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Autore: Raya_Cap_Fee    08/10/2013    2 recensioni
Era un ragazzo e sorrideva spavaldo. Dubhe invece tremava sul suo cavallo, ansimava, e i muscoli, che tanto sottili ed elastici sembravano di solito, si gonfiavano sotto la pelle. “Vi ho trovato. Dove credevate di andare? Gli occhi di Thenaar sono ovunque”. Dubhe restò a cavallo, senza muoversi. Così fu l’assassino a fare la prima mossa.
“Turno ha fallito”.
Licia Troisi-Le Guerre del mondo emerso (vol.1)
Il personaggio di questa storia in realtà non è un nuovo personaggio ma compare per circa…una pagina alla fine del primo libro delle Guerre “La setta degli Assassini”. Sinceramente non ho idea di come mi vengano certe idee fatto sta che ho deciso di scrivere sul personaggio di Turno una fan fiction. Alcune vicende della seguente si intrecceranno con quelle di Dubhe nella Casa, altre sono completamente indipendenti con nuovi personaggi. Chissà come sarà la Gilda più da vicino? – Abbiate pietà di me! Buona lettura!
Genere: Drammatico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DIECI: I’m ready for the fight and fate


 

Fecero ritorno nella Casa in tempo per il Novilunio e nessuno dei due Assassini toccò più l’argomento “relazione” anzi, non toccavano più nessun argomento.
Yeshol era stato contento della buona riuscita della missione e si era complimentato con loro “Un altro paio di missioni così e sono sicuro che potreste essere promossi” aveva detto.
Cormia aveva accennato un sorriso.
Diventare una Guardia voleva dire molto per ciascuno di loro lì dentro.
Usciti dallo studio di Yeshol avevano percorso in silenzio i corridoi. Non si erano parlati molto, né toccati dopo il giorno trascorso nel bosco “Perciò…” cominciò lui mentre le camminava la fianco.
Le spalle che quasi si sfioravano.
Sentì un sospiro leggero.
Cormia lo faceva spesso negli ultimi giorni “Perciò si ritorna alla vita normale” aggiunse lei guardando davanti a sé.

Turno sentì un nodo allo stomaco, non si sentiva affatto meglio per quella decisione.
Per la prima volta nel bosco, dopo aver fatto l’amore con Cormia si era addormentato stringendo quel corpo sottile contro il suo.
Nella Gilda dovevano separarsi subito, sempre per timore di essere scoperti.
La sensazione che aveva provato nello svegliarsi e nell’osservarla dormire rannicchiata contro di lui avevano fatto sì che pensasse di non tornare nella Terra della Notte, di non ritornare alla Gilda e da Yeshol.
Restare con lei, vivere una vita con lei.
Aveva sospirato e scosso la testa.
Era proprio per pensieri come quelli che dovevano rompere.


“Allora…ci si vede in giro” mormorò lui fermo in mezzo al corridoio.
Cormia annuì e lo guardò per un attimo nascondendo bene ciò che provava
“Già” replicò per poi svoltare verso le sue stanze.

Era finita.
 
 
 
Passò poco tempo, o almeno così gli sembrò prima che un fulmine a ciel sereno colpisse la Gilda.
Dubhe e un Postulante erano scappati.
Esattamente come Sarnek prima di lei l’allieva del traditore aveva deciso di sfuggire alla Setta che con l’inganno l’aveva condotta a sé.
La Suprema Guardia era fuoribonda così come Rekla, la Guardia dei Veleni.
I Vittoriosi erano sgomenti.

“Ci manderanno sulle loro tracce al più presto” disse Leuca al suo fianco non appena Yeshol comunicò alla Casa, il mattino successivo alla fuga l’accaduto.
Turno socchiuse un attimo gli occhi e si passò una mano tra i capelli “Mi sembra ovvio” rispose.
Non cercò con lo sguardo Cormia, ormai da un po’ si era imposto di non farlo e ci riusciva ogni giorno di più.
Ma non l’aveva dimenticata.
C’erano volte in cui la sera tendeva l’orecchio per cogliere il segnale dell’arrivo della ragazza alla porta della sua camera, volte in cui desiderava avvicinarsi a lei mentre facevano il bagno alle terme, volte in cui avrebbe voluto baciarla ma non poteva.
Non sapeva come lei stesse vivendo la loro rottura ma probabilmente non molto bene.

“E’ forte, si dimenticherà di me” continuava a ripetersi.
 
Come Leuca aveva annunciato Yeshol convocò gli Assassini nel suo studio poco dopo.
Quando Turno entrò ce n’erano già quattro e altri due arrivarono subito dopo di lui. Sette Assassini per due persone.

Gli pareva uno spreco “Seguite le loro tracce e trovatela. Dovunque sia, in qualsiasi condizione versi voglio che la portiate qui in questa Casa. Anche moribonda. Uccidete il Postulante, lui non ha alcuna importanza. Lei dovrà morire qui!” parlò Yeshol febbrile e iroso come non l’aveva mai visto.
Vi fu un cenno collettivo e uscirono dallo studio.
Probabilmente quella era la sua occasione. Se fosse riuscito a riportare Dubhe alla Casa Yeshol l’avrebbe sicuramente promosso a Guardia.
Sorrise mentre percorreva i corridoi.
Il tempo di prendere tutte le armi e il mantello e poi sarebbe partito.

Si fermò di scatto quando vide la chioma bionda davanti alla sua porta. Cormia. Il loro sguardi si incrociarono dopo quelle poche settimane di separazione
“Ti ha convocato?” chiese lei con un filo di voce.
Turno aprì in fretta la porta e la trascinò con sé dentro
“Sì” rispose lasciandole il braccio.
Lo sguardo di lei vagò nella stanza in cui avevavo condiviso le notti, sembrava inquieta.
Non sembrava voler aggiungere altro così Turno si sbrigò a recuperare il laccio e la cintura con i coltelli da un lancio.
I due pugnali li aveva sempre con sé. Non aveva bisogno d’altro.
Prese il mantello dal letto e lo indossò “Devo andare” disse.
Lei non si era mossa di un centimetro “Turno…” com’era bello sentir pronunciare quel nome dalle sue labbra
“Starai attento vero?”

Quelle parole lo fecero sorridere “Non essere sciocca Cormia. Non mi fermerà di certo quella ragazzina”

“Forse lei no, ma la Bestia che ha dentro sì”

Già, quello era un problema.

“Non preoccuparti per me” disse ancora prima di andare verso la porta “Turno?” lo chiamò ancora e lui si voltò.

Sembrava voler aggiungere qualcos’altro ma non parlava. Esasperato, il Vittorioso le si avvicinò prendendole il volto tra le mani e lei si aggrappò ai suoi polsi “Ci vedremo presto Cormia” sussurrò sporgendosi a sfiorarle la fronte con le labbra. Poi si voltò e uscì dalla stanza e poco dopo dalla Gilda.


Era pronto a combattere, era pronto per il suo fato.


Angolo Autrice

Ecocci qui con un altro capitolo! Ormai mancano solo due capitoli alla conclusione di questa mia storia (anche se in realtà nella mia mente c'è qualche idea xD). Comunque lascio a voi le opionioni, so che questo capitolo è cortino ma spero vada bene lo stesso. Ringrazio Killuale94 e Drachen per le recensioni e invito chiunque legga a lasciarmi anche una piccola impressione :)
Ps: La prestavolto di Cormia è l' attrice Axelle Carolyn mentre quello di Turno è l'attore Garrett Hedlund
Un bacio,

RayaFee

 
   
 
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