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Autore: LarryHug    05/10/2013    3 recensioni
Tutti si innamorano prima o poi.
 Tutti inizieranno a piangere sul cuscino, scrivere il nome dell’amato sui fogli, banchi o tutto quello che gli viene a tiro, tutti prima o poi manderanno occhiate fugaci a lui o lei. 
Ma lei non è ancora pronta per amare, non perché è piccola, perché ha sofferto troppo nella vita, non è pronta a vivere questo  sentimento a lei sconosciuto .
Lei non ha amato, non ci ha mai provato. 
Per rimarginare le sue ferite usa la boxe, strano per un ragazza, ma il punto è che lei è strana a partire dall’aspetto esteriore a quello interiore.
Lei è la predatrice, la ragazza temuta da tutti, tutti.
Genere: Drammatico, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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I have always been
 in the dark
Capitolo 2
 
*Driiiin driin*
Stupida sveglia che non fa una brutta fine sotto un camion.
Ecco, come sempre i miei primi pensieri amorevoli contro la sveglia.
Vivo da sola.
Sola.
Che brutta parola, nessuno dovrebbe essere solo, ma io lo sono e beh, quel che fatto è fatto. Io e la solitudine siamo una sola cosa. Sono abituataa a tutto, a tutti.
Mentre mi trascino fuori dal letto, mi dirigo a passo lento verso l’armadio, apro un’anta e inizio a frugare dentro.
Poco m’importa dell’abbigliamento, ma devo essere presentabile.
Frugando trovo un maglioncino verde, fa abbastanza freddo, ,un jeans scuro, le converse verdi e  ho fatto.
Vado in bagno, mi lavo i denti, mi lavo la faccia con l’acqua congelata per svegliarmi, mi trucco, mi vesto e sono pronta.
Sempre da sola, mi dirigo verso l’enorme carcere che comunemente viene chiamato ‘scuola’, London High School, ecco il suo nome. Che fantasia.
Come le acque di Mosè ,quando arrivo davanti il cancello si dividono le acque, mi è sempre piaciuto l’effetto di sentirmi superiore.
Perché loro non sanno niente di me e di certo non saranno loro a parlare, almeno che non vogliano un occhio nero.
Faccio boxe ormai da 4 anni, la insegno, per una ragazza è strano, ma io sono strana.
Mentre mi dirigo a testa alta nei corridoi vado a sbattere contro qualcuno. Ah, il capitano della scuola di football, ma mi colpì quel che disse.
-E’ sta più attento coglione!- gridò ad alta voce, facendo girare i presenti che guardarono il capitano on faccia sconvolta, nessuno  ripeto nessuno deve rivolgersi così a me. Il tempo di fargli alzare la testa per vedere chi è il soggetto che ha chiamato ‘coglione’ gli arriva dritto un pugno, da parte mia, su quel bel faccino, cadde a terra rovinosamente.
-Nessuno e tanto meno tu, può parlarmi così! Chiaro?- il ragazzo di fronte a me annuì impaurito, si rialzò e se ne andò, mentre tutti se ne tornarono per i fatti loro in classe, ancora con una faccia sconvolta. Tutti avevano paura di me, come li guardavo negli occhi  distoglievano lo sguardo. Nessuno è mai riuscito a farmi sciogliere il cuore, dentro di me c’è buio non luce
.
Entro in classe, vado all’ultimo banco, strettamente mio, mi siedo dritta e composta pronta per iniziare queste ore! Cazzate, metto la testa sul banco rivolta alla finestra, sospiro.
Perché? Stress, sono stufa, di tutto e di tutti. Nessuno sa la mia storia. Io in questo posto sono una sorta di bulletto. Loro non devono e possono saperle le ferite che ho cercato di rimarginare.
Una, due, tre goccioline cadono sulla finestra, piove, come sempre del tutto. Qui a Londra è ormai una cosa abituale, quasi come respirare.
Mai capito il tempo di Londra sempre grigio e cupo. Ed è per questo che vivo qui. Qui mi adeguo all’ambiente naturale, si okkei anch’io sono allegra, ma si è visto raramente il sorriso, ma uno di quelli sinceri, spontanei, sul mio viso, quasi come il sole a Londra, mai.
Non capisco come le persone riescano ad essere felici fuori quando dentro hanno uragani, loro non lo sanno ,sarò anche un’asociale, scontrosa, scorbutica, acida, ironica e tutt’altro, ma ho imparato a capire le persone dentro e non solo fuori.
Facciamo i forti fuori, ma abbiamo uragani devastanti dentro.
In questa vita, che comunemente mi appartiene, molte cose non mi sono mai state chiare, si dice che prima o poi impariamo tutto, perché non si nasce imparati, ma una cosa che so che non capirò mai è l’amore.
Come fa questa semplice reazione chimica a far ‘unire’ due persone?
Non ho mai capito come facciano le persone ad innamorarsi… io non lo so e non sono intenzionata a saperlo. So solo che si sentono amati.
Io non mi sono mai sentita amata, al di fuori dei miei genitori, ah i miei genitori, quanto mi mancano, vivono in Germania.
Anche se non ho nessuno qui, sono voluta rimanere. Sono voluta rimanere per giustizia? No, di più per ricrearmi una vita dove IO sono la predatrice e non più la preda.
Senza accorgermene è passata già la prima ora.
Esco fuori, non curante che possa fare tardi per la prossima lezione, non m’importa, in questo momento ho solo bisogno di una sigaretta.
Fumo, mi aiuta a calmarmi, mi rilassa, ‘devo smetterla’ mi ripeto, ma è quasi come la droga, quando sei dentro non puoi più farne a meno.
 Mi avvicino al muretto e mi accendo una cicca.
Ci sono alcuni ragazzi che ,come me, sono scappati dalla lezione e si calmano fumando.
Ragazzi, uhm…Di loro non mi è mai importato niente. Forse perché ho imparato che loro da te vogliono una cosa solo, non so se ci intendiamo.
Manipolatori ecco cosa sono, oh non sanno chi hanno davanti.
Ho una maschera tutta mia, non siamo al ballo di Carnevale, questa dura, per sempre.
Anch’io ho un lato sensibile, da ragazza ,quale sono, ma ho segretamente e strettamente nascosto, non mi è mai piaciuto mostrarmi debole davanti alla gente, tutti sfrutteranno quest’opportunità  per rinfarciattela  un giorno.
Oh, merda è suonata anche la terza. E che cazz…e vabe me ne andrò in giro. Mi annoio qui…
Mentre cammino senza meta pe le vie di Londra decido di svoltare in un parco, carino.
Mi siedo sull’erba fresca, ah, ho sempre amato l’erba fresca appena tagliata, mi ricorda tanto mia madre, botanica, che ogni giorno cura le piante come esseri umani e anche meglio, mi insegnava tutto. Mi voleva e vuole tutt’ora un gran bene. La mia famiglia è l’unica che ha il mio amore, a cui ho aperto il mio cuore, loro sono tutto.
Dopo un’oretta buona vado a casa.
Apro la porta e mi ritrovo sola, come sempre.
Meglio conviverci che avere paura della solitudine.
Butto lo zaino in un punto indefinito della casa, mi tolgo le scarpe e vado di sopra nella mia camera.
Accendo il Pc e cazzeggio un po’ su facebook, non mi è mai piaciuto questa sottospecie di sito per ‘’incontri’’, insomma, lui la vede da dentro la foto ,dove l’unica cosa inquadrata sono le tette, e magicamente s’innamora, seh vabe…
Poco dopo spengo il pc, mi sdraio sul letto e cerco di addormentarmi con  la speranza che Morfeo mi accolga fra le sue braccia. 

 
LEGGIMI SONO INDISPENSABILE,pft.
Hi! 
Eccomi con un nuovo capitolo.
Questa è Summer. 
A me piace tantissimo.
Oh, una cosa volevo dirvi, questa non è la solita tiritera dove trova l'amore della sua vita e tutto cambia.
Oh no, altrimenti non l'avrei pubblicata.
Usciamo npò fuori dagli schemi. 
Ah per la felicità 
Hika Uchiha dopo aggiornerò anche la fan fiction Larry, *clap clap*.

Con questo ho finito ricardate:
RECENSITE E NON VE NE PENTIRETE PAROLA DI SCOUT,che non sono pft.



 
   
 
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