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Autore: Alfred il sanguinario    05/10/2013    2 recensioni
'Tutti mi credono un bambinetto moccioso di 10/12 anni, in realtà ne ho 16: soffro di nanismo da carenze affettive, sindrome di Peter Pan e crisi isteriche. Non male, vero? ' è il diario di Alfred Bornwood, un ragazzo di sedici anni, che vive in un manicomio antico, dove i pazienti erano ancora trattati come un oggetto, non come persone.
Genere: Horror, Thriller, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Eccomi (uff come sono sdolcinato). Oggi è successo un qualcosa di abbastanza particolare. Ma non posso mancare alle promesse: quindi oggi vi racconterò delle persone che ho incontrato qui, al Gardenier Institute.
Anzitutto l’infermiera brutta e grassa. È la peggiore: perché gode nel vedermi tenere la camicia di forza, e vorrebbe tenermi tutto il tempo in cella…. Simpatia? -19/10
Poi il moccioso. Quello è una macchinetta parlante che mi crede chissà chi, più che altro crede che io sia un moccioso come lui. Non è cattivo, ma la sua simpatia non arriva ai 6/10.
Il dottor Latimer. Un vecchio che per quanto mi riguarda dovrebbe stare a pulire le strade, non qui. È fissato con la cosiddetta “terapia della socializzazione”, che praticamente consiste nel farmi stare tre quarti d’ora ad ascoltare il moccioso che parla. Comunque lo vedo poco.
 
Questa è la gente che c’è qui. Ci sono anche altri pazienti, ma non li vedo praticamente mai.
Oggi è successo un fatto degno di nota. È arrivata una nuova infermiera. Stranamente è venuta per prima cosa da me. Appena l’ho vista ho visto qualcosa di familiare in lei. Se ne stava lì, in piedi, a guardarmi con un sorriso stampato in volto. Poi mi ha dato da mangiare e mi ha levato la camicia di forza. Anche se erano le tre del pomeriggio. Quindi le ho chiesto: “Come ti chiami?” lei ha sorriso e ha detto “Sally”, e se ne è andata. – che nome di merda – pensavo.
Quindi col suo arrivo forse qualcosa migliora, perché è da tanto che non porto la camicia di forza, e fino a domattina rimarrò senza. È una fortuna. Adesso devo scoprire qualcosa in più su di lei, e mi sembra una di quelle con cui si può parlare. Ah e domani vi dirò la sua simpatia finale (in decimi, ovvio), e vi parlerò delle cose che odio, tra cui i punti esclamativi.
A domani.


angolo autore: [ma devo scriverlo ogni benedetta volta? D:] Comunque il capitolo ha una specie di Kinder Sorpresa abbozzata. Probabilmente avrete già capito la verità sulla nuova infermiera... ma nel prossimo capitolo anche Alfred (non io, lui) scoprirà questa sconcertante cosa. Mi arrendo NON SONO RIUSCITO A FORMARE UN CAPITOLO PIU' LUNGO, lo ammetto. Ma a causa del [odioso] simpaticissimo raffreddore autunnale che mi ritrovo avrò più tempo per scrivere. :D

 
  
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