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Autore: I_MissYou    05/10/2013    1 recensioni
Immaginatevi una Hinata estroversa, sfacciata e coraggiosa ma con un cuore d'oro mandata a Villa Uchiha per un viaggio studio di un anno... ma sicuri che sia solo per questo?
Dal capitolo 8 :
Andarono alla fontanella del parco e Hinata si inginocchiò vicino ad essa. Sasuke fece lo stesso e dopo che il piccolo getto d'acqua le colpì le mani piene di sangue sporco e raggrumato, il ragazzo prese le mani della corvina e cominciò a lavare via la sporcizia. Mentre le toccava le mani si accorse di quanto, in confronto alle sue, erano piccole e delicate. Gliele massaggiava delicatamente sotto l'acqua finchè la pelle risultò diafana e pulita come quella di sempre. Lei lo guardò con gli occhi persi, lui sapeva che stava ancora pensando a quello che successe. Glielo leggeva negli occhi.
Si accorse che la guancia destra di Hinata era un pò sporca, così con la mano umida, le passò il pollice sopra togliendo via quello che rimaneva del sangue.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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    Scese la quello scomodo taxi mentre il tassista molto attentamente le porse le sue valige dopo aver ricevuto la sua generosa paga. Fissò quella casa enorme che si slanciava davanti a lei in quel buio che sapeva di disagio sgranando gli occhi chiari. Aveva girato il mondo e visto le case più impensabili ma quella villa aveva un non so che di spettrale. Il grande giardino circontava la casa e quattro vetture erano posteggiate ordinatamente nel vialetto davanti. Lo spicchio di luna illuminava quel poco che la luce dei lampioni non riusciva a raggiungere. Avanzò sicura diriggendosi verso la grande porta bianca ma prima dovette salire i tre gradini del grande portico. Suonò il campanello e aspettò qualche secondo prima che una donna in un grembiule da cucina color panna aprisse la porta - Sei arrivata finalmente -.
    - Buonasera - Hinata si accomodò dentro dopo che la donna le fece segno di entrare. Rimase letteralmente scioccata vedendo quel grandissimo atrio. Dopo aver contemplato l'ambiente, evidenziando mentalmente ogni piccolo angolo, si accorse subito dopo un uomo fissarla severamente - Quindi tu sei... - fece una pausa dandole la possibilità di presentarsi. - Hinata Hyuga - gli porse la mano e lui la strinse fermamente. Al contatto il suo corpo si ghiaccio come se fosse in piedi su una radura piena di neve senza l'indispensabile per tenersi al caldo. La mano di quell'uomo era fredda, ghiacciata - Piacere -.
    - Sono tornato! - trovando la porta aperta, Itachi, si preoccupò solo di chiuderla. Si accorse della presenza della giovane - Hey, tu devi essere Hinata. Piacere io sono Itachi - l'accolse con un grande sorriso facendo sciogliere tutto il ghiacci in quell'atrio e lei, gentilmente, ricambiò - Piacere mio -
    - Credevamo che saresti arrivata tre ore fà - disse Mikoto.
    - Il volo ha ritardato per un guasto tecnico e infatti abbiamo cenato lì, in aereoporto -
    La donna sorrise - Penso che tu sia stanca, Itachi ti porterà in camera tua. Per adesso stiamo strutturando la casa e siamo nel panico più totale con la sistemazione delle camere, spero sia di tuo gradimento-
    - Sicuramente, adesso voglio solo farmi una bella dormita, sono esausta - disse la corvina alzandosi e dirigendosi verso il figlio della donna pronto a portare i bagagli su per le scale - Spero che domani parleremo di più e ci conosceremo meglio, buonanotte a tutti -
    - Buonanotte cara - Mikoto sorrise di nuovo, ma Hinata leggeva chiaramente la tristezza nel suo volto. Ci avrebbe pensato domani, adesso voleva solo tuffarsi tra le morbide lenzuola e dormire fino all'indomani.

  •  
     
    Una voce che prima era lontana alle sue orecchie adesso si avvicinava ancora di più.
    - Hinata - chiamava la voce che si accorse era di Itachi non appena aprì lentamente gli occhi. Si mise in posizione eretta sul letto con i capelli arruffati stropicciandosi gli occhi. - Mmh - fu in grado solo di far uscire uno strano verso dalla bocca. Il moro sorrise - Dai su, svegliati che devi preparati per andare a scuola. La tua divisa è pronta, mamma l'ha lavata per bene e stirata - detto questo, uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle. In fretta e furia Hinata si lavò velocemente e si cambiò. Non sicura del suo aspetto andò a specchiarsi e notò che la gonna per i suoi gusti era un pò troppo corta. Come minimo doveva arrivare a metà coscia che diamine! Prese lo zaino e si precipitò in cucina - Buongiorno gente! - esclamò con un sorriso sulle labbra. Tutti le diedero il buongiorno, tranne una una persona.
    "E questo sarebbe Sasuke Uchiha quindi...". La sera prima non l'aveva visto, chissà dov'era. Gli porse la mano per educazione, come aveva fatto con tutti d'altra parte - Piacere sono.. - Non fece in tempo di pronunciare il suo nome che levò il suo sguardo impassibile color pece dalla sua ciotola di latte e cereali e la fissò come per studiarla fisicamente e psicologicamente - Sò chi sei ragazzina e sicuramente non è un piacere - si alzò prendendo la cartella in spalla e si dileguò in due secondi. Rimase a boccaperta, perchè non le aveva dato neanche il tempo per rispondergli. Quel ragazzo già le dava sui nervi.
    - Devi scusarlo, Sasuke è fatto così. Lo so non è una scusa ma ci combattiamo anche noi 24 ore su 24 - cambiò subito discorso - Allora, in questi giorni ti accompagnerò io a scuola così imparerai la strada e in futuro potrai andarci da sola. Adesso forza, fai colazione e andiamo -
  •  

    Itachi era davvero carino ad accompagnarla a scuola, anche perchè teoricamente doveva andarci con suo fratello. Osservava il grande istituto con il suo ampio giardino quando una voce nel suo orecchio la riportò alla realtà - Agente H, tra tre minuti nella scala d'emergenza del liceo, piano terra - Sentendo il messaggio proveniente dall'auricolare minuscola situata nella cavità del suo orecchio destro, la ragazza si diresse nel posto prestabilito dopo averlo cercato disperatamente. - Sei in ritardo di venti secondi - davanti a lei un uomo vestito elegantemente sulla trentina di anni. - Maestro Asuma - Poi si accorse che era presente anche una donna - Signorina Kurenai - li abbracciò - Cosa ci fate quì? Voi non eravate presenti nella missione -.
    - Ascolta Hinata, devi stare molto attenta. Niente chiamate, soprattutto da un continente all'altro: potrebbero rintracciarci. Per questo Il Capo ci ha mandati quì. Noi faremo da tramite - le porse un foglio con dei nominativi e delle posizioni - Abbiamo solo trenta secondi, ascolta. Queste sono tutte le nostre spie in città, piazzate dovunque. Mostra loro il tuo documento e vai tranquilla. Buona fortuna - detto questo i due individui si dileguarono nel nulla. Rimase lì a studiare attentamente la lista per poi dirigersi verso la sua futura classe.


    - Hey ragazzi, guardate che bomba sexy - Kiba osservava da lontano la figura snella correre velocemente -.
    - È nuova? - chiese curioso.
    - A quanto pare è quì per una specie di gemellaggio. È americana - disse Shikamaru stendendosi nella panchina - Pare che sia nella nostra classe -
    - Hey Sasuke, allora...scommettiamo? - chiese il moro con quei tatuaggi strani sulle guance. - Non m'interessa - sbottò senza mostrare alcun interesse al riguardo guardando Hinata con la coda dell'occhio non facendolo notare ai suoi amici. Nel frattempo la campanella segnava l'inizio delle lezioni.


  • I bisbigli e i sussurri erano rivolti soprattutto contro la ragazza nuova, non vista con buoni occhi dalle ragazze, quando furono interrotti dai passi del professore che si avvicinava alla cattedra - Buongiorno a tutti - disse allegramente il prof Hatake alla classe che nello stesso tempo si alzò in piedi per salutarlo e per poi risedersi comodamente. Si accorse della presenza di Hinata - Tu devi essere la nuova alunna, Hinata Hyuga se non erro -
    A quel nome un ragazzo alzò gli occhi lentamente verso la corvina squadrandola. Gli occhi perlacei rimasero a fissarla per svariati minuti.
    - Esattamente, mi chiamo Hinata e vengo da New York - si presentò alla classe. Un brusio si levò in quella stanza, chi la guardava come fosse una minaccia e chi invece come una normale persona. Ma tutti si chiusero in un silenzio quando qualcuno aprì bruscamente la porta respirando a fatica - PRESEEENTEEEEEE!!! - un ragazzo. Occhi color del cielo e capelli color del sole.
    - Naruto, ancora non abbiamo chiamato l'appello, stai tranquillo. E poi sei già in ritardo sin dal primo giorno? - il professore fece una smorfia dicendo le ultime parole.
    - Scusi signor Hatake, ma ho perso la metro - si lasciò cadere come un sacco di patate sulla sedia.
    - Bella scusa biondino! - quasi gridò Suigetsu dall'altra parte della classe.
    - Stai zitto tu! -.
    - Basta così ragazzi. Cominciamo raccontando cosa avete fatto quest'estate -.
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  • La corvina si era distratta da quando il prof aveva cominciato a spiegare le muffe e i funghi. Era troppo occupata a vagare con il pensiero guardandolo fuori dall'immensa finestra situata al lato sinistro della classe. Pensava come stesse suo padre, già le mancava tantissimo, e soprattutto, appena tornata a casa, doveva cercare dettagliatamente i membri della lista che le aveva dato precedentemente Asuma. Si accorse solo un minuto dopo che la campanella era appena suonata e che era iniziata la pausa-pranzo. Si trascinò faticosamente fino al corridoio portandosi il pranzo che le aveva preparato personalmente Mikoto quella mattina. Nel frattempo quei decelebrati dei suoi compagni correndo avevano colpito violentemente un ragazzo facendolo barcollare e facendogli cadere i libri sul pavimento. - Stai attento, perdente - lo minacciò Sasuke e Kiba lo fece cadere dandogli una forte spallata.
    La corvina si precipitò da lui, aiutandolo a raccogliere i suoi libri. - Ti sei fatto male? - chiese un pò allarmata.
    - Non ti preoccupare, ci sono abituato - si alzò lentamente e la ragazza si accorse che tra le sue mani c'era un disegno. E notò subito la sua bellezza - Posso vederlo?-
    - Scusa ma no, non vorrei altre umiliazioni -
    - Umiliazioni? - inarcò un sopracciglio.
    - Quì tutti pensano che è una perdita di tempo e che sono per di più brutti - era sia un pò seccato che dispiaciuto.
    - Beh... Vuol dire che quelle persone non sanno che vuol dire avere una passione - gli sorrise.
    Quello era il suo primo vero sorriso da quando aveva messo piede a Tokyo.














     
    Allora ragazzi, finalmente Hinata e Sasuke si sono conosciuti ma il bel corvino si è comportato un pò male eheheh però sicuramente la Hyuga non gliela farà passare liscia.
    Adesso è entrato un personaggio che farà incessantemente parte dei primi capitoli e ha una storia un pò triste, vi dico solo questo per ora.
    Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Non ci sono molti colpi di scena perchè per ora voglio presentare un pò tutti i personaggi e le loro caratteristiche, andando avanti forse cambierò anche il rating in rosso u.u

    Comunque grazie Lita97 e Mitsukochan per aver recensito la mia fic e ovviamente un ringraziamento va a tutti quelli che l'hanno inserita nelle ricordate/preferite/seguite :3
    Alla prossima,
    I_MissYou
  
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