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Autore: Smile_Storm    07/10/2013    1 recensioni
Si dice che se ti piacciono due persone tu debba sempre scegliere la seconda ,perchè se davvero la prima persona ti fosse piaciuta ,non avresti notato l'altra .. Ma se tutto fosse più complicato di così? Se non si trattase di accorgersi degl'altri, ma piuttosto di due facce di uno stesso triangolo di cui tu rappresenti la base..? Due ragazzi molto diversi , due facce della medaglia della perfezione, rubano due parti uguali del cuore di Claire.
Bisogna peró scegliere ,ma come fare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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L’aria inizia ad impregnarsi di gelosia, rabbia, delusione e.. di rivalità ,mi sembra di percepire.
Perché non può mai andarmene bene una? Una soltanto, non mi sembra di chiedere tanto, no?
Così in breve tempo l’allegria dovuta al bel pomeriggio con Will sparisce grazie all’arrivo di Nath.
Mi sento impotente, di nuovo. Non voglio ,è una sensazione che odio ,devo arginare i danni, ma non riesco nemmeno ad iniziare una qualsiasi frase che vengo interrotta da un’altra voce maschile, quella di Nath.
<< Che ci fai tu qui? >> chiede come a voler rimarcare il territorio, riferendosi a Will ,ancora attonito sulle scale. Nella sua voce è palpabile un maledetto misto di sentimenti negativi.
<< Io.. Mi ero.. si ecco ,noi stavamo solo.. >> incespica lui ,insicuro sul da farsi. Viene interrotto bruscamente.
<< Stavate solo.. COSA?! >> tuona Nath. La collera nel suo corpo si noterebbe anche a chilometri di distanza.
<< Ok, ok, calma.. possiamo risolvere civilmente la cosa? >> chiedo io ,tentando di calmare gli animi.
<< Oh si certo ,perché non inizi a spiegarmi ‘civilmente’ come mai lui è qui a petto nudo ,mentre scende dalla tua camera da letto come se fosse una cosa normalissima! Perché è ovvio che potrete spiegarmi e che non è come sembra, giusto? >> ferma per un secondo il fiume di parole velenose e cariche di rabbia che gli esce dalle labbra ,e tutto ciò che resta è il silenzio. << Anzi, sapete cosa? Ho un’idea! Magari vi lascio qui ad elaborare qualche penosa giustificazione da darmi e me ne vado .. Mi sembra un’ottima trovata, ci si vede in giro. >> conclude brusco e deluso lui uscendo e sbattendo la porta dietro se come a voler dare un tono drammatico alla scena tremenda già del suo. Le mie gambe si azionano da sole e meccanicamente le mie mani si chiudono sulla maniglia, spingono in basso e con il contributo delle braccia riescono ad aprire quel fastidioso pezzo di legno tra me e Nathan.
<< Aspetta Nath! >> grido io, non curante di chi potrebbe sentirmi. Non ottengo nessuna risposta da lui se non l’indifferenza. << Lasciami spiegare! Ti giuro che è tutto un terribile malinteso! Ascoltami Nath, ti prego! >> continuo ad urlare e questa seconda volta riesco ad ottenere il suo voltarsi. Si dirige verso di me a grandi falcate ,facendomi involontariamente indietreggiare di circa due piccoli passi.
<< Perché dovrei ascoltarti? >> domanda cercando di rimanere calmo, ma il tono della voce lo tradisce e anche lo sbiancamento delle nocche istantaneo.
<< Perché sai che puoi fidarti di me e che non ti mentirò. >> dico trovando la forza di alzare il mento e sostenere il suo sguardo.
<< No, non è vero. Tu non hai più né la mia fiducia né la mia stima e ora smettila di fare la bambina e lasciami andare lontano da voi due ,o perderai anche il mio rispetto . >> dice risoluto ,mentre noto il suo petto che si alza e si riabbassa a fatica. So che il suo primo istinto ora è colpirmi ,o colpire Will dato che non mi aggredirebbe mai ,so che sono in torto ma non posso lasciarlo nelle sue convinzioni.
<< Va bene, ascolta la mia versione e poi sarai libero o meno di credermi e eventualmente di andartene ,in tutti i sensi. >> ribatto tentando di mantenere la tranquillità e il controllo della situazione, ma dentro di me tutte le mie emozioni sono in subbuglio e lo stomaco mi stringe in una morsa di senso di colpa che non ha intenzione di sparire.
<< D’accordo, ti ascolto. >> acconsente ,mentre sposta lo sguardo per non apparire debole, ma è evidente che lo ho ferito.
Inizio a raccontargli tutto e lui mi ascolta senza mai commentare o intervenire ,in silenzio ,come se stesse elaborando e allo stesso tempo meditando sulle mie parole.
<< E poi ho sentito il campanello suonare, gli ho dato provvisoriamente la prima maglietta che avevo per mano –la tua- ed eccoci qui.. >> tiro un sospiro a fine discorso e vedo che lui non dice nulla << Beh? >> chiedo in cerca di un commento, un affermazione ,un insulto ,un qualsiasi cosa ,ma non il silenzio.
<< Quindi mentre io ero in spiaggia ad affrontare Lauren spalleggiata da Brooke e lo sguardo deluso di Brad, il giudizio degli altri, ecc.. tu eri qui, con lui, a ridere e scherzare davanti a Games qualcosa.. Perfettamente logico direi, non ti pare? >> puntualizza riportando lo sguardo su di me. Nei suoi occhi si legge a chiare lettere lo squarcio che gli si è aperto dentro, a causa mia.
<< Ok, d’accordo, messa così è davvero terribile ,ma io.. io avevo bisogno di pensare ,di qualcosa che mi riportasse il sorriso e che non mi facesse rimuginare su tutto quanto. >> affermo io, tentando di metterla meglio di come gli era parsa, di come sarebbe apparsa a chiunque effettivamente.
<< Beh grazie, anche io ne avrei avuto bisogno e mi sarebbe servita anche un’amica ,una spalla ,un punto d’appoggio, un’ appiglio per il pomeriggio d’inferno in cui mi hai lasciato, ma tu non c’eri ,eri qui a goderti il pomeriggio.. ma certo.>> ribatte prontamente lui.
<< Mi dispiace Nath, non avrei dovuto e ti chiedo scusa, stasera rimedierò a tutto con gli altri, davvero , te lo prometto. >> dico io. Non so più a cos’altro ricorrere.
<< Lo spero. >> dice prima di iniziare ad allontanarsi.
<< Quindi tra noi? >> gli chiedo io , da una certa distanza ormai.
<< Non so, ho bisogno di pensare! >> dice a voce alta allargando le braccia e riutilizzando le mie stesse precedenti parole. Non posso farcela, lo vedo voltarsi e velocizzare il passo verso casa sua e le forze mi abbandonano ,una dopo l’altra ,in un inesorabile flusso continuo che mi distrugge ,portandomi a terra con le mani sul volto umido di lacrime copiose e le ginocchia al petto. Sono vulnerabile ora, sto perdendo tutto.

Dopo qualche minuto sento due forti braccia che mi stringono e il corpo statuario di un ragazzo dietro il mio, seduto a terra come me. So che non è Nath ,ma per un attimo mi immergo in quell’illusione e sembra che mi faccia star meglio, se non fosse che quando ripiombo nella realtà ,le lacrime si fanno ancora più abbondanti a causa della consapevolezza che non so se riavrò mai più le sue braccia attorno alla mia vita, anche in senso metaforico.
<< Ti va una tisana di miele e ribes? Mia nonna dice che è ottima contro i cuori in cattivo stato. >> dice la voce calda dello stesso ragazzo di cui tengo le mani strette nelle mie in cerca di conforto.
<< C-come lo sai? >> chiedo girandomi e guardandolo. Dio, devo sembrare davvero patetica in quello stato.
<< La ho vista prima ,mentre parlavi con.. >> si ferma un attimo e io lo ringrazio dentro di me per non aver pronunciato quel nome. << Beh ,la ho vista e mi sono ricordato di mia nonna e i suoi prodigiosi toccasana. >> conclude sorridendomi, mentre tenta di darmi un po’ di conforto . << Allora ti va un po’? >> chiede lui.
<< S-si.. >> dico tra un singhiozzo e l’altro mentre mi alzo da terra lentamente, andando alla ricerca delle forze perdute pochi minuti fa.

Stiamo li a fino alle 7.30 circa a parlare della mia situazione. Decido che di lui mi posso fidare e inizio a sfogarmi completamente ,come se al posto del bel ragazzo che ho di fronte ci fosse Alison.  Il mio discorso spesso e volentieri è intervallato da crisi di pianto a cui lui subito reagisce con un abbraccio affettuoso ,tutto quello di cui ho bisogno al momento d’altronde. In questo momento mi appare come un ancora di salvataggio, qualcosa che mi impedisce di cedere al baratro e non so davvero se e come potrò mai ringraziarlo.
<< Will.. grazie, davvero, di cuore. >> concludo il mio straziante monologo interiore esternato. << Sei stato davvero fantastico oggi. >> proseguo.
<< Ne avevi bisogno, è questo ciò che fanno.. gli amici >> tentenna un po’ prima dell’ultimo sostantivo. << Non vorrei lasciarti, ma devo davvero andare ora e poi i tuoi staranno per arrivare, perciò.. >> non finisce la frase.
<< Si ,certo, non preoccuparti.. Ci vediamo stasera allora. >> lo saluto io mentre lo accompagno alla porta.
<< A stasera. >> ricambia lui ,uscendo, con un sorriso rasserenante sulle labbra rosee.
Dopo la chiusura della porta la casa ripiomba nel silenzio e la mia mente inizia a elaborare tutti i fatti di oggi pomeriggio ed in un baleno mi ritrovo a pensare alla situazione complessiva e a una possibile soluzione.. Dopo circa un quarto d’ora non ce la faccio più, questa casa mi opprime ed è risaputo che si riesce a ragionare meglio con l’ausilio dell’aria fresca, perciò mi infilo un paio di sandali estivi e esco a fare una passeggiata. Dopo solo qualche minuto sento l’unica voce che in questo momento non vorrei percepire neanche in lontananza.. Mandy. La sua vocina da Barbie Easy si insinua nella mia mente iniziando a rimbombare ,tanto da costringermi a voltarmi e a darle retta.. Che rabbia, ci mancava solo lei!
<< Problemi in paradiso Clary? >> Domanda lei ,avvicinandosi a passi svelti e sculettate decise. Dio quel nomignolo! Il mio nome è Claire ,c l a i r e ,non quell’orrendo soprannome affibbiatomi.
<< Come dici? >> ripeto io ignorando l’ultima parola della sua domanda, già al limite della sopportazione.
<< Oggi ho sentito te e Nath che litigavate ,ero nei paraggi ,sai. >> spiega lei ,affiancandomi. “Ero nei paraggi, sai” si certo.. Ci avrà fatto un appostamento per quanto è oca! << Mi dispiace così tanto.. Sai se è per causa mia mi dispiace ,non sapevo che steste insieme, inoltre quella sera avevamo bevuto molto entrambi e.. >> viene interrotta dalla mia voce.
<< Si certo com.. No aspetta un secondo. >> dico facendo scorrere nuovamente le sue parole nella mia testa. Quale sera e quale alcol?! << come hai detto? >> chiedo con i nervi a fior di pelle ,girandomi di scatto seria e guardandola dritta negl’occhioni nocciola per capire se mente.
<< Che mi dispiace molto.. >> mi risponde con nonchalance ,nonostante –mi ci giocherei casa- abbia capito perfettamente dove voglio arrivare.
<< Dopo quello.. Quale sera e cos’è successo a causa dell’alcol?! >> chiedo insistente, fermandola per un braccio con veemenza.
<< Ok, ok, sta calma, forse ho parlato troppo.. >> temporeggia ancora.
<< Cosa è successo?! >> alzo il tono di voce, decisa a farla confessare.
<< Sai, quando si beve e si lasciando un po’ andare i freni inibitori può accadere che.. ci si ritrovi in strane posizioni ,in strane situazioni e con decisamente troppi pochi vestiti addosso.. >> conferma maliziosa i miei sospetti. Nath mi ha tradita, ancora. Come si permette di venire a casa mia e farmi discorsi sul rispetto e la fiducia?! Sento un dolore familiare provenire dal centro del petto, orientato verso il cuore.. Ecco, mi ero dimenticata cosa significasse essere feriti da una persona e fa ancora più male se è la stessa ,per ben due volte. Sento che il respiro è restio ad aiutarmi e la mente mi si annebbia ,facendo confondere tutto intorno a me ..se non forse, la certezza che le lacrime stanno per cadere sul mio viso. Credo che questa volta creeranno dei solchi per tutte le volte che hanno rigato il mio volto oggi.


Angolo autrice!
Che ne dite? Ve lo aspettavate? Eh lo so, lo so, sono un po’ diabolica ultimamente ,ma è adesso che siamo nel pieno della faccenda.. comunque non preoccupatevi perché ci saranno ancora molti colpi di scena! “Niente è come sembra” ricordate questa frase perché sarà la chiave dei prossimi capitoli.
Ditemi se vi piace o meno, comunicatemi commenti ,critiche o buoni giudizi senza remore eh, la vostra recensione è sempre ben accetta .
Un bacione, alla prossima :*


 
  
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