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Autore: harresprincess    08/10/2013    0 recensioni
Valerie pensava di farla finita quel giorno. Ma non fu che l'inizio di un'avventura straordinaria, che le insegnò cosa significa amare.
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dal prologo:
A volte ci chiediamo cosa conti veramente nella vita. C'è chi pensa agli amici, ai sogni, all'amore.
Beh prima della mia avventura non credevo a nulla di tutto questo, eccetto l'amicizia. L'unico essere vivente che mi dimostra un pizzico di affetto era Niall, il mio migliore amico dai tempi dell'asilo. E lui era così bello, coi suoi capelli biondi e gli occhi dell'azzurro più limpido che si fosse mai visto. Avevo preso in considerazione qualche volta l'idea di essere innamorata di lui, ma per abitudine avevo scacciato i pensieri irritanti dalla mia mente. Esatto, l'idea di essere cotta di Niall James Horan mi tormentava, e se mi fossi azzardata ad accennare questo mio dubbio avrei rovinato tutto.
Niente di nuovo, sia chiaro, Valerie Frey rovinava sempre tutto. Sono un disastro che cammina
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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In quel momento mi resi conto che stavo prendendo tutto questo in modo sbagliato. Vedevo fiori col sapore di cioccolato, nuvole, acque brillanti come specchi, alberi alti decine e decine di metri dai colori più sgargianti, dal rosa pallido, al verde menta fino al bianco neve. Niall non mi parlava.
Non poteva essere vero.
Sospirai rumorosamente decisa a godermi il sogno più incredibile che avessi mai fatto.
- E ora le nuvole come le attraversiamo? - chiesi guardandomi intorno, cercando di scorgere un posto dove passare.
- Così - Liam scrollò le spalle e si tuffò fra le nuvole scomparendo. Restai immobile qualche secondo nel tentativo di assimilare la perdita. Poi riemerse, in una bolla di sapone. Harry, Zayn e Louis lo seguirono a ruota. Io restavo titubante. Quando anche Niall si buttò, decisi di provare.
Volai in caduta libera per una decina di metri, sentendo la gola chiudersi per il terrore e il vento sbattere con violenza tutto il corpo. Poi, tutto d'un tratto, mi sentii sollevata in aria. Intorno a me una bolla trasparente con mille sfumature colorate sulla superficie, viscosa al tatto. Fluttuare nell'aria fu probabilmente la sensazione più bella che abbia mai provato.
- Come si va avanti? - ebbi appena il tempo di parlare che la bolla cominciò a muoversi in avanti con un movimento lieve e dolce, come spinta dal vento. In confronto agli altri sembravo maldestra e sgraziata, cadendo continuamente come un criceto stanco che cerca di correre nella sua ruota, ma poco importava. Stavo volando in una bolla di sapone, ecco.
- Come mai non è come in un libro di avventura? Dove sono gli antagonisti? - domandai rotolandomi ''beatamente'' nella mia bolla.
- Il tempo è il nostro unico nemico, e basta e avanza. - la gelida risposta di Liam mi lasciò in silenzio qualche secondo.
- Quanto tempo resta? - azzardai, sapendo in anticipo di ottenere una risposta ancor più fredda della precedente.
- Poco tempo, Valerie. Poco. - scosse la testa, sorprendendomi col suo tono di voce pacato e sommesso.
Giusto il tempo di approdare dall'altra parte sotto all'imponente torre, alla quale non seppi dare una misura. La sua soperficie color perla riluceva ai raggi del sole come un diamante.
- Ora dobbiamo entrare. Cercate di fare più silenzio possibile. - Zayn fece scoppiare la mia bolla e poi mi condusse al grande portone spalancato. All'interno della torre c'era una scala a chiocciola dello stesso colore della superficie esterna, con un'infinità di gradini.
Coi vestiti così sporchi e strappati non mi sentivo appropriata a quell'ambiente da sogno, ma siamo qui per una missione, non per la settimana della moda.
- Ci siamo quasi. Voi due, Niall e Valerie, quando arriveremo inchinatevi all'Oracolo e non dite una singola parola. - strinsi i pugni alle parole di Zayn, che sembrava saperne più di tutti quanti noi messi insieme in materia. Tentai di avvicinarmi a Niall, ma con scarsi risultati. Persino io avevo dubbi su cosa cercassi di recuperare con lui, se la nostra amicizia di lunga data o il nostro amore, forse nemmeno esistente.
Quando riuscii finalmente a incrociare i suoi occhi riconobbi quel riflesso, quella scintilla allegra e vivace che almeno col cuore mi riportò a casa, dandomi la spinta per andare avanti, aiutare quel mondo incantato e tornare alla vita normale come se nulla fosse, con una bella storia da raccontare ai nipotini e la coroncina di fiori di Harry che avrei trovato il modo di rubare.
Sorrisi con un mare di idee che mi balenavano in mente, poi raccolsi il mio coraggio e sfiorai con le dita la mano di Niall. Sentii i muscoli irrigidirsi al contatto coi miei, poi lentamente le sue dita si intrecciarono alle mie. La sensazione di conforto e calore crebbe, dissolvendo quasi completamente l'ansia.
Immaginavo il grande Oracolo come un vecchio signore barbuto, con il bastone e tutto il resto. Cio' che ci trovammo davanti fu totalmente diverso.
Un essere alto, slanciato, di una bellezza ultraterrena stava di fronte a noi. Una donna, con la pelle di un colore fra il viola pallido e l'azzurro, le iridi bianche contornate di blu, il corpo affusolato avvolto in un abito chiaro leggero e incantevole. A quella vista, che incuteva rispetto e sottomissione, mi inchinai.
- So perchè siete qui - disse gentilmente, rivelando una voce calma e pacata. L'accenno di sorriso dipinto sulle sue labbra di un viola carico lasciò intendere che aspettava la nostra visita da molto tempo.
- Voi dovete essere i giovani scesi dalla terra - si rivolse a me e a Niall, e annuimmo. - Passiamo al dunque. - portò una mano al suo collo e si slacciò una catenella di argento brillantissimo. Appesa alla catenella vi era una piccola chiave di cristallo. Quando me la allacciò al collo sentii il peso del mondo sulle mie spalle.



GUESS WHO'S BACK, BACK AGAIN
WONDERLAND IS BACK, TELL A FRIEND.

Chiedo perdono, potrei farlo in un po' di lingue diverse...
scusate
excuse me
tá brón orainn
ezcusez-moi
discùlpeme

ok basta.
è che la scuola mi prende molto, nell'ultimo mese di vacanza dovevo fare i compiti (siccome sono piombata in letargo dal 9 giugno), poi sono successe un sacco di belle cose, boh, niente, pregate(?) che riesca ad aggiornare prima del prossimo febbraio.
Si, sono ironica.
Forse no.
VABBE'.
Che poi è anche corto questo capitolo.
DICIAMO CHE E' DI PASSAGGIO.
Ciao. *saluta con la manina*

  
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