Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: thegirlwiththebook    07/10/2013    7 recensioni
Mio fratello salta dalla poltrona,avvicinandosi a me con molta calma.
Una calma che mi fa letteralmente scazzare e agitare la mazza che,accidentalmente,colpisce la lampada posta sul mobiletto di fianco alla poltrona.
Spaventato dal rumore,Peloso fa un salto di quindici metri e si appende al lampadario,mentre sul mio volto compare un sorriso da maniaca.
-Vieni peloso,giochiamo alla pignata-
Dlin Dlon Dlin DLon Dlin Dlon DLin Dlon. Dlan.
Mio fratello sceglie I gatti come sceglie i campanelli : in entrambi i casi,gusti di merda.
_________________________________________________________________
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Okay girls, sono viva lolz
No okay, sarò veloce, va bene?
Senza troppi giri di parole, vorrei scusarmi enormemente per il ritardo ma, tra i biglietti, la scuola, lo studio e robe varie, ho avuto davvero pochissimo tempo per scrivere e, come ho già spiegato, se non sono di buon umore, non mi riesce nulla.
Allora, partendo da questo capitolo, vorrei dirvi in primis che NON sarà divertente come gli altri e che, più che altro, è un capitolo di passaggio (anche se è molto lungo). E nulla, so che non sarà divertente, lo so benissimo, ma questo mi serviva per tirar le somme e, senza, non posso far continuare la storia.
Mi dispiace chhe abbiate dovuto aspettare così tanto per sta merda ma, comunque, questo è il capitolo.
Avete il permesso di essere cattive.
Holly xx


__________________________________________________________

Peloso.

Peloso fuori dai coglioni.

Peloso via dalle ovaie.

E io non ho dovuto fare nulla.

Che poi, che minchia significa che è fuggito di casa? Manco fosse un essere umano.

Sorrido sorniona, ripensando che ad ogni frase tetra di Harry, ho sempre mormorato 'specchio riflesso e Peloso finisce nel cesso'

Certo, le cose non sono andate proprio così, ma chissene, almeno me lo sono tolta dai coglioni.

-E la polizia ha detto che non può intervenire prima di 48 ore, questo vuol dire che...-

Non dire che dobbiamo organizzarci in squadre per cercarlo, non dire che dobbiamo organizzarci in squadre per cercarlo, non dire che dobbiamo organizzarci in squadre per cercarlo, non dire che dob -Dovete organizzarvi in squadre per cercarlo.- e, finito di parlare, Cicì entra in giardino, rotolando su se stessa perché incastrata nel cestino della spazzatura che teniamo in cucina.

-Stupida gallina.- sussurro, mentre Ed comincia a dividerci in squadre.

-Cicì, o la smetti di ruttare e agitarti o giuro su Dio che ti ficco in culo a Gigi.- e, magicamente, Cicì si calma.

-Ronns, tu starai con Za..-

-Sto io con Ronny.- risponde qualcuno alle mie spalle.

Io e Cicì ci giriamo per guardare e, entrambe, restiamo a bocca aperta quando vediamo Louis.

-Davvero? - chiedo, aggrottando le sopracciglia.

E Lou anniusce mentre io, felice, mi giro a guardare Zayn.

Il pakistano è impegnato a mandare messaggi, troppo incazzato per essere felice per me.

Faccio spallucce e, con Cicì sottobraccio, mi alzo e mi pulisco i pantaloni.

 

 

-Quindi, Ronny, come va la vita?- neanche rispondo all’inutile domanda di Louis, troppo impegnata a pensare a tutti i momenti passati con Peloso.

*Flashback.*

-Mamma, mamma!-

Mia madre si girò, lasciandomi a giocare con le bambole di pezza.

-Cosa c’è, Eddy?-

-Guarda cosa ho trovato!- esclamò fiero mio fratello.

-Ed, ma è un gattino?- chiese mia madre, indicando la piccola palla di pelo grigia mentre mio fratello, felice, annuiva.

-Era in uno scatolo vicino un cassonetto della spazzatura.- sussurrò, accarezzandolo appena.

Per poi –Possiamo tenerlo?- sussurrare, gli occhioni grandi e lucidi, quelli che usava per chiedere qualcosa alla mamma.

-Ed, noi..-

E lì mi alzai, faticando appena un po’, per correre verso mio fratello e poi, successivamente, in camera mia. Scelsi con cura tra i tanti passeggini che avevo, per poi afferrarne uno, liberarlo dalle bambole, e correndo al piano di sotto.

-Pellossso.- sussurrai, accentuando qualche letterra, allungando le manine piccole e paffute e sorridendo sorniona a mio fratello.

E mamma, intenerita, non fu capace di dire di no.

C’è da dire che però mi pentì subito della mia scelta visto che, neanche qualche minuto dopo, mentre ero intenta a scorrazzare Peloso per il giardino dentro il mio passeggino preferito, scivolai per la prima volta.

Quando avevo cominciato a camminare, mai e poi mai ero caduta ma quel giorno, per la prima volta, ero scivolata e caduta.

Sulla pipì di Peloso.

*Fine Flashback*

*Flashback*

-Ronny, vieni qui dalla mamma, ci sono gli omogeneizzati che a te piacciono tanto!-

Scattai come un fulmine in cucina, felice che la mamma fosse riuscita a trovare i miei omogeneizzati alla banana. Ultimamente infatti, stavano pensando di non produrli più e quelli delle altre marche mi faceva davvero ribrezzo.

-Arrivo mammina.- cantilenai.

-La mamma si lava un attimo le manine, va bene tesoro? Tu stai lì.- si raccomandò mia madre, accarezzandomi la testa.

Mi arrampicai con fatica su una delle sedie della cucina, notando con piacere che il mio ‘spuntino’ era già aperto sul ripiano della cucina.

-Pappa.- sussurrai felice, accarezzandomi la pancia.

-Ciao Peloso.- aggiunsi poi scocciata, vedendo il gatto di appena un anno farsi spazio in cucina.

Dall’incidente con la pipì, non c’era stata mezza volta in cui Peloso non mi avesse fatto cadere o mi avesse fatto un qualche dispetto.

-No..- sussurrai, spaventata, quando il gatto si avvicinò alla cucina e, con una serie di salti, arrivò sul piano dove mamma aveva lasciato la mia merenda.

-Mamma!- gridai, scendendo veloce dalla sedia, arrancando verso il piano della cucina.

Ma quando mamma arrivò, era troppo tardi: Peloso era incastrato con la testa nel contenitore di vetro ormai vuoto e io ero in lacrime, sdraiata sul pavimento, mormorando le prime cattive parole verso Peloso.

*Fine Flashback*

*Flashback*

Peloso aveva all’incirca cinque anni e io sette.

Eravamo in giardino a giocare.

-Vai Peloso, cavalca, cavalca!- gridai, incitando il mio gatto a correre veloce.

Sbuffai sonoramente quando, per l’ennesima volta, lasciò cadere il mio pupazzo preferito.

-Sei un pessimo cavallo, Peloso.- sussurrai cattiva, mentre l’auto di papà si faceva spazio nel vialetto.

Da stupida bambina, lascia Peloso in giardino con Capitan Macchia Pelosa Primo per correre tra le braccia del mio papà.

Quando, al ritorno, il mio pupazzo preferito era per metà nella lettiera di Peloso e per metà nel giardino dei vicini, capì che quel gatto mi odiava.

*Fine Flashback*

-Ronny, ti va un gelato?- mi chiede Louis, riportandomi al presente.

-Voglio il mio gatto.- sussurrai, fermandomi e sedendo sul bordo del marciapiede.

-Oh Ronny, io..-

-Quando avevo dieci anni, passammo il mio compleanno in ospedale perché Peloso si era incastrato in un vaso.-

-Oh, io..-

-Quando avevo quattordici anni, di domenica, avevo un appuntamento con un ragazzo, ma dovetti dargli buca perché avevo il ciclo e Peloso mi aveva distrutto tutti gli assorbenti.-

-Ronny..-

-Quando avevo quindici anni, morse la mano di Jonh McHold, il mio primo ragazzo. E fu una fortuna, perché la settimana dopo venni a sapere che era gay e che mi voleva lasciare.-

-Ehm io..-

-Quando avevo sedici anni, fece pipì sulle scarpe di Peter Gray e, il giorno dopo, venni a sapere che aveva scommesso con i suoi amici che sarebbe riuscito a portarmi a letto.-

-Che cosa..-

-Quando avevo diciassette anni, Ed mancava già da cinque mesi, papà mi aveva detto che avrebbe divorziato con la mamma e io passai la notte in ospedale perché Peloso si era ficcato in uno dei miei stivali e non riusciva più ad uscirne. Passai la notte a ridere come una cogliona.-

-Uhm..-

-Era il mio compleanno, e Ed si era dimenticato di chiamarmi.-sussurrai, guardandolo per la prima volta da quando eravamo usciti.

-Ronny, guarda, lì c’è mi madre, quella è la sua macchina, adesso andiamo a casa e domani continuiamo le ricerche, va bene?- mi chiede, passandomi un braccio intorno alle spalle.

Sorrido appena e lui –C’è anche Eleanor, guarda!- grida.

E vaffanculo.

Mi avvicino cauta, mentre la madre di Louis usce dalla macchina e, felice, viene a salutarmi.

-Oh, tu devi essere Rachele, giusto?- mi chiede, stritolandomi in un abbraccio.

-Mamma, dov’è Eleanor?- chiede Louis, dubbioso.

Sbuffo.

-Oh, è sul sedile posteriore a dormire. E’ proprio una cucciola.- sorride sua madre, cercando qualcosa nella borsa.

Ma chi cazzo chiama la fidanzata di suo figlio ‘cucciola’ ?

-Viene a vedere, Ronny! E’ così carina.-

Come un calcio in culo, avrei voluto rispondere, mentre a calci in culo avrei voluto prendere Louis, con il viso schiacciato contro il finestrino dell’auto.

Mi avvicino lentamente e per poco non rischio un infato.

-Ma..ma è un cane?!- quasi grido, facendo girare Louis.

-Certo, che credevi?- mi chiede, ridacchiando.

Un cane.

E’ un cane.

Un fottutissimo cane.

E tutto mi torna.

I ‘Devo portare fuori Eleanor’ e le vocette stridule a telefono, quelle che usa Ed per parlare con Peloso.

Ma quello che non torna è il ‘Louis è fidanzato da circa tre anni’.

-Lou, io..-

-No Ronny, ascolta, so che può essere strano, ma io volevo dirti che, insomma..cioè, io sono gay, e so che Zayn è..-

Mi si ferma il cervello quando ‘So che Zayn..’ e qualche altra cosa esce dalla bocca di Louis.

-Aspetta, Zayn sapeva?- chiedo, gli occhi che cominciano a riempirsi di lacrime.

Louis smette di parlare. –Ronny, ma mi ascoltavi? Ho detto che Zayn..-

Ma neanche lo ascolto più, intenta a correre verso casa.

Zayn sapeva.

Era il mio migliore amico e sapeva tutto.

Mi ha ingannata, si è preso gioco di me.

E io, da povera cogliona, non ho fatto nulla per impedirglielo.

Il fatto è che io mi fidavo di lui, più di quanto mi fidassi degli altri ragazzi o di mio fratello.

-Aia, cazzo.- sussurro, guardando la bottiglia che mi ha appena colpito una caviglia.

-Ma cosa cazzo..?- scoppio a ridere quando vedo che il sedere di Peloso è conficcato in una di quelle bottiglie di vetro che si usano per il latte.

-Ma che minchia hai fatto?- continuo, ridendo, abbassandomi e afferrando la bottiglia con la mano destra e la schiena di Peloso con la mano sinistra.

-Ecco fatto.- dico, cercando di trattenere le risate, quando Peloso finalmente è libero.

E, per la prima volta in diciotto anni, il gatto mi salta addosso e si accoccola tra le mie braccia.

Forse, e dico forse, è per questo che scoppio a piangere.

 

 

 

-Tu sapevi!- grido, calciando la porta del salotto e catapultandomi ad afferrare Zayn per il colletto della camicia.

-Cosa?- chiede, non capendo, e vorrei davvero prenderlo a schiaffi.

-Sta minchia, Zayn!- grido, lasciandolo andare.

-Ho trovato Peloso.- dico, lanciando il gatto in braccio a mio fratello.

-E ho parlato con Louis.- aggiungo poi, con la voce che si abbassa appena, facendo un passo indietro e guardando tutti i ragazzi.

-Oh Rony, io..- fermo Harry prima che si possa scusare.

-No, avevi delle gambe troppo belle per essere un ragazzo, e quella specie di codino che ti facevi in testa doveva farmi capire.- sussurro, tenendo lo sguardo fisso su Zayn.

-E dovevo capire anche che tutti voi mi stavate prendendo in giro.- sussurro, guardandoli uno per uno.

-Tu per primo.- aggiungo poi, quasi impercettibile.

-Ronny, aspetta, noi..-

Mi giro a guardare mio fratello, scioccata. –Anche tu sapevi?- chiedo poi, con gli occhi che si riempiono di nuovo di lacrime.

E mio fratello mi guarda con la faccia più pietosa che io abbia mai visto.

-Voi sapevate, voi sapevate tutto.- sussurro, indietreggiando. –E questo non vi ha fermato dal prendermi in giro.- singhiozzo, guardandoli uno ad uno.

-Vi ho tenuti sotto il mio stesso tetto..- un singhiozzo, -ho condiviso tutto quello che avevo con voi..- due singhiozzi, -e mi sono fidata..- tre singhiozzi e qualcuno che suona alla porta.

-Ronny, lascia che ti spieghi..- e qui perdo il controllo, mi sfilo una scarpa e la lancio a Zayn.

-Spiegarmi Cosa?!- grido, prima di sfilarmi anche l’altra e lanciargliela contro.

-Ronny ehi, aspetta io..- Zayn si tuffa dietro la poltrona mentre qualcuno continua a bussare alla porta.

Sbuffo. –Fai l’uomo, Zayn!- grido, afferrando il telecomando e lanciandoglielo contro e prendendolo sulla mano destra.

-Esci e giuro su Dio che ti ficco un palo in culo!- aggiungo, cominciando a tirargli contro i cuscini del divano.

-Aia, cazzo.- grida Zayn, dolorante.

-E poi ti ficco un albero su per il culo. E un palo nel naso.- grido ancora, lanciando tutto ciò che mi trovo sotto mano.

-E sai cosa? Ti taglio i capezzoli e te li incollo in faccia spacciandoli per nei.- continuo.

-E poi taglio i capelli e li uso per farci una corda e impiccarti.-

-Anzi no- mi correggo, -ti ficco una mano in gola e arrivo fino al tuo stomaco quindi lo caccio fuori e lo uso per legarti al cesso.- grido, correndo in cucina a prendere il cestino con la frutta.

-Ronny..- tenta mio fratello, beccandosi un’arancia dritta nello stomaco.

-Ronny, posa immediatamente quel cest..- ignoro Liam, lanciandogli contro un kiwi.

-Ronny, senti..aia.- Niall si inginocchia, bestemmiandomi contro per la mela che gli ho appena lnciato.Faccio appena in tempo ad alzare la mano che Harry caccia un urlo acuto e, con le mani sui fianchi, mi guarda severo. –Rachele, osa toccarmi con uno solo di quei fottuti frutti e giuro sulla mia parrucchiera che ti incollo i piedi ad un paio di tacchi 100.-

Spalanco la bocca, meravigliata dalla cattiveria di Harry.

-Quanto cazzo si vede che sei donna.- sussurro, lasciandomi cadere sul divano.

E la mia pace viene interrotta dallo stesso figlio di puttana che, da circa tre ore, sta bussando alla porta.

-Ma si può sapere che cazzo vuoi o, almeno, chi straminchia sei?!- grido, spalancando la porta.

E quando –Ehi charrylips.- mi saluta allegro Michael Brotley, devo far a lotta con tutte le mie forze per non svenire.

 

 

 

-Miky!- grido poco dopo, riprendendomi dal trauma e saltando tra le braccia di quello che, all’incirca tre mesi fa, era il mio migliore amico.

-Ciao tesoro.- sussurra lui, stritolandomi forte.

-Ma possibile che io debba averti tra le scatole anche qui, Brotley?-

-Edward!- grido, incenerendo mio fratello con lo sguardo.

-Come va la vita?- chiedo poi, lasciando che Miky entri in casa.

-Beh, ora son qui, come vuoi che vada?-

Lo guardo interrogativa prima di scoppiare a ridere. –Tua mamma ti ha cacciato via a calci in culo?- e anche lui scoppia a ridere.

-Mi ha beccato a rollare.- ride, sicuramente ricordando la scena.

-Sei un’idiota, quando c’ero io non scopriva mai nulla.-

-Quando c’eri tu,- mi corregge, - credeva scopassimo e quindi neanche si avvicinava a camera mia.-

E scoppio a ridere, mentre mio fratello quasi si strozza con la saliva.

-A Natale non permise a nessuno dei tuoi parenti di avvicinarsi al corridoio che portava a camera tua.- cercai di dire, tra le risate.

   GIGI’S POV (Ditemelo che questo non ve lo aspettavate OvO )

-A Natale non permise a nessuno dei tuoi parenti di avvicinarsi al corridoio che portava a camera tua.- cercai di dire, tra le risate.

Ed cominciò a tossire ripetutamente mentre Liam, prontamente, gli batteva qualche colpo sulla schiena.

-Che succede qui?- chiede Louis, entrando finalmente in casa.

-Quello lì è arrivato dopo che Ronny ci ha lanciato la frutta contro.- sussurra Niall, ascoltando attentamente la conversazione.

-Loueh!- grida Harry, saltando tra le braccia del maggiore prima di baciarlo.

-Wow, andate così ragazzi!- grida Miky, agitando il pugno a mezz’aria.

-Ma chi è quello?- chiede poi, indicando Louis con un cenno della testa.

-La mia cotta fino a circa quindici minuti fa.- risponde Ronny, controllando l’ora sul cellulare.

-Mh, qui ci vuole una birra.- sussurra Miky, passando un braccio dietro le spalle di Ronny.

-Qui ce ne vuole più di una.- concorda Ronny, poggiando la testa sulle spalle del ragazzo e guardando intenerita Harry e Louis.

-Ronny, tu non hai l’età per bere.- le ricorda Ed, distruggendo quella ‘pace’ creatasi tra i due ragazzi.

-Lei, veramente, è Abigail Breez.- risponde Miky, scoppiando a ridere e porgendo una carta blu alla sorella.

-Ero ubriaca!- cerca di giustificarsi Ronny, scoppiando a ridere.

-Sono..documenti falsi?- chiede Liam, sprezzante.

-Din Din Din! Abbiamo un vincitore qui!- ridacchia Ronny, afferrando le scarpe che prima aveva lanciato contro Zayn.

-Resto fuori a dormire.- aggiunge dopo, infilando la giacca.

-E con quali soldi?- chiede Zayn, prepotente.

-Certo non con i tuoi.- risponde Ronny, prontamente, avvicinandosi al moro e gonfiando il petto.

-Sai che è pericoloso.-tenta Ed, avvicinandosi cauto alla sorella.

-E dove cazzo stava tutta questa preoccupazione nei miei confronti quando tutti mi prendevate per culo?- grida Ronny, prima di girare i tacchi e raggiungere la porta.

Michael, prontamente, le si piazza affianco, poggiandole un braccio dietro la schiena e sussurrando qualcosa come ‘Andiamo, tesoro’ seguito da un bacio sul collo.

-Cazzo.- sussurrano all’unisono Harry e Louis, lanciandosi sul divano.

-Cazzo sì- sussurra Niall, sedendosi a gambe incrociate sulla poltrona.

-E porca puttana.- si lascia scappare Ed, prendendo posto al fianco di Harry e Louis.

-Manteniamo la calma.- cerca di dire Payne, con due dita alle tempie.

-Si può sapere cosa diavolo le hai detto?!- grida all’improvviso Zayn, facendo saltare tutti.

-Cosa dovevo dirgli, Zayn? Stavo cercando di spiegarle che avevo capitolo che aveva una cotta per me ma, conoscendola, dovevi sapere che non mi avrebbe mai ascoltato.-

-Cazzo.- disse il moro, digrignando i denti.

-Zayn, non devi prendertela con Louis, semplicemente dovevi trovare il modo giusto per dire tutto a Ronny.- sussurrò Payne, posandogli una mano sulla spalla.

-E come si fa a riassumere ‘Sono innamorato di te dal primo istante in cui ti ho vista e ho deciso di aiutarti a conquistare Louis solo per vederti felice’?- chiede il moro, scettico.

-Questo poteva essere un modo.

-Porca puttana.- ringhia Zayn, la mascella contratta e il pugno a schiantarsi contro la parete bianca.

____________________________________________________________________
CI TENGO A SPECIFICARE CHE NON C'E' NESSUNA  FORMA DI INSULTO NEI CONFRONTI DELLA FIGURA DI ELEANOR E CHE MI SERVIVA SOLO IL NOME PER FAR SCENA.
RISPETTO ASSOLUTAMENTE ELEANOR E MAI E POI MAI  MI PERMETTEREI DI INSULTARLA.
IL RIFERIMENTO AL 'CANE' NON DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE PRESO COME UN'OFFESA, IN QUANTO MI E' SERVITO SOLO ED UNICAMENTE
 PER FAR FILARE LA STORIA E INGANNARVI, SPINGENDOVI A CREDERE CHE, APPUNTO, LOUIS FOSSE FIDANZATO.
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: thegirlwiththebook