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Autore: gaia1986    02/10/2013    1 recensioni
Rivisitazione della storia del Port-to-Port killer.
Tony viene rapito dal killer che lo vuole trasformare in un suo adepto in quanto lo ritiene un suo fratello. Leon Vance, Ray Cruz e Philip Davenport saranno nel mirino dei due.
Gibbs, Ziva e il resto del team, nel frattempo, cercheranno di fermarli e farenno di tutto per riuscire a riportare Tony a casa, ma lui non sarà più lo stesso. Questa situazione avrà ripercussioni su tutto il team e sul rapporto tra Tony e Ziva, ma anche con Gibbs. Cosa succederà tra i Tiva? E con Gibbs? Riusciranno a tornare alla normalità? Sta a voi scoprirlo leggendo.
Nella storia compariranno anche la dottoressa Rachel Cranston, EJ e il suo team, Fornell e Sacks.
Buona lettura.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse, Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO QUATTRO
Erano passati più di tre mesi, tre mesi di vacanze, fine settimana, ponti, cene e momenti di amicizia. L’MRCT di Gibbs aveva affrontato i casi con la sua consueta efficienza, anche se senza Tony non era lo stesso team. Ogni volta che avevano un momento di calma durante i casi, si occupavano di un unico caso irrisolto: trovare Tony. avevano affrontato il suo caso in ogni modo, andando a fondo delle piste, ricostruendo le vecchie informazioni e qualsiasi altra cosa avessero in mano.
Purtroppo era iniziato un nuovo anno e non c’era ancora nessuna traccia di Tony. Ziva aveva preso l’abitudine di passare la maggior parte dei suoi fine settimana con Gibbs, mentre ricontrollavano dall’inizio alla fine tutti i fascicoli dell’indagine. Gibbs poteva vederla cadere lentamente in depressione. L’aveva capito. Era la stessa cosa che l’aveva colpito dopo la morte di Shannon e Kelly.
«Ziva, esci questo weekend. Richiama Abby e McGee e uscite» disse lui mentre erano seduti al tavolo da pranzo ricontrollando a fondo i tabulati telefonici di tutte le vittime, alla ricerca di un qualche schema. Era stato un colpo azzardato, ma era tutto ciò che avevano al momento.
«Io non voglio uscire» replicò lei.
«DiNozzo non vorrebbe che tu mettessi in pausa la tua vita per lui» ribatté lui.
Lei alzò gli occhi dai tabulati che aveva in mano. Lui vi vide un misto di sfida e tristezza.
«Io lo amo, Gibbs. L’ho amato per molti anni, ma noi...» si bloccò.
«Lo so» disse con un sospiro.
«Ho intenzione di trovarlo e riportarlo indietro»
«Lui sarà profondamente ferito»
«Lo ero pure io dopo la Somalia» disse lei. «Sono tornata»
Gibbs sorrise. «Brava ragazza»
 
NCIS
Era un lunedì mattina quando una chiamata arrivò sulla linea di McGee. Lui aveva mantenuto un bollettino costante con le descrizioni di Cobb e Tony. Ne aveva fatto pure uno nazionale, facendo in modo che fosse inviato anche nelle città e nelle comunità più piccole. La speranza era che prima o poi qualcuno avrebbe riconosciuto almeno uno dei due. McGee pensò che ci fossero buone possibilità, dato che erano entrambi belli. Le loro facce erano di quelle che si notavano.
Era lì seduto alla sua scrivania, dopo un weekend trascorso ad ascoltare Abby raccontare storie di come Tony fosse morto, quando ricevette una chiamata da uno sceriffo locale della Virginia.
«Salve, Agente Speciale Timothy McGee» rispose.
«Si, certo, è l’NCIS giusto?» chiese lo sceriffo.
«Si esatto. Come posso aiutarla?» domandò.
«Si ho qui una vostra segnalazione con su due foto. Qualcuno in città ha riconosciuto uno dei due. È Jonas Cobb» disse.
«Dove?» domandò McGee eccitato.
«In un piccolo ranch parecchie miglia fuori città» disse lo sceriffo.
«Sceriffo...» fece una pausa perché non sapeva il nome dell’uomo.
«Sceriffo Laington» disse quello a McGee.
«Vorrei che lei aspettasse il nostro MCRT alla fattoria in questione. Jonas Cobb è un killer altamente preparato» disse McGee.
«Siete voi al comando, Agente McGee» replicò Laington.
«Io e la mia squadra saremo lì tra un paio d’ore» disse.
«Vi aspetteremo» rispose lo sceriffo.
«Ricordi che ci siamo noi al comando» disse McGee prima di riattaccare.
 
RANCH IN VIRGINIA
Lo sceriffo Laington e il suo vice aspettarono Gibbs e il suo team alla fattoria. Gibbs arrivò con una Dodge Charger mentre il resto del team arrivò con il furgone dell’NCIS su cui, nel retro, viaggiavano anche Ducky e Jimmy.
McGee aveva detto che sarebbero arrivati in due ore, invece ce la fecero in 90 minuti.
Con la sua giacca e il suo cappellino dell’NCIS, Gibbs guidò la perquisizione della casa. Era una grande con quattro camere da letto. Dal contenuto del frigorifero capirono che chiunque fosse stato lì se n’era andato solo da pochi giorni, data la mancanza di muffa e di latte viziato. EJ e McGee controllarono le camere al piano superiore. Trovarono un cadavere in una delle camere del secondo piano. Ducky fu chiamato a controllare il corpo mentre la squadra controllava il resto della casa principale.
Ziva e Gibbs controllarono la cantina. Trovarono una porta di metallo che non era chiusa e la aprirono per vedere la stanza dove Tony era stato tenuto. All’interno c’era solo una sedia di legno, catene, un materasso e un registratore video con alcuni DVD rimasti lì. Entrambi strinsero più saldamente le loro Sig.Sauers.
«Qui è dove lo teneva» affermò Ziva. «E dove lo torturava»
Gibbs non disse nulla, ma iniziò a controllare a fondo la stanza. C’erano numerose macchie di sangue per terra e lui era più che sicuro che quella fosse la sedia della fotografia dov’era stato legato DiNozzo. Loro erano scomparsi, ma quello era per lo meno un inizio.
«Tratta questa stanza come una scena del crimine. Imbusta ed etichetta. Io faccio fare le foto da EJ e McGee» disse lui.
«Gibbs, ci stiamo avvicinando» affermò Ziva. «Ci stiamo avvicinando»
«Lo so, Ziva» disse lui. «Cobb voleva che trovassimo tutto questo. Ha lasciato quei CD per noi, perché li guardassimo»
Lei annuì. La bile dovuta alla rabbia stava aumentando nel suo stomaco al pensiero di Tony in quella cantina mentre veniva torturato e sottoposto al lavaggio del cervello per mesi. Voleva avere Cobb di fronte a lei così avrebbe potuto ucciderlo.
«Sta giocando con noi. E questo è un errore. Riusciremo a riportare indietro il nostro ragazzo»
«Gibbs, non possiamo lasciarlo vincere»
Gibbs sorrise. «Ducky ha detto più di una volta che DiNozzo è testardo come me. Cobb non ha possibilità di vincere. DiNozzo tornerà da noi»
 
LABORATORIO DI ABBY
Abby preparò i CD per poterli guardare nel suo laboratorio. Oltre a Ziva, EJ, McGee, Abby e Gibbs c’era pure Ducky per poter valutare il suo stato psicologico. Gibbs sapeva che se non avesse fatto dei progressi nella programmazione di DiNozzo, Cobb non avrebbe mai lasciato lì quei DVD. A meno che Cobb non avesse dei piani che Gibbs non era ancora riuscito a capire per niente.
«Va bene, andrò in ordine cronologico partendo dal video più vecchio» spiegò Abby.
Premette un pulsante sul telecomando e il video iniziò. Mostrava Tony incatenato alla parete mentre veniva picchiato con un tubo di gomma. Mentre il video continuava, Vance entrò nel laboratorio. Nessuno lo notò, dato che erano tutti concentrati su Tony.
La scena cambiò. Questa volta aveva due piastre, collegate a dei cavi, attaccate al petto e ai genitali e Cobb aveva iniziato a folgorarlo. Potevano sentire Cobb parlare mentre Tony urlava di dolore.
«Vance ha ideato l’Operazione Frankenstein, ma sono Davenport e Kort che hanno realmente sviluppato il programma. Oh fratello, non immagini neanche la merda in cui mi hanno fatto passare. Beh stai per scoprirlo» disse Cobb.
Tony continuò ad urlare per il dolore fino a che non svenne. Cobb si avvicinò a Tony e delicatamente gli asciugò la fronte dal sudore.
«Mi spiace fratello» dichiarò Cobb.
Continuarono a guardare e più guardavano più i loro stomaci si rivoltavano. Più e più volte Cobb trovò modi diversi di causare dolore a Tony, mentre parlava degli uomini dietro l’Operazione Frankenstein. Era davvero doloroso guardare e ascoltare quello che aveva passato il loro amico, ma nessuno ebbe la forza di andare via.
Abby cambiò CD. Piangeva, ma senza scenate quella volta. Sul nuovo CD, Cobb spiegava a Tony come gli stava insegnando a combattere. Un Tony indebolito fece del suo meglio, anche dopo aver preso un colpo o due e non mollava mai, ma Cobb lo aveva picchiato a sangue e poi gli aveva versato addosso dell’acqua e lo aveva lasciato lì a terra.
«Il mio gestore, Ray Cruz, mi diceva che finché potevo muovermi sarei stato in grado di prendermi cura di me stesso» disse Cobb.
Ray Cruz. Gibbs guardò Ziva e vide la furia nei suoi occhi. Cruz sapeva di Cobb e non aveva mai offerto il suo aiuto. Fece segno di spegnere, così Gibbs si alzò e tentò di spegnere la TV al plasma. Abby lo salvò dall’imbarazzo e la spense con il suo telecomando.
«Contatterò la CIA e farò in modo di avere qui Cruz, pronto a parlare con te» dichiarò Vance.
«Grazie Leon» disse Gibbs.
Vance si voltò e se ne andò. Gibbs guardò Ducky. «Dicci le tue impressioni du DiNozzo, Duck» lo invitò Gibbs.
Ducky si sedette in silenzio per un attimo in modo da riordinare le idee. Aveva visto l’interazione tra Cobb e Tony e quello lo disturbava. «Cobb ha adottato Anthony come un fratello. lui non pensa di punirlo o di fargli del male. Lui è convinto di farlo diventare più forte. Vedete, se è stato abbastanza valido per Jonas Cobb, sarebbe stato abbastanza valido per Anthony DiNozzo» dichiarò Ducky.
«Quando dice fratello, lui lo intende veramente» disse Gibbs.
«Esattamente» confermò Ducky.
«Cosa mi dici di Tony, Ducky?» chiese EJ.
«Si sta arrendendo a Cobb. Lo si vede dai suoi occhi e dal suo linguaggio del corpo. Sta iniziando a dare retta a Cobb. Non lo sta più combattendo. Troppo dolore, troppa tortura e ora Cobb inizierà a trattarlo come un suo pari e causerà una dissonanza in Tony. Lui è il mio nemico o il mio amico? Forse è colpa di Davenport, Vance o Cruz e non di Cobb? Forse Cobb non è altro che una vittima?» disse Ducky.
«Si potrà de – programmare, Duck?» domandò Gibbs.
«Si Jethro. Ci vorrà tempo, pazienza e qualcuno che riesca ad arrivare a lui» rispose. «Sarà difficile. Cerchiamo di non dimenticare che Anthony si porta già dietro una grande quantità di senso di colpa e un fardello psicologico non da poco»
«Psicologicamente, Duck, in che forma si trova ora?» chiese ancora Gibbs.
«Ha provato un sacco di dolore, ma Cobb è stato attento a non infliggergliene più di quello che lui sarebbe stato in grado di sopportare. Ha trovato i limiti di Tony e lo ha spinto fino a lì, ma non intende andare oltre. Lo vuole vivo Jethro» rispose Ducky.
«Allora, non dovremmo occuparci dei danni permanenti?» domando nuovamente Gibbs.
«Avrà dei danni, ma non saranno permanenti. Ricorda, sta cercando di modificare il suo senso della realtà. Sta trasformando gli amici in nemici e i nemici in amici. Oh povero ragazzo, sta per essere ferito. Fai partire il prossimo CD»
Abby cambiò il CD e ora Tony era su un tapis roulant. Stava correndo. Il suo corpo era madido di sudore, ma era anche nuovamente collegato alle piastre e ai cavi per l’elettroshock. Ogni volta che rallentava o che voleva fermarsi, sarebbe stato fulminato. Solo a guardare di poteva sentire il dolore fino alle ossa.
«Cruz si sta scopando la donna che ami, fratello» affermò Cobb.
EJ guardò Ziva e notò il dolore sul suo viso.
«E lei molto probabilmente ci gode pure» continuò Cobb «Anche perché se non le piacesse, se lei non lo preferisse a te, lei starebbe con te, no?! Ho ragione, fratello?!»
«Lasciala stare» ringhiò Tony.
«La difendi pure?» domandò Cobb.
«Lasciala stare» disse di nuovo Tony.
«Ma lei va a letto con il nemico» disse Cobb.
Un urlo selvaggio sfuggì a Tony. aveva cercato di smettere di correre ma era stato folgorato. Nel dolore, aveva quindi ripreso a correre.
«Lui è il nemico fratello» disse Cobb «E lei ci va a letto»
«Basta, ti prego! Basta!» disse Tony «Se tieni me, ti prego basta»
Cobb spense il tapis roulant. Si avvicinò a Tony, che era in lacrime, e lo abbracciò. Tony si lasciò andare e iniziò a singhiozzare.
Ziva non riuscì più a sopportarlo. Si alzò e uscì dal laboratorio. EJ la seguì. La trovò nel bagno delle donne, in lacrime.
«Lasciami sola, ti prego» disse Ziva.
EJ chiuse a chiave la porta. Camminò fino da Ziva e la fece voltare in modo tale che potessero guardarsi in faccia.
«Ti ama» le disse «Devi essere forte per lui»
«Io l’ho tradito» rispose Ziva piangendo.
«No, Cobb l’ha ingannato. E Cruz ha ingannato te. Devi essere forte, Ziva. Lui ti ama veramente. Lo sconforto in cui l’abbiamo visto, quel dolore era amore» le disse.
«Io... Io non ci riesco» disse Ziva asciugandosi le lacrime.
«Devi essere forte. Quando lo troveremo, lui avrà bisogno di te» disse EJ «Probabilmente Ray sarà il bersaglio a cui lo farà arrivare Cobb con il suo lavaggio del cervello. Devi fermarlo ed evitare che si rovini la vita, così potrai poi aiutarlo a tornare l’uomo che era»
«E tu?» le domandò Ziva.
«Penso che sappiamo entrambi che ero solo un’avventura» affermò EJ «Lui ama te!»
«Ma...» iniziò a parlare, ma venne interrotta da EJ.
«Lui ti ama, per cui significa che avrà bisogno di te» disse EJ «Ora andiamo a trovarlo»
 
NUOVO NASCONDIGLIO
Erano in un capanno tra i boschi del Kentucky, un luogo perfetto per qualcuno che voleva restare isolato. C’era un’unica strada per raggiungere il posto, una sterrata, lontano dalla strada trafficata. Cobb aveva portato lì Tony per terminare l’addestramento.
Tony si sedette sul tavolo, mentre Cobb era in cucina. Il forno a microonde emise un bip e Cobb lo aprì per posizionare delle Hot Pocket Pizza sul piatto. Si avvicinò a Tony e le mise di fronte a lui.
«Due pizze Hot Pocket per te» disse Cobb.
«Grazie» rispose Tony.
Tony prese una delle pizze e diede un morso. La pizza farcita con salsa di pomodoro, mozzarella e peperoni. Era la cosa più vicina ad una vera pizza che aveva avuto in quasi cinque mesi. Sorrise. Aveva un buon sapore.
«Voglio parlarti di qualcuno, fratello» affermò Cobb.
«Chi?» domandò Tony.
«Leon Vance. Il tuo obiettivo» dichiarò Cobb.

NdA:
Ecco un
nuovo capitolo... Le indagini proseguono e anche la programmazione di Tony. Riusciranno a salvarlo in tempo?
Cambiando discorso: avete visto le prime puntate della 11a stagione? :(
Devo ammettere che mi sono piaciute molto, anche se non riesco ancora a farmi una ragione che Ziva non ci sarà nelle prox puntate...
Ma quanto sono teneri loro due insieme :3 Tiva forever <3
A presto
Gaia
  
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