Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: ehikidrauhl    07/10/2013    1 recensioni
-eih piccola, un giorno sarai mia.- mi girai -uh, mi sente anche quando è in coma profondo.- continuava ad accarezzarmi dolcemente, sentivo il suo respiro sulle mie labbra, cercai di non sorridere, di restare ferma -vorrei sapere se tu mi vuoi come ti voglio io. Mi sto rendendo conto che è inutile parlarti se tu dormi, quanto sono stupido...-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sei pronta?- chiese Justin, erano le prime e vere proprie ferie di Justin, passammo un pò di tempo a NY insieme. Mi misi l'orecchino, presi la pochette. 
-Sì, tu?- si sistemò la cravatta, io le passai una mano tra i capelli e poi uscimmo. -gli occhiali.- entrammo di nuovo in casa e prendemmo i nostri occhiali da sole. 
-Okay, ci riconosceranno comunque.-
-Non fa nulla, ricordati io sono la parente lontana.- andammo in un hotel, dove c'era un matrimonio, ci sedemmo negli ultimi posti e una ragazza si sedette vicino a Justin. 
-Tu sei Justin Bieber?- Justin mi guardò.
-Sì.- disse Justin. 
-E cosa ci fai qui?- 
-La mia ragazza è una parente lontana.- disse, io mi affacciai e salutai con la mano, poi lei mi porse la sua di mano e io la strinsi sorridendo. 
-Tu sei parente di Klaus o di Elena.- aspetta questo non è The Vampire Diaries vero? Potrei iniziare a urlare.
-Sono parente di Elena.- dissi -Cugine di secondo grado.- 
-Mi pare di averti già visto...- 
-Beh sono la ragazza di Justin Bieber, è normale.- dissi ridendo. 
-Ow, sì certo, ora vado davanti. Ci si vede di sopra.- noi annuimmo. 
-Che cazzata Aravis.- disse Justin. 
-E' la quarta volta che mi infiltro a un matrimonio, dove non sono invitata, è un divertimento, lascia parlare me.- dissi tenendole la mano. 
-Mio Dio, sei terribile.- 
-Divertiti Bieber! Sii una persona normale, non che tu non lo sia, ma la tua vita è in un'altra galassia, quindi torna sulla via Lattea e divertiti con la tua ragazza.- poco dopo entrò la sposa che mi salutò nonostante io non la conoscessi. Finì la cerimonia Justin e io iniziammo a correre verso la sala del ricevimento. 
-Due?- chiese Justin vicino a un cameriere con dello champagne. 
-Sì.- risposi prendendole la mano e poi i due bicchieri di champagne. 
-Bevi più di me.- disse. 
-Bevo più di te perché... perché sì.-
-Non è una risposta valida.- disse. 
-Con chi sei andato a letto?- chiesi. 
-Con la chitarra.- disse. 
-Ha un buco abbastanza grande.- 
-Come...- 
-Non come il tuo cervello.-
-Ti amo.- 
-Anche io.- mi diede un bacio poi iniziarono ad arrivare gli altri invitati. 
-Cara tu sei una compagna di università di Elena vero?- chiese una nonnetta. 
-Sì, ma non stiamo negli stessi corsi.- 
-Ma la conosci?- mi chiese Justin. 
-No, ho detto una cazzata.- 
-Pomiciata al fondo della sala?-
-Andata.- solo che un fondo della sala non c'era. -No, non c'è un fondo. JUSTIN!- esclamai vedendo delle Louboutin nere. 
-Fammi indovinare, Jeffrey Campbell?- 
-LOUBOUTIN!- 
-Piccola guardami. Sono uguali alle tue.- disse girandomi verso di lui. 
-APPUNTO, DUE RAGAZZE NON POSSONO AVERE LE STESSE SCARPE AD UNA CERIMONIA. E' COME SE TU FACESSI UNA CANZONE CON LO STESSO SOUND DI NON SO CHI. QUELLA ZOCCOLA DEVE TOGLIERSELE.- non sapevo neanche perché stavo dando di matto così, semplicemente non avevo nulla da fare, non mi colpiva avere le scarpe uguali a quella ragazza, avevo voglia di sue attenzioni, non mi bastavano quelle che mi dava. 
-Amore non è plagio.- disse -senti calmati.- 
-Non ho motivi per...- mi diede un bacio senza farmi finire di parlare. -...ora sì.-
-Oh, entrano gli sposi. Sì beviamo.- 
-Sì, ho fame.- disse, ci sedemmo al tavolo e pochi dopo secondi iniziarono a servirci, mangiammo e bevemmo dicendo cavolate con gli altri. Poi iniziarono a mettere musica, proprio Up, la mia canzone preferita, Justin mi prese la mano e mi portò a ballare. -Allora dove andiamo?- 
-In Francia.- dissi. 
-Mmh.-
-Parigi è la capitale dell'amore.- voglio vedere se mi porti sulla torre, dove tu hai portato Selena quattro volte, voglio vedere se mi ami veramente, se mi ami così tanto come dici di amarmi, o se mi vuoi solo per giocare. 
-Low cost?- 
-Low cost.- dissi, mentre cambiavano canzone ogni secondo. Continuammo a ballare e io tornai a casa scalza. Speravo veramente che Justin mi portasse a Parigi, ma così non fu, ci rimasi un pò male, ma non l'avrei odiato per questo. 
  
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