Finalmente,dopo un tempo interminabile,i Thestral
iniziarono l’atterraggio; Le luci di Londra erano sempre più vicine,i palazzi
sempre più definiti.
Quando
Luna smontò dal “cavallo” dovette massaggiarsi le gambe addormentate,perché le pizzicavano da morire. Nel frattempo anche tutti
gli altri erano atterrati,appena Ron
fu sceso iniziò a inveire contro i Thestral,i viaggi
notturni e le idee strampalate di Lunatica per raggiungere il Ministero,ma
inciampò,urtò il posteriore dell’animale e cadde sul marciapiede.
Luna,che cercava di ridare sensibilità al viso emettendo getti
di aria calda con la bacchetta,non riuscì a trattenere le risate.
- Adesso
dove andiamo?- Chiese la biondina,quando vide che
tutti si erano sistemati.
- Di qua-
rispose Harry,avviandosi verso una sgangherata cabina
telefonica,la aprì e incitò: - Dentro!-
La cabina
era molto stretta,per entrarvi,i ragazzi dovettero
strizzarsi come sardine;la guancia sinistra di Neville premeva contro il vetro
e Ginny,per nulla dispiaciuta,era praticamente incollata
alla schiena di Harry;quest’ ultimo disse: – Il più
vicino al ricevitore faccia il numero 62442! –.
Ron obbedì e subito dopo,una voce metallica risuonò nell’angusto abitacolo: -
Benvenuti al Ministero della Magia,dichiarate il vostro nome e il motivo della
visita-.
- Harry
Potter,Ron Weasley,Hermione Granger- elencò velocemente Harry –Ginny
Weasley,Neville paciock,Luna
Lovegood…Siamo qui per salvare qualcuno,a meno che il
Ministero ci riesca prima di noi!-
Sei
targhette rotolarono dalla fessura di metallo che di solito dava il resto,sopra vi erano scritti i loro nomi,Hermione
le distribuì e Luna si appuntò la sua sul petto,in bella vista-.
La
cabina prese a
scendere sotto terra,la biondina ebbe appena il tempo di salutare i Thestral (intenti a cercare cibo tra i secchi
dell’immondizia),prima di ritrovarsi nell’atrio del Ministero.
L’Atrium era deserto,illuminato da
qualche candela,ai lati si apriva una lunga serie di camini e al centro c’era
una fontana,la fontana dei magici fratelli, che zampillava,facendo ricadere
l’acqua nella vasca.
Si
diressero verso gli ascensori,ne presero uno , Harry
schiacciò il pulsante numero nove,le grate si chiusero e quello iniziò la sua
discesa.
Quando
l’ascensore si fermò,la stessa voce femminile della
cabina telefonica annunciò: -Ufficio Misteri-,i ragazzi si addentrarono nel
corridoio buio e,dopo un ultimo battibecco con Harry,che non voleva portarli
con sé, varcarono una lucida porta nera,ritrovandosi all’interno di una sala
circolare.
Anche il
pavimento e le pareti della stanza erano neri,su
queste ultime si susseguivano ulteriori porte nere. Luna si guardava attorno,gli occhi sgranati,la bocca aperta per lo stupore. Tra una
porta e l’altra c’erano delle candele che,con le loro
fiamme azzurrine,illuminavano fiocamente l’ambiente. Neville le prese la mano.
- Qualcuno
chiuda la porta- Borbottò Harry
Ma quando
quella fu chiusa,le pareti presero a ruotare
vorticosamente per alcuni minuti,fino a che non si fermarono di colpo.
-Che cosa
succede?- Chiese Ron,spaventato
-Credo che
serva a non farci ritrovare la porta da cui siamo
entrati- Rispose Ginny.
Luna non
si era mai sentita così…smarrita.
-Da che
parte andiamo allora?- Tornò a chiedere Ronald
-Dobbiamo
provare un po’- disse Harry –Riconoscerò la stanza giusta
quando la vedrò. Muoviamoci,dobbiamo trovare Sirius-, detto questo si incamminò verso la porta che aveva
di fronte e l’aprì.
Si
ritrovarono in una stanza rettangolare,molto
luminosa,con al centro una grande vasca piena di un liquido color verde
scuro,sul quale galleggiavano alcune sfere perlacee.
-Che
roba è?- sussurrò Ron
- Non saprei – rispose Harry
-Larve di Acquavirius!- esclamò
Luna,eccitata – Papà mi ha detto che il ministero le stava allevando!-
-No- disse Hermione
–Sono cervelli-
-Cervelli?- esclamarono gli altri,increduli,e anche un po’ disgustati.
-Usciamo
di qui- esordì finalmente Harry,dopo alcuni minuti di
inquietante silenzio –Non è la stanza giusta-.
-Ma qui ci sono altre porte- osservò Ron
-Nel mio
sogno passavo direttamente nella stanza giusta,torniamo
indietro-.
Quando
furono nuovamente nella stanza circolare,prima che le
porte iniziassero a girare,Hermione segnò la stanza
dei cervelli con una grande X fiammeggiante,per poterla riconoscere.
La seconda
stanza,era ancora più grande della precedente,ai lati
c’erano alcune panche che,disposte in file,digradavano fino a quello che poteva
essere il palco di un antico anfiteatro romano,al cui centro si ergeva un
sottile arco di pietra.
Luna
scese piano,
appoggiandosi alle panche,verso l’arco,il quale era chiuso da un velo nero. Il
velo ondeggiava lentamente,ogni tanto si increspava un
po’ di più; come se qualcuno dall’altra parte lo stesse muovendo.
-Sirius?- sussurrò Harry in direzione del
velo,lui era più vicino di Luna all’arco.
-Andiamo- disse Hermione
–Questo posto non mi piace-.
Luna era
quasi davanti all’arco adesso,mentre Harry ci stava
girando attorno.
-Andiamo,Harry?- ripetè Hermione,impaziente
-
D’accordo- rispose lui,ma senza muovere nemmeno un
passo.
Che strano
mistero,pensava intanto la biondina,era come se ci
fosse veramente qualcuno al di là della tenda scura, era sicura di udire dei
bisbigli. Si avvicinò ancora un poco, era terribilmente attratta da quei
movimenti delicati,da quei suoni sommessi; la stavano
chiamando.
-Cosa dite?- chiese Harry,fissando il punto su cui anche lei si
era soffermata.
-Nessuno
ha detto nulla!- rispose Hermione,con
voce tremante
- C’è qualcuno
che mormora là dietro!- disse Harry –Nessun altro li sente?-
Harry era
salito sulla piattaforma,i sussurri erano sempre più
forti,adesso.
-Li sento
anch’io- intervenne finalmente Luna –C’è qualcuno là
dentro!-
Hermione sbottò: -Non c’è nessuno là dentro!E’
solo un arco per la miseria!Harry andiamo,dobbiamo
trovare Sirius!-
-Sirius…-biascicò lui –Si-Sirius…si certo…andiamo-
E si voltò,scendendo dalla piattaforma,mentre Hermione
lo trascinava per un braccio. Luna rimase ancora qualche istante,finchè non sentì il tocco caldo
della mano di Neville,allora si fece forza e lo seguì.
E se dietro la tenda ci fosse
stata…sua madre? Non era possibile,e lei lo sapeva
ma…se fosse stata sua mamma a chiamarla così intensamente?Avrebbe dovuto,forse,
attraversare il velo?
Solo il
buio della stanza circolare riuscì a ridestare Luna dai suoi pensieri; Hermione aveva già marchiato e chiuso la porta,la stanza riprese a girare.
Quando
Harry spinse la terza porta,si rese conto che quella
era chiusa a chiave e nemmeno il suo coltello magico riuscì ad aprirla,così
decisero di lasciar perdere e quando la sala ebbe ricominciato a ruotare,Luna
gli chiese: - Cosa credi che ci fosse in quella stanza?-
-Qualcosa
di Schiattoso,senza dubbio-
la prese in giro Hermione.
La parete
tornò a fermarsi,e fu finalmente la volta giusta,la
porta si aprì ed Harry urlò –E questa!-.
Luna vide
decine e decine di orologi e sveglie che fluttuavano
in giro o semplicemente appoggiati su grandi scaffali,su un tavolino c’era
un’enorme campana di vetro con dentro un uovo che si schiudeva,faceva uscire un
colibrì e poi tornava uovo,(Ginny litigò con Harry
perché lei avrebbe voluto soffermarsi a guardare il colibrì ) e dietro di essa
un armadio contenente tantissime giratempo;Harry li
guidò in uno stretto corridoio,da cui si diramavano file e file di mensole
cariche di sfere di cristallo. Sotto ogni sfera c’era un
etichetta che riportava un’iscrizione,Luna ne lesse alcune,erano
nomi,probabilmente i nomi dei proprietari.
- E’
questa,di qua- disse ancora Harry,gli altri
sfoderarono le bacchette.
-Hai detto
che era la fila novantasette- gli ricordò Hermione
Avanzarono
prudenti,cercando di tenere la guardia,ma quando
giunsero a destinazione,non trovarono nulla,solo l’ennesimo corridoio pieno di
sfere polverose.
- E’ qui,molto vicino- continuò Harry –Sono sicuro,è da qualche
parte…-
Si
aggirava freneticamente tra le file limitrofe,ma di Sirius nemmeno l’ombra.
- Non
credo che Sirius sia qui- esordì Hermione,esprimendo ciò che anche gli altri pensavano.
- Harry-
lo chiamò Ron
Ma Harry
non voleva ascoltarli e continuava a cercare,disperato.
- Harry
hai visto questa?-
Finalmente
il ragazzo si avvicinò,per vedere cosa stesse
indicando Ron; era una delle sfere,ma sull’etichetta
c’era scritto “ Oscuro Signore e(?) Harry
Potter”.
- E’ il mio nome- disse Harry con sguardo inespressivo
- Non
credo che dovresti toccarla,Harry- lo ammonì Hermione,vedendo che lui aveva allungato un braccio per
afferrare la sfera.
- C’è il
mio nome-
-Non farlo
Harry- intervenne Neville,con la fronte imperlata di
sudore
- C’è il
mio nome- ripetè lui,toccando
l’oggetto.
Luna
trattenne il respiro.
Harry
staccò la sfera dal ripiano,gli altri si strinsero
attorno a lui per vederla meglio e poi,alle loro spalle rimbombò una voce nel
buio: -Molto bene Potter. Adesso voltati lentamente,da
bravo,e dammela-.
Luna si
sentì rizzare i capelli sulla testa,si avvicinò a
Neville per dargli un po’ di conforto,sicura che stesse tremando come una
foglia,invece era fermo,con la mascella contratta e l’attirò a sé, come per
proteggerla.
Da ogni
lato sbucavano figure scure e incappucciate,li stavano
circondando.
Il cuore
di Neville batteva forte sotto l’orecchio della biondina,Ginny emise un gemito e Ron si
guardò attorno,orripilato.
-Dammela,Potter- ripetè la voce
- Lucius Malfoy- bisbigliò loro,Hermione
-Dov’è Sirius?-
chiese Harry
Alcuni Mangiamorte risero,ed una figura
femminile avanzò,con passo spavaldo ma elegante; capelli neri e arruffati le
ricadevano sulle spalle,come se non fossero mai stati pettinati,il viso era
pallido come quello di un cadavere ma gli occhi,infossati e contornati da
occhiaie , erano vivi di una malvagità spaventosa:
- L’Oscuro
Signore sa sempre tutto!- esclamò,eccitata.
- Voglio
sapere dov’è Sirius!- continuò Harry
- Voglio spere dov’è Sirius!-
lo imitò la donna,suscitando l’ilarità dei suoi
compagni.
I Mangiamorte erano sempre più vicini,Ron,agitato,strinse forte la bacchetta,ma Harry lo bloccò.
- Da gli ordini agli altri marmocchi come se si illudesse di
poter lottare contro di noi!- lo sbeffeggiò ancora lei
-So che Sirius è qui,lo avete
catturato-disse Harry
- E’
giunta l’ora- chiarì Malfoy –che tu impari la
differenza fra sogno e realtà,Potter.Ora dammi la profezia e nessuno si farà del male-.
- Certo!-
rispose lui –Io ti do questa…profezia…e voi ci lasciate andare come se nulla foss…-
- Accio profezia!- urlò la Mangiamorte,ma Harry non si
fece cogliere impreparato e la fermò con un incantesimo scudo.
- Ho detto
di no!- la rimproverò Malfoy – Se la rompi…-.
La donna
si avvicinò e Neville
potè vederla meglio, - Bellatrix
Lestrange- sussurrò a Luna,spalancando gli occhi.
- Quella
che…i tuo genitori- bisbigliò di rimando lei.
Neville
annuì,serio.
- Se hai
bisogno di farti convincere…- stava dicendo Bellatrix,con un ghigno malefico che le deformava i lineamenti -
…Allora prendete la più piccola e torturatela!-
-Se vuoi
attaccarci- disse Harry, con l’aria di uno che la sa lunga –prima dovrai
spaccare questa,e non credo che il tuo capo ne sarà
felice-
Bellatrix si bloccò,pensierosa.
- Di che
profezia si tratta,comunque?- chiese lui per prendere
tempo
-Stai
scherzando?- chiese lei,stupita
-No,perché Voldemort ci tiene tanto?-
- Tu osi
pronunciare il suo nome con le tue labbra indegne?!?Con
la tua lingua di Mezzosangue?-
-Non
sapevi che è un Mezzosangue anche lui?- la incalzò
Harry –Suo padre era un babbano…o vi ha detto di
essere un purosangue?-
-Maledetto!-
urlò lei –STUPE…-
Malfoy la bloccò,per paura che potesse rompere la profezia.
-Non
giocare con noi,Potter- disse.
-Non sto
giocando- rispose Harry,pestando nel frattempo,un
piede ad Hermione.
-Silente
non ti ha mai detto perché hai quella cicatrice?- sogghignò ancora,Malfoy.
-Pss…- Hermione
attirò l’attenzione di Luna,che si era concentrata
sulle parole del Mangiamorte.
-Che c’è?- disse la biondina
-Harry ha
detto-bisbigliò di rimando l’altra –Che dobbiamo spaccare gli scaffali quando dice ora,capito?-
Luna annuì
impercettibilmente e si voltò per trasmettere il messaggio a Ginny e Neville,fortunatamente in
quel momento gli altri Mangiamorte stavano ridendo a
qualche battuta di Malfoy e non si accorsero di loro.
-Qualcuno
ha fatto una profezia su Voldemort e me?E perché non
l’ha presa lui stesso?- prese tempo Harry
- Riesci
ad immaginare l’Oscuro Signore che fa il suo ingresso al Ministero della Magia mentre gli Auror continuano
così gentilmente ad ignorarlo?- rise Bellatrix.
- E così
ha mandato voi…perché si è accorto che Sturgis e Bode non potevano impossessarsene,non
essendo i destinatari della profezia…-continuò Harry
-Molto
bene potter,l’Oscuro Signore sa che non sei uno scioc…-
-ORA!-
urlò Harry
Ed il
gruppo,che dopo il passaparola si era disposto in
cerchio dietro di lui,gridò –REDUCTO!-
Spazio dell’autrice:
a BonnniefrankJoplin:Grazie
grazie grazieeeeeeeeee!!! Si ultimamente sto
aggiornando in fretta,più o meno ogni martedì. Baciuz
a Janet:
Hihihihihi…grazie di tutto carissima!!
A JDS:
Grazie sono contentissima che ti piaccia!!