i nostri alibi. Le nostre mamme erano veramente ingenue, anche perchè pensavano di avere figlie perfette, fidanzate e che chiacchieravano continuamente di ragazzi.
Tutte terminammo la telefonata nello stesso momento e posammo gli iPhone su una delle quattro brande.
-Quando li rubiamo?- Holly si stese su piccolo divanetto ed iniziò a giocare con una delle file di perline colorate che pendeva dal soffitto.
-Abbiamo bisogno di un paio di giorni, e non possiamo essere sole- mormorai a denti stetti. 
Non volevo ammettere di aver bisogno di aiuto, e sapevo già a chi lo avremmo dovuto chiedere.
-I Pigmei- afferrai un piccolo anti stress che si trovava sul cruscotto ed iniziai a stringerlo tra le mani.
Il divanetto su cui Holly era sdraiata era in realtà un divano circolare che serviva come sedia, di fatti davanti c'era un piccolo tavolo rotondo, dove di solito ci riunivamo per mangiare.
Taylor era stesa sul suo letto a castello, con al di sotto Amber.
-I Pigmei? Non se ne parla!- sbottò Taylor.
Non avrei mai voluto collaborare con quegli animali, odiosi e antipatici.
-Non abbiamo scelta, ma in qualunque caso dobbiamo aspettare domani per chiarire con Mike, non siamo ancora perfettamente a conoscenza della situazione- posai l'anti stress e mi diressi nella zona fornelli.
-Io sono d'accordo con Alex, i ragazzi ci aiuteranno, Justin ci tiene tantissimo a Tom- fece notare Amber.
Tom era il nome del suo cavallo, tutti avevano un nome: il mio era Blue Jeans, quello di Holly era Lana, Ronan era quello di Taylor, in onore di un bambino scomparso nella nostra città a causa di un'orribile malattia, Boomer era di Amber, mentre quelli dei ragazzi erano Harry, Black e Dreamer.
Non so bene il perchè del nome del mio cavallo, ricordo che la prima volta che andai al maneggio incontrai Justin, e come al solito indossava i suoi jeans blu. Forse mi colpirono e, visto che non aveva ancora un nome, fu la prima cosa che mi venne in mente. Fatto stà che ogni volta che vedevo Blue Jeans pensavo a lui.
Era strano, ma non potevo non ammettere che era sexy.
Ad ogni party, da ubriaco, si toglieva la maglia, lasciando scoperti i suoi bellissimi muscoli e tatuaggi.
Non li amavi tanto, ma a lui stavano bene.
-Ragazze che volete da mangiare?- chiesi abbandonando l'anti stress per aprire la piccola mensola ed osservare di cosa eravamo munite.
-Uova- ridacchiò Taylor avvicinandosi. 
Annuii alla sua richiesta e presi le uova dal frigo, di fianco al quale c'era una finestra.
Casualmente l'occhio mi cadde lì, così notai Justin e i ragazzi avvicinarsi con in braccio delle galline.
-Pigmei!- urlai correndo al tavolino, dove avevo lasciato la pistola.
Tutte le ragazze si spaventarono, presero le pistole e mi seguirono all'esterno del rifugio.
Puntammo le pistole verso di loro e li guardammo sconcertate le galline che avevano tra le mani.
-Che diavolo ci fate con quelle galline?- disse Amber caricando la pistola.
-Ehi calme- ridacchiò Justin -Ecco ... le abbiamo portate in segno di pace- si giustificò.
-Pensi che siamo davvero così stupide?- roteai gli occhi al cielo -Posate le galline e andatevene prima che vi ... Dio mio quanto puzzate- mi tappai il naso con una mano.
Emanavano davvero un'odore nauseante, infatti varie smorfie vennero a formarsi sui volti delle ragazze.
Sopratutto Justin, io e Holly lo avevamo conciato per le feste.
-Seriamente, ricordavo che avevate un piccolo recinto- Ryan posò la gallina al suolo, e subito questa emise versi fastidiosi.
-Dobbiamo chiedervi una cosa- sorrise Fred -Solo una cosa- si strinse nelle spalle.
-Non abbiamo niente a parte le galline, potete controllare- Chaz fece un passo in avanti, ma Holly glielo impedì.
-Alto là cowboy, posa la gallina- fece cenno con il capo di lasciare l'animale.
Non potei non ridere, Holly era così esilarante con i suoi comportamenti.
-Okay, voi tre entrate- indicai con la testa la roulotte -Tu resti qui- sorrisi a Justin.
Le ragazze abbassarono le armi e li scortarono al piccolo recinto dall'altro lato del campo.
Io e Justin ci sedemmo con le gambe incrociate e ci guardammo.
Cercavamo di non ridere, ma puntualmente un sorrisetto veniva a crearsi sul volto di entrambi.
-Non ti fidi di me?- chiese ammiccando.
Sorrisi a labbra serrate e scossi il capo lentamente.
Era una situazione simpatica, sembrava un film.
-Tu ti fidi di me?- chiesi a mia volta.
-Nha ... però sei una tipa furba, complimenti per l'attentato di oggi, ma non pensare che non ricambieremo- ridacchiò.
Eravamo abbastanza distanti, ma riuscivo a sentire il suo odore nauseante.
-Puzzi come una capra- arricciai il naso -Ah scusa, sei un pigmeo- mi strinsi nelle spalle e mi congratulai mentalmente per la battuta pungente.
-Finta bionda- si stese, mantenendosi sui gomiti.
-Stronzo naturale- sorrisi falsamente alle sue insinuazione.
Ecco, sembrava troppo civile.
-Mi stai sempre più simpatico pigmeo- sbuffai annoiata.
Si, in quel momento lo odiavo. Era spavaldo, sicuro di se, come se fosse il re del mondo.
-Perchè non mi fai entrare?- aggrottò le sopracciglia.
-I cani si tengono fuori- mi morsi il labbro inferiore.
-Uhg uno a zero per te- sorrise a labbra serrate piegando il capo verso destra.
-Togliti quella cosa, puzza troppo- mi tappai nuovamente il naso, facendo si che la mia voce mutasse, diventando nasale.
-Vuoi vedere bionda?- ammiccò più volte alludendo ai suoi muscoli.
Non avrei mai voluto vederlo a torso nudo, era una cosa indecente, ma quelle uova erano vecchie di settimane, l'odore probabilmente sarebbe arrivato anche a casa mia.
-Se dopo devi entrare in casa mia, non entrerai con quello straccio puzzolente- scossi la testa, in quel momento ero seria.
Roteò gli occhi al cielo e con calma, estrasse ogni bottone dalla propria asola.
Quando finalmente la tolse, strizzai gli occhi e coprii la mia visuale con le mani.
-Sai ... io le amo tutte le donne, mai voi ...- scosse la testa e schioccò più volte la lingua -Proprio non vi sopporto, anche se sono sicuro che prima o poi, io e te ... qualcosa faremo- ridacchiò.
Feci finta di avere un conato di vomito, in modo molto teatrale.
-Mai, mai in nessuna vita futura- storsi le labbra.
-Ma ... devo ammettere che siete più simpatiche di oche che conosco, almeno avete carattere ... non mi piacciono le ragazze facili- sorrise sinceramente -Ma tanto lo so che mi ami- tossì in modo da non far capire bene cosa avesse detto.
Era questo che non sopportavo di lui: la sua spavalderia. 
Tolsi le mani davanti ai miei occhi, ma cercai di non guardare i suoi addominali.
-Le ragazze pagherebbero per essere al tuo posto- alzò le spalle e agitò le braccia in aria.
-Io pagherei per essere al loro- mormorai nelle speranza che non mi sentisse -Non pensare che perchè sei un bel ragazzo io caschi ai tuoi piedi, non sono come quelle oche che frequenti- sbottai frustrata.
Solo perchè ero bionda e mi truccavo la gente pensava che fossi una rimbambita senza cervello.
Io e le altre eravamo trattate così, ed era per quello che fondammo le B. Ladies: Blondes Ladies.
Tutte venivamo "discriminate" per il colore dei nostri capelli, ed era una cosa davvero stupida.
-Non lo penso- disse con la massima serietà e calmezza.
Quelle parole, in quelle circostanze, mi rallegrarono leggermente. Non mi considerava una scema, bene?
-Penso solo che ... beh è destino- alzò le sopracciglia.
Sbuffai a quell'affermazione, ma in seguito sentii la porta della roulotte aprirsi. Produceva un cigolio insopportabile, dicevo da mesi che l'avrei aggiustata, ma puntualmente me ne dimenticavo.
-Okay Alex- udii la voce di Taylor alle mie spalle -Tra due giorni, cioè Sabato, ci sarà una tregua, che durerà ventiquattro ore- mi voltai per guardarla. 
Dietro di lei c'erano Chaz, Ryan, Fred e le ragazze.
-I ragazzi vogliono rapire i cavalli- continuò Amber.
Sorrisi allegramente quando capii che erano venuti per chiedere aiuto a noi, le loro migliori nemiche.
-Guarda guarda chi chiede il nostro aiuto- ridacchiai guardando Justin.
Lui sbuffò e fece cenno con capo di procedere.
-Guarda che volevamo fare la stessa ...- Holly iniziò a parlare, ma Taylor la zittì che un pugno sul braccio.
Non dovevano sapere che volevamo il loro aiuto, non dopo averli derisi per la loro richiesta.
Tutti i ragazzi scoppiarono a ridere, mentre noi ragazze fulminammo con lo sguardo Holly, la solita chiacchierona.
-E comunque ... !- tossì Taylor -Sabato sera ognuno ruberà due cavalli, ognuno di questi verrà regalato ad un contadino o chi sa, accetti?- sorrise spingendo gli occhiali sul naso.
-Si- annuii -E per la cronaca, non sapevamo che fare- mi alzai bruscamente pulendomi la gambe dall'erba.
-Si certo- Justin si grattò il collo in imbarazzo visto che era a torso nudo.
-Ohw che schifo- disse Amber coprendosi gli occhi.
-Ecco perchè queste ragazze non le sopporto- sospirò Ryan -Ho visto che stavate cucinando delle uova ... non è che ... possiamo condividere?- sorrise mostrando tutti i denti.
-In nome della tregua- sorrise a sua volta Fred -Vi prego ragazze, dovremmo mangiare verdure- fece labbruccio.
Odiavo tutti i Pigmei, tutti tranne Fred, era dolce e simpatico, non capivo cosa ci facesse con loro.
Sbuffai -Okay, ma niente giochetti e scherzi, è il nostro territorio- chiusi gli occhi in due piccole fessure ed iniziai a prendere tra i denti l'interno della guancia.
Quando rivolsi uno sguardo a tutti i ragazzi e ragazze, notai che Ryan e Molly si scambiavano occhiatine, stranamente prive di odio, anzi, sorridevano.
Non dissi niente per non umiliare Holly, da in seguito le avrei parlato.
-Io ho fame- annunciò Justin -E voglio vedere la vostra umile dimora- senza nessun preavviso corse verso la porta ed entrò nella roulotte.
-Non toccare niente- lo rimproverai ed entrai a mia volta.
-Una catapecchia non male- commentò il povero arredamento, quasi inesistente.
Iniziò a chiochicchiare con le file di perline che pendevano dal soffitto, come un bambino.
-Ho la maglia di mio padre, mettila- scossi la testa vedendo che era a suo agio a petto nudo, e mi diressi verso il piccolo armadio di fianco al letto.
Aprii l'anta e cercai frettolosamente la maglia nera di mio padre, che di solito usavo come pigiama. Dopo l'avrei dovuta bruciare, ma non sopportavo di vederlo in quello stato.
-Ah grazie- disse avvicinandosi.
I suoi fianchi, involontariamente, sfregarono contro i miei.
-Eccola- gliela porsi e mi allontanai velocemente.
La prese tra le mani e mi guardò accigliato -Hai paura di me?- chiese ridendo.
-No- roteai gli occhi al cielo e presi la padella, mettendola sul fuoco.
-Ah ... ho capito- aprì la piccola mensola e cercò una bottiglia d'olio, che subito mi porse -Hai paura che ti seduca- si accostò a me cingendomi i fianchi con le mani -Hai paura di innamorarti di me- sussurrò al mio orecchio.
Stavo per voltarmi, ma lui si ritrasse immediatamente.
-Tranquilla, sei una B. Ladies, bhlea- fece finta di avere un conato di vomito.
-Potrei dire la stessa cosa di te- versai l'olio nella padella e ruppi due uova, contemporaneamente.
A quelle parole mi venne da ridere, mai e poi mai mi sarei innamorata di un Pigmeo, eravamo nemici. Come una mucca ed una pecora, non possono stare insieme, poi ci odiavamo .... avevamo un rapporto di simpatia e odio.
-Sono ancora tutti fuori?- chiesi sbirciando dalla finestra.
-Si, stanno parlando del piano- con la coda dell'occhio seguii i suoi movimenti, e notai che si stava avvicinando nuovamente.
-Ti do una mano- disse comprensivo e prese un'altra padella, mettendola di fianco alla mia.
Pigmei e B. Ladies che collaboravano o meglio cucinavano insieme?
Chi lo avrebbe mai detto.
Anche lui versò l'olio nella padella e ruppe due uova.
C'era un silenzio abbastanza imbarazzante, si sentiva solo l'olio friggere nelle padelle.
-Mi passi il piatto? Sono sopra di te- chiesi mettendo sulle uova di entrambi un pizzico di sale.
Justin alzò e lo sguardo e notò una piccola mensola, dove mettevamo i piatti, i bicchieri e i tovaglioli.
Annuì e prese otto piatti.
Mettemmo un uovo in ogni piatto e poi apparecchiammo a tavola.
-Ragazze e Pigmei!- li richiamai -È pronto!- urlai per poi tornare dentro.
-Sono buone- disse Justin tagliando un pezzo con la forchetta.
-Ma ... in questo periodo non mi piacciono le uova- sorrise falsamente, facendomi ridere.
Finalmente, si infilò la maglietta, e si sedette a tavola.
-Eccoci!- udii la voce di Amber -È il tuo pigiama?- spalancò gli occhi vedendo Justin seduto a tavola.
-Si ...- borbottai -Ricordami di bruciarlo- ridacchiai e mi sedetti sul divanetto, di fianco Justin.
Dopo poco tutti presero posto a tavola ed iniziammo a mangiare.
-Allora ...- iniziò Fred -Cosa avete sentito oggi pomeriggio?- chiese mettendosi in bocca un'altro boccone.
-Diceva solo che vogliono abbattere i cavalli, perchè ... mi pare di aver capito che qualcuno ha comprato il maneggio- Holly si alzò e mise a tavola una bella pagnotta di pane.
-Mike vuole estinguere un debito, ma ... non so bene cosa è successo- di colpo mi rattristai, al pensiero di Blue Jeans.
-Ehi- Justin mi diede una leggera spallata -Siamo tutti sulla stessa barca, riusciremo a salvarli- si strinse nelle spalle.
-Non capisco come mai Mike è in debito, non pensavo che gli affari andassero tanto male- commentò Taylor.
-Neanche io, ma evidentemente ...- Chaz rispose mettendo in bocca l'ultimo boccone.
Ormai avevamo finito, quindi iniziammo a sparecchiare.
-Ragazzi venite, aiutateci a cercare la legna- Holly uscì dalla roulette.
-A che vi serve?- chiese Fred.
-Lo vedrai- Taylor lo spinse via.
Tutti la seguirono, tranne Justin.
-Ti dispiace se rimango qui? Sono stanco- chiese prendendo i piatti dalla tavola, creando una pila.
-Basta che mi aiuti- sorrise e presi i bicchieri e le posate.
Posammo tutto nel piccolo lavandino, e dopo essermi infilata i guanti, iniziai a lavare i piatti.
Presi il sapone dalla mensola e una spugnetta per pulirli per bene.
-Ci vai alla festa di Ben?- chiese sedendosi nuovamente a tavola.
Me ne ero completamente dimenticata. Il giorno dopo ci sarebbe stata un festa in discoteca a tema, ora non ricordo quale, di un nostro amico.
-Penso di si, ma che tema è?- chiesi sciacquando un piatto alla volta, per poi rimetterlo sulla mensola.
-Anni sessanta, ma devi avere un'accompagnatrice per entrare- sbuffò.
Aggrottai le sopracciglia e mi voltai verso di lui. Cosa voleva stare a significare?
-Allora non penso di andarci- lo sfidai per capire che intenzioni aveva.
-E se facciamo un patto?- si alzò e mi venne incontro.
-Che genere di patto?- sorrisi e mi tolsi i guanti, per poi girarmi e appoggiarmi con la schiena al lavandino, che al di sotto aveva un'armadietto.
-Voi ci accompagnate e noi vi dobbiamo un favore- si appoggiò di fianco a me.
Stavo per rifiutare, ma subito pensai.
Sarebbe stato abbastanza umiliante presentarsi senza un accompagnatore. Visto che tutte ne avevano già uno ... tranne noi B. Ladies.
Certo, i Pigmei non erano dei cavalieri, ma meglio di niente, e ci avrebbero dovuto fare un favore.
-Uhm ... okay, ma è sempre guerra- lo punzecchiai con il dito.
-Sempre e comunque- ridacchiò -Grazie, non mi andava di stare con quelle oche che mi guardano il pacco- terminò la frase ridendo.
Non potei fare a meno di ridere, era esilarante sapere che che le ragazze lo guardavano lì.
-Cosa?!- iniziai a ridere come mai, senza riuscire a smettere.
-Hai capito bene, mi fissano e pensano che non me ne accorgo- disse serio, ma subito dopo rise.
Lo stomaco iniziò a farmi male per le troppe risate, così dovetti stendermi sul letto di Amber.
-Che vorresti fare da grande?- improvvisamente chiese sedendosi sul letto di Molly, parallelo a quello di Amber.
-Da grande? Non ne ho idea, forse la scrittrice, ma non lo so, ho sedici anni ...- risposi senza pensarci su.
Non avevo mai pensato al futuro, si ero giovane, ma tutti avevano dai piani.
-Tu?- iniziai ad essere curiosa.
-Pompiere- ridacchiò stendendosi completamente.
In quel momento non eravamo più Pigmei e B. Ladies, ma semplicemente due ragazzi.
-Pompiere? Wow- mormorai pensando che non fosse proprio il massimo.
-Mi passi l'iPhone? È ai tuoi piedi- chiesi gentilmente.
-Quale dei quattro?- domandò prendendo tra le mani i quattro telefoni.
Il mio aveva una copertina bianca, con dietro la scritta "Blue Jeans" in blu.
-C'è scritto Blue Jeans dietro- lo aiutai indicando quello che teneva nella mano sinistra.
Annuì e me lo porse, posando gli altri telefoni dove si trovavano in precedenza.
-Perchè Blue Jeans?- si strinse nelle spalle e portò le braccia dietro la nuca.
-Ehm ...- temporeggiai pensando ad una scusa. Non potevo dirgli che il suo nome derivava da lui -Mi piacciono i jeans blu- dissi frettolosamente.
Per pochi minuti ci fu silenzio, così riuscii a sentire i ragazzi tornare.
Mi alzai di scatto e spinsi Justin giù dal letto, Holly mi avrebbe ucciso.
-Ahi!- disse Justin cadendo, provocando un tonfo.
Sfortunatamente, inciampai nei suoi piedi, cadendo su di lui.
-Idiota!- lo rimproverai quando caddi di peso su di lui.
-Ma che succede qui?- qualcuno chiese entrando.
Justin si voltò, facendomi cadere per terra.
-La bionda è caduta- si strinse nelle spalle e si massaggiò il colo.
-Grazie per avermi fatto cadere cretino- lo spinsi via cercando di alzarmi, per poi trovare la mano di Amber.
-Che le hai fatto pigmeo?- sbottò Taylor.
-Vi stò dicendo che siamo caduti!- ribadì alzandosi, aiutato da Ryan e Fred.
-È vero- ridacchiai -Non mi ha fatto niente- dissi sbadigliando.
-Allora noi adiamo- propose Fred.
Tutte annuimmo. Le ragazze si sedettero a tavola, mentre i ragazzi uscirono.
La porta si chiuse, cigolando ancora.
Senza pensarci, corsi verso la porta, l'aprii ed urlai -Justin!-
Non era molto distante, riuscivo a vederlo allontanarsi.
Quando udii il mio richiamo, si voltò e fece segno agli altri di proseguire.
Uscii e mi avvicinai a lui.
-Dimmi- sorrise.
-Domani a che ora passi a prendermi?- chiesi mettendo le mani sui fianchi.
-Cosa ti fa pensare che voglia invitare te?- storse le labbra, sorridendo -Tieni- fece per dire prima di togliersi la maglia e ridermela.
L'appallottolai nelle mani -Ah bene- sapevo che mi stava sfidando -Allora lo dico a Holly- mi voltai e lentamente tornai nella roulotte.
Era ormai buio, e l'unica cosa che riuscivo a distinguere era la roulotte, grazie alle luci accese e il corpo di Justin, illuminato dalle stelle nel cielo.
-Facciamo alle otto- urlò -Con te piccola idiota- udii una risata.
Gli rivolsi uno sguardo e, prima di entrare, gli feci l'occhiolino.
-Che succede?- la voce di Taylor sembrò maliziosa.
-Vi prego non arrabbiatevi- posai la maglia sul letto -Ho promesso a Justin ...- non mi lasciarono finire la frase che un coro si "oh" echeggiò.
-Smettetela cretine, gli ho promesso che saremmo state le loro accompagnatrici al party di Ben- proferii tutto d'un fiato.
I loro sguardo divennero pieno d'odio.
-Ma- urlò Amber
-Che- la seguì a ruota Holly
-Cazzo succede!- sbottò Taylor.
Mi morsi l'interno della guancia e mi pentii di ciò che avevo fatto.
-Ci dovranno un favore. Dai, non è niente male- roteai gli occhi al cielo e mi tolsi la camicia, rimanendo in reggiseno.
-Se lo credi tu- anche Amber si spogliò, mettendo il pigiama.
Tolsi anche i pantaloncini e gli stivali, per poi infilare la maglietta.
Quasi mi dimenticai che l'aveva indossata Justin, ma era l'unico indumento che possedevo per dormire.
Le altre avevano anche loro solo una maglia, lasciavamo i pigiami a casa ... non so perchè, ma faceva molto caldo.
-Buonanotte- le salutai salendo sul letto, che si trova sopra quello di Holly.
Tutte risposero, per poi spegnere le luci e dormire.
Riuscii a sentire l'odore che Justin aveva impresso sulla maglia: era grazioso, stranamente adorabile, come quello di un bambino.
Da quel momento in poi, non appena vedevo quella maglia, ripensavo a Justin, il mio miglior nemico.















RAGAZE!
SCUSATE L'ATTESA MA IN QUESTO PERIOSO DEVO STUDIARE MOLTO GREO E LATINO E NON HO AVUTO TEMPO DI AGGIORNARE ... GIURO CHE IO AMO QUESTA FAN FICTION E NON SO ... LA TROVO DIVERSA DALLE ALTRE ... NON CI SONO CRIMINI, STUPRI E COSE COSI'. SOLO OTTO RAGAZZI CHE NON SANNO ANCORA CHI SONO ... SPERO VI PIACCIA MOLTO PERCHE' MI CI SONO MESSA D'IMPEGNO LOL
-drinkrauhl
 

 

 

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