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Autore: FlameCrush    01/04/2008    13 recensioni
Raccolta di missing moments, alcuni tristi, altri allegri, soprattutto su Harry e Ginny ma non mancherà qualche sano momento Ron/Hermione^^Aggiunto il quinto chap!:
Ginny e Hermione stavano preparando i biscotti. O meglio, Hermione cercava strenuamente di preparare i biscotti, Ginny era riuscita solamente a sporcarsi i capelli di farina e a far cadere un uovo per terra.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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"Ciao, principessa"



"...da adesso in poi com'è che andrà
con te che hai detto "sono qua"
e davvero sei qua fra noi,
fra noi, me e lei...
tu che hai davanti quel che hai
comunque sia da adesso in poi
auguri
da me saprai...saprai...
che vale la pena vivere
mi chiederai "sì, ma perché?"
so solo che ti dirò "vale la pena, vedrai"
da adesso in poi... "





Erano le sei di domenica mattina, l'aria era tersa e frizzante e il villaggio dormiva placido. O meglio, quasi tutto il villaggio dormiva placido: Un bambino di cinque anni, dagli arruffati capelli neri e dagli occhi marroni apriva quatto quatto la porta della camera dei genitori, guardandosi intorno con fare circospetto. James Sirius Potter sapeva che non doveva essere lì, ma andare al parco valeva qualche rimbrotto della madre e anche uno piccolo del padre. Si avvicinò piano all'uomo che era disteso a pancia in giù sul letto, con un braccio appoggiato al pancione della moglie, e iniziò a bisbigliargli nell'orecchio.

"Ehi papà!"
Nessuna reazione.
"Papà, mi senti?"
"Uffa, svegliati!"
"Dai alzati!"
Un piccolo grugnito.
"Papi?"
"Perchè dormi sempre?"
"Mamma?"
Una testa rossa sbuffò, togliendosi il cuscino da sopra la testa.
"James, per Merlino, cosa ci fai qui a quest'ora?" chiese Ginny, spaventata dall'aprire gli occhi e trovarsi il naso del figlio ad un centimetro dal viso.
"Mamma, perchè papà dorme sempre?
"Perchè gli piace sognare, James."
"E cosa sogna?"
La rossa sorrise: domanda facile.
"Sogna noi."
"Anche Albus e la nuova sorellina?" chiese James, curioso come solo sa essere un bambino.
"Si, anche loro."
"E zio Ron e zia Hermione?"
"Oh sì. Tutti tutti."
"Però si dovrebbe svegliare: non serve che dorma, ci ha già qui."
Ginny regalò al maggiore un altro sorriso allegro.
"Infatti adesso lo facciamo alzare."
"Come facciamo?"
"Uhmmmmm...io direi di andare a svegliare prima Albus e Ufo-Boat e poi di inventarci qualcosa"
James si illuminò.
"Vado io!!"
"Attento! Non correre per il corridoio che puoi cad...."
PONF!
Ginny sospirò. chiudendo gli occhi.
"Tranquilla ma'! Non mi sono fatto male! Sono inciampato su Boat!"


La rossa vide la porta socchiusa aprirsi del tutto e un testone peloso entrare trottellerando
"Ma ciao Boat! Come va stamattina, cagnona?"
L'enorme terranova le leccò le mano.
"Vai ad aiutare James a svegliare Albus?"
Boat sembrò quasi annuire con il suo gigantesco testone, prese il corridoio e si diresse dai padroncini.
Ginny si stiracchiò e si diede una ravvivata ai capelli, legandoli con un nastro che teneva sul comodino. D'improvviso sussultò, portandosi una mano alla pancia: mancava poco ormai.
Si allungò verso il marito, studiandone il viso: non si stancava mai di guardare il suo uomo.
Gli diede un bacio fra i capelli e gli sfiorò il collo con le labbra.
Si stava godendo quel momento di pace quando si scatenò il terremoto: due bambini urlanti e un cane di ottanta chili si precipitarono nella stanza facendo tutto il rumore possibile.
Harry scattò a sedere, spaventato, afferrò la bacchetta e, essendo senza occhiali e leggermente alterato, la puntò verso un vaso di Frullobulbi.
Al, James e Boat non si lasciarono spaventare: I primi due si precipitarono sul letto, mentre l'altra, compiuto il suo dovere, si recò a farsi una meritata colazione;

Harry sbottò: "Ma che diavolo succed...Mpf!" Al gli era appena piombato sullo stomaco.
"Ciao amore!"
"Ciao papo! "
"Quando ci porti al parco?"
"Oggi andiamo dai nonni?"
"C'è anche Teddy?"  
"E Rose? C'è Rose?"
"Papà mi porti nel negozio di zio George?"
Harry li guardava tutti stralunato, poi assunse la sua espressione "Capo del dipartimento Auror" e disse in finto tono autoritario:
"Maghi, silenzio! Ordinate le fila! Una domanda per volta!"
"Eh no, prima delle domande c'è il bacio alla mamma"
"Certo, quello non può mancare" Harry sfiorò le labbra della moglie.
I bambini assunsero un'aria disgustata.

"Harry, io dicevo ai bambini, non a te!"
"Potrei offendermi, sai?"
"Certo, lo so come funziona: tu ti offendi e poi ti ripresenti cinque secondi dopo con l'aria afflitta tipica di Boat quando arraffa il bacon..."
"Non è vero! Ho una mia dignità io! Sei tu quella che ieri sera era in vena di sdolcinatezze..."
Al e James seguivano il discorso piuttosto scocciati.
"Mamma, ho fame!" Al ne aveva piene le scatole.
"Certo cucciolo, adesso andiamo a mangiare, nonna ha portato una torta alla melassa ieri sera..."
"Melassa?" Gli occhi dei suoi tre uomini si illuminarono e prima che la rossa potesse fare qualsiasi cosa si erano tutti precipitati in cucina, James cadendo dalle scale e Harry correndo con in braccio Albus. Ginny se la prese comoda: sapeva che Harry gliene avrebbe tenuto un pezzo da parte, pena la vita.
Frugò nell'armadio e scelse un'ampia veste premaman da maga, che aveva comprato con Hermione qualche giorno prima, stampata a fiori rossi e bianchi.
Si accarezzò il pancione, meditabonda: Non vedeva l'ora che nascesse la bambina,  ma capiva di dover prendere una decisione importante. In realtà era tutto deciso da tempo, ma sapeva che Harry si sarebbe preoccupato molto per lei.

"Le Holyhead Harpies possono fare a meno di me" si ritrovò a pensare la donna "Adoro il mio lavoro, ma adoro ancora di più la mia famiglia e non voglio stare così tanto tempo lontano da casa. Harry capirà." Certo le sarebbe mancato, ma era sicura che non si sarebbe mai pentita della sua scelta. E poi, chissà, si sarebbe potuta trovare un lavoretto part time...

Dopo che i bambini erano stati lavati e profumati, dopo che Harry era riuscito a trovare gli occhiali che aveva lasciato nel vaso dei Frullobulbi e dopo che Ginny aveva fatto colazione con la sua fetta di torta, furono tutti pronti a partire.
Presero la metropolvere e si ritrovarono nel pub di Aberforth, dove Harry e Ginny si fermarono a parlare con il proprietario, che nonostante l'età era ancora piuttosto arzillo, mentre Jim e Al importunavano le capre.

Poco dopo si incamminarono a piedi, godendosi la calda giornata primaverile, e raggiunsero il cimitero che era stato costruito a metà strada fra Hogsmeade e la scuola subito dopo la Battaglia di Hogwarts.
La famigliola si azzittì all'improvviso: quel luogo dava un senso di pace così totale, che era come se la natura, per onorare gli eroi caduti, si fosse fatta fra quelle mura più splendente e il silenzio più dolce.
La tomba di Fred Weasley era poco distante dall'entrata.
Ci passavano ogni due domeniche e ogni volta Ginny lasciava sulla lapide un mazzo di festose gardenie.
Si fermarono a trovare anche Colin, e alla tomba di Remus e Tonks, che erano stati seppelliti insieme, incontrarono Andromeda con Teddy, che aveva ormai 10 anni e che quel giorno sfoggiava festosi capelli verdi.
Il bambino si precipitò da loro baciando Ginny e dando il cinque a Harry, poi distolse James dal suo piano "distruggi un cestino della spazzatura arrampicandotici sopra" regalandogli una caramella e disse: "Siete anche voi da nonna Molly oggi?"
Harry si riscosse, sorpreso come ogni volta che vedeva Teddy di quanto il padre e la madre fossero presenti in lui. "Cos...?Oh sì, certo."
L'uomo si rivolse ad Andromeda, appena arrivata: "Ciao Dromeda, tutto apposto?" la donna fece una smorfia "Non mi lamento. Ieri mi sono trovata davanti Narcissa, completa di nipote di due anni, e mi sono fermata a parlare un pò con lei. I rapporti vanno migliorando, ma non so se esserne contenta"
"Malfoy...certo che Draco sembra meno carogna di questi tempi, sarà la moglie..."
"Astoria Greengrass è l'opposto di Narcissa, nonostante i capelli biondi: aveva un anno meno di me a Hogwarts, ed era una tipa molto alla mano" Disse Ginny, mentre spingeva il passeggino di Albus fuori dal cimitero.
"Meglio per lui allora". Harry prese il passeggino dalle mani della moglie.
Arrivati alla Testa di Porco ripreso tutti insieme la polvere volante e arrivarono alla Tana pochi secondi dopo, dove li accolse un'agitata Molly Weasley.
"Ginny, tesoro, cosa fai' Non dovresti prendere la Metropolvere nelle tue condizioni! Mi stupisco che Harry te lo lasci fare!" Harry si fece piccolo piccolo "Mamma sta tranquilla, ho usato il Percorso Comfort per Giovani Mamme che il Ministero ha installato da poco, non c'è nessun rischio..."
"Nonna...bicotto?" Albus guardava speranzoso Molly "Ma certo caro! Vieni andiamo in cucina o nonno se li mangia tutti...Ron e Hermione sono andati a portare i mantelli di sopra! Vieni con me Dromeda... Teddy, James andate in giardino, c'è anche Victoire..."
Harry si rivolse alla moglie "Dammi il tuo mantello, lo porto di sopra"
"Vengo anche io" .
Si avviarono così su per le scale, Ginny davanti e Harry che la abbracciava dietro, tanto che ci misero mezz'ora a fare la rampa.
Ginny aprì la porta di quella che era stata la camera da letto di Percy e i due si trovarono davanti Ron e Hermione che si baciavano con furia.
"Ehi tu! Non mi piace vedere mio fratello che slinguazza la gente in pubblico" fece Ginny ironica, mentre Harry sghignazzava senza ritegno.
I due si separono, Hermione ridendo e Ron lanciando un'occhiataccia alla sorella e al cognato. "Era una stanza vuota prima che arrivaste voi due" Esordì facendo una smorfia.
"Ammetto che è colpa mia: la gravidanza mi scatena strano istinti" Disse Hermione, portandosi una mano al pancione. Era allo stesso mese di Ginny, ma aspettava un maschietto.
"Non che a me dispiacciano, eh..."
"Chiudi il becco, Ronald, o miei istinti diventeranno di tipo omicida."
I quattro se ne tornarono ridendo al piano di sotto.
La giornata era calda, ma non abbastanza da poter mangiare fuori, così si dovevano stipare nella piccola cucina della Tana.
Non c'erano tutti però: Bill e Fleur erano dovuti rimanere a casa, dopo aver spedito Victoire dai nonni, perchè il piccolo Louis aveva la febbre, Percy e Audrey si stavano godendo un week end all'estero insieme a George e Angelina e Charlie era ancora in Romania.
Nonostante le assenze erano comunque in undici.
Ficcarono a fatica due scalmanati Albus e Rose nei seggioloni, piazzarono Jamie su una sedia con sopra una pila di cuscini alta un metro e mezzo e poi si diedero da fare per demolire il pranzo preparato dalla signora Weasley.
"Quando tornano George e Percy?" chiese Hermione a Ginny "Domani credo...Mi hanno mandato un gufo: a quanto pare, gradiscono l'Italia" Rispose la rossa sorridendo.
"Ci credo, le italiane sono tutte..." Ron vide lo sguardo furioso della moglie "...ma qualunque cosa siano, tu lo sei di più, amore!".
Harry intanto cercava inutilmente di dar da mangiare al Albus: "Dai, cucciolo, fallo per me! Arriva una firebolt carica di...." Niente da fare: Albus prese una manciata di pastina dal piatto e se la spiaccicò in testa, tutto allegro.
"Ci rinuncio."
"Dammi qua. Scommetti che con me mangia?" La moglie gli prese il cucchiaio e gli fece una linguaccia.
Harry la guardò  prendere il suo posto e sorrise.
Ogni volta che guardava la sua famiglia, gli sembrava di sognare: aveva paura che un giorno si sarebbe svegliato e ritrovato a guardare di nuovo gli occhi rossi del suo nemico.
Si strofinò la cicatrice, distrattamente: Non gli faceva più male da  molto ormai, e sapeva che non l'avrebbe mai più fatto, ma quella tranquillità era costata a tutti tanto dolore che gli sembrava difficile  fosse vera.
"Ma bravo il mio...."
SPLAT
una manciata di pastina era arrivata in piena faccia a Ginny.
"Uhmmm...chi era quella con cui avrebbe mangiato di sicuro?"
"Harry sono umiliata e incinta, non ti conviene farmi arrabbiare..."

Satollo e sonnolento, come ogni volta dopo un pranzo che si rispetti, Harry non si era accorto che Ginny aveva smesso di pulire Al e che ora si teneva la pancia, un'espressione stupita sul viso.
Il marito la guardò, interrogativo.
Lei incatenò i suoi occhi nei suoi.
"Harry, mi si sono rotte le acque" disse con un sussurro.
Si scatenò il pandemonio: Mamma Weasley si alzò rovesciando la sedia, urlando improrperi al marito che non faceva niente e sproloquiando su valigie e Metropolvere e su "di nuovo nonna", Hermione urlava a Ron di preparare la macchina di Arthur, Rose e Al iniziarono a tirarsi il cibo, Victoire e Teddy guardavano la scena sbalorditi, James continuava a sbafarsi la decima fetta di torta e Harry guardava imbambolato la moglie, come se non avesse recepito. Fu Andromeda a riportare l'ordine.
"STOP! SILENZIO! Bambini, buoni! Harry porta Ginny nella macchina di Arthur, Arthur, per favore vai a Shell Cottage e avverti tutti, Hermione, santo cielo, calmati! Vuoi partorire anche te?"
Mentre lei si occupava dei bambini, Harry prese in braccio Ginny, che protestò dicendo di non essere un'invalida, e la stese nel sedile posteriore della nuova auto del suocero.
Hermione si sedette accanto alla rossa, con la testa di lei sulle ginocchia, Ron balzò alla guida e vicino a Ron si piazzò Harry, così agitato da strozzarsi con la cintura di sicurezza.
Ormai per aria sentirono urlare un'isterica Molly dal giardino: "Vi raggiungiamo con la Metropolvere fra poco !".  


"Dai Ginny ci siamo quasi!"
"Amore, calmati, siamo quasi arrivati"
"Harry io sono calmissima, sei tu quello mezzo matto!"
Hermione cercava di restare calma per non agitare la cognata ma era ancora più fuori di testa della rossa:
 "RON, TI VUOI MUOVERE, PER MERLINO?" al poveretto tremavano le mani sul volante tanto era agitato, mentre Harry aveva assunto un colorito verde che era tutto un programma.
Con l'aiuto del cielo riuscirono ad arrivare al San Mungo proprio mentre Ginny iniziava a dare segni da crisi isterica. Questo perchè suo marito, andando a 130 miglia orarie con la sua carrozzella, non aveva preso bene la misura e lei si era schiantata contro le  porte dell'ascensore, sfiorando la tragedia.
Cercando disperatamente di ritornare calma, prese la mano di Harry e la strinse forte, mentre i Guaritori la mettevano su un lettino e la trascinavano in Sala Parto. 


Poco tempo dopo, Ron e  Hermione videro un pazzo con un camice verde e i capelli neri sparati per aria essere cacciato via dalla sala con poco garbo: Harry aveva rovesciato un intero carrello di pozioni calmanti, era crollato addosso un guaritore ed era riuscito a rompere il naso ad un altro senza sapere come.
Hermione gli fu subito vicino e cercò di calmarlo, mentre Ron si lasciava andare a un risolino isterico e gli ricordava che in fondo quello era già il suo terzo figlio.
"Harry calmati! Andrà tutto bene, hai già avuto due figli, santo cielo! Non ti preoccupare, dai..."
"Ma Al e James erano maschi! E se con le femmine è diverso? Magari sono più delicate e...e...fatemi rientrare, razza di troll!!"
Ron acchiappò Harry prima che si schiantasse contro la porta.
"Senti adesso smettila o ti do una botta in testa. Siediti qui e sta buono!" L'amico lo ficcò a forza su una delle sedioline nel corridoio.
Passò mezz'ora...un'ora...un'ora e mezza.
Harry si era alzato e stava facendo un solco sul pavimento, sfregandosi la cicatrice e borbottando maledizioni quando un'infermiera uscì sorridendo.  il trio si voltò contemporaneamente a guardarla ansioso e quella sorrise:
"E' nata! Venga, venga, stanno entrambe bene"
 Il mondo si fermò e Harry, improvvisamente timido,  oltrepassò la porta quasi in punta di piedi, come se avesse paura di rompere un sogno rinchiuso in una bolla di sapone.

Lei era lì e la sua bellezza sembrava essersi moltiplicata, i capelli appiccicati alla fronte, le braccia lasciate nude dal camicione, era ciò di più vicino ad un angelo che Harry avesse mai visto.
Le si avvicinò e Ginny gli sorrise, porgendogli un fagottino rosa confetto.
Lui trattenne il fiato e con una delicatezza immensa prese per la prima volta in braccio sua figlia.
Aveva la pelle chiara e fittissimi capelli rosso scuro e quando venne messa tra le braccia di Harry, aprì le palpebre, rivelando due occhi uguali a quelli di Ginny, che tanto amava.
"Ciao, principessa" La voce gli uscì in un sussurro e sfiorò leggermente la guancia della piccola, timoroso di farle male.
La neonata strinse un dito del padre nella sua manina con una forza incredibile ed Harry sentì la stessa sensazione che aveva provato nello stringere Jamie e Al: sentiva che sarebbe appartenuto per sempre a quella bambina, che l'avrebbe protetta in ogni istante della sua vita, rialzandola quando sarebbe caduta e ricordandole che il mondo è bello solo perchè ci sono i nostri affetti ad abitarlo.
Si perse un altro po' negli occhi della bimba, poi si sedette accanto alla donna della sua vita, restituendola a lei.
"Che dici Lily Luna, ti piace il tuo papà?" Lily fece un versetto.
"Oh, direi che vuol dire sì...Sappi però che il papà è solo mio, quindi tu ne dovrai trovare un altro. Uno altrettanto bello, altrettanto imbranato, che abbia il coraggio di baciarti davanti all'intera sala comune di Grifondoro, e che sappia rendere ogni giornata semplicemente speciale. Sarai felice con lui, straordinariamente felice."
Ginny sorrise ad Harry e lui la catturò in un balcio dolce, prima di essere interrotto da una valanga di gente che si riversava nella stanza.
"IL CANE NO! IL CANE NO HO DETTO!"
Ufo-Boat diede un enorme leccata a Ginny che era appena riuscita a rimettere Lily nella culla e poi iniziò a scodinzolare felice per tutta la stanza.
Molly Weasley entrò arrabbiata "Se sanno che abbiamo portato il cane, ci spellano vivi! Ginny, tesoro, come stai?" Molly si avvicinò alla culla e scoppiò in lacrime
"Com'è bella! La mia nipotina...è tutta sua madre!" Hermione baciò Harry e Ginny, mentre Ron presentava Lily a Rose tenendo in braccio la figlia.
Ma Ginny cercava i suoi due maschietti e vide contro la porta un James stranamente timido che teneva per mano Albus.
Harry si avvicinò e li prese in braccio tutti e due.
"Jamie, Al, lei è Lily. E' la vostra nuova sorella e voi siete i due fratelli maggiori...Mi raccomando controllatela!"
Al sfiorò con una manina cicciotta la guancia della piccola "Lii...bella Lii"
James, si sporse sulla culla.
"Hai capelli della mamma."
"Già"
"Ma sarò sempre io il più grande?"
"Certo!"
"E io dovrò farle usare i miei giocattoli?"
"Se vuoi..."
"Voglio. Però è piccola per salire sulla scopa...E poi quella non gliela faccio usare, è solo mia. Va bene?"
"Va benissimo" Gli rispose la madre, sorridendo.
"Allora ok. Ciao Lily! Mi stai simpatica, ma la scopa è solo mia. Ratti chiari amicizia lunga"  
I genitori sorrisero.
Harry guardò Ginny che sedeva raggiante sul letto, Ron e Hermione che cercavano di tenere Rose alla larga da Boat, Molly e Arthur che guardavano incantati la nipote e i due figli che aveva in braccio. Erano la sua famiglia. E non c'era niente di più bello al mondo.




Salve a tutti! Come vedete ho deciso di continuare questa raccolta di Missing Moments, visto che il primo vi è piaciuto^^Spero vi piaccia anche questo e se volete vedere qualche momento particolare ditemelo, che ci proverò XDD. Ah, non mi chiedete come è venuto fuori il nome del cane che non lo so nemmeno io!  XD La canzone è "Da adesso in poi" di Ligabue.

Grazie a:
potterina_88_: Visto? L'ho continuata! Spero che questo chap ti piaccia come il primo^^Grazie millissime anche per averla messa nei preferiti *me onorata*
Ceci Weasley: Lo so, mi piace essere strappalacrime XD questa è allegra però, dai!Grazie mille!
Jellicalcat: Grazie^^Spero di non averti fatto aspettare troppo a lungo**
maryrobin: Ciao mary**Che bello, sono contenta ti sia piaciuta!! Thank you!! Un abbraccio forte forte
Tappetta: Grazie Tap! Questo ti piace? Si vede molto che adoro James II alla follia? XD Besu!
Fairydreams: Fayyyyy! Ma perchè ti faccio sempre piangere? XDDDD Lo so, mi vergogno a dirvi che pubblico le mie cosette! Cerco di rimediare XDDD Grazie mille tesora, sei sempre una...tesora e io ti voglio troppo bene**abbraccio e bacione grande grande**

Grazie mille anche a chi ha letto solamente e a chi ha aggiunto questa raccolta nei preferiti!








  
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