06/10/2013
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Bene, ero in ansia, e non poco. Dopo poco la pagina facebook ufficiale scrisse questo post:''Italy! Are u ready?
May 19th: Arena di Verona;
May 20th: Mediolanum forum, Milan.''
Si, ero felice, ma non entusiasta, io sono del sud, e i miei non so se mi avrebbero dato il consenso di andare fino a Milano o a Verona, era troppo lontano, dovevo aggiungere anche le spese dell'albergo e dell'hotel, sarebbe stato un casino.
Decisi comunque di chiedere ai miei...
''Mamma'' la chiamai e lei si girò della mia direzione,
''Dimmi'' mi rispose sorridendo,
''Hai presente gli One Direction?'' le chiesi,
''Quei quattro tizi che ti piacciono?'' non era mai riuscita a capire che gli One Direction sono cinque CINQUE C I N Q U E.
'Si, mamma'' l'assecondai io,
'Beh?'' continuò lei,
''Faranno due concerti in Italia, a Milano e a Verona, posso andarci?''
''Tesoro, Milano e Verona sono un pò lontane e sai che la nostra condizione economica non è delle migliori''
''Lo immaginavo...'' dissi ritornando in camera mia con una punta di delusione, sapevo che non eravamo ricchissimi e che il viaggio e l'hotel non potevamo permettercelo, ma ci rimasi male ugualmente... se solo avessero aggiunto una tappa a Roma, o a Napoli...
Contattai Camilla: ''Io: Cami, hai sentito la notizia?
Camilla: Siiiiiiiiiii, oddio, sono troppo felice, verranno a Verona, nella mia città!!
Io: Beata te! I miei non mi ci vogliono mandare...
Camilla: Oddio no... mi dispiace...
Io: Eh, dispiace anche a me, ma purtoppo Verona e Milano sono lontane da Bari..
Camilla: Cerca di convincerli, devi realizzare il tuo sogno!
Io: Ci proverò, ma nulla è assicurato...''
Mi disconnessi e andai a cenare, anche se il mio stomaco era chiuso e rifiutava qualsiasi tipo di cibo.
Mia madre mi vide un pò giù e mi chiese: ''Fede, c'è qualcosa che non va?''
''No, tutto bene mamma.'' Risposi mentendo spudoratamente, ma non riuscì comunque a convincerla...
''E' per il concerto degli One Direction, vero?'' Bingo.
''Si...'' farfugliai ''Ma non preoccupatevi, passerà.'' Mentì, di nuovo e mia madre lo capì, di nuovo.
Fece un sorriso comprensivo e si alzò dalla tavola per sparecchiare. Mio padre non c'era, stava lavorando, infatti tornò verso le 10 di sera.
''Ciao pà.'' Lo chiamavo sempre così: 'pà', non so perchè era un'abitudine.
''Ehi, tutto bene a scuola?'' La solita domanda, che urto.
''Si, si, tutto bene... a scuola.'' Risposi scocciata.
''E la vita come va?'' Mi chiese.
''Pà, non ci vediamo da ieri sera, mica da 10 anni!'' Dissi ridendo.
Scoppiò a ridere anche lui.
Nel frattempo venne mia madre che con fare sospetto avvicinò mio padre dicedogli 'Dobbiamo parlare.'
Era un tono ambiguo, non sapevo se c'era da preoccuparsi o meno.
'Boh, se la sbrigheranno loro.' Pensai.
Siccome non avevo nulla da fare, continuavo ad aggiornare la home di facebook.
Che hobby interessante.
Tutte le ragazze dicono: 'Io faccio danza classica!' 'Io faccio pallavolo!' 'Io faccio golf e boxe!'.
E poi ci sono io che odio lo sport. Ho paura della palla, seriamente, qualsiasi tipo di pallone mi fa paura, in particolare i palloni da calcio e da pallavolo; e per giunta sono pigrissima. Bene, anzi, male.
Mi risvegliai dai miei pensieri perchè un post attirò la mia attenzione...
SPAZIO AUTRICE:
Mi scuso per il ritardo, davvero, mi faccio schifo, ormai vi sarete anche dimenticate di me ahahah.
Anyway, spero che il capitolo vi sia piaciuto, non è nulla di che, ma spero che le mie suspaces finali vi incurisiscano di più. :3
Recensite in tante, per favore. <3
Un bacio, alla prossima. xx