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Autore: Strawberry Milkshake    05/10/2013    3 recensioni
Akiko ha sempre sognato di viaggiare per i mari e diventare la più grande pirata mai esistita. E così passa gran parte della sua infanzia ad ascoltare le avventure di Jake, un capitano pirata, nonché fidanzato della sua sorellona.
Appena cresciuta, decide di aggregarsi alla ciurma di un giovane pirata che si era fermato nella sua isola per i rifornimenti. Inizia così per Akiko la sua più grande avventura, in compagnia di clown fifoni, mozzi decisamente irritanti, vicecapitani misteriosi, capitani che soffrono di narcolessia e avversari molto affascinanti, scoprendo che poi, alla fine, basta veramente poco per diventare dei grandi.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bagy il clown, Gold D. Roger, Nuovo personaggio, Shanks il rosso, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE SECRET OF THE GRAN LINE
 
CHAPTER 1
 
 
 
La bimba cominciò a correre frettolosamente per la stradina che si snodava in mezzo al mercato, gremito di gente. Cercò più volte di non inciampare, mancando sempre di un soffio la caduta. Si faceva strada spingendo, incurante delle signore stizzite che le urlavano dietro e a cui rispondeva con un –mi scusi!- biascicato frettolosamente.

Finalmente intravide alla fine della strada una piccola costruzione in legno, accelerò il passo, mordendosi la guancia cercando di non pensare all’intenso bruciore dei suoi piccoli muscoli. Si fermò esausta davanti a una piccola porticina di legno sul retro della struttura.

Dopo qualche minuto si fece forza, mettendosi in punta di dita riuscì a raggiungere la maniglia, e si precipitò dentro animata da nuova energia.

Salì a due a due le scale in legno, raggiungendo la sua stanza. Lanciò l’impermeabile, di un rosa scolorito, sulla sedia della scrivania, si tolse gli stivaletti rossi e si cambiò velocissima.

Corse giù dalle scale, facendo un gran rumore, saltò agilmente le casse di rum addossate alla parete e raggiunse l’immenso bancone, della locanda.

-Ehi Akiko, già di ritorno? Pensavo fossi andata a giocare in spiaggia!-

Akiko si voltò verso la ragazza che le aveva parlato, era alta e slanciata, coi capelli castani legati in una treccia e gli occhi ambrati.

-Si sorellona Kikyo, ma poi ho visto delle navi nuove ormeggiate al molo, e così sono corsa qui!-

-Capisco…- disse Kikyo, chinandosi e accarezzando i capelli corti di Akiko  -Allora, mi dai una mano? Questi pirati sono molto affamati!-

-Sì!- esclamò la bimba piena di entusiasmo, dirigendosi ai tavoli con due enormi calici di birra.

-Guarda guarda chi c’è qui, la mia piccola preferita!- esclamò l’uomo a cui Akiko aveva porso il boccale. Indossava un mantello nero col cappuccio, lacerato in diversi punti.
Si tolse il capello, rivelando la chioma bionda.

-Jake! Sei tornato!- urlò la piccola, abbracciandogli la gamba, l’unica cosa che fosse alla sua altezza, e attirando l’attenzione degli altri clienti.

-Bentornato Jake!- salutò Kikyo, mentre strofinava la superficie del bancone con una pezza.

Subito dopo apparvero anche gli altri membri dell’equipaggio, che si accomodarono vicino al loro capitano.

-Il solito Kikyo!- urlarono, prima di mettersi a ridere senza un motivo particolare.

Jake prese in braccio Akiko, facendola sedere sulle sue ginocchia.

-Ehi microbo, ancora qui?- chiese scherzosamente Bill, un uomo basso, tozzo e con due braccia enormi, specializzato nell’uso di armi da fuoco.  –Ogni volta che ti vedo mi sembri sempre un po’ più piccola!-

-Non è vero! Sono cresciuta di ben cinque centimetri quest’anno!-

-Oh, allora adesso sei un gigante!-

-Basta, smettila di prendermi in giro!- disse la piccola, corrucciando le sopracciglia e storcendo le labbra, in una smorfia che aveva del comico.

-Ecco ragazzi, a voi! E vedete di pagare!-

-Ahahaha, ma per chi ci hai preso, siamo gente onesta noi!- disse Jake, scambiando uno sguardo complice con la barista, che si limitò a sorridere.

-Sai Jake, la sorellona non vedeva l’ora che tornassi, pensa che tutte le sere non faceva che ripetere…-

-Akiko!- urlò la ragazza, rossa fino alla punta dei capelli.

I  ragazzi si limitarono a ridere  -Sapessi noi microbo! Il capitano non faceva che sospirare sul ponte e…-

-Bill! Quante volte te lo devo dire? Lo sai che quando bevi troppo inizi a delirare!- disse Jake, tappando la bocca al suo vice, che non la smetteva di ridere.

Akiko sorrise, si vedeva lontano un miglio che Jake e la sorellona si volevano bene, e sarebbe stata felice se si fossero sposati, ma erano troppo timidi per dichiararsi.

Valli a capire questi grandi!

-Senti Jake…- disse la bimba, tirando il colletto della maglia al pirata  -Raccontami della tua ultima avventura!-

Il pirata finì di bere dal boccale, si asciugò un angolo della bocca e cominciò a parlare, sotto lo sguardo attento di tutti i presenti, che si apprestavano ad ascoltare il racconto.

-Beh…siamo appena tornati da Water7, la metropoli dell’acqua!- dichiarò fiero il pirata, con uno scintillio negli occhi  -È una città grandissima, attraversa letteralmente dal mare, non ci sono strade, ma solo canali d’acqua di tutte le dimensioni, grandi piccoli, enormi! I ponti sono sospesi sopra i canali, c’è ne sono alcuni lunghissimi! E poi c’è anche l’ascensore d’acqua, ma la vera ragione per cui è così famosa sono i cantieri navali! A Water7 costruiscono le migliori navi di tutto il mondo, i cantieri sono vastissimi, pieni di gente! Ci sono navi di tutti i tipi, adatti a tutti. Noi siamo andati dal migliore per farci costruire la nostra, si chiama Tom, un genio! In meno i due giorni ha costruito la nave, è perfetta, non c’è un minimo dettaglio fuori posto.-

Akiko provò a immaginarsi la città, le sarebbe piaciuto andarci un giorno, così magari avrebbe potuto surfare per le vie allagate. E forse avrebbe conosciuto anche questo fantomatico Tom! Chissà che tipo era, grande e grosso come Bill? Probabile, per fare un lavoro come il suo bisognava essere forti e avere tanti muscoli.

-Che bello, anch’io voglio andare a Water7!-

-Penso che tu sia ancora un po’ troppo piccola e gracile per andarci! Sai quanti nemici e mostri devi affrontare per raggiungere la città?-

-Non preoccuparti, quando sarò grande  diventerò fortissima, e sconfiggerò tutti quelli che avranno la malsana idea di mettersi contro di me!-

-Oh, ma come siamo determinati qui!- disse Jake, rovistando nella tasca del mantello  -Ecco, questo è per te!- disse, porgendo alla bambina un libro con la copertina rilegata in blu. Il titolo, scritto in corsivo dorato, recitava “The Secret of the Gran Line”.

Akiko lo aprì, sfogliando una a una le pagine ingiallite, che raffiguravano città, isole, mostri marini di tutti i tipi. Ammirò estasiata le foto dei frutti del mare  -Guarda Jake!- disse, indicando un frutto verdognolo simile a un’anguria  -Questo è quello che hai mangiato!-

-E come fai ad esserne così sicura?-

-Qui dice che conferisce una velocità sovraumana, quindi è quello che ha mangiato tu!-

-Sai leggere Akiko? Ma hai solo quattro anni!-

-E allora? Ho imparato da sola, sai, non potevo mica permettere che tutti i libri della sorellona finissero impolverati!-

-Capisco- disse l’uomo, scompigliandole i capelli corvini  -Beh, adesso dobbiamo ripartire, penso che torneremo fra un paio di mesi, se tutto va bene-

-Possiamo accompagnarti al molo?- chiese speranzosa Akiko.

Jake sorrise  -Ma certo-


 
 
 
-Allora fai buon viaggio, in bocca al lupo-

-Tornerò presto, abbi cura di te e della peste-

-Akiko? Non ti preoccupare, andrà tutto bene-

Kikyo baciò Jake, prima di salutarlo, inconsapevole che la piccola Akiko aveva osservato tutta la scena del parapetto della nave.

-Bleah, che schifo, ma allora è vero che i grandi si baciano in bocca!- disse la piccola, facendo una smorfia disgustata.

-Adesso dici così, aspetta di screscere e cambierai idea! Allora, ti piace la nave, microbo?-

-Si, è grandissima, questo Tom è stato davvero molto bravo! La prossima volta però voglio anche farci un giro!-

-Umm, si puo’ fare, però devi promettermi che farei la brava per i prossimi mesi!-

-Si zio Bill!- disse Akiko, stringendo il mignolo al pirata.

Scese dalla nave e corse verso sua sorella. Una piccola folla di gente si era radunata, alcuni sventolavano fazzoletti, altri agitavano le mani, alcuni urlavano con le mani attorno alla bocca per farsi sentire.

-CIAO JAKE! ATTENTO A NON FARTI CATTURARE DALLA MARINA!-

-NON PREOCCUPARTI! TORNERÒ PRESTO! VEDI DI CRESCERE NEL FRATTEMPO!-

-CONTACI!-

Passarono alcuni minuti, la nave diventava sempre più piccola, finchè non fu più visibile all’orizzonte.

Akiko rimase a guardare il mare che si tingeva di rosa alla luce del tramonto.

-Allora, vogliamo andare?-

La bimba afferrò la mano della sorella diciassettenne, facendo scintillare gli occhi ametista.

-Sì!-

E si avviarono verso la locanda.   

 
 
 
*Angolino dell’autrice*
Salve a tutti!
Spero che la mia storia vi abbia incuriosito, sapete è una cosa che ho in mente da tempo, e finalmente sono riuscita a pubblicarla.
Come spero avrete capito, gli eventi si svolgono prima della morte di Gold Roger, per essere precisi in realtà la sua ciurma non esiste ancora.
So che molti di voi magari saranno un po’ confusi, ma non preoccupatevi, vedrete che col tempo si chiarirà tutto!
Che altro dirvi, aspetto i vostri gentili commenti!
Un bacione
Strawberry Milkshake.
 
  
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