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Autore: zaynick    03/10/2013    1 recensioni
Cos'è un nome?? Una possessione??una alterazione?? Grace passò la vita a fare la moglie brava e cornuta.professoressa di economia.Donna che non fa cazzate e rimane nei limiti.
E se un nome non ci fosse??e se nessuno avesse nome??e se lo avessimo tutti uguali??
Grazie ad un solo nome Grace spostò il suo limite al cielo.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera stava calando e l'orologio scorreva più velocemente di quanto non abbia mai fatto,sopratutto nelle ore di lezione.
Ero già pronta da un'ora o poco meno.
Queste feste erano lussuose al massimo con uomini in smoking  e donne con tacchi alti e vertiginosi e con gioielli luccicanti e sfarzosi.
Avevo raccolto i capelli in una crocchia morbida con dei punti luce incastrati tra i capelli.
Avevo truccato gli occhi con del nero non marcandolo troppo,ma solo per calcare lo sguardo e il verde delle iridi.
Indossai un vestito verde molto chiaro con uno scollo a cuore ed una piccola striscia in raso leggermente più scura.
Le scarpe le mie decoltè rosa cipria dello stesso colore della borsa.
Ultimo spruzzo di profumo e poi il campanello suonò.
Aprì la porta e trovai sul fondo delle scale Harry in smoking color ghiaccio.
-sei bellissima-disse porgendo mi una mano.
Io scesi gli ultimi gradini con lo sguardo basso e stringendo la sua mano.
-grazie Harry anche tu stai molto bene-dissi  raggiungendolo nella macchina.
-ma ti avevo detto che non c'era bisogno che mi venissi a prendere-dissi lisciando la gonna lunga sulle mie gambe.
-quando si tratta di una donna così bella e affascinante non si lascia la possibilità di provarci ad altri uomini,non ci si lascia scappare una così bella creatura.-
Arrivammo alla sala e al portone  Harry mi porse il braccio ed entrammo sentendo la musica che si diffondeva nella stanza.
Era piena di gente vestita elegante proprio come noi,ci confonda amo nella massa,ma attirammò l'attenzione,perché videro me con un ragazzo così possente,bello e notevolmente più giovane di me.
Io rossa in viso facevo piccoli passi sui miei tacchi vertiginosi,mentre Harry mi stringeva la mani per rassicurarmi.
L'attenzione si dileguò presto quando entrò dal portone
Evan e megan .
Stranamente lei vestita meno succinta del solito.
Si fermarono a parlare con molta gente finché non indicarono me e il mio cavaliere e si diressero verso di noi con grandi sorrisi.
Harry strinse la mano sul mio fianco avvicinandomi a se.
-ciao Grace-
-ciao Evan-
-conosci megan vero??-
-si abbiamo già avuto modo di conoscerci-
-ehm Evan lui è Harry-
-piacere-disse stringendogli la mano che Harry gli aveva porso gentilmente.
Evan guardava il ragazzo che mi stava vicino con una smorfia di disgusto.
Mi allontanai per poco da Harry andando a prendere un bicchiere di vino rosso.
Appena mandai giù il primo sorso alle mie spalle si fece spazio al voce profonda di Harry che mi rimbombo nelle orecchie.
-ti devo parlare.-
Io annui,appoggiai il bicchiere e la sua mano mi strinse il polso e mi trascinò via.
Entrammo in cucina.
-ho capito che stai facendo-
-davvero?? Senti mi dispiace ma non è stata una mia idea,il vino poi appena ero entrata in birreria volevo tornare indietro ma ormai ero li e sei arrivato tu,tra la mia poca lucidità e il resto io davvero...non volevo mi dispiace-dissi senza respirare.
-va bene così-disse sorridendo e mettendomi le grandi mani sulla guance.
-ma voglio fare un parto con me-
-del tipo?-
-che io ti insegno a divertirti e tu mi aiuti in un progetto-
-non saprei-
-su professoressa lasciati andare-
-ok ci sto-dissi euforica.
-bene e adesso vuoi farlo ingelosire davvero??!-
-e come vorresti fare??-
Non mi rispose ma si avvicinò tanto che sentii il suo respiro sulle labbra.
Le sue labbra carnose si posarono sulle mie gonfiandosi e facendo gonfiare le mie.
Passò la mano sul mio collo mentre io intrecciai le mie dita nei suoi capelli.
Si staccò e mi riportò fuori tirandomi per la mano.
Ripresi il mio bicchiere di vino e in quella stanza constatai che faceva troppo caldo e allora mi spostai nel balcone,rimasi li per 20 minuti buoni e dopo una mano che riconobbi subito mi avvolse il fianco.
Il suo profumo mi fece girare la testa e baciò il mio collo.
-non ti vedevo più,mi stavo preoccupando.-
-a cosa stai pensando??-mi domandò.
-non capisco perché di quel bacio a cosa serve-
-a farlo ingelosire-
-e come??-
-se ti guardassi hai le labbra gonfie e rosse,le guancie in fiamme e la lingua non sta ferma.-disse ridendo delle sue ultime parole.
Quelle sue parole mi fecero sorridere e decidemmo di tornare a casa.
Mi accompagnò fino alle scale di casa.
Davanti alla porta mi stampò un piccolo bacio sulle labbra,poi entrai,scalciai le scarpe verso il divano e lasciai cadere il
Vestito a terra slacciando la cerniera e staccando il gancio del reggiseno.
Quella sera andai a letto con il sorriso sulle labbra e con la sensazione del suo sapore su 
Di me.







  
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