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Autore: Vals Fanwriter    03/10/2013    2 recensioni
Dave lo seguì con lo sguardo fino a che non sparì, mentre aggiungeva un ulteriore dettaglio alle cose che piacevano ad Hummel.
‹‹Dolci…››

Kurtofsky | Commedia, Pseudo-sentimentale | Flashfic, ambientata tra “Born this way” e “Never been kissed” | Big Damn Table, Prompt 91
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel | Coppie: Dave/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Best Damn Thing'
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Titolo: Young Volcanoes.

Rating: Verde.

Conteggio parole: 519 (secondo word)

Pairing: Kurtofsky.

Prompt: 091. Compleanno (Big Damn Table).

Genere: Commedia, Pseudo-sentimentale.

Avvertimenti: Flashfic, ambientata tra “Born this way” e “Never been kissed”.

Note: Fanfiction perdute e ritrovate. E perché lasciarle nel pc, quando possiamo arricchire la BDT?

 

 

~

 

 

Young Volcanoes

 

 

 

Sapeva tutto di Kurt. Ogni suo minimo spostamento, la musica che ascoltava, aveva perfino imparato a riconoscere e memorizzare ogni combinazione del suo guardaroba; le varie sfumature delle espressioni del suo viso, i bronci, i sorrisi, gli sguardi altezzosi. Teneva tutto catalogato in testa, come una scheda personale del soggetto – una specie di identikit – al punto da avere una mappa mentale precisa dei suoi orari scolastici e delle sue passioni. Era una specie di tarlo che si era infilato nella sua testa e che non riusciva a scacciare in alcun modo.

Kurt Hummel, il suo personale incubo.

Ed era strano considerare una persona così esile e innocua come un incubo, ma di fatto Dave non riusciva a non essere infastidito dalla sua presenza. E nonostante ciò, riteneva indispensabile trovarselo tra i piedi così. Lo seguiva, a volte, si nascondeva e lo osservava mentre quello chiacchierava con i suoi amici con quel sorriso così puro e superiore allo stesso tempo, da lasciarlo basito e incantato.

Dave sapeva tutto di Kurt Hummel. Conosceva persino la data del calendario in cui cadeva il suo compleanno. Per questo, quell’anno, fece in modo di non farglielo dimenticare. Sarebbe stato il primo in assoluto a ricordarglielo, a modo suo, certo, ma l’avrebbe fatto.

 

 

 

‹‹Ehi, Fancy. Buon compleanno.››

Un’ondata di succo di mirtilli e ghiaccio colpì Kurt in pieno viso, scivolando poi sui suoi vestiti e facendolo rabbrividire fin dentro le ossa. Ma niente, Hummel non perse quella smorfia sfacciata che lo caratterizzava. Si pulì gli occhi con eleganza e precisione e puntò quei pezzi di cielo che aveva al posto delle iridi sul sorriso storto e diabolico di Dave.

‹‹Il tuo tentativo di rendere speciale il giorno del mio compleanno non è stato pienamente apprezzato dal sottoscritto, Karofsky. Sappilo›› disse, cercando di pulirsi il viso come meglio poté. ‹‹E neanche dalla mia sciarpa nuova di Burberry.››

‹‹Io invece l’ho apprezzato eccome›› replicò Dave, godendo dell’espressione crucciata dell’altro ragazzo. ‹‹E i regali si accettano a prescindere, senza lamentele. Non te l’hanno insegnato, Lady?››

Kurt non si scompose. Inarcò entrambe le sopracciglia e si inumidì le labbra dolciastre. Dave lo odiò per quel gesto.

‹‹Oh, era un regalo?›› Si finse stupito, poi arricciò il naso. ‹‹Beh, era un regalo troppo materiale per i miei gusti.››

‹‹La prossima volta opterò per una scatola di dolcetti›› grugnì Dave con sarcasmo, ‹‹che ne pensi?››

Kurt abbozzò un sorrisino sfacciato e tremolante, a causa del freddo della granita che gli colava lungo la schiena.

‹‹Sarebbe un gesto carino.››

Non sembrava infastidito, agli occhi di Dave, ma quasi divertito e intenzionato a tenergli testa fino alla fine. O forse non voleva che nessuno gli rovinasse il compleanno, chissà.

‹‹Carino, pff›› sbuffò Dave e abbassò la testa, indugiando casualmente con lo sguardo sui suoi polpacci.

‹‹Carino, sì. Tienilo a mente, magari, uomo di Neanderthal.››

Fece dietro front e si diresse verso il bagno, probabilmente con l’intenzione di sciacquarsi capelli e viso e tornare almeno un po’ al suo precedente splendore. Dave lo seguì con lo sguardo fino a che non sparì, mentre aggiungeva un ulteriore dettaglio alle cose che piacevano ad Hummel.

‹‹Dolci…››

 

 

 

   
 
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