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Autore: drinkrauhl    26/08/2013    12 recensioni
In una piccola cittadina, un gruppo di amici-nemici sono alla ricerca del corpo di un ragazzo scomparso.
le due bande -B. Ladies e Pigmei- sembrano apparentemente odiarsi, ma tutti condividono una passione comune: l'equitazione.
Per dimostrare a tutti di essere degli eroi, intraprendono un viaggio di due giorni che si trasforma in un'avventura alla scoperta di se stessi.
Alex, a capo delle B. Ladies, è una ragazza molto forte e sicura di se, ma Justin, capo dei Pigmei, riuscirà a farle dubitare anche delle sue certezze, sopratutto quelle riguardanti l'amore.
Vi propongo un simpatico remake del film "Stand By Me" a ritmo delle migliori canzoni anni sessanta.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Justin Bieber, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TRAILER






Stand By Me




 «Era un'estate come un'altra, io e le B. Ladies ci stavamo recando al maneggio per fare una cavalcata. 
Era luglio, il sole quasi spaccava le rocce e a Stratford si pativa tanto il caldo.
Le "B. Ladies" era il nome della nostra banda. Non eravamo piccole criminali o prostitute, solo quattro ragazze di sedici anni molto annoiate.
Il club era composto da Holly, Taylor, Amber e me, Alex.
Eravamo molto selettive, infatti eravamo solo in quattro. 
Holly era la tipica ragazza tutto fumo e niente arrosto, cercava di mascherare la sua totale stupidità con la bellezza. Al contrario Taylor era una ragazza molto colta, amava la leggere e lei era la mente del gruppo. 
Amber era una romanticona e lettrice di romanzi rosa. Ripeteva in continuazione che un giorno sarebbe arrivato un principe azzurro per tutte, in groppa ad un cavallo bianco. 
Poi c'ero io, il capo. Forse ero il capo solo perchè non c'erano più ruoli disponibili. Non mi aspettavo nulla dalla vita e non pretendevo niente.
L'unica casualità era che eravamo tutte bionde. Chi ossigenata e chi no, ma in qualunque caso lo eravamo tutte.
Ci riunivamo in una roulotte abbandonata, infondo al maneggio. L'avevamo abbellita con decorazioni natalizie, pasquali e di altre festività.
Passavamo la maggior parte del nostro tempo lì, anche le notti. Le nostre mamme erano molto ingenue, troppo. Spesso mi stupivo di come credessero alle nostre bugie.
Io e le ragazze avevamo una passione in comune: i cavalli.
Amavamo cavalcarli nei prati immensi delle pianure. 
Avevamo tutte una collana con un ferro di cavallo al collo, e tutti sapevano a cosa si riferisse. 
Quella roulotte era il nostro quartier generale. Parlavamo di tutto, ognuna si fidava dell'altra.
Argomento proibito erano i ragazzi. Avevamo sedici anni, saremmo dovute essere pazzamente innamorate di un giovincello, al contrario, li consideravamo una razza da eliminare.
Rozzi, puzzolenti, antipatici, crudeli, questo erano i ragazzi.
Sfortunatamente non eravamo le uniche ad avere un quartier generale.
Venivano chiamati "Pigmei". Erano un gruppo di quattro ragazzi, tutti di diciassette anni.
Anche loro passavano la maggior parte del tempo nel loro rifugio, ma tra noi, c'era una guerra.
Il loro capo, Justin, era un montato. Continuava a ripetere che un giorno mi avrebbe conquistata, come il resto del mondo.
Aveva i capelli color grano, abbastanza corti, gli occhi color miele e la carnagione olivastra.
Il loro covo era una casa sull'albero arricchita di giornali porno e poster di ragazze seminude.
Gli altri tre erano Ryan, Fred e Chaz, tre ragazzi abbastanza tranquilli, non ci davano molti problemi. Anzi, Fred non mi stava poi tanto antipatico. Tutti a scuola sapevano che il padre di Fred non era molto affidabile, picchiava in continuazione il povero figlio, anche per una piccola bugia.
Spesso, dopo le lezioni, ci seguivano nella roulotte per poi attaccarci con dei gavettoni.
Per ripicca, noi facevamo lo stesso, eravamo come stupidi dodicenni, ma non ci importava.
-Ragazze andiamo?- chiesi salendo in groppa al mio cavallo.
Non era proprio mio, ma non si lasciava domare da nessuno, se non che da me. Le ragazze mi seguirono a ruota sui loro destrieri e ci avviammo a salutare Mike, un giovane stalliere.
Quando gli fummo abbastanza vicine, riuscimmo a udire una conversazione che stava intrattenendo per telefono.
Sperammo che il ticchettio degli zoccoli non gli avrebbe fatto notare la loro presenza.
-Non potete!- si lamentò sbattendo con forza i piedi sul terreno fangoso.
Le ragazze si scambiarono un'occhiata allarmante, mentre io mi avvicinai lentamente, sperando che il cavallo non avrebbe fatto nessun nitrito.
-Non potete abbattermi i cavalli- si portò una mano tra i capelli per la disperazione -Estinguerò il debito, comprerò il maneggio ma ...- sbuffò e terminò la telefonata.
Abbattere i miei cavalli? Non glielo avrei lasciato fare per nulla al mondo.
-Mike, che succede?- chiesi scendendo dal cavallo. Le ragazze non dissero niente, rimasero imperterrite, con lo sguardo cupo e fisso su di me.
-Niente ragazze- ci liquido allontanandosi. I suoi stivali di gomma iniziarono a fare strani rumori a contatto con il fango.
-Mike io ...- cercai di corrergli incontro, ma i cavalli iniziarono a nitrire, quindi dovetti tornare indietro.
-Alex uccideranno i cavalli?- chiese Taylor allarmata.
-Alex che diamine succede!- sbottò Holly.
Non risposi, in fondo cosa avrei potuto dire? Non sapevo niente.
Salii in groppa al cavallo ed iniziai a correre.
I cavalli erano la mia vita, il maneggio era la mia vita! Non potevano portarmelo via.
Le ragazze mi seguirono, sentii gli zoccoli dei cavalli sull'erba leggermente bagnata dalla rugiada.
Indossavo una camicia verde a quadri, un paio di pantaloncini e degli stivali in pelle marroni.
I capelli biondi svolazzavano alle mie spalle a causa del vento.
Le ragazze si affiancarono a me e notai i loro sguardi cupi.
Holly indossava una camicia bianca, dei jeans e anche lei un paio si stivali neri. Amber aveva una maglietta bianca e dei pantaloncini e Taylor una canotta blu e dei jeans. Gli stivali erano d'obbligo, una delle regole del club.
Avrei voluto trottare all'infinito con Blue Jeans, così avevo chiamato il mio cavallo, ma qualcuno me lo impedì.
-Guarda guarda- quell'odiosa voce risuonò nelle mie orecchie -Le tre bambole e la stronza capo- mise le mani nelle tasche e si appoggiò con le schiena al tronco dell'albero.
-Bieber non è giornata- mormorai infastidita. Tirai le briglie del cavallo, in modo che si fermasse, e scesi. Mi avvicinai all'albero e legai le briglie attorno ad un ramo, stesso fecero le ragazze.
Justin indossava una camicia bianca, leggermente sbottonata per far intravedere i muscoli, e dei jeans blu, come gli altri tre, l'unica variante e che gli altri avevano semplici magliette colorate. 
Una volta stretto un nodo ben elaborato intorno ad un ramo, sentii delle mani cingermi i fianchi.
-Dio mio smettila- mi voltai e spinsi via Justin.
Lui ridacchiò e si accasciò al suolo, strusciando lungo il tronco dell'albero.
-Che ci fate qui?- domandò Taylor aggiustando gli occhiali, spingendoli leggermente più su sul naso.
-Volevamo vedere come ve la passavate- rispose Fred.
Ryan era il più alto, aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri. Chaz era alto come Justin, aveva i capelli leggermente lunghi rispetto a quelli di Justin, e gli occhi piccoli e marroni.
Fred era alto, con i capelli marroni rasati ai lati, e gli occhi dello stesso colore, non era un ragazzo che si faceva notare, ma di certo non era brutto.
Le ragazze si stesero sull'erba, come i ragazzi, mentre io e Justin eravamo accasciati ai piedi dell'albero.
Spesso riuscivamo ad essere civili, o almeno a volte.
-Male- rispose Holly senza pensarci. Non dovevano venire a conoscenza dei nostri problemi.
-Zitta!- l'ammutolii roteando gli occhi al cielo.
-Dai Alex, tanto non possiamo fare niente. Pare vogliano vendere il maneggio e abbattere i cavalli- sospirò.
Ci fu un profondo silenzio, si udì solo il sospiro di Amber, che versò una piccola lacrima.
-Hei- Justin posò una mano sulla mia spalla, facendomi rabbrividire a quel contatto.
La sua pelle era calda e morbida.
-Tranquillo- sorrisi falsamente -Non pensare che vi lasceremo in pace, guerra come prima- presi la sua mano e la spostai sull'erba.
-Stronza come sempre- ridacchiò.
-Coglione come sempre- gli diedi un pugno sul braccio e mi alzai.
-Dove vai?- chiese Justin accigliandosi.
Risi e slegai il cavallo, accarezzandogli il muso. Era davvero bello, marrone con dei grandi occhi neri.
-Ce ne andiamo belli- anche Holly si alzó e slegò il suo cavallo.
-Uh ribelle la ragazza- Fred si alzò leggermente mantenendosi sui gomiti.
Tutte sospirammo e tornammo in groppa ai nostri cavalli. Dovevamo tornare al maneggio per riportare i cavalli nelle stalle, era ora di progettare un piano.
-Ci si vede bionde- Justin si portò due dita alla fronte e mi salutò come un militare.
Gli feci cenno con in capo e diedi un leggero colpetto sullo stomaco del cavallo, per farlo partire.
Era divertente parlare con loro, quando non erano stronzi.
Ovviamente non mi fidavo di loro, ma qualcun altro con cui parlare faceva comodo a volte.
Trottammo ancora un po', immerse nel silenzio, finchè arrivammo nel maneggio.
-Ragazze stasera attacchiamo?- chiese Taylor scendendo dal cavallo, per poi accarezzargli il dorso.
-Si, ma non frontalmente- sospirai ricordando il loro "allarme".
Quei ragazzi erano molto furbi e innovativi: attorno alla loro casa vi erano quattro alberi e tutt'intorno legarono una corda, collegata ad una campana. Quindi, se qualcuno provava ad avvicinarsi, la campana sarebbe suonata e loro avrebbero ritratto la scala.
Intorno al legno della casa, costruita da loro, c'erano vari rottami, usati come pavimento e qualche rete usata come ringhiera.
Era davvero molto ingegnoso, per dei cretini come quelli.
Una volta riposta l'attrezzatura, come briglie e selle, tutte pensammo ad un piano efficace.     



























CIAO RAGAZZE!
ECCOMI QUI CON UNA NUOVA STORIA ... QUEST'ESTATE NON AVEVO NIENTE DA FARE E HO SCRITTO, QUINDI LA FAN FICTION E' FINITA.
AGGIORNERO' A SECONDA DELLE RECENSIONI, SPERO VI PIACCIA PERCHE' SONO FOLLEMENTE INNAMORATA DEL FILM ...
PENSO SIA DAVVERO BELLO, AL DI LA' DELLA STORIA D'AMORE
VABBEH DETTO QUESTO, VI INVITO A LEGGERE OGNI CAPITOLO CON LA CANZONE PROPOSTA, COME QUESTO.
BUONA LETTURA E SPERO VI PIACCIA.
  
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