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Autore: Somoody    01/04/2008    4 recensioni
Questa è Alessia. Una ragazza di quindici anni, una qualunque, una tra tante, una a caso, anzi, addirittura ‘una sfigata’, come la giudicano gli altri… Lui è Robbie. Non uno a caso, ma uno dei più belli della città, il classico "figo", il classico strafottente, il classico ragazzo che tutte le ragazzine sognano... Eppure qualcosa nella loro esistenza cambierà. Tutti e due proveranno un’emozione mai provata prima, tutti e due alla sorpresa, s’innamoreranno l’uno dell’altra. Scopriremo tutto quello che hanno passato e tutto quello che è avvenuto assieme, tutto qui, tutto in queste pagine, tutto nel “L’altro lato dell’amore”.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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l'altro lato dell'amore

CAPITOLO 7

Mi risveglio nel mio letto morbido e penso al sogno che ho fatto. Io stavo già da tempo con Mirko e abbiamo fatto una brutta litigata perché lui se la spassava con più di una ragazza mentre stava con me e se ne fregava delle mie minacce di lasciarlo.
“Era solo un sogno…”.
Mi si alza la stessa brutta e forte agitazione dell’altra sera solo per aver pensato a lui.
“Vuol mica dire che io non voglio stare con lui? No, è impossibile!!! E’ semplicemente la mia inesperienza che non mi permette di reagire al modo giusto!”
Ma questo non mi rende più tranquilla purtroppo.
Mi infilo le ciabatte, mi stiracchio alzando le braccia e mi alzo in piedi sbadigliando. Vado in bagno e mi lavo la faccia. Poi sento il cellulare squillare.
<< Pronto? >>
<< Ciao Ale!! >>
<< Ciao Ali!! Mi è sembrato un’eternità non sentirti per tutto il pomeriggio e la sera!! Mi sei mancata!! >>
Lei annuisce.
<< In effetti è la prima volta che passiamo tutto il giorno staccate l’una dall’altra o senza sentirci!! >>
<< Ma che dici!!! Siamo state tutta la mattina insieme!!! >>
<< Davvero? Beh, è stato un pomeriggio lungo!! >>
Mi metto a ridere.
<< Già! >>
<< Ti sento mogia… Non è successo niente di bello ieri? >>
<< No, al contrario… >>
Mi ritornano in mente tutti i momenti belli passati con Mirko, ma al tempo stesso le mie agitazioni.
<< E allora? Non ne sei contenta? >>
<< Marta mi ha fatto conoscere un gruppo di ragazzi. >>
<< Carini? >>
Sorrido maliziosamente, pensando soprattutto a lui.
<< Molto, soprattutto un ragazzo, Mirko… >>
<< E allora? >>
<< Siamo andati a fare un bagno tutti insieme e quando eravamo al largo tutti sono andati via lasciandoci a me e Mirko da soli… >>
<< Wow!!! Che è successo? >>
<< Ci sto arrivando!! Comunque ci siamo beciati… >>
<< Evvai!!!!!! Ce l’hai fatta!! >>
Cerco di seguire il suo entusiasmo trovandomi insoddisfatta del risultato.
“Perchè non riesco ad essere contenta?”
<< Già!! >>
<< E poi? >>
<< Siamo usciti di nuovo la sera assieme ed è di nuovo successo… >>
<< Com’è? Bello? >>
<< Mirko è stupendo!! >>
<< Più di Eric? >>
Eric viaggia davanti ai miei occhi. Mi ero quasi dimenticata di lui. Scrollo la testa penando a quanto possa essere assurda un’affermazione contraria.
<< Va beh Ali, nessuno lo può superare, lui è il migliore!! >>
<< Comunque intendevo il bacio, non Mirko. >>
<< Ma non lo sai, scusa? >>
<< Si, lo so, ma volevo sapere come è stato per te! Ci trovi qualcosa di strano?? >>
<< No, no. E’ stato bellissimo!! >>
<< E’ vero che ti viene voglia di prendertelo e spogliarlo e non so che altro?? Almeno, a me viene una voglia… >>
Alice, dall’altra parte della cornetta, incomincia a fare una voce sognante. Mi rattristo un po’ perché purtroppo a me non sale tutta questa passione.
<< No… >>
<< Cosa vuol dire no? >>
<< Vuol dire che a me non viene voglia di spogliarlo come dici te… >>
<< Non ti sale una certa passione e sei felice e ti senti in paradiso quando stai con lui? >>
Provo a pensarci, ma non ricordo un’emozione del genere.
<< No, anzi… Mi sale una certa angoscia… >>
<< Ma sei sicura che ti piaccia? >>
<< Si!! E’ bellissimo!! >>
<< Non ti ho chiesto se lo trovi bello. Ti ho chiesto se ti piace. >>
Quest’affermazione mi fa riflettere. Non ci avevo pensato.
<< Io penso di si… >>
<< Pensi? >>
<< Si… >>
Mi viene un po’ da tremare.
<< Non mi sembra un si convinto. >>

<< Ma mi ha colpito subito, appena l’ho visto! >>
<< Magari sei rimasta delusa dal suo carattere… Com’è? >>
<< Non lo conosco ancora bene. >>
Invece di essere felice sono triste.
“Strano… E’ da tanto che aspettavo questo momento e adesso che ho ottenuto questo desiderio sono triste. Ma perché sono così complicata??”
<< E come siete rimasti? >>
<< A quanto pare stiamo insieme. >>
<< Devo esultare o devo rattristarmi per questo? >>
<< Marta dice che se la spassa con tutte e che c’ha pure una ragazza, che non è affidabile, ma lui dice che oramai è una sua ex e che non mi devo preoccupare… >>
<< Secondo me è gelosa. >>
Alice interviene subito con questa battuta abituata com’è a diffidare delle altre ragazze.
<< No, Marta non è gelosa. >>
<< Sarà, comunque sei una palla… Non ti sai mai accontentare!! >>
<< Non dirlo a me! >>
<< Cazzo, ti è capitata sta fortuna sfacciata di incontrare un figone e tu la butti via così? >>
<< Non è che se è figo può fare tutte le cazzate che vuole e mi basta questo, eh? >>
<< Certo!! >>
Lei ride, io non sono d’accordo.
<< Boh, vedremo come va! Oggi però non ci vediamo. >>
<< E va beh! Sarà per domani! >>
Mi rassicura, ma non riesce nel suo intento.
<< Ma io non ho il suo numero di cellulare! >>
<< Brava pirla! >>
<< Lo chiedo oggi a Marta! >>
<< Che idiota! >>
“In effetti… O forse no. C’è una spiegazione al fatto che non mi è passata per la mente l’idea di chiedergli il numero?”
<< Ci vediamo oggi alla solita ora. >>
<< Ok, dai, ciao! >>
<< Ciao! >>
<< E sii felice!! >>
Chiudo la chiamata.
“Felice, si, è una bella parola e da oggi sarò felice!!”

Mi risveglio tra le mie lenzuola.
“Una bella dormita è quello che ci voleva…”
Ieri ho dormito quell’ora che non mi ha fatto aver sonno per un bel po’. Per evitare di pensare ho fatto tutto il possibile, tra la tv e la play, fino a quando il mio fisico ha chiesto aiuto e io l’ho accontentato e sono andato a dormire.
Sono le mezzogiorno e un quarto. Eric mi sta guardando da lontano per vedere se mi sveglio.
<< Ah, ti ho visto!! Hai aperto l’occhio!! >>
Mi giro dall’altra parte maledicendolo.
<< Eric, ma perchè rompi sempre? >>
<< Così… >>
<< Bella motivazione… >>
Caccio la testa sotto il cuscino, ma neanche questo riesce a non farmi sentire quella sua voce stridulante.
<< Cosa hai fatto ieri pomeriggio? >>
<< Dormito… >>
<< Ma dormi sempre? >>
<< Ieri notte sono stato sveglio. >>
<< Tu sei tutto sballato!! >>
Sento la sua voce sconcertata.
<< Ma si può sapere che vuoi? >>
<< Ma non vuoi sapere come è andata ieri? >>
E’ l’ultima cosa che in realtà vorrei sapere.
<< Come è andata? >>
<< L’ho fatto! >>
<< Bravo… >>
<< Ma non sai dirmi altro? >>
<< Com’è stato? >>
Sbadiglio sempre ad occhi chiusi e mi risistemo bene sul cuscino.
<< Se me lo chiedi così non c’è gusto! >>
<< Eric non rompere il cazzo!! Sono assonnato!! >>
<< Uffa… Beh, comunque: è stupendo!! Poi avevi ragione… Carlotta è bravissima ed ha un corpo… Perfetto! E’ davvero bellissima. >>
<< Quindi l’hai fatto con Carlotta? >>
<< Certo! E con chi se no? >>
Mi guarda strano. Vorrei rispondergli:
“<< Tutti tranne Carlotta! >>
Ma cosa cambierebbe? E poi cosa me ne frega??”
<< Sono felice per te… >>
< < Sai che ultimamente sei strano? >>
Mi alzo dal letto e mi dirigo al bagno senza neanche degnarlo di uno sguardo.
<< Perchè non ti comporti più come prima? Il Robbie che conosco io si sarebbe interessato e avrebbe scherzato con me! >>
Lo guardo negli occhi e poi mi giro verso il lavandino e mi lavo la faccia.
<< Robbie, rispondimi!! >>
Mi asciugo la faccia e vado in cucina. Non gli rispondo semplicemente per il fatto che non so cosa rispondere.
“Perchè non mi comporto più come prima? E’ una bella domanda…”
<< Robbie!! >>
Mi giro verso di lui e con la voce alta e da incazzato gli rispondo, finalmente.
<< Perchè sono cambiato! Ok? Non lo so neanch’io se ti fa stare meglio, non lo so perchè sono diverso!! Non so niente!! E non riesco a capirlo neanche io, come pretendi di scoprirlo tu? Mi passerà, ma ora lasciami in pace!! >>
Lui rimane un attimo di sasso, poi riprende.
<< Come vuoi… Io mi preoccupo per te! >>
< >
Accendo il gas mettendoci sopra la caffettiera e mi preparo un bel caffè dividendolo con mio fratello. Stiamo tutti e due seduti al tavolo, ma in silenzio. Ognuno fa colazione per conto suo, pur nella stessa cucina e nello stesso tavolo. Guardandoci ogni tanto negli occhi, ma senza dirci niente. Finisco di bere dalla tazzina, la metto in lavastoviglie e mi dirigo in camera.
“Povero Eric… Mi dispiace se non posso risponderti, mi dispiace se ti tratto così, mi dispiace se non riesco a confidarmi con te, mi dispiace, sul serio, ma purtroppo non lo so neanche io… E devo scoprirlo.”

Suonano alla porta. Io, come al solito, sono sul divano a non fare niente, a rilassarmi e ad ascoltare la musica. Ma la solita rompi, come un orologio svizzero, deve sempre arrivare e chiamare nei momenti meno opportuni.
<< Ciao Ali… >>
<< Ciao Ale!! >>
Mi abbraccia. Rimango scioccata.
<< Sei felice immagino. >>
<< Si, tantissimo!! >>
<< Che succede? >>
La faccio entrare e chiudo la porta. Lei comincia a saltellare in camera mia.
<< Non lo so… E’ un periodo che sono stramegafelicissima!!!! Dimitri ti adoro!!!!! >>
La guardo invidiosa.
<< Wow… Non sapevo fosse capace di rendere così felice una persona quello sgorbietto!! >>
<< Ma smettila!!! Chissà com’è il tuo!! >>
Mi guarda con aria da superiore.
<< Il mio è stupendo! >>
<< Immagino… >>
<< Guardati! T’ha già fatto dimenticare Edo!! >>
All’improvviso il suo sguardo si rattrista, smette di saltellare e si siede sul divano.
<< Perché te l’ha fatto dimenticare, vero? >>
Si poggia il viso nelle mani e poi lo ritira fuori tristemente guardandomi.
<< No… Come faccio a dimenticarlo? Ha segnato tutti i miei 13 e 14 anni!! Non posso cancellarlo dalla mia mente da un giorno all’altro per colpa di uno sgorbietto!! >>
<< Sgorbietto? >>
<< Edo è Edo, cavoli! >>
<< Quindi se Edo te lo venisse a chiedere mentre tu stai con Dimitri… Lo lasceresti? >>
Fa finta di pensare.
<< A dire il vero… Subito! Senza neanche pensarci due volte!! Se Edo venisse a chiedermelo…. Non me ne può fregar di meno di Dimitri! >>
<< Ma poverino! >>
<< Dai, ma che domande! E tu? L’hai già dimenticato Eric? >>
All’improvviso si spegne anche il mio di sguardo e mi siedo a fianco di Alice.
<< Non dimenticherò mai la meraviglia della natura!! Alice, Eric per me… E’ la perfezione in persona! >>
<< E se te lo chiedesse? Mirko? >>
<< E chi se ne frega di Mirko! >>
<< Allora vedi? >>
<< Ma che domande stupide che faccio a volte!! >>
<< Sempre! >>
<< No, non sempre! >>
Mi mette una mano sulla spalla e mi guarda con una faccia scherzosa e muovendo la testa su e giù.
<< Sempre, sempre… Fidati! >>
Faccio l’offesa e mi giro dall’altra parte. Poi però decido di cambiare discorso. Questo rende tristi tutti e due.
<< Come è andata la giornata di ieri? >>
<< Non c’era Robbie al mare, non so perchè, mentre noi cosa vuoi che sia successo? Assolutamente niente! Io e Dimitri siamo stati assieme tutto il tempo e quella ignorante di un Carolina è stata tutto il tempo con quel meraviglioso esemplare di ragazzo… >>
<< Ovvero? >>
<< Edo! >>
Sorrido dicendomi che era inutile chiederlo.
<< Logico… E per oggi come siete d’accordo? >>
<< Spiaggia, solita ora e sera non lo so perché a me non interessa! >>
<< E quale sarebbe la solita ora? >>
<< Veramente… >>
Guarda l’orologio e poi mi rivolge lo sguardo con aria preoccupata.
<< 10 minuti fa… >>
<< Dirmelo prima no? >>
<< Non ci ho pensato… >>
Stiamo due secondi immobili, ci guardiamo negli occhi preoccupate e ci alziamo tutte e due di corsa, lei verso gli zaini e io verso l’armadio.
<< Muoviti! >>
Mi urla Alice.
<< Muoviti… E’ colpa tua se siamo in ritardo! >>
<< Mia? Sei tu che mi hai fatto quella stupida domanda! >>
Rimango spiazzata.
<< Stupida? Volevo informarmi su cosa ha fatto ieri la mia migliore amica! Ti sembra una domanda stupida?? >>
<< In questo caso si! >>
<< Muoviti, dai! >>
Mentre parlo entro nell’armadio e scelgo la gonnellina rosa con una maglia senza maniche bianca dove dietro le spalle rientrano in dentro con una scritta che dice ‘Motivi’. Prendo il mio costume, lo indosso e mi vesto. Preparo lo zaino, prendo Zorro e usciamo.
<< Mica c’è da portar fuori quel tuo stupido cane? >>
<< Certo Ali, cosa speravi! >>
<< Muoviti! >>
Usciamo, portiamo fuori il cane, lo riportiamo e andiamo alla spiaggia. Eccocela davanti. I ‘Tre Ponti’. Per un giorno non l’ho vista e mi è mancata.

Siamo al mare. Tutti sono andati a fare un bagno, ma io non ne ho voglia. Preferisco stare qui a prendere il sole. Dimitri resta fuori con me.
<< Ehy, Dimi… Perchè non vai a fare il bagno? >>
<< Devo aspettare Alice .>>
Penso un po’.
“Alice… Alice… Alice!!! L’amica di Sfig!!!”
<< Ci sarà mica anche Sfig? >>
<< E chi è Sfig? >>
“Non è un nome tanto diverso dalla personalità di quella ragazza, perchè tutti fanno sempre la stessa domanda?”
Rispondo con aria scontata.
<< Come chi è Sfig? L’unica sfigata che ci possa essere in questo gruppo!! >>
<< Alessia? >>
<< E chi se no? >>
<< Ma Ale non è una sfigata!! >>
Lo guardo cercando di farlo ragionare.
<< Ah, no? E allora perchè hai pensato subito a lei? >>
<< Perchè è l’unica che possa arrivare con Alice!! Dovresti conoscerla meglio… >>
<< Non ci tengo, grazie. >>
<< Ciao Dimitri!! >>
Si sente la voce di Alice in lontananza che sta correndo verso di lui.
<< Oh, finalmente! E’ da mezz’ora che ti aspetto!! >>
<< Scusami, ma Ale non si sbrigava! >>
<< Cosa?? >>
Sento la sua voce.
“Allora oggi c’è…”
Mi sento quasi felice, ma non è di certo per lei. Spontaneamente mi viene da girarmi in quella direzione. Ed eccola lì. Con i suoi lunghi capelli castani che risplendono con la luce del sole. Due gambe perfette fuoriescono da una graziosa gonnellina rosa a pieghe con sopra una maglia senza maniche tutta bianca, con alle spalle le spalline dello zaino, uno nero. I suoi occhi si girano verso i miei e mi guarda diversamente di come stava guardando Alice. Prima rideva ed era con occhi spalancati e tranquilli, ma quando si è girata verso di me ha smesso di sorridere lentamente e i suoi occhi mi guardavano più intensamente.
<< Ma guarda un po’ chi si rivede… Sfig!! Si stava così bene senza di te qui! >>
<< Ant! Che dispiacere vederti! >>
<< Vale la stessa cosa per me! Ora non rompere, devo riposare! >>
<< Nessuno ti ha chiamato! >>
Mi viene da sorridere.
<< Va beh, mentre voi litigate, io e Ali andiamo a fare il bagno! >>
Dimitri ci interrompe. Alessia si gira verso di loro e così guardo anch’io staccandomi per forza da quegli occhi che mi prendono tanto, senza motivo. Alice è già in costume mostrando così un corpo troppo magro e alto in un costume bianco a fiori rosa. I boccoli biondi le cadono sulle spalle con le ultime ciocche terminanti sul suo seno.
<< Non preoccupatevi, vi raggiungo anch’io! >>
Alessia si intromette. Li vedo allontanarsi a braccetto e noto lei incantata a guardarli andare via. Poi, cerco ancora di parlarle.
<< Uffi, ma sei ancora qui? >>
<< Se tu mi lasciassi sistemare invece di farmi litigare con te, a quest’ora sarei già là a farmi il bagno! >>
Mi guarda male, io non riesco a rivolgerle lo stesso sguardo.
<< Oh, allora ti lascio stare così ti levi presto dai piedi! >>
<< Grazie! >>
<< Mio dovere, per salvarmi!! >>
<< Ovvio! >>
“Che antipatica che è…”
Ma nonostante questo mi viene da sorridere solo a guardarla, ma sorridere in positivo ed è la cosa che mi da più fastidio di tutte. Poi la vedo spogliarsi. Togliersi la sua maglietta e la sua gonnellina e rimanere in costume lasciandosi nuda davanti a me. Per un attimo mi viene voglia di toglierle quel costume…
<< Cosa c’hai da guardare? >>
<< Cosa aspettavi ad andartene! Sei ancora qui? >>
La vedo fare una brutta faccia e girarsi dall’altra parte allontanandosi da me.
La continuo a seguire con lo sguardo e noto di essere attratto da quei cordini del costume che scendono lungo la sua schiena abbronzata terminanti quasi sulle mutande, dove si intravedono due bei buchi a fondo schiena e un culo stupendo. Mi giro dall’altra parte e mi lamento ad alta voce.
<< Povera Sfig… Non ha nessuna parte del corpo sulla quale puntare!! >>
Mi guardo in giro e dopo mi corico sull’asciugamano a pancia in su mettendomi le cuffie del lettore cd nelle orecchie con dentro un cd di M2O e chiudo gli occhi.
Mi sento in colpa perchè so di aver detto una grande mega cazzata.

Arrivo alla riva. Tutte che mi guardano male, tutte tranne Marta.
<< Ale!! Come stai? >>
<< Bene e tu? >>
<< Benissimo! L’hai più sentito Mirko? >>
Ritorna quel tono di tristezza.
<< Non ancora! A proposito… Mi devi dare il suo numero di cellulare! >>
<< Va bene! Ma aspetta che sia lui a farsi sentire! >>
<< Ok, però dammelo! >>
<< Certo! >>
Mi inserisco nel cerchio e incomincio a giocare a pallavolo anch’io. Quasi nessuno me la passa, così ne approfitto per buttarmi in acqua e andarmi a fare una nuotata. Quando ritorno gli altri sono a sbaciucchiarsi tra di loro oppure a fare il bagno e scherzare insieme. Io esco dall’acqua, vado a farmi una doccia e raggiungo gli asciugamani.
“Oh, no! C’è anche Robbie… Non ci avevo pensato.”
Sembra che stia dormendo. E’ a pancia in su con le cuffie della musica nelle orecchie e con i raggi del sole che gli picchiano sulla faccia. Così mi corico cercando di non fare rumore, di non svegliarlo. E penso di riuscirci. Mi metto in una posizione da dormire per rilassarmi anch’io, ma mi viene voglia di guardarlo. Non so il perché. Così mi giro verso di lui e mi alzo un attimo per ammirarlo posizionandomi sopra di lui, sorrido e dopo ritorno al mio asciugamano restando sempre girata verso di lui tenendo la testa sulla mia mano e penso.
“Dormendo sarebbe anche carino, se solo non fosse così stronzo…”
Lo guardo ancora per un po’ e dopo prendo nello zaino il mio lettore cd e me lo metto nelle orecchie con il cd ‘Unstable’ degli Adema. Alla fine mi metto a pancia in su anch’io per prendere il sole. Neanche pochi secondi e sento già il calore sulla faccia. E vorrei pensare a ieri, ma il pensiero di Robbie mi contrasta tutto.
“Mi ha rovinato la giornata!”
All’improvviso arriva ombra e attraverso gli occhi chiusi, non riesco a vedere il giallo della luce del sole. Così li apro e non riesco a capire… Mi ritrovo faccia a faccia con Robbie che si mette a ridere.
<< Non riesco a capire come tu ti diverta a guardarmi mentre dormo Sfig… Così stavo cercando di capire anch’io cosa si provava, ma mi viene voglia di ritrarmi subito da quella tua brutta faccia, quindi, la domanda mi sorge spontanea… Mica ti piaccio, mi devo preoccupare? >>
“Che figura di merda!! Era sveglio sto stronzo!!”
Lo spingo via e mi metto seduta.
<< Assolutamente no!! Ma ti sei visto? >>
<< Certo, mi vedo tutti i giorni allo specchio e non mi stupirei se ti piacessi, sono talmente figo! >>
Mi metto a ridere.
<< Tu? Figo? Forse hai sbagliato e invece di guardare lo specchio guardavi una foto di tuo fratello!! >>
“Oddio!! Cosa ho detto?”
Si gira di scatto verso di me e sorride con quella faccia da presa per il culo.
<< Ti piace mio fratello? Eric? Glielo devo subito andare a dire!! >>
<< No, aspetta un attimo! >>
<< Non ci penso nemmeno!! EEEEEERIIIIIIIIIIIIIIC!! >>
Lui incomincia a correre verso il mare e io vado al bar a prendermi una granita, per non vedere tutta la scena da presa per il culo. Ma è più forte di me. Dalla finestra guardo in quella direzione e lui e Eric sono lì a ridere.

<< Eric, lo sai che piaci a Sfig? >>
<< Sfig? Ah, Ale… E allora? >>
<< Volevo dirtelo perchè lei si incazza se te lo dico! >>
Mi giro verso di lei, ma non c’è più agli asciugamani. La cerco in giro e la trovo a spiare dalla finestra del bar, così mi metto a ridere e la indico a Eric contagiandolo.
<< Cazzo, Robbie… Mi dispiace… >>
Lo guardo serio.
<< E di cosa? >>
Lui sorride.
<< Lo so che volevi piacere tu ad Ale, mi dispiace… >>
Ecco che l’ira cerca di salire.
<< Tu sei tutto fuori!! Non mi interessa minimamente!! >>
<< Ah, si? E allora come mai è l’unica ragazza di cui mi hai parlato da quando sei, come dici tu, cambiato? >>
Lo guardo ad occhi spalancati.
<< E’ solo un caso… Mi sembra che te ne sto parlando male, no? >>
<< Il fatto è che me ne parli sempre! >>
<< Che cazzo dici!! Non è vero… >>
<< Però non puoi negare che ci pensi sempre!! Dì la verità! >>
<< Tu sei tutto andato! >>
Rido meno di prima, perchè ha ragione. Purtroppo ci penso quasi sempre. E’ sempre nei miei pensieri.
“Ma perchè?”
Mi sento tirare da un braccio e vengo girato da Sfig che quasi mi assale e mi urla addosso.
<< Io ti detesto Robbie, Eric, si, mi piaci, e allora? C’è qualcosa di male? E tu Robbie, sei un grande stronzo, io non so neanche che diavolo ti ho fatto e tu mi tratti così da schifo. Io ti odio! >>
La guardo stralunato. E’ sempre stata abbastanza timida nelle risposte. Non l’ho mai vista così incazzata e sa anche essere determinata. Si siede sull’asciugamano tenendosi con le braccia le gambe e si gira verso il mare, incredula anche lei, penso, di avere fatto una grande stronzata. Io e Eric ci guardiamo male. Lui va verso di lei e ci si inginocchia vicino.
<< Dai Ale… Non esagerare, mio fratello non è così odioso se lo conoscessi meglio… >>
Lui mette la mano sulla sua spalla e a me viene voglia di fare lo stronzo della situazione anche perchè mi vengono i nervi quando una persona si altera così facilmente.
<< Ma dai Eric!!! Cosa stai facendo!! Come fai a parlare così bene a Sfig!! Su, non ti riconosco più!! Lei… E’… Sfig!!! >>
<< Robbie, ma smettila di fare il coglione! >>
Vengo azzittito da mio fratello senza neanche degnarmi di uno sguardo ed Alessia parla come se io non avessi mai detto niente.
<< Ma, Eric, me lo spieghi come faccio a conoscerlo meglio se lui è così scemo? >>
<< Ma senti chi parla!! Vuoi metterti in competizione Sfig? >>
Si alza e mi si piazza davanti.
“Mi fa quasi ridere…”
<< Hai qualche problema? >>
<< Pensavo l’avessi notato! Sei tu il mio problema! Perchè non te ne vai? Nessuno qui ti vuole! >>
La guardo deciso.
“Almeno i miei problemi sarebbero risolti.”
<< Non te la darò vinta! >>
<< Robbie, io la voglio qui! >>
Mi giro verso Eric che mi sveglia dalla concentrazione che ci metto nel litigare con Sfig e lei guarda prima lui e poi me con aria soddisfatta.
<< Non dirai sul serio, spero! >>
<< Eccome! Robbie, non so che ti stia succedendo ultimamente, ma non vai bene così! >>
La guardo e mi rivolgo verso mio fratello meno deciso della grinta che ci metto nel litigare con Alessia.
<< Non lo so come mai, mi fa innervosire e basta! >>
<< Robbie… Lei ti piace!! >>
Spalanco gli occhi.
<< Cosa??? Ancora? Oh, ma che schifo!! Come ti fanno a venire in mente certe cose!!! >>
<< Mah… Non lo so, sai? Sei stranissimo!! >>
La decisione ritorna nei miei occhi.
<< Sbagli!! >>
Decido di abbandonare quella stupida lite con quella stupida ragazza e mi corico in silenzio sul mio asciugamano. Dopo un po’ lei fa lo stesso.
<< Va beh! Ora che siete più tranquilli vi lascio, mi stanno aspettando. >>
Eric se ne va e il silenzio ritorna in quel pezzo di sabbia. Solo le parole dell’altra gente si sente. Ma è come se fosse silenzio, fino a quando penso di nuovo a lei.
“Ce l’ho vicino e ci devo pure pensare? ...”

Non penso a niente. Ora risento la tranquillità, risento il suono del mare, il calore del sole, la morbidezza della sabbia.
<< Ce l’hai il ragazzo? >>
“Robbie che mi fa una domanda del genere? E con un tono normalissimo??”
<< Si! >>
Rispondo decisa e soddisfatta della mia risposta. Lui si mette seduto.
<< Ah, ah, ah!! E chi è questo sfigato? >>
“Lo sapevo… Era impossibile che fosse una domanda normalissima!!”
Mi sistemo seduta anch’io.
<< Non è assolutamente uno sfigato, al contrario di te! >>
Gira gli occhi.
<< Uffa!! Io non sono uno sfigato, lo sei tu! E come si chiama? Di dov’è? >>
<< Ma cosa te ne frega? Cos’è? Sei geloso? >>
Mi metto a ridere pensando al riferimento di prima di Eric.
<< Non ti ci mettere anche tu, per favore!! Mi preoccupo veramente ora!! Per chi mi hai preso!! Volevo solo testare se eri pronta alle mie domande da capire se ce l’avevi veramente!! Ma, a quanto pare, rimani ancora una sfigata! >>
<< Si chiama Mirko ed è di Bordighera! >>
<< Io ne conosco un po’ di ragazzi di Bordighera… E’ mica Mirko Certini? >>
Mi accorgo di non sapere neanche il suo cognome.
<< Veramente… >>
<< Si, è lui. >>
Sento la voce di Marta dietro di me.
“Grazie per avermi salvato!!”
<< Ecco! >>
Mi giro verso di lei e le faccio un sorrisino che dice “Grazie” e si sistema sul suo asciugamano.
<< Lui? Si, sei ancora una sfigata! >>
<< E perché? >>
Sorride guardandomi come una persona guarda un’altra per dire che è senza speranze.
<< Tu credi veramente di fare una storia con lui? >>
<< Si! Perchè continuate a dirmi così?! >>
Diventa serio.
<< Perché lui non vuole fare storie, lui è uno così! Uno che usa e getta, ma cosa credi? Ma è possibile che non sai riconoscere le persone? Si vede lontano un miglio! Guarda, rimarrai comunque una sfigata, sempre e comunque! Quand’è che diventerai una di noi, non lo so… Tu sei fuori dal gruppo, non ne sei degna, sei una sfigata! >>
Mi viene il magone, come al solito. Non sono mai capace ad incassare le critiche senza poi dover farmi venire il nodo alla gola.
“Quanto mi odio!! E odio pure Robbie.”
La voce incomincia a tremare.
<< Io non ti capisco… A volte mi chiedo se tu abbia dei sentimenti. A me pare proprio di no… Hai proprio ragione. Sono una sfigata, perché tutte le volte che mi succede qualcosa di bello, se mi succede, mi devono capitare altre 10.000 cose brutte, che mi fanno stare sempre male, e quindi non riesco mai ad essere felice, poi se ti ci metti anche tu, io sono proprio a posto! Quando sto con te non riesci a far altro che farmi stare sempre male, non ti sopporto! Quindi ora vedi? Hai vinto! Sono una sfigata e non sono degna di stare nel vostro gruppo, anzi, se vuoi saperlo, neanche volevo entrarci per paura di incontrare delle persone come te che si vantano di tutto e si credono i più fighi, ma ho dovuto farlo e devo continuare a farlo, per Alice che è la mia migliore amica, 1) perché non voleva stare da sola in questo gruppo di merda, 2) per uscire la sera, ora ci sei? Spero che tu ti sia divertito abbastanza! >>
Silenzio.

Mi viene tristezza.
“Perchè ho reagito così?”
Lei si corica sull’asciugamano e Marta incomincia a parlare.
<< Lui non voleva ferirti, è solo… >>
La interrompo cercando di rimediare.
<< Ha ragione Marta, Sfig… Forse ho esagerato un po’, ma solo un pochino, forse… Ma io lo conosco quello lì e lo conosce benissimo anche Marta. Ma veramente bene… Vero Marta? Diglielo! >>
Alessia si rimette seduta e guarda Marta con una faccia incredula.
<< Che cosa vuole dire? >>
Lei le risponde guardando altrove.
<< Che io e Mirko siamo stati insieme, se così si può dire… >>
Subito Alessia rimane pietrificata, poi reagisce.
<< Cosa??? E non mi hai detto niente? >>
<< No… >>
<< E perché? >>
<< Perché sinceramente volevo dimenticare, non mi sembrava così un particolare da dire, dato che mi avrebbe fatto riaffondare nei ricordi… Ma ora… Eccoci qui, non sono riuscita ad evitarlo… >>
Lo sguardo di Alessia è triste, ma anche arrabbiato.
<< Me ne avresti dovuto parlare prima… >>
<< Hai ragione, scusami… Comunque ora ti racconto. >>
<< Ti ascolto. >>
<< Poi però non dirmi che ti dicevo così per farti stare male, eh Sfig? >>
<< No Ant… Tu lo fai sempre, sia con l’argomento di Mirko che senza. Vai Marta. >>
Rimango male alla battuta, decido di risponderle, ma mi rendo conto che questa situazione l’ho creata io e rimango zitto.
<< Ok… Allora… La prima volta che l’ho visto è stata due estati fa… Stavo andando da mio nonno, come al solito, poi ho visto questo gruppetto di ragazzi che scherzava guardandomi e rideva. Poi Mirko ha detto qualcosa ai suoi amici ed è venuto verso la mia direzione, al tempo non guardavo i particolari, vedevo solo un ragazzo fighissimo che si avvicinava verso di me… E sai cosa mi ha detto? “Wow, che bella ragazza… Te l’ha mai detto qualcuno che sei davvero bella? Mi piacerebbe vederti qualche volta…” Io sorridevo come un idiota. “Allora? Facciamo sta sera?” Ha detto così a grandi linee e io cosa potevo rispondergli? “Certo!” Non l’avessi mai detto... Da quella sera, il mio primo becio… Siamo stati insieme per un mese e mezzo, ma io mi ero già così innamorata di lui, non riuscivo a farne a meno! Sai com’è finita? Lui è venuto da me e mi ha detto: “Senti, mi dispiace, ma non mi attiri più… E poi non sai quante me ne sono fatte quando stavo con te, quindi è meglio che la finiamo qua, ok?” Da scema non ho avuto il coraggio di tirargli una sberla in faccia, ma ho girato i tacchi e me ne sono andata, con le lacrime che mi scendevano giù per le guance. La sua frase me la ricorderò sempre, come la sua espressione mentre la diceva… Divertita!! Sono stati mesi da incubo quelli dopo e, grazie a lui, ora non riesco mai a lasciarmi andare totalmente con un ragazzo, neanche con Luca che ci sto da mesi! Ora capisci perché sono così rigida sul fatto che non voglio che tu lo frequenti? Non voglio che tu passi quello che ho passato io! Credimi, non è una bella persona! >>
<< E perché ora ne sei di nuovo amica? >>
<< Amica è una parola grossa… Io sono amica del suo gruppo, non è colpa mia se lui è lì dentro, faccio solo l’indifferente! Li ho conosciuti man mano che andavo da mio nonno anche perché Mirko è raro che ci sia, è per questo che ti ho portato, per farti conoscere gli altri, non Mirko, non pensavo che lui ci fosse! Ma anche tu… Proprio lui dovevi andarti a pescare? >>
Alessia abbassa lo sguardo e ricomincia a parlare.
<< Ma, in due anni, non può essere cambiato? >>
“Ma si può?? Non ha ancora cambiato idea dopo quello che le ha raccontato Marta?”
<< Tu ti fa troppe illusioni Sfig! >>
<< Sta zitto Ant! >>
Marta riprende a parlare.
<< Certo! Può essere cambiato… Ma io sapevo che stava con una tipa, Federica, e uno dei suoi sintomi è che aveva sempre tanti impegni… >>
<< Ti dico quello che ti ho detto ieri sera. Fammi provare. Lo so, sono una stupida, non è che non ti credo… E’ solo che mi piace troppo e… Voglio provarci insomma! >>
Marta le sorride.
<< Ti capisco… Volevi il suo numero? >>
Io guardo tutto ciò allibito.
<< Certo che voi ragazze siete proprio strane… Avete una risposta davanti al naso che è anche ovvia, e voi ci girate attorno facendo finta di non vederla a rischio di farvi del male? Via… Ragazze… Sfig non mi sembra una ragazza… >>
<< E che ti sembro? >>
<< Un mostro! >>
Io scoppio a ridere, ma nessuna delle due fa lo stesso. Si aggiunge Marta
<< Piantala Robbie! E comunque devi ancora conoscerle meglio le ragazze… >>
<< Ma io dopotutto lo capisco Mirko… E’ molto più divertente beciarsene tante e divertirsi, ma quello che non capisco è… Perché fare storie e ferire così i loro sentimenti?? Quella è proprio bastardaggine!! >>
Nessuna bada a me.
<< Allora, prendi nota Ale. >>
Prende il cellulare dalla tasca dello zaino e digita tutti i numeri che le vengono dettati. Io continuo a guardarla. Muove le sue dita su quella piccola tastierina del cellulare, un sony ericson, e i capelli le scendono sul viso privandomi di ammirare i suoi occhi. Poi con la mano libera, si mette dietro l’orecchio quei capelli che le scendono davanti e io posso vederla, nella sua naturalezza, l’ammiro senza il desiderio di litigarci, senza vederla arrabbiata. Non l’ho mai vista normale o triste o scherzare con gli amici. E scopro anche che mi piace guardarla… E mi dispiace che una come lei sia capitata tra le mani di un deficiente come quello. Si vede che è una ragazza fragile e sono triste nel fatto che lei possa soffrire. Sono tutti movimenti e pensieri che capitano nel giro di pochi secondi, ma nel guardarla mi sembra un rallenty.
Finito di digitare il numero mi guarda e continua a fissarmi.

Robbie mi sta guardando e io ricambio il suo sguardo, incantandomici.
<< Ehy, Sfig, mi preoccupi… Smettila di guardarmi! >>
Mi scrollo dall’incantesimo, lo guardo ancora e poi mi preparo.
<< Dove vai? >>
<< Via, almeno sei più felice, ci vediamo domani. >>
<< Speriamo di no! >>
Robbie non l’ascolto.
<< Ale, ma che fai? Perché? >>
A Marta decido di rispondere, invece.
<< Veramente, voglio andare a casa… Ci vediamo domani. >>
<< Ma ti senti bene? >>
<< Benissimo, voglio solo andare a casa. >>
“Odio mentire…”
<< Certo Sfig, a me non la racconti, vuoi che ti porti a casa in braccio? Mi sembra che non ti riesca a reggere nemmeno! >>
<< No, grazie Ant, ci riesco benissimo, non ho bisogno del tuo ‘prezioso’ aiuto.. .>>
“Oggi sei la persona che più detesto al mondo.”
<< Come vuoi… >>
Mi metto lo zaino in spalle e mi giro verso Robbie. Mi fa il segno del ‘Vaffanculo’ col dito medio. Contraccambio. Poi vado alla ricerca di Alice.

La vedo allontanarsi da me, sempre più lontana e la seguo con lo sguardo, poi Marta mi interrompe.
<< Ehy, Robbie… Perchè la guardi? >>
Scrollo la testa e guardo Marta ridendo.
<< Io? Non la sto guardando!! >>
<< Come no, Robbie… Si vede lontano un miglio! >>
<< Voi tutti vedete veramente male… >>
“L’unico sei tu Robbie a vedere male…”
<< E allora che stavi guardando? >>
<< Ero incantato. Guardavo il vuoto! >>
<< E il vuoto si muove, caso strano, nelle direzioni dove si muove Ale? >>
Marta mi guarda con un sorriso stampato in viso e io contrattacco restando serio.
<< Si, è una coincidenza, un caso strano, anzi, ora che me lo hai fatto notare, mi corico e mi disincanto, contenta? >>
<< Sei tu che dovresti essere contento, non io. .>>
<< T ranquilla, contentissimo. >>

In mare ci sono altri, ma non lei. Vado a salutarli e loro neanche mi ascoltano.
“Non ne vale neanche la pena…”
Poi la vedo dagli scalini del bar, nell’angolo dove giocano a calcio.
Dimitri, Edoardo, Francesco, Samuele e Luca sono lì, mentre Alice è seduta sugli scalini insieme a Veronica e Carolina, ma lei non parla con loro. Sta fissando qualcuno. Probabilmente Dimitri, ma mi accorgo, avvicinandomi, che non sta guardando Dimitri, ma Edoardo. Mi viene da ridere.
Passo di lì.
<< Ehy raga, io vado! Ci vediamo domani! >>
Alice mi guarda
<< Che succede? >>
<< Niente, ho bisogno di andare a casa, tu rimani pure! >>
<< Certo! >>
<< E goditi lo spettacolo… >>
Poi le faccio l’occhiolino, guardo Edoardo, le sorrido e vado, alla ricerca di casa mia dove potermi sfogare.

Mi giro ancora verso Alessia. Sta salendo gli scalini, gli ultimi. Poi si ferma, si gira verso il mare, mi cerca e mi trova. Si blocca, si sofferma nel guardarmi e io nel fare altrettanto, ma poi mi giro veloce per non farmi vedere da Marta, ma è troppo tardi. Mi sta guardando con un sorrisino e rivolge lo sguardo anche lei con il sopracciglio alzato, poi scoppia a ridere.
<< Credimi… Coincidenza. >>
<< Certo, certo… Come no!! >>
Ride ancora con quella sua bella risata solare e io mi corico sull’asciugamano a pancia in giù a pensare.
“Ale… I suoi occhi… Il suo cordino del costume che scivola sulla sua schiena… Il suo corpo… Lei… Ale… Tutta Ale… Non a tratti… Interamente lei… La sua voce… Le sue parole… La sua espressione mentre è incazzata, quella mentre ride, e la mia preferita, quella al naturale… Dimentico quella mentre sta per piangere, la più tenera… Ale… Interamente te… Oddio! Mi sono innamorato… Ma perchè di lei? Cos’hai di diverso dalle altre? Cos’è di te che mi ha fatto innamorare? Ma sono innamorato? A volte hai bisogno di qualcuno che ti possa entrare dentro e vedere cosa provi e questa è una di quelle volte. Quando non sai neanche tu cosa provi. Sono innamorato? Bella domanda… E mi fa una rabbia non poterlo sapere. Come fai a capirlo? Ale… E tu mi pensi? Tu pensi a me? Tu sei innamorata di me? Non diciamo stronzate… Tu pensi a Mirko. Tu stai con lui… E non ti merita. Una ragazza così… Diversa dalle altre, speciale… Lui non ti merita.”
Poi mi viene un dubbio.
“E io? Io me la merito? Neanch’io… Sono troppo stronzo per lei… Ha bisogno di uno che la sappia apprezzare sul serio per com’è, che sia disposto a tutto pur di averla… Io non sono così, anche se mi fa uno strano effetto, come non ho mai sentito. Forse non posso saperlo se sono innamorato perchè non ho mai provato un sentimento tale, ma sto male quando non c’è. Voglio litigare con te, voglio parlarti, voglio guardarti, voglio sorriderti, ti voglio qui… Ti voglio, semplicemente… Ti voglio.”

Salgo gli ultimi scalini, poi mi giro ancora indietro per guardare cosa sto lasciando. Sposto lo sguardo verso il mare e nel mentre l’occhio mi cade nella direzione di Robbie, contro la mia volontà. E lui sta guardando verso me, ma appena mi vede rivolgergli lo sguardo si gira dall’altra parte. Mi sale la stessa paurosa agitazione di sempre. Ma non come quella che ho quando sto con Mirko, ma diversa, migliore.
“Ahhhh, levatelo dalla testa Ale!! Quello è un idiota!!”.
Mi giro e mi incammino verso casa. Intanto penso.
“Sarà vero? Non sarà vero? Dovrò seguire i loro consigli o infischiarmene?”
Poi la mia mano si muove da sola. Prende il cellulare e scorre giù nella rubrica, giù… A…B…C…D… Tutte le lettere, fino alla M. Mamma, Marco, Margherita, Maria Chiara… Mirko. La mia mano si ferma. Faccio per cliccare ok, per chiamarlo, ma qualcosa mi ferma.
“Ale, hai sentito cosa ha detto Marta? Devo aspettare che si faccia sentire lui, è meglio.”
Arrivo al portone, apro e salgo le scale. Poi schiudo la mia porta di casa. Vado in camera mia e poso lo zaino. Metto nel mio stereo il cd degli Evanescence, ‘Fallen’, mi corico sul divano, poggio la testa sul cuscino e mi addormento con un pensiero fisso.
“Mi manca. E anche tanto…”

Ed eccomi qui con un nuovo capitolo!!

“Sarà vero? Non sarà vero? Dovrò seguire i loro consigli o infischiarmene?”
Bella domanda Ale!! Ma lo scoprirete nel prossimo capitolo!!
E Robbie riuscirà a capire che cosa gli sta capitando??

Grazieeee Avril1113!!! Spero ti piaccia anche questo!! J
E grazie a tutti queli che leggono la mia storia anche se non recensiscono!! Anche se magari per questa volta un eccezione potrebbero farmela!!! XD


Alla prossima!

Baci

Somoody

  
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