Questi
personaggi non mi appartengono, ma sono
proprietà di Masashi Kishimoto,questa
storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
CAP
1: UN NUOVO ANNO SCOLASTICO
La
bella stagione stava per finire ma potevano
ancora godersi le ultime giornate di sole. Purtroppo però
quella stessa mattina
la scuola sarebbe ricominciata e quindi dovevano dire addio a tutto
quello che
poteva rappresentare l’estate e dare il benvenuto a libri,
interrogazioni e
compiti in classe. Kiba correva in sella alla sua bicicletta lungo le
strade
colme di studenti, la gomma in bocca e le cuffiette sulle orecchie
canticchiando una canzone rock.. A causa del caldo indossava ancora la
divisa
estiva, la cravatta era allentata sul collo e i capelli erano
scompigliati dal vento.
Come ormai era consuetudine, andò a prenderla a casa per poi
andare assieme a
scuola.
Arrivato, il
moretto un po’ accaldato per la corsa, frenò
davanti alla casa e con il
campanellino della bicicletta mandò un paio di squilli
DRIN DRIN!!!
Aspettò qualche secondo…niente…non
usciva…allora
ispirò ed urlò:
“Temari!!! Ti muovi? Altrimenti facciamo tardi anche
il primo giorno di scuola! Sai, non vorrei essere proprio io ad
inaugurare
l’aula delle punizioni!”
La porta della casa finalmente si aprì ed uscì
Temari con il toast ancora in bocca e la cartella sulle spalle, seguita
dal
fratellino, di un anno più piccolo, Gaara. I ribelli capelli
biondi erano
raccolti nella solita pettinatura sbarazzina, anche lei indossava la
divisa con
la camicia a maniche corte a causa del troppo caldo. Con un cenno della
mano lo
salutò, Kiba rispose al saluto e le fece segno di muoversi.
Lei sorrise meravigliosamente,
gli strizzò l’occhio e corse verso di lui.
Divertita disse: “Andiamo?“
Lui le rispose con un cenno del capo, poi vide quel
nanetto di Gaara
che gli si avvicinava
“E dovrei portare anche Gaara?? Insomma già tu non
sei certo leggera come una farfalla… se porto anche lui
arriverò a scuola in
preda ad un infarto! Lui se la può fare benissimo a
piedi!”
“Insomma non fare l’isterico” rispose
tranquillo il
rosso sedendosi sul portapacchi posteriore
Temari si era piegata dalle risate, sia lei che suo
fratello adoravano schernirlo. Poi agile si sedette sul palo della
bicicletta,
ed entusiasta urlò:” Allora, si parte??”
Rimanendo
allo scherzo Kiba urlò: “Ah no! Aspetta Temari,!
Devo chiedere a Kankuro se
anche lui vuole salire…sai sarebbe da
maleducati…Kankuro! Kankuro!”
Dalla casa arrivò una voce:” Vai al diavolo Kiba!
Mi
arrangio, non preoccuparti!”
Risero tutti e con fatica Kiba iniziò a pedalare.
Appena arrivati, corsero verso il tabellone delle
classi. Temari sperava almeno quest’anno di essere finalmente
in classe con
Nara. Si…Shikamaru Nara, il ragazzo di cui era perdutamente
innamorata dal
primo giorno della prima superiore.
Lei e Kiba si fecero largo tra la folla, inspirarono
assieme e poi iniziarono a cercare il loro nome tra le varie liste
delle
classi.
“Hei Tem!
Siamo finiti nuovamente in classe assieme!” disse felice il ragazzo
“Oh no! Ancora???” rispose lei. Lui allora
abbassò
gli occhi dispiaciuto ma lei gli diede un pizzicotto sul fianco e gli
sussurrò
all’orecchio: “Dai scemo! Lo sai che ormai
è tradizione che io e te finiamo
vicini di banco ogni anno!” sul volto abbronzato
ritornò lo splendido sorriso
caldo.
Poi Temari riprese la ricerca, pregava che quel
dannato cognome fosse nella stessa sua lista. Era tesa e le mani le sudavano. Poi
finalmente:
13
Nara Shikamaru
Finalmente
erano finiti in classe assieme! Finalmente
avrebbe potuto conoscerlo! Emise un urletto di gioia, congiunse le mani
e
saltellò sul posto felice facendo dondolare le codine che
portava in testa
“Allora
c’è
anche il tuo principe azzurro con noi quest’anno!”
le disse Kiba facendole
l’occhiolino
“Già! Credo che sarà davvero un anno
meraviglioso!”
e così dicendo si diressero assieme, prendendosi a braccetto
verso Hinata,
Neji, Lee e Shino.
Poco
distante da loro Shikamaru era appoggiato
annoiato al muro della scuola, aveva una dannatissima voglia di fumarsi
una
sigaretta ma sapeva che se qualche professore lo avesse beccato gli
sarebbe
toccata una bella ramanzina. Sbuffò ed aspettò
che Naruto e Choji facessero
ritorno per informarlo riguardo alla classe d’appartenenza.
Il biondino arrivò saltellando e canticchiando:
“Terza C!!! Siamo tutti finiti in terza C!!! Non è
possibile che sia una
coincidenza, ci sarà sicuramente lo zampino di uno dei
nostri padri!”
“Già!” sentenziò Choji
avvicinandosi, poi continuò:
“ Ma chi se ne frega…ah, c’è
anche la dolce Ino con noi!”
“Che palle!” sbottò Shika, togliendosi
una ciocca di
capelli dal volto
“Dai che ti fa comodo divertirti con lei!”
“Bè quando mi annoio…si” si
guardarono e tutti e tre
scoppiarono a ridere. Proprio in quel momento la splendida biondina dai
capelli
lunghi e lisci li raggiunse. Sicura di se si avvicinò a
Shikamaru, gli prese il
volto tra le mani e lo bacio intensamente, poi con fare sensuale:
“Allora siamo
finiti nella stessa classe anche quest’anno! Ci
sarà da divertirsi!”
“Ahio!!! Ma dico sei impazzita?”
“Oh, mamma! Scusami, sono in ritardo!” appena guardò in
volto il ragazzo ne rimase
estasiata, era veramente bellissimo, quei capelli rossi spettinati
facevano
risaltare ancora di più quei perfetti occhi color acqua
marina e la pelle color
porcellana. Lui si stava massaggiando il fianco sopra cui era caduto,
poi
timido disse: “Cerca di stare più
attenta!”
“Scusa! Scusa! Senti, vedrò di farmi perdonare
prima
o poi!” disse la frase tutta d’un fiato, sperando
di non arrossire. “Ok” si
limitò a risponderle lui
“Ehm…come ti chiami? Sai, sapendo il tuo nome mi
sarà più facile trovarti quando un giorno
verrò ufficialmente a chiedere
perdono!”
Lui sorrise appena spostando lo sguardo: “Gaara, mi
chiamo Gaara!”
“Sakura! Piacere!” poi sentirono la campanella
suonare e corsero entrambi in direzioni opposte…in ritardo!
Ragasse
sono tornata! Non è nemmeno passato un
giorno! ^^ ma è me piace tantu scrivere ff e che ci devu
fare? ^///^
Le coppie sono quelle che vi sono state presentate…colpi
di scena a parte
La vostra Tochan vi manda un bacione enorme e saluta
i nuovi e vecchi lettori. Kiss kiss