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Autore: lady lina 77    02/04/2008    2 recensioni
Lina e Gourry... Una volta inseparabili prima che le loro strade, sei anni prima, si dividessero. Ma saranno il destino ed un piccolo ed insignificante lembo di terra a nord della penisola dei demoni a far incrociare di nuovo le loro strade. Su fronti opposti però. E il destino, per loro, ha in mente altri scherzi ben più sconvolgenti.
Genere: Malinconico, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Personaggio originale, Xelloss Metallium
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un leggero e gradevole venticello smuoveva l’erba del prato su cui era seduta. La temperatura era piacevole in quel mezzogiorno di fine agosto ed era una meraviglia stare fuori, all’aperto…

Lina guardò davanti a se e sorrise. A pochi metri da lei, seduta nell’erba e con addosso solo un pannolino bianco, Lily era tutta intenta a giocare con i fiori del prato. Ormai aveva quasi nove mesi ed aveva imparato a stare seduta da sola, con sommo orgoglio della mamma e del papà. Ed amava stare all’aria aperta, proprio come i genitori. Lina era incantata da lei, ogni giorno che passava diventava sempre più bella. I finissimi capelli biondi erano leggermente cresciuti e si muovevano al vento. Gli occhioni erano rimasti blu ed erano grandi e profondi proprio come quando era nata. Ed era diventata cicciotella, Lina se ne accorgeva dalle guance, dalle pieghe delle braccia e delle gambe e dal pancino. Si divertiva a baciarlo e a farle il solletico e amava sentirla ridere. Ed ancora di più amava il rapporto che le legava e che diventava ogni giorno che passava sempre più profondo.

La guerra era finita da mesi ormai, senza un vero vincitore… Sembrava quasi una beffa del destino che tutti quei morti e quel dolore non fossero serviti a nulla se non alla spartizione di qualche terra di confine delle regioni interessate nel conflitto… Su una cosa Xelloss aveva avuto ragione, quella guerra era stata una sconfitta per tutto il genere umano.

Lina sospirò e poi decise di tornare serena. Guardò Lily e la bimba le rispose con un sorriso. “Coraggio pulce, prova a venire verso di me! Magari stavolta ci riesci” - disse allungando le braccia verso la figlia.

Lily la guardò pensierosa, come riflettendo sulla cosa, poi, inaspettatamente, si sporse in avanti, prendendo a gattonare goffamente verso di lei.

Lina si sentì mancare il fiato. Era la prima volta che lo faceva, non riusciva quasi a crederci!

La bimba la raggiunse, si arrampicò sulle sue gambe e poi le cinse il collo con le braccia, stringendosi a lei ridendo.

“Bravissima Lily!” - mormorò Lina baciandole la guancia - “se tuo padre fosse dannatamente più puntuale, probabilmente sarebbe riuscito a vederti anche lui!” - esclamò Lina sbuffando. Cominciava ad essere seriamente irritata per il ritardo dello spadaccino. Doveva essere lì con loro da più di un’ora, era ormai ora di pranzare, lei e Lily avevano fame e di lui non si vedeva ancora nemmeno l’ombra.

Sbuffò, stendendosi sull’erba, con la bimba fra le braccia. Quei mesi estivi li avevano passati a viaggiare. Solo loro tre. Niente banditi, incantesimi e niente di dannatamente pericoloso, solo piccoli incarichi che consentivano loro di muoversi. Come quello che stava svolgendo Gourry. Un ricco signorotto li aveva incaricati di portare un carico d’oro al castello del figlio, il capo-villaggio del luogo in cui si trovavano. Erano in una regione risparmiata dalla guerra, tranquilla, senza pericoli e quell’incarico non aveva destato loro nessuna preoccupazione. Se non che Gourry doveva aver già finito tutto da almeno un’ora!

Lina sollevò gli occhi verso il cielo, ad osservarne i colori. Era limpidissimo e di un blu intenso quel giorno e l’aria era calda e piacevole. Non mancava molto all’autunno e quello sarebbe stato l’ultimo incarico per la stagione, poi sarebbero tornati a casa. Vivevano in un piccolo villaggio e nord-est della penisola dei demoni, in montagna. Era un luogo pacifico che a Lina era sembrato incantato, con i boschi di abeti, i sentieri e gli animali che giravano indisturbati, il luogo ideale per far crescere un bambino e vi mancavano ormai da quattro mesi. Lily aveva dimostrato di amare la vita di viaggiatrice, in quello aveva indubbiamente preso dai genitori. Mai un capriccio, mai un pianto, mai un lamento, sembrava semplicemente divertirsi e rimaneva incantata a guardare i paesaggi nuovi che giorno dopo giorno le si presentavano davanti.

“Mam…ma”.

La maga sussultò al suono dolce di quella vocina stentata ed abbassò lo sguardo verso la figlia che la guardava sorridendo mentre cercava con le manine di stringersi più  a lei. “Hai detto ‘mamma’…” - le sussurrò dolcemente stringendola a se. La prima parola di Lily era rivolta a lei… Lina l’abbracciò ancora più forte, ripensando vagamente a come era sola e disperata appena un anno prima, senza Gourry e con una figlia in arrivo. La sua bambina… all’inizio le era sembrato un incubo scoprire di essere incinta, allora non immaginava quanta gioia le avrebbe portato la sua piccola. Vederla nascere, abbracciarla la prima volta, prendersi cura di lei, riuscire a ritrovarla in mezzo a quel campo di battaglia pieno di nemici. E poi, tutto ciò che era venuto dopo… Ritrovare Gourry, sposarsi con la loro bimba fra le braccia, imparare insieme ad essere genitori. Una volta credeva che il giorno più importante della sua vita fosse stato quello in cui aveva scagliato per la prima volta un Dragon Slave, ora sapeva che era quello in cui era nata sua figlia, da Lily era partita la felicità vera. Ed ora, c’era qualcos’altro che li avrebbe resi ancora più uniti… “Chissà che faccia farà papà quando glielo diremo” - disse ridacchiando, rivolta a Lily.

La piccola, fra le sue braccia, prese improvvisamente ad agitarsi ed un’ombra comparve su di loro ad oscurare il sole. “Sei in ritardo, ci hai messo una vita ed io ho FAME!” - disse Lina sospirando.

Da sopra di lei Gourry sorrise. “Scusa, mi ero perso e non riuscivo a trovare la casa del capo-villaggio e di conseguenza poi non riuscivo più a trovare voi”.

Lina sbuffò. “Ma come? Se stamattina, alla locanda, ti avevo fatto una piantina!”.

Lo spadaccino si grattò la guancia in imbarazzo. “Si, lo so! E’ che io… beh… ecco… l’ho persa”.

La maga si sollevò, mettendosi a sedere, con Lily seduta sulle sue gambe. “Sei senza speranza! Mi chiedo come abbia fatto l’esercito di Elmekia a sceglierti come generale!”.

A quelle parole Gourry scoppiò a ridere e la imitò, sedendosi accanto a lei. Poi prese fra le braccia la figlia. “Ciao principessina, mi sei mancata stamattina!” - disse prima di stamparle un bacio sulla guancia.

“Sei mancato anche a noi e a causa del tuo ritardo ti sei perso la sua prima gattonata e la sua prima parola” - disse Lina orgogliosa, fissando la bimba che stava giocando ad arrampicarsi sul petto del papà, tirandogli i capelli.

Gli occhi di Gourry si spalancarono. “Davvero è riuscita a muoversi e a parlare? E cos’ha detto?”.

Lina ci pensò un po’ su, poi… “Ha detto: dove cavolo è papà che ho fame?”.

Gourry la fissò, chiedendosi seriamente se stesse scherzando e Lina decise di porre fine al gioco. “Ha detto mamma” - sussurrò, stavolta seriamente.

Gourry sorrise e la strinse a se col braccio libero. Lina se lo meritava che la prima parolina di Lily fosse per lei, aveva sempre sperato che sarebbe stato così.

“Com’è andata stamattina Gourry?” - chiese improvvisamente Lina distraendolo dai suoi pensieri.

Lo spadaccino sollevò le spalle. “Parli dell’incarico? Bene, non ci sono stati problemi! Ho consegnato al capo-villaggio il carico, mi ha pagato e tutto è finito lì. Non abbiamo guadagnato molto ma, insieme ai soldi che abbiamo racimolato quest’estate, direi che possiamo passare un inverno tranquillo. E voi due, che avete fatto? Cos’era quella cosa segreta che dovevi fare di cui mi parlavi stamattina?”.

Lina sorrise a quella domanda, mentre la sua espressione si addolciva. “Dovevo andare da un medico a fare una visita”.

“Un… medico…?”. Gourry la fissò terribilmente preoccupato, in preda al panico. “Stai male?”.

La maga scosse la testa. “No, sto benissimo, sono sana come un pesce! Avevo semplicemente un sospetto e lui me l’ha confermato”. Si avvicinò poi al suo orecchio, sussurrando. “Stai per diventare di nuovo papà. Volevo aspettare di essere sicura prima di dirtelo”.

Per qualche istante Gourry entrò in una specie di stato catatonico, perdendo il contatto con la realtà che lo circondava, tanto che Lina cominciò a sospettare che gli fosse venuto un colpo.

“Gourry?”.

“Lina” - sussurrò Gourry. La promessa che si erano fatti al campo di battaglia di Elmekia… Lina aveva mantenuto la parola data. D’istinto la strinse a se, talmente forte che la sentì sussultare, poi si allontanò lievemente da lei per guardarla in volto. “Stai bene?” - le chiese semplicemente.

Lina sorrise, baciandogli lievemente le labbra. Erano così strane quelle attenzioni, soprattutto se paragonate alla gravidanza di Lily che aveva fatto da sola. Solo in quell’istante si accorse veramente di quanto Gourry gli era mancato allora… Quella gravidanza l’avrebbe trascorsa insieme a lui e Lily, serenamente, circondata dall’amore della sua famiglia. Tutto sarebbe stato diverso. “Sto benissimo a parte sonno e fame! Ora dovrò mangiare per due!”.

Gourry la fissò terrorizzato. Quanto gli sarebbe costata quella gravidanza? La bimba, fra le sue braccia, gli tirò i capelli e Gourry focalizzò la sua attenzione su di lei. Lily era la sua principessina, la vedeva piccolissima ed ora sarebbe diventata una sorella maggiore. “Hai sentito piccolina? Mamma e papà ti daranno presto un fratellino o una sorellina con cui potrai giocare e nel frattempo io e te ci prenderemo cura della mamma”.

La bimba sorrise e Lina allungò una mano ad accarezzarle i capelli.

“Non hai paura?” - chiese improvvisamente Gourry. Lui era terrorizzato. Quel bimbo loro due l’avevano cercato ed ora che era una realtà sentiva un’incredibile preoccupazione per la moglie. Si ricordava dei racconti di Lina sulla maternità di Lily e non voleva vederla soffrire perché non stava bene. Si sentiva impotente…

“Non preoccuparti” - rispose Lina in tono tranquillo - “sto e starò bene, me lo sento! E’ tutto diverso dall’altra volta, sono serena, ho voi due accanto a me ed è una gravidanza che ho voluto e cercato. Vedrai Gourry, i prossimi mesi saranno bellissimi e non vedremo l’ora di conoscere la pulce numero due. Ma ho bisogno di riposo e direi che abbiamo un motivo in più per tornarcene a casa subito”.

Gourry annuì, si rialzò e la aiutò a fare lo stesso. “Già, hai detto bene, ti serve riposo! Motivo per il quale, d’ora in poi, Lily starà in braccio a me! Comincia a diventare pesante”.

Lina lo guardò storto. “Guarda che non è necessario”. Non voleva limitare il tempo con sua figlia.

Gourry fece finta di non sentire quelle parole. “Non avevi fame? Coraggio, torniamo alla nostra locanda, pranziamo e poi rimettiamoci in viaggio per tornare a casa!”.

“Aspetta!” - esclamò Lina. Si stavano dimenticando di una cosa. Corse verso il piccolo torrente che scorreva in quel prato e raccolse da terra un peluche a forma di orsetto. Era di Lily, gliel’aveva regalato Gourry la prima notte che aveva dormito da sola nella sua culla e ci avevano giocato quella mattina, sulle rive di quel piccolo corso d’acqua.

La maga si specchiò nel torrente e sorrise. Si vedeva bella, incredibilmente bella. Ma non per i capelli lucenti, per gli occhi grandi o per il fisico minuto, si vedeva bella per quello che era diventata. Amava essere una moglie e adorava essere una mamma. La sua espressione era felice benché di nuovo, per mesi, non avrebbe potuto usare la magia e non gliene importava nulla eccetto per il fatto che non avrebbe potuto creare quelle piccole sfere di luce che a Lily piacevano tanto e che la incantavano.

“E allora?” - disse Gourry, giunto dietro di lei - “perché ci metti tanto?”.

Lina si voltò e sorrise, mettendo il peluche fra le mani di Lily. “Che domande! Stavo ammirando la mia incommensurabile bellezza  nell’acqua”.

Pensava che lo spadaccino avrebbe risposto con una battutaccia ma Gourry si limitò ad attirarla a se. “Già, e nell’ultimo mese mi sei sembrata ancora più bella! Ed ora so il perché!”. Le mise una mano sul ventre piatto, accarezzandolo piano. “E qui?”.

Lina annuì. “Già! Tra qualche mese potrai sentirlo muoversi”.

Anche Lily, forse per imitare il padre, allungò una mano alla sua pancia e Lina scoppiò a ridere.

“E allora, il tuo istinto materno che ti dice? Sarà un maschietto o una femminuccia?” - chiese Gourry.

“Tu cosa vorresti?” - ribatté Lina.

Lo spadaccino ci pensò un po’ su e poi sospirò. “A me basta che stiate bene tutti e due, per il resto sarà quel che sarà”.

Lina sorrise e lo guardò in modo un po’ malizioso. Il suo istinto materno gli aveva già suggerito la risposta alla domanda del marito ma decise di mantenere il segreto ancora per un po’. Perché dirglielo subito e rovinargli la sorpresa? Ancora pochi mesi e Gourry l’avrebbe scoperto da solo che sarebbe arrivata nella sua vita un’altra principessa.

 

 

 

                                                  

  
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