Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: miryshar    08/10/2013    6 recensioni
-Ok Calmiamoci-dice e poi continua-Tu sei quì dentro, nella mia camera, perchè le tue fan ti correvano dietro?-dice ed io annuisco.
-Bene. C'è un altro problema adesso-dice
-Quale?-rispondo subito
-Che io sono in accappatoio, tu sei un  pervertito e devi andartene subito da qua dentro, perchè come dico sempre alla mia migliore amica, che è pazza di te, mi stai sulle palle-dice
- Io ti sto sulle palle, ma vorrei che tu mi stessi sul cazzo in questo momento, visto che sei incredibilmente sexy baby-le dico e lei fa una faccia disgustata ed io scoppio a ridere.
-Se entro 5 minuti non sei fuori da questa cazzo di stanza, ti uccido io al posto delle tue fan-dice 
-Oh ma allora non sei solo sexy, sei anche simpatica-dico e lei alza gli occhi al cielo
-Non sto scherzando. Trova un modo per uscire dalla mia camera, ADESSO!-dice arrabbiata. Sbuffo penso come fare.** Questo è tratto dal primo capitolo. Spero vi piaccia e se volete che continui lasciate qualche recensione.
Genere: Erotico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Caitlin , Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALEXIS B*** -Allora Alex chiamami appena arrivi, ok?-dice mio zio abbracciandomi come se fossi uno di quei pupazzi giganti che si vincono al luna-park super morbidosi. -Certo zio non preoccuparti-gli dico ridendo e ricambiando l'enorme abbraccio. -Ah e salutami tutti. Tua madre, tuo padre ed anche quel coglione di tuo fratello e digli che ogni tanto mi viene a trovare-dice ed io scoppio a ridere. -Certo zio, ma dov'è Kevin?-dico e neanche il tempo di finire la frase che due braccia mi circondano la vita. -Pensavi di partire senza salutare il tuo cuginetto super figo?-dice e subito mi catapulto nelle sue braccia. -Mi mancherai-gli dico sussurrando nel suo orecchio. Lo sento sorridere e abbracciarmi più forte. -Mi mancherai tantissimo anche tu. Verrò a trovarvi appena posso-dice e staccandomi da quell'abbraccio annuisco. -Cosa farai una volta tornata in Messico?-mi dice zio -Continuerò la mia solita vita. Ora che ho un diploma cercherò assolutamente lavoro-Dico ed annuisce -E cosa ti piacerebbe fare?-mi dice -Il paparazzo. Ho sempre amato fare foto ehm di nascosto-dico e tutti scoppiano a ridere. -Bhè allora in bocca al lupo cuginetta-dice Kevin facendo una voce non so perchè strana. -Crepi il lupo cuginetto figo-dico e vedo mio zio che scuote la testa sorridendo. Restiamo un po' in silenzio. -Bene Cait dove cavolo è finita?-dico e li vedo alzare le spalle come per dire 'che cazzo ne sappiamo noi?'. Dopo poco il tin dell'ascensore fa sì che giri le sguardo. Si apre ed esce Cait seguita da Chris e L'UOMO CHE NON DEVE ESSERE NOMINATO con 5 valigie. E' sempre la solita esagerata. Per quanto riguarda me e Jus..L'UOMO CHE NON DEVE ESSERE NOMINATO non ci siamo parlati per tutte e due le settimane. Ci siamo ignorati e dire che mi è mancato è poco. A volte, quando andavo in discoteca a fare da candela a Cait e Chris lo vedevo, bello come sempre, e in quel momento avrei voluto dirgli quanto cazzo mi mancava, ma poi bastava spostare lo sguardo di un millimetro per vedere che era circondato da ragazze. E allora l'unica cosa che mi rimaneva fare era chiudermi di nuovo tutto dentro e far vincere, come sempre quel maledetto orgoglio che fino ad oggi mi fa credere forte e indistruttibile, cosa che io assolutamente non sono. Le tre figure si avvicinano lentamente a me e guardandoli avvicinarsi, incontro, dopo tanto o forse tantissimo tempo, quei maledetti occhi che mi fottono sempre. Cuore a mille, pelle d'oca, brividi per tutto il corpo. Sono questi i fastidiosi sintomi dell'amore. -Cait hai chiamato il taxi che ci porta all'areoporto?-le dico abbassando lo sguardo. Perchè è quì?. Perchè c'è anche lui? e perchè cavolo ho dovuto conoscerlo? -Ehm veramente ci accompagna Chris..-dice guardandomi con uno sguardo mortificato. Spalanco gli occhi perchè se ci accompagna Chris verrà sicuramente anche Bieber. -Scusa è che volevo salutarlo con tranquillità prima di partire..-dice ed abbassa lo sguardo. Ma quanto è tenera e carina? Sorrido. -Ah okay, nessun problema.-le dico e le alza lo sguardo abbracciandomi con gli occhi. Sorrido.. è proprio innamorata. -Bene allora noi andiamo tra 45 minuti abbiamo l'aereo-dico e dopo un ultimo abbraccio ci dirigiamo verso la Ferrari di Chris. In tutto ci sono 9 valigie. 5 di Cait e 4 mie. Non è possibile.. Non ci andranno mai in una sola cazzo di macchina. Non ti preoccupare Alex Dio farà un miracolo tra un secondo trasformando l'auto di Chris in un grandissimo camioncino cosìcchè tutte le 9 valigie ci entreranno e così non dovrai andare in macchina con quello da sola e che così.. -Ehm ragazzi non credo che tutte le valigie ci entrano nella mia macchina-dice Chris sistemando l'ultima valigia capiente in macchina ed interrompendo la mia specie di preghiera mentale. Cait e Chris spostano lo sgaurdo da me e Justin per qualche secondo. -Ehm, per me non c'è nessun problema. Possiamo prendere anche la mia macchina-dice Justin ed infine posano tutti lo sguardo su di me. -Anche me non importa-dico iniziando a pensare che saranno i 20 minuti peggiori di tutta la mia brevissima vita. Vedo Justin prendere due valigie e dirigersi verso la sua auto, così lo imito prendendo anche io due valigie. -Scusami-mi sussurra Cait e io le sorrido rassicurandola, cosa inutile. Vado verso la sua auto e dopo aver posato le valigie nel portabagagli, entro in macchina seguita da lui. Mette in moto e con un silenzio che fa rumore più di tutto andiamo all'aereoporto. Passano i primi 10 minuti trascorsi come se stessi in macchina con un manichino e ad interrompere quel silenzio è lui. -Voglio solo dirti che mi mancherai-dice all'improvviso. Qualunque cosa dentro di me inizia a scoppiare. Fegato, intestino, cuore. Lo ha detto davvero? Mi sento avvampare e la gola si secca. Non può farmi sempre questo effetto. Non rispondo, fino a quando non si ferma d'un tratto nel traffico. -Ti prego, dì qualcosa Alex-dice girando lo sguardo verso di me, ma inutilmente perchè sono girata dal lato del finestrino chiuso. Dal quel maledetto vetro del finestrino riesco a vedere i suoi occhi caramellati lucidi. mentre nelle mie orecchie fa da eco il mio nome pronunciato da quelle labbra scolpite da Dio in un modo perfetto. Il mio cuore continua a battere alla velocità della luce e, non so come, giro lo sguardo incontrando finalmente i suoi occhi. Faccio per dire qualcosa, ma la bocca si chiude nuovamente senza far uscire da essa il minimo suono. I suoi occhi, colmi di lacrime, che ho ignorato per 2 settimane intere mi fissano e solo adesso me ne pento. Mi sono persa due settimane che potevano essere colme del suo sguardo, del suo sorriso e di tutto ciò che gli riguarda. -Alex ci siamo ignorati per queste due maledette settimane, ma io non ho fatto altro che pensarti. Io non so come sia possibile non mi è mai successo è solo che..-si blocca sospirando, ma poi continua. -E' solo che non lo so neanche io cosa cazzo mi hai fatto.-dice fissando ancora i miei occhi. Non riuscivo a non guardarlo negli occhi in quel momento, ero come stregata. Dentro ci vedevo il mare e forse era quello il più grande problema. Vedere il mare negli occhi castani significa solo che sei fottutamente innamorata. E visto che io lo vedevo il mare e ci nuotavo anche significava che io stavo nella merda più totale. Resto in silenzio ancora e ancora. Non so cosa dirgli. -Questo tuo silenzio non solo mi distrugge, ma mi fa capire anche che io e te non saremo più IO&TE, ma saremo IO e TE semplicemente, Alex.-dice -Esatto. Io ora parto e vado dalla mia famiglia e di noi due non esisterà più niente perchè siamo completamente diversi. Ed anche se si dice che gli opposti si attraggono, nel nostro caso non è così-dico e non so da dove cazzo mi è uscita la voce. Forse dal mio fottuto orgoglio. -Siamo diversi, ma una cosa in comune ce l'abbiamo-dice frenando. Già eravamo arrivati all'areoporto. -Ovvero?-dico e lui spegne l'auto e si gira verso di me. -Proviamo qualcosa l'uno per l'altro-dice mentre parte di nuovo il tour di emozioni dentro di me... La mia porta si apre all'improvviso. -Alex dobbiamo andare mancano 5 minuti e l'aereo parte. Fottuto traffico-dice Cait, mentre io annuisco e scendo dall'auto. Scende anche lui e dopo aver preso le valigie andiamo a fare il Ceck-in. La fastidiosa voce annuncia il nostro volo e Cait si precipita tra le braccia e le labbra di Chris. Io e Justin ci guardiamo imbarazzati. -Ehm allora devi andare-dice ed io annuisco. -Ok allora, ciao-dice avvicinandosi. Non avvicinarti, ti prego posso anche morire. Ogni passo che fa sento ogni pezzo di cuore cadere per terra e qualcuno li calpesta. Lo ritrovo ad un passo da me ed apre le braccia. Mi ci fiondo subito dentro capendo che mi mancherà il suo profumo per tutta la vita. Con una mano mi stringe la schiena mentre con un'altra mi accarezza i capelli. Le mie mani sono dietro al suo collo, mentre la mia faccia si trova tra l'incavo del suo collo. -Non finirà così Alex, è una promessa.-mi sussurra nell'orecchio facendomi non rabbrividire, ma di più. Sento mancarmi l'aria quando il suo alito si ritrova a contatto con il mio orecchio. Le gambe tremano e se non stessi tra le sue braccia in questo momento, probabilmente sarei caduta. Ci stacchiamo quando sentiamo due colpi di tosse dietro di noi. -Posso salutare anche io il mio idolo?-dice Cait e si precipita verso Justin, mentre io saluto Chris. Andiamo verso l'aereo e non riesco neanche a girarmi dietro per guardarlo un'ultima volta. SPERO CHE MANTERRAI LA TUA PROMESSA JUSTIN PERCHE' SENZA DI TE NON RIUSCIRO' A VIVERE, penso.******************************** Dopo tanto attesa ecco il capitolo. Ho preferito continuarla solo per VOI. Vi voglio bene e spero che il capitolo vi piaccia. Xoxo.
  
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