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Autore: Lights    31/03/2008    6 recensioni
La squadra Ncis deve seguire un nuovo caso "corvo guerriero". Che succederà? Chi sarà questo misterioso sospettato? Cosa cambierà nella vita dei nostri protagonisti? Ziva e Tony e il resto della squadra che cosa gli capiterà? Non resta che leggere!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ziva aprì la porta dell’appartamento titubante

Et voilà … per farmi perdonare un capitolo lungo, lungo e succulento… ma non dimenticate la suspance XD

 

 

Buona lettura

 

Light

 

 

 

Capitolo 10: - Impronte -

 

 

 

- Che c’è Abby?!- Le chiese Gibbs perdendo la pazienza.

- Gibbs guarda!- indicò i due monitor – ho rilevato delle impronte sul piccolo pugnale che mi ha portato Tony e le ho confrontate con quelle di Oskar: sono quasi uguali, pressoché identiche, ma non è la sua… vedi si differenziano in questi 3 punti… la distribuzione delle minutiae cioè la distribuzione e la forma delle creste e dei solchi digitali non corrisponde a quella che ho prelevato da Oskar … strano, molto strano….- si fermò perplessa.

- Che cosa non ti torna Abby?- Le chiese Mcgee.

- Il Dna. Sul pugnale c’è traccia di due Dna: quello di Ziva e quello di un’altra persona. L’ho confrontato con quello di Oskar ed è risultato che fosse il suo, come lo rileva quello che ho preso dal sangue sulla bandana. Si deve essere tagliato quando l’ha lanciato. Questa lama è talmente affilata che anche io ho rischiato di graffiarmi …. ma non quadra.- Scosse la testa. I suoi codini si mossero vigorosamente finendo a sfiorare il viso di Gibbs.

- Rifai tutto: rileva, analizza, confronta da capo.- Disse con il suo tono di voce inflessibile.

- Si Signore!- Scattò Abby sugli attenti.

- Ti ho detto di non chiamarmi Signore!- Puntualizzò lui severo.

- Signor si, Signora!- Scherzò lei.

Gibbs le lanciò uno sguardo tra il duro e il divertito, si girò e uscì dal laboratorio.

- David, DiNozzo con me! Mcgee tu aiuta Abby. Voglio sapere entro mezz’ora il nuovo responso.-

- Ma capo per analizzare di nuovo tutto ci vorrà come minimo due ore?- Obiettò Mcgee.

Gibbs si bloccò e lo guardò con i suoi occhi di ghiaccio.

- Che hai detto Mcgee?- Gli chiese duro.

- Si capo… tra mezz’ora.- balbettò lui.

I tre uscirono dal laboratorio e lasciarono da solo Abby e Mcgee.

La donna si avvicinò e gli mollò uno scappellotto sulla testa.

- Hei!! Perché?- Protestò l’agente.

- Mai contraddire Gibbs in queste situazioni, Mcgee!- Gli disse puntandogli il dito contro.

 

I tre rimasero fuori della stanza interrogatori. Guardavano Oskar seduto sulla sedia, appoggiato con le braccia sul tavolo, la testa tra le mani, disperato e stanco.

“Sei davvero tu?” pensò Ziva triste osservando la posizione dell’uomo. Si sentiva malinconica e stranamente in colpa.

- Agente David!-

La voce di Gibbs la distrasse dai suoi pensieri.

- Ora entri la dentro come se niente fosse. In fin dei conti lui non sa che tu e DiNozzo siete due agenti dell’Ncis, almeno la copertura non è saltata… - fece una pausa e li guardò severamente – gli parli, ti dimostri comprensiva e cerchi di strappare più informazioni possibili e ovviamente gli farai ritirare la denuncia di aggressione nei confronti di DiNozzo!- Si rivolse verso Tony il quale tossicchiò imbarazzato.

La donna lo guardò senza dire una parola e rimasero in silenzio per qualche secondo.

- Si Capo!- Rispose sicura.

Ziva mise la mano sulla maniglia, fece un grosso respiro prima di entrare per scacciare la tensione e quando si sentì pronta aprì la porta ed entrò.

Oskar non si mosse pensando che fosse ancora quell’agente da strapazzo che l’aveva tormentato per tutta la notte. Non gli voleva dare la soddisfazione di fargli vedere com’era distrutto. Lui era innocente!

La donna si sedette sulla sedia di fronte a lui. Aspettò qualche secondo e poi parlò.

- Mi dispiace.- Disse con un sospiro di voce.

L’uomo sentendo la sua voce alzò la testa e la guardò dritto negli occhi.

- Ziva stai bene?- Le chiese prendendole le mani tra le sue.

- Si grazie.- rispose sempre con tono di voce basso.

 

 

- Hai visto Capo! Ziva è un’attrice nata.-

Gli disse Tony sorpreso dal comportamento della collega.

- Sei sicuro DiNozzo che reciti?- Gli chiese ironico.

Lo guardò sorpreso e poi rivolse lo sguardo a guardare la donna.

Il sorriso sarcastico fu sostituito da un’espressione seria.

“Ziva maledizione, non puoi farlo!” si disse fra sé.

 

 

 

- Mi dispiace.- Ripeté Ziva con tono più deciso facendo una piccola pausa – tu volevi solo aiutarmi e quell’idiota del mio fratellastro ha pensato che mi volessi far del male. Stupido!- Avvicinò la sua mano al viso di Oskar accarezzandogli l’occhio pesto e gonfio.

“Certo che c’è andato pesante Tony” pensò guardando il viso dell’uomo.

- Ho spiegato tutto all’Agente Gibbs. Gli ho detto che tu non c’entri e penso che mi abbia creduto. Non so veramente come scusarmi.- Si alzò e l’andò ad abbracciare guardando la sua immagine riflessa nello specchio.

 

 

 

- Ora sta proprio esagerando!- Sbuffò Tony.

- Avanti DiNozzo stai calmo!-

Gli disse Gibbs appoggiandogli una mano sulla spalla.

- Guarda l’espressione del suo viso.- continuò.

“Lo sta facendo apposta. Quando esce mi sente!”

pensò Tony nervoso accorgendosi

che la donna gli aveva fatto l’occhiolino.

 

 

 

- Sei davvero cara. Non mi interessa di come si è comportato tuo fratello, l’importante che tu stia bene.- Le disse sorridendole.

Ziva lo guardò dritta negli occhi. Non le trasmetteva nessuna paura, anzi, stava bene con lui. I suoi occhi neri e così profondi rivelavano un’estrema tranquillità e pace.

- Dici davvero?- Gli chiese inconsciamente.

- Certo! Non ti preoccupare ritirerò la denuncia di aggressione. Non voglio che soffri per una stupida incomprensione.- La abbracciò tenendola stretta a lui. – l’importante che tu mi creda. Io non conosco nessun Oskar Badb, non so neanche chi sia. Io non c’entro!- continuò triste.

- Shhh…- gli mise un dito sulle labbra staccandosi da lui – ti credo.- lo guardò dritto negli occhi per trovare le verità che da tempo cercava.

Rimasero a fissarsi per un lungo istante, persi nello sguardo dell’altro. Oskar seduto sulla sedia e Ziva in ginocchio di fronte a lui. I loro visi alla stessa altezza. In quel momento non servivano le parole, bastava un semplice sguardo.

L’agente David abbassò la testa e disse in un soffio – ti credo, veramente.-

Si alzò in piedi e uscì dalla stanza.

Si chiuse la porta dietro di sé e si appoggiò pesantemente. Rimase in silenzio per qualche istante.

- E’ innocente Gibbs.- Disse alla fine guardando seria il capo.

- Ottimo lavoro Ziva!- Le appoggiò la mano sulla spalla – ora vai con DiNozzo a mettere in scena il secondo tempo.-

I tre si scambiarono uno sguardo d’intesa e ognuno si avviò verso la propria posizione.

 

 

- Non credi di avere esagerato?- Le chiese Tony nervoso.

- In cosa avrei esagerato DiNozzo?- Gli chiese Ziva sorridendo.

- Aaaahhh lascia stare!- Le fece segno con la mano di cancellare la domanda.

- Aspetta…- gli mise la mano sul braccio facendolo fermare e lo guardò severa – che c’è?-

- Niente!-

- Lo sai che ti conviene sputare il pesce.-

Tony la guardò divertito – il rospo Ziva… si dice sputare il rospo…- la fissò per un attimo  in silenzio e poi riprese -  non c’è niente che non vada sempre se hai solamente recitato… in caso contrario lo sai dove si finisce.- continuò serio avviandosi.

- Stupido!- Gli disse affiancandosi a lui e mollandogli uno scappellotto – ricordati che sono sempre un agente del Mossad!-

- Eri un agente del Mossad, ora sei un Agente dell’Ncis e lo sai meglio di me che ti cambia la vita.- Gli rispose serio Tony.

Ziva gli stava per mollare un altro scappellotto ma fermò la sua mano a mezz’aria e dopo qualche attimo abbassò il braccio sorridente.

- Hai vinto DiNozzo ma solo perché dobbiamo entrare in scena.- Gli fece l’occhiolino abbracciandolo.

I riccioli di Ziva gli accarezzarono la guancia. Tony poté tenerla, anche se per un breve istante, tra le sue braccia. Assaporò a fondo di quel momento respirando il suo dolce profumo di vaniglia e rosa imprimendolo nella sua mente.

- Che fai ci riprovi con me Agente David.- Le sussurrò divertito all’orecchio.

- Prova ad approfittare della situazione e te ne pentirai Tony!- Rispose in tono sarcastico.

Staccandosi da lui riprese – Oskar ti hanno rilasciato?- Gli chiese all’uomo quando si avvicinò seguito da Gibbs.

- Si grazie alla sua testimonianza il signor Oskar Kane può ritornarsene a casa. Mi raccomando rimanga a disposizione.- Lo intimò Gibbs.

Oskar e Tony si guardarono in cagnesco. Ziva gli diede una gomitata al fianco.

- Mi dispiace di averti accredito in quel modo ma pensavo che volessi fare del male a mia sorella…- si fermò un attimo e la guardò – per me è tutto e non so che cosa potrei fare se le succedesse qualcosa.- Spostò il suo sguardo verso l’uomo e sorrise imbarazzato.

- Ti capisco… tregua?- Gli porse la mano.

I due uomini si strinsero la mano in segno di resa.

- Scusatemi ma non vedo l’ora di tornarmene a casa, fare una bella doccia e riposarmi.-

Oskar salutò con un cenno della mano i presenti e se ne andò.

- Quasi commovente Tony.- Scherzò Ziva una volta che l’uomo se n’era andato.

- Che ne dici se torniamo a casa anche noi?- Le chiese – abbiamo bisogno entrambi di una bella dormita.- Guardò Gibbs per vedere se avesse qualcosa da obiettare.

- Andate pure. È meglio che tenete sempre sotto controllo la situazione. Mi farete rapporto più tardi.- Li congedò e andò in laboratorio da Abby.

 

 

Gibbs entrò nel laboratorio con il suo passo deciso. In mano teneva un super bicchiere di caffè.

- Allora Abby ti meriti questo super caffè?-

Le chiese sfidandola.

 

 

 

- Finalmente a casa.-

Disse Oskar aprendo la porta di casa.

Gettò la giacca e la valigetta

e si lasciò cadere esausto sul divano.

 

 

 

- Gibbs, Gibbs! Abbiamo novità!-

Disse euforica Abby andandogli incontro.

- Si Capo abbiamo scoperto che…-

Continuò Mcgee ma venne fulminato dalla donna.

 

 

 

- Ben tornato a casa…-

Una figura oscura lo stava fissando,

seduto in poltrona

-… fratellino!-

 

 

 

- sono gemelli!- continuò Abby.

 

 

 

 

Continua…

 

 

 

Oooooooohhhhhh che rivelazioni !!!! In tutti i sensi… e chi l’avrebbe mai detto… e moh?

 

 

Spero di essermi fatta perdonare con questa scoperta “bomba!” XD

Ormai siamo nel dentro della storia … vi dico solo una cosa… non finisce qui !!

Non abituatevi alla lunghezza del capitolo che forse il prox è corto, corto

Lettore avvisato – mezzo salvato ^_^

 

Grazie veramente per i vostri commenti è bello leggere le vostre opinioni ad ogni capitolo

 

 

Se volete saperne di più vi lascio consultare i link dove ho preso l’idea:

wikipedia.it – (cercate gemelli)

http://www.gemelli.iss.it/domande_frequenti.asp

 

   
 
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