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Autore: adetiolina    04/10/2013    3 recensioni
Ziva nasconde un segreto da molto tempo, un segreto che è pronta a rivelare soltanto alla persona più importante della sua vita, che la dovrà aiutare a recuperare un rapporto che si è deteriorato con il tempo.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Eli David, Un po' tutti, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Dimmi DiNozzo, entra che ti prendo una birra- disse Gibbs chiudendo la porta, dal seminterrato, dove ero io si potevano soltanto sentire le flebili voci.
 
-Si, certo capo… entro… sì- disse Tony esitante e nervoso
 
-hai intenzione di stare a fissare la bottiglia tutta la sera Anthony, su avanti sputa il rospo- gli disse Gibbs curioso
 
-hem… capo… credo che abbia qualcosa che non va, non so di che cosa si tratti ma non penso che sia nulla di buono, non ne sono molto sicuro… però penso di sì.
È la mia partner da nove anni e non è mai stata così chiusa, non ha mai preso così tante ore di permesso… Capo devo sapere se sta con qualcuno!- come può pensarlo?! Che cosa diavolo ha nella testa? I suoi neuroni sono per caso in rianimazione?!
 
-Tony, non credo siano affari nostri- rispose Gibbs
 
-si lo so Capo, ma pensavo che tu lo sapessi, negli ultimi mesi vi siete avvicinati molto… e pensavo, sa ci vuole sincerità tra partner- rispose Tony per giustificarsi
 
-Se vuoi la sincerità dovresti chiedere a lei, non a me! Ora è meglio che vai la tua fidanzata potrebbe preoccuparsi- rispose Gibbs alzandosi dalla sedia
 
-ok Capo, buonanotte a lunedì- disse Tony uscendo dalla stanza e dirigendosi verso la porta che Gibbs gli aprì lasciandolo passare.
 
-Hei, un’ultima domanda. Perché stai con lei?- chiese Gibbs ma ormai erano troppo lontani perche io li sentissi
 
-Perché la amo- rispose lui sicuro
 
-no, vi vedo ogni giorno Tony, vi conosco meglio di chiunque altro, sto con voi più di chiunque altro! E voi non vi guardate come vi guardate tu e Ziva, non avete lo stesso sorriso di quando state insieme tu e la tua partner, non avete la stessa complicità, la stessa passione, lo stesso affiatamento.
Non rischieresti la tua vita per Lidianne nonostante tutti credano che sia morta, tu senza di lei puoi vivere, ma senza Ziva no!
Quindi perché?-
 
Tony aveva spostato il suo sguardo sulle sue scarpe, Gibbs aveva ragione ma erano proprio queste le motivazioni ad averlo allontanato da lei, sì la sua attuale fidanzata gli piaceva, era bella, forte e soprattutto molto sexy ma non era Ziva –Perché non posso vivere col timore di perderla, è una donna autonoma, indipendente e straordinariamente forte, non posso vivere con la paura che ad una mia semplice parola lei crei un muro!
Non ce la faccio, non posso vivere con la paura di svegliarmi senza di lei accanto a me, senza i suoi occhi profondi che mi fissano!-
 
-Tony, devi dirglielo! Al diavolo la regola numero dodici! Al diavolo le paure! Al diavolo il tuo matrimonio! La vita vale la pena viverla DiNozzo!- rispose Gibbs visibilmente commosso
 
-Non posso capo, tra poco mi sposo!- rispose Tony spaventato a morte
 
-anthony non sei ancora sposato, puoi ancora rimediare, non voglio vederti entrare in ufficio lunedì se non hai risolto con entrambe! Sono stato chiaro?!- rispose Gibbs chiudendo la porta alle sue spalle senza aspettare la risposta del suo sottomesso.
 
-Va bene capo!- Rispose Tony salendo in macchina
 
 
Dopo pochi secondi Gibbs fu da me
 
-Cosa voleva sapere su di me?- dissi fingendo di non aver sentito
 
-Nulla, solo se era tutto a posto, è meglio se glielo dici tu stessa scusandoti per il tuo comportamento nei suoi confronti negli ultimi giorni!- disse lui serio
 
-ma Gibbs…- non mi fece finire
 
-Niente ma David! Fai come ti dico! Sono pur sempre il tuo capo!- rispose con un sorriso enigmatico in volto
 
 
Ciao Antony, scusa per il mio comportamento degli ultimi giorni, mi dispiace
 
Quando il suo cellulare vibrò Tony era in macchina e stava pensando a come dire a Lidianne di amare Ziva.
E come avrebbe detto a Ziva di amarla?! Sicuramente, dopo il suo comportamento degli ultimi giorno lo avrebbe appeso al muro!!
 
Arrivato a casa si dimenticò dell’avviso di notifica e salì al piano in casa Lidianne lo aspettava sul divano, lui appoggiò il cellulare sul tavolo e le si avvicinò.
 
-buonasera, possiamo parlare?- chiese lui serio
 
-dimmi tutto, di che si tratta?- rispose lei mettendosi a sedere sul divano. Sapeva già di cosa si trattava, vedeva ogni santo giorno come la guardava, come le sorrideva. Lo sentiva ogni notte sognarla. Ogni volta che facevano l’amore la vedeva nei suoi occhi, pensava a lei sempre solo Ziva Ziva Ziva Ziva. Quando parlavano di lavoro, lei era il suo unico argomento Ziva ha fatto… Ziva ha detto… Ziva ha trovato…
La odiava nel profondo del cuore per essere riuscita a rubare il cuore di colui che l’aveva rubato a lei! Non era stata una questione di competizione, non ci era mai entrata. Quando era arrivata all’NCIS il posto nel cuore di Tony era già stato occupato.
Ma ora aveva un asso nella manica, grazie alle sue conoscenze in ospedale aveva ottenuto un test di gravidanza positivo, conosceva Tony e sapeva che in quelle condizioni non l’avrebbe mai lasciata.
-Anche io ti devo dire una cosa, anche se non so come la prenderai! Posso cominciare io?- chiese lei con un falso sorriso stampato in volto
 
-certo, dimmi…- rispose lui demoralizzato
 
-Aspettiamo un bambino!!- disse lei saltandogli al collo
 
Lui la strinse forte a se fingendo una voce estasiata, ma le lacrime di rassegnazione iniziarono a scendergli sul volto –ma è meraviglioso-
Lei lo vide piangere e gli asciugò le lacrime- che carino ti sei commesso, non pensavo che l’avresti presa così! Ma tu cosa mi devi dire?-
 
-Volevo appunto chiederti se volevi avere un bambino con me…- mentì
 
-Meno male che allora ho parlato prima io…- rispose lei baciandolo.
 
 
 
Intanto a casa di Gibbs, Ziva aspettava una risposta da Tony che ritardava ad arrivare , così si sdraiò sul letto ed iniziò a guardare un po’ di TV.
La sua risposta arrivò dopo quasi tre ore:
 
Figurati, tranquilla.
Colgo l’occasione per dirti che tra poco diventerò padre, Lidianne aspetta un bambino
 
Le lacrime iniziarono a scendere violentemente erano lacrime di rabbia, di odio, anche di rimorso iniziò a singhiozzare e in pochi secondi iniziò a stringere il cuscino a sé. Non lo faceva da quando sua madre se ne era andata, da quando aveva iniziato a sentirsi sola.
Non era un pianto di sfogo o di tristezza, era un pianto di disperazione, uno di quelli di chi non ha un piano B.
In pochi secondi Gibbs fu da lei, l’aveva sentita singhiozzare sin nella sua stanza e sapeva che per sentire Ziva in quello stato doveva essere successo qualcosa di grave.
 
-Ziva? Calmati! Che cosa succede?- disse stringendola al suo petto lei per risposta gli porse il cellulare dove lesse la conversazione, non sapeva che dirle, sapeva come si sentiva, doveva dirle che non era sola, che con lei c’era lui, che l’avrebbe aiutata ma non fece in tempo.
Ziva iniziò a stringersi il grembo ed iniziò ad urlare dal dolore.
Il panico si impossessò di lui…
  
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