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Autore: Sotalia    02/04/2008    1 recensioni
Un assurdo seguito del settimo libro, un po' amaro e molto intricato. Ho mescolato l'azione all'approfondimento psicologico dei personaggi. Perchè i sogni vivono per sempre...
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 14

CAPITOLO 14

 

PUNTO DI ROTTURA

 

Ridevano. Erano dietro la porta, che ridevano. Due uomini. Per assurdo, avevano la stessa età. Ci era voluta la morte per renderli davvero uguali. Forse in quel modo Sirius era riuscito davvero ad avere James. Ma Harry era cambiato molto negli ultimi anni. No davvero, non poteva somigliare a James. Si sentì toccare la vita. Hermione chinò la testa e vide Sirius junior accanto a sè che la guardava tutto trafelato. Stupidamente si preoccupò se il bambino aveva capito che stava origliando alla porta. “Zia, mamma ti vuole di là. In cameretta mia”

Hermione annuì. Il bambino le fece strada fino alla sua stanza tenendola per mano. Iniziava a rendersi conto che qualcosa decisamente non andava. Rimase fuori della porta, ed Hermione la richiuse dietro di sè senza curarsene.

Ginny era accasciata accanto alla finestra, rossa in viso e livida di rabbia. Erano emozioni molto forti.Troppo forti.

“Herm, vieni un po’ qui”

L’amica le si sedette accanto. Era ancora stordita dalla crisi isterica di poco prima, e Ginny, rendendosene conto, si irritò ulteriormente. Irrazionalmente, certo, ma comunque la sua irritazione aumentò. “Guarda qua” le gettò in grembo il giornale.

Un articolo di Rita Skeeter, in prima pagina. Un’intervista, per la precisione. Una foto di Ron, evidentemente ubriaco, spalla a spalla con il fantasma di Stan Picchetto. E tante, tante volte il nome di Harry Potter.

Hermione lesse, mentre accanto a lei Ginny scivolava ad occhi chiusi lungo la parete.

“Ecco come ha festeggiato il Natale, l’idiota” commentò Ginny. “Ci ha messo nella merda. Harry sicuramente sarà indiziato per l’assassinio del babbano e di quell’altro tizio, quel Connor. E dovremo rendere conto della sua posizione presso il Ministero, e del suo ruolo nella guerra contro Voldemort. E della sua scomparsa. E dei morti viventi. E dei suoi rapporti con Voldemort. E forse anche dei Doni della morte. Fantastico vero?”

Ginny si voltò verso Hermione. La donna era pallida. Troppo pallida. Hermione non era mai stata forte come lei. Non era mai stata capace di convertire tutti i sentimenti negativi in rabbia, rendendole possibile sfogarsi. Hermione aveva sempre avuto un’emotività estremamente volubile e suscettibile. Ecco perchè stava per avere un’altra crisi isterica. In quegli ultimi anni era diventata sempre più debole.  Come l’amore intenso per Ron l’aveva tenuta in pedi, allo stesso modo non aveva fatto che infliggerle nuovi colpi.

Ginny le si inginocchiò davanti, tentando di calmarla.

 

Si risvegliò in un vicolo puzzolente di vomito. Il suo vomito. L’unica cosa che gli era ben chiara era quella strana sensazione allo stomaco, come di un fagotto bagnato e stropicciato. Non sapeva come fosse finito lì. Non ricordava nulla. Chiese all’orologio che giorno fosse e quello cinguettò 25 dicembre, Ron. Buon Natale. 25 dicembre? E come mai non ricordava niente della vigilia? Si era ubriacato insieme a Harry? E perchè mai avrebbe dovuto abbandonarlo lì? Ah, no. Harry era sparito. Ah, no. Harry era tornato. L’ultima cosa che si ricordava della sera prima era Melinda con dell’idromele in mano e un’espressione contrita sulla faccia. Ah, no, ricordava anche dei pensieri indecenti su Rosmerta e poi, Stan Picchetto. Bhè, no, Stan Picchetto se lo doveva essere sognato. Ah, no. Non se l’era sognato. C’era lì sul giornale accanto a lui una foto con loro due abbracciati insieme...

Rendendosi improvvisamente conto di cosa ciò volesse dire Ron si rizzò in piedi. Ebbe un capogiro e dovette appoggiarsi al muretto muffito alle sue spalle. Esaminò il giornale. Era la copia di quello stesso giorno. Lo stomaco si torse ancora di più nel leggere l’intervista che Rita Skeeter gli aveva fatto. Un foglietto cadde nell’umido della stradina. Ron lo raccolse.

Tante grazie.

c’era scritto. E sotto, una firma svolazzante e affettata:

Rita Skeeter

 

---

 

L’intervista

Come mai, signor Ronald Weasley, si trova ubriaco per le strade di Hogsmeade?

Perchè, eh, sa, è buffo, perchè mi sono incazzato col mio migliore amico: Harry Potter. E poi ci si è messa pure mia moglie e ci ho litigato. E quindi sono uscito. Ma non volevo ubriacarmi. Mi ci sono trovato, ecco.

 

Cosa l’ha portata all’alterco con Harry Potter e sua moglie Hermione Granger?

E’ che Harry era scomparso, vede? Io lo cercavo col deluminatore, questo qui vede? Me lo ha passato Silente quando è morto. Infatti lui sapeva che mi sarebbe servito. Perchè infatti quando me ne sono andato con questo ho potuto tornare. Era proprio intelligente Silente. Aveva previsto proprio tutto. Infatti aveva deciso lui di essere ucciso da Piton, non è stata colpa di Piton. E quindi, sì, sì, ora ci arrivo. Io l’ho cercato, col deluminatore, che serve ad arrivare alle persone, no? E l’ho trovato ma era strano, e anche se era lui, nel suo corpo c’era un altro. Tipo un fricchettone. E poi quando siamo andati tutti insieme a cercarlo di nuovo era così ma con un altro. Quando siamo tornati a casa Harry ci ha detto che sia per la pietra della resurrezione sia per la cicatrice i maghi e i babbani uccisi per colpa di Voldemort se volevano potevano possederlo per tornare in vita per un po’.

 

Come hanno funzionato questa pietra e la cicatrice? Ce lo sa spiegare?

Sì. Praticamente la cicatrice, che sempre ha messo un legame tra Harry e Voldemort perchè gliel’ha fatta lui quando ha cercato di ucciderlo che Harry aveva un anno, ha attirato quelli che erano morti per colpa di Voldemort. Poi con la pietra della resurrezione Harry li ha riportati in vita attraverso il suo corpo invece che al solito modo con la pietra della resurrezione, che sennò i morti li fa tipo ombre.

 

La pietra della resurrezione non sarà mica uno dei doni della morte?

Proprio così! Ammazza, li conosce? Harry aveva pure gli altri due, ma la bacchetta non ce l’ha più perchè la data tipo a Silente, mi pare, ma non sono sicuro perchè mi pare che ha fatto così ma non mi sono mai fatto spiegare proprio bene. Nella tomba, mi pare. Nella tomba di Silente. Il mantello dell’invisibilità ce l’ha ancora, da quando ha undici anni che glielo ha portato Silente. E pure la pietra. Con la pietra infatti credo che riesce a parlare con la mamma e il papà morti, anche se non ce l’ha mai detto.

 

Ma, esattamente, che genere di legame istituisce la cicatrice tra Harry Potter e Colui-che-non-deve-essere-nominato?

Non si è mai capito. Anzi, no che dico! Harry era uno degli Horcrux di Voldemort. Quindi aveva un pezzetto di anima di Voldemort dentro, ecco perchè sentiva le voci e sapeva sempre tutto di lui, ma non era posseduto eh? Ecco perchè quella volta nella Foresta Proibita si è fatto ammazzare. Così Voldemort ammazzava pure il pezzetto di anima.

 

Harry Potter è stato ucciso? E’ questo il motivo della sua scomparsa?

(Weasley ride) Ma no, che non è questo! E’ successo ai tempi della battaglia di Hogwarts, quando Harry ha ucciso Voldemort! Non lo sa? Quando avevamo diciassette anni!

Ma capisco il suo stupore -dovrebbe vedere la sua faccia (ride ancora), signora-. Neanche io lo sapevo prima di oggi pomeriggio! Non ce lo aveva mai detto.

 

Harry Potter è resuscitato? Mi sembra un po’ improbabile!

Invece è successo, guardi un po’. (L’intervistato ride in modo incontenibile e siamo costretti a interrompere momentaneamente la seduta) Grazie per l’acqua. Comunque, dicevo, Harry ci ha spiegato che con la pietra della resurrezione ha chiamato i suoi genitori e lo hanno accompagnato da Voldemort. Poi Voldemort lo ha ucciso e Harry si è ritrovato alla stazione di King’s cross. Ma non era la vera stazione era solo nella sua testa. Tipo anticamera dell’aldilà. E lì ci ha incontrato Silente, che era già morto, ecco perchè, ci ha parlato, e ha capito tutto. Poi è tornato in vita e ha ucciso Voldemort. Non è possibile però è così, che ci vuole fare?

 

E per tutto questo tempo Harry Potter ha ospitato nel suo corpo dei defunti? Per questo motivo è scomparso?

Proprio così.

 

Vuole raccontarmi qualcos’altro che l’ha turbata, signor Weasley?

No, sì. Mio fratello e Sirius Black e anche Stan Picchetto sono tornati così. E non si sa come. Adesso Fred e Sirius stanno a casa di Harry. Harry era tanto contento quando ha visto Sirius. Era il suo padrino sa? Si volevano molto bene.

 

Signori lettori, spero di aver fornito un resoconto esauriente della situazione, e limiterò i miei commenti per riguardo alla vostra intelligenza, che senz’altro salterà da sola alle conclusioni opportune. Harry Potter è stato in giovane età posseduto dall’anima di Voi-sapete-chi. Sappiamo fino a che punto l’influenza del noto mago si sia spinta? Inoltre, in tempi recenti, dopo aver mostrato svariati segni di instabilità, come sono riuscita a dedurre da una serie di farfugliamenti confusi del signor Ronald Weasley, si è prestato alla possessione di defunti maghi e babbani. Che siano attribuibili a lui i due omicidi di ignota attribuzione, ma sicuramente riconducibili alla stessa bacchetta, di cui molto si è parlato negli ultimi giorni? A voi il giudizio finale.

 

---

 

Ginny bussò. Le voci si interruppero. Aprì al porta. “Bisogna fare qualcosa” disse a Harry sbattendogli bruscamente il giornale sulle gambe. Aveva quel tono di voce calmo che lo inquietava tanto.

Harry lesse. “Hermione dov’è?” “George se ne sta prendendo cura. Si è sentita male.”

  
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