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Autore: morgana19    31/03/2008    0 recensioni
Tre amiche.Un viaggio e tante avventure!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Temari, Ino Yamanaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Preparativi

Ciao a tutti! Questa ff è scritta da tre menti bacate. E’ la nostra prima fanfic e quindi vi chiediamo di andarci piano con gli insulti,siamo inesperte…recensite per farci sapere cosa migliorare…grazie e al prossimo chappy!

Preparativi

La scuola era finita già da un mese e l’estate era inoltrata. Il caldo afoso avvolgeva le giornate impedendo alla gente di uscire di casa.

Il meteo ai telegiornali continuava a riportare un prossimo aumento di temperatura e Roma si stava svuotando a poco a poco.

Le strade erano deserte e la gente ormai era in vacanza.

Le poche persone rimaste nella metropoli stavano barricate in casa con i climatizzatori perennemente accesi.

 

Ino se ne stava chiusa in camera sua,sdraiata sul letto. Lo sguardo ;rivolto al soffitto, fissava le pale del ventilatore che giravano senza sosta,rinfrescando la stanza.

La ragazza si scostò una ciocca bionda dal candido volto sbuffando sonoramente.Le giornate erano tutte uguali e lei si annoiava terribilmente.

Improvvisamente un urlo la fece sussultare: -GOAL!!-…

-Ma cosa…-balbettò la ragazza alzandosi frettolosamente dal letto e uscendo dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.Il vestitino viola ondeggiava ad ogni scalino che lei scendeva di corsa.

Arrivò in salotto e trovò il padre,seduto sul divano con alcuni suoi amici,che guardavano la partita di calcio:

-Hey tesoro…vuoi sederti con noi?- le chiese tra un sorso di birra ed un altro.

-Potete smettere di urlar…-la ragazza non fece in tempo a finire la frase che un altro urlo di gioia rimbombò nella stanza.

Ino diede le spalle agli adulti dirigendosi verso le scale per tornare nella sua stanza,ma una voce la bloccò:

- tesoro….stai preparando la valigia?-le chiese dolcemente la mamma,che era entrata in salotto per portare altra birra.

-ora inizio subito,mamma-rispose prontamente salendo gli ultimi gradini e rientrando in camera.

Salì sul letto e tirò giù dall’armadio la grande valigia viola,ma sfortunatamente perse l’equilibrio e cadde dal letto assieme alla valigia.

Si ritrovò a pancia i giù sul freddo marmo della sua camera con il bagaglio addosso.

Un’imprecazione riempì il silenzio della stanza. Poi,come se niente fosse,si rialzò liberandosi di quel peso inutile che la schiacciava.

Si diresse verso l’armadio aprendo le due ante e con molta attenzione cominciò a scegliere i vestiti da portare.

Passò un’ora e finalmente il bagaglio era pronto,forse aveva faticato un po’ per chiuderla,ma alla fine ci era riuscita:

-Sto arrivando Santo Domingo!-esclamò felice la ragazza legandosi i lunghi capelli biondi in un’alta coda:

-ma prima devo salutare…qualcuno!-concluse afferrando una grande borsa con sopra un cavallo…

 

/-----/

Suo fratello l’aveva lasciata in mezzo alla strada per correre al negozio di musica.

Quel maledetto caldo rallentava tutto e Temari si trovava a trascinare le gambe,diventate improvvisamente pesantissime .

Aveva passato le ultime tre ore in giro per negozi,in cerca di qualche costume per la sua imminente vacanza.

Infatti il giorno dopo sarebbe partita per Santo Domingo,lasciandosi alle spalle quel caldo stressante.

Era riuscita a trovare un costume giallo adatto al suo corpo tondeggiante e uno per Kankuro.

Il fratello era riuscito a farle saltare i nervi: entrava in tutti i negozi,si provava ogni capo e poi usciva senza comprarne nemmeno uno.

A lei non era mai piaciuto fare shopping, odiava le commesse sorridenti e la stremante fila alla cassa.Era riuscita a raggiungere il portone di casa e per cercare di prendere le chiavi dallo zaino le buste caddero a terra con tutto il loro contenuto:

-Merda!-eclamò cercando di recuperare ciò che era caduto.

Raccolse tutto ed entrò frettolosamente nel cancello. Raggiunse la sua stanza salutando suo padre :

-Ciao papà!Io vado a fare la valigia per domani,non mangio!-

Non gli diede neanche il tempo per contestare che spalancò la porta e si buttò sul letto.

La valigia giaceva aperta a pochi centimetri da lei. La stanza era nel totale caos ,come se fosse appena passato un tornado.

Certamente l’ordine non era una delle sue virtù,odiava dover piegare i vestiti e riporli nell’armadio.

Proprio in quel momento sarebbe cominciata la battaglia tra lei e il suo abbigliamento. Aprì con forza le ante dell’armadio e con un gesto convulsivo scaraventò tutte le stampelle sul tappeto persiano.

Scartò subito una mini gonna rosa troppo corta per i suo gusti e scelse un semplice paio di jeans.

Dopo un’ora si trovò sul letto ansimante,tutt’intorno la situazione era disastrosa. Nella valigia gli indumenti erano accartocciati in un assurdo disordine.

Sul pavimento vi erano magliette,calze e pantaloni di ogni genere e misura.

Aveva scelto per quel mese di vacanza solo vestiti leggeri e colorati. Chiuse la valigia saltandole in groppa e afferrando la cerniera…nulla da fare non voleva chiudersi.

Esausta si lasciò cadere sul letto e chiuse le palpebre…

 

/-----/

Bip…bip…Hinata si stropicciò gli occhi assonnata. Erano le 6:30 .

Quella mattina doveva alzarsi presto perché aveva gi allenamenti di nuoto.

Con l’avvicinarsi delle gare il suo allenatore era diventato sempre più esigente e adesso aveva addirittura spostato l’orario degli allenamenti che dalle 7:30 alle 8:00 erano passati dalle 6:45 alle 8.00.

Si alzò con uno scatto : era in ritardo come al solito. Si vestì in fretta e furia , prese il borsone e si precipitò fuori dall’appartamento.

Il caldo era pressante e una bella nuotata in piscina le ci voleva proprio. Ad un tratto mentre camminava  sentì il clacson di una macchina suonare e si voltò curiosa: una decappottabile grigio metallizzato aveva rallentato.

Hinata alzò lo sguardo e nella macchina vide Naruto :

-Ciao Hinata che ne dici della mia nuova auto?-domandò il ragazzo entusiasta.

Hinata sorrise non tanto per quella macchina sportiva ma per il biondino seduto al volante:

-E’ fantastica!-eclamò la ragazza.

-Facciamo così se oggi vieni a pranzo con me ti un passaggio fino alla piscina…che ne dici? Sia chiaro non accetto risposte negative!-concluse il ragazzino sorridente.

Hinata arrossì improvvisamente e ,balbettando un -s.. sì grazie- , salì a bordo.

La mattinata passò velocemente,la ragazza si allenò sempre sotto il dolce sguardo di Naruto.

Hinata non vedeva l’ora di poter stare un po’ con quel ragazzo a pranzo e dopo gli allenamenti sgattaiolò via .

Finita la doccia andò verso il borsone ,afferrò i vestiti e li indossò.Lo spogliatoio era completamente deserto.

Si guardò allo specchio:non stava male,anzi la minigonna di jeans e la camicetta bianca smanicata le stavano divinamente.

Il pranzo fu eccezionale,ma il tempo sfuggì ai due ragazzi che non si erano accorti che ormai era pomeriggio inoltrato…

/-----/

Ino uscì di casa senza nemmeno avvertire dove andava. Eccitata si diresse in garage, prese la bici e iniziò a pedalare a più non posso.

Dopo circa un quarto d’ora inchiodò,trovandosi davanti ad un grande cancello verde. Parcheggiò la bici all’esterno e a grandi falcate varcò la soglia.

Si ritrovò dentro un edificio enorme. Un forte odore di cavallo la prese al naso e la ragazza respirò avidamente, cercando di catturare quell’odore che le piaceva e la faceva sentire a suo agio.

La costruzione era deserta a quell’ora. Corse verso gli spogliatoi e si vesti in fretta.Uscì in giardino dirigendosi verso le stalle. Un ampio sorriso si disegnò sul suo volto quando la ragazza scorse il muso di Caleb. Corse e lo abbracciò buttandogli le braccia al collo.Il cavallo strusciò il muso sulla sua spalla come per rispondere al saluto.

Poi Ino si allontanò qualche cm dal nero puro sangue per fissarlo negli occhi.

-Domani parto…-sussurrò con un velo di malinconia:- sono venuta a salutarti…-concluse prendendo la sella e le briglie che erano appese al muro,dietro di lei e mettendole al cavallo.

Mise il piede nella staffa e facendosi forza montò sull’animale:

-Dai Caleb-sorrise dandogli un colpetto con il tallone sul ventre per farlo avanzare. Così,passò tutto il pomeriggio ad allenarsi a saltare gli ostacoli con il suo inseparabile amico.

Verso le 7:30 di sera salutò Caleb e tornò a casa. Ignorò le grida e i rimproveri dei genitori. Si limitò solo a chiedere scusa per poi filare dritta in camera sua.

Una doccia veloce e poi a letto senza cena. Si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi ,cadendo in un sonno profondo, senza preoccupazioni.

Domani sarebbe andata a Santo Domingo ,in vacanza per un mese intero.Il primo viaggio,sola,senza genitori.

Così si addormentò con il sorriso sulle labbra…

/-----/

- AAA!!Sono tornato Temari! Questo cd che ho comprato è una bomba!-

Il suo attimo di pace era stato distrutto da quell’insulso essere che dicevano fosse suo fratello.

Kankuro aprì la porta e le si buttò sullo stomaco cominciando a farle il solletico.

-Questa me la paghi!- e Temari si tolse di dosso quel ragazzo e lo scaraventò sul pavimento.Gli balzò sopra e dopo dieci minuti la lotta si concluse come sempre:la vittoria era della bionda!

-Allora me lo fai sentire questo maledetto cd?-disse Temari rompendo il silenzio.

Passò così il pomeriggio,tra una risata e l’altra. Temari adorava stare con Kankuro, forse perché aveva socializzato poco e non aveva molti amici.

Verso sera si rifiutò di cenare, le si era chiuso lo stomaco a causa del caldo, e messo il pigiama si infilò sotto il lenzuolo.

Prima di raggiungere il mondo dei sogni pensò al giorno seguente,alla vacanza. Si era imposta che in quel mese avrebbe conosciuto qualcuno con cui ridere,piangere,confidarsi, quel qualcuno che le era sempre mancato.

Così si addormentò con il sorriso sulle labbra…

/-----/

Tornata a casa Hinata trovò i genitori che l’attendevano in soggiorno.Il padre le si avvicinò con un sorriso e senza dire una parola le mise in mano due biglietti aerei,andata e ritorno per Santo Domingo.

-Che significa?-chiese sconcertata

-Ti ricordi di averci detto che volevi fare una vacanza speciale…Beh eccola è già tutto prenotato e sarai sola e indipendente…-le disse la madre sorridendo anche se un po’ a malincuore per l’ultima parte.

-grazie mamma!grazie papà!-disse la ragazza saltando al collo dei genitori.

Corse nella sua camera a preparare la valigia. Mise un cd nello stereo e si diede da fare. Dopo un’ora quello che le occorreva era tutto sistemato nella sua valigia blu e negli altri 3 borsoni…forse si era portata un po’ troppo…

Hinata disfò le borse e le rifece da capo. Questa operazione le portò via tutto il pomeriggio fino alla sera.

Si mise nel letto pensando alla vacanza,a quella vacanza che per anni aveva sperato di trascorrere, ma che fino ad allora non aveva mai avuto.

E così si addormentò con il sorriso sulle labbra….

 

 

 

 

  
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