Eccomi qui per il
primo capitolo! Visto che domani parto mi è sembrato giusto pubblicare subito, e
spero di essere sempre così veloce, ma faccio il liceo e spesso non ho nemmeno
il tempo di respirare…
Non è molto, ma
domenica aggiorno! Lo prometto!
Passiamo hai
ringraziementi:
NENACHAN: va bhè tu
ormai sei di casa nelle mie ff, grazie mille per leggerle sempre, ti piacciono
proprio eh? Tv1kdb!
Darkettone: grazie
per avermi fatto questi bei complimenti, mi fa piacere che ti piaccia, davvero!
anche per me Zacky è il migliore degli A7X ma per quando riguarda i chimici, ho
un debole per il bel Frank, però Gee è molto più interessante da descrivere…
dimmi che ne pensi anche di questo cappy, e grazie ancora!
Un bacio.
Adesso vi lascio
alla lettura e, ovviante, lasciatemi un commentino!
Baci!
(***Family Portrait***)
capitolo uno:
In a Family Portrait We are Pretty Happy...
Altre urla, come quando avevo sei
anni.
Ma stavolta sono
dannatamente più forti. È Tucker, il nuovo fidanzato di mamma, so che la
picchia anche se lei finge che va tutto bene. Ormai sono abbastanza grande per
capirlo, ho quindici anni.
Ma è come se ne
avessi venti.
Non urla contro
mamma però, adesso sta urlando contro Zacky, il mio Zacky.
Non si deve nemmeno
permettere di sfiorare mio fratello, lui è la mia sola certezza…
Corro veloce giù per
le scale e lo vedo, in piedi con ancora il braccio alzato, e Zachy che si tiene
una mano al naso.
Sanguina, ma non
abbassa lo sguardo e tiene fisso i fieri occhi azzurri su quel mostro.
Quel mostro perennemente
ubriaco.
Cazzo, ma perché non
posso avere una famiglia normale?
Corro da lui e mi
inginocchio li davanti, controllandogli il viso “va tutto bene piccola” mi dice
rassicurante.
“va tutto bene un
cazzo…” dice quel essere barcollando “tu hai diciassette fottuti anni, ti
rifiuti di studiare e non hai un lavoro vero… pensi che ti manterrò per sempre
a strimpellare quella cazzo di chitarra?”
E mamma che fa? Lo
lascia fare, tiene lo sguardo fisso sui piatti che sta lavando, sembra che non
le interessi.
Perché fai così
mamma? Perché non lo difendi? È Zachary, è tuo figlio, porca miseria perché non
lo capisci?
Ha talento, e si
merita la loro fiducia…
Per il resto della
giornata sia lui che Zacky non si fanno vedere.
Mi infilo sotto le
coperte, speranzosa di svegliarmi domani mattina e trovare papà che mi aspetta
a braccia aperte. Vederlo giocare in giardino con Zacky a baseball come
facevano una volta. Ma so che non succederà.
Sento la porta
aprirsi lentamente, così mi alzo appena sui gomiti “Zacky?” chiamo a voce alta.
Di solito quando torna a casa la sera mi racconta sempre di cosa ha fatto con
gli altri.
Ma stavolta non è
Zacky, mio fratello non puzza di alcool… o almeno non così tanto.
Mi accorgo chi è
quando è già troppo tardi e i ritrovo il corpo di Tuker addosso. Grido, forte,
ma so che in casa c’è solo mamma e lei non lo ha mai fermato…
“Lasciami!!”
“sai, non mi ero mai reso conto di come sei cresciuta, Bryana…” dice toccandomi
con quelle sue mani, mi fa schifo.
Urlo ma so che
nessuno mi salverà.
Lentamente mi alza
la camicia da notte mentre io lotto per scrollarmelo di dosso ma so che è più
forte di me.
Sento la porta di
casa aprirsi e richiudersi, è la mia sola possibilità…
“ZACKY!!”
Il mostro mi sfiora
l’elastico delle mutandine.
Passi veloci su per
le scale, mentre io continuo a chiamarlo.
Poi eccolo, apparire
sulla porta. Ci mette tre secondi a capire la situazione e ad agire. Si avventa
lui di lui sbattendolo a terra mentre io mi alzo a sedere, in lacrime e
spaventata a morte.
Zacky è a cavalcioni
su di lui adesso e lo sta massacrando di pugni “torna a toccare mia sorella e
io ti uccido hai capito??!!” urla poi a tre centimetri dal suo naso, mentre lo
sbatte fuori dalla camera. Chiude a chiave dietro di se e corre verso di me
abbracciandomi “è tutti finito Bry, ci sono io con te… ti porterò via da questa
merda, te lo giuro…”
La mattina mi
sveglio frastornata, con ancora mal di testa per tutte le lacrime che ho
versato. Un tonfo sul letto e vedo Zacky prendere alcuni dei miei vestiti alla
rinfusa e infilarli alla buona nella sacca.
“c-che fai?” gli
chiedo a un certo punto.
“andiamo a stare da
Syn per un paio di giorni, poi si vedrà” mi dice in fretta con un sorrisetto
sghembo “dai vestiti… perché vuoi venire con me, vero?”
Non me lo faccio ripetere
di certo. Mi vesto in fretta e in dieci
minuti stiamo scendendo le scale. Mia madre ci guarda con sguardo
implorante, ma Zacky le passa accanto senza nemmeno guardarla.
“perché te ne vai?”
chiede poi rivolta a me “ti prego, lascia perdere tuo fratello e rimani…”
“con che cazzo di
coraggio le chiedi di rimanere?!” le urla addosso Zacky facendola piange,
abbasso lo sguardo continuando a camminare verso la porta “tu hai scelto di
vivere con quella bestia sul divano, ma noi non ce ne straremo qui!! Ma che
razza di madre sei a permettere che i tuoi figli vengano trattati così?” i
singhiozzi sono forti, ma ormai ci sono abituata, l’ho sentita piangere tante
volte “io e Bryana non ce lo meritiamo…”
“fate come foste a
casa vostra” mi guardo attorno. Syn vive già da solo in un appartamento che si,
è un buco, ma che però è felice di condividere con noi “allora come va?”
“una merda” gli
risponde Zacky sedendosi pesante sulla poltrona mentre estrae un pacchetto di
Philiph Morris.
“vostro fratello?”
chiede Syn “non si è fatto sentire?”
Zacky ridacchia
amaro “non gliene frega un cazzo di noi, figurati se si fa sentire. Appena
quello ha potuto ha levato le tende…”
Mi siedo su una
sedia dietro a Syn che si volta a guardarmi con occhi compassionevoli “e a te
come va, bimba?”
“insomma…
sopravvivo…”
Zacky me lo aveva promesso: basta
sopravvivere, bisognava vivere.
“oggi
viene tuo fratello?” mi chiede Gerard sbadigliando
“penso di
si” gli rispondo io “a dire il vero passano tutti a salutarmi”
Lui mi
guarda incerto “forse è meglio se passo da Frank….”
“Perché?”
“l’ultima
volta che ho avuto una piccola discussione con Syn mi sono ritrovato con un
occhio nero…”
“sarà
perché lui ti ha chiamato figlio di puttana e tu gli hai detto sua madre è una
troia succhia cazzi, invece?”
“dettagli”
dice lui sventolando un biscotto “il fatto è che quel uomo è troppo manesco, e
gli sto sul cazzo…”
“papà non
si dicono quelle blutte palole…” dice Helena entrando in casa saltellando.
Gerard sorride dolcemente e la prende in braccio.
“hai
ragione piccola, oggi ti va di venire con me a casa di zio Frank? Magari puoi
giocare con Eric…”
“non te
la svignerai così, Gerard Way!” dico io puntando il dito verso di lui “oggi ti
fermi a casa, li saluti con educazione e poi dopo vai da Frank!”
Gerard
scambia uno sguardo con sua figlia “salvami tu Helly” le dice mentre lei si
mette a ridere.
“come sei
cletino papà!”
“concordo”
dico io indicandolo con un cucchiaio di legno.
“è una
coalizazione la vostra?”
“amore
vai a vestirti che tra un po’ arriva lo zio Zacky!” dico a Helena che
sorridendo esce dalla stanza “lei è contenta” dico semplicemente.
“lei non
rischia occhi neri…”
Suonano
allo porta “Gee vai tu?”
Sento una
vocina flebile dire solo “scordatelo” così slacciandomi il grembiule corro alla
porta.
Sui primi
gradini vedo Zacky di spalle che ridacchia con Syn, mentre il Rev e Jhonny
fanno i disinvolti.
Matt mi
sembra incazzato, a bestia tra l’altro.
“ciao
ragazzi” dico allegra mentre mio fratello si volta e mi braccia.
“ciao
Biby!”
“ciao
Zacky!” poi passa a Syn…
“ciao
bimba” lui è il solo a chiamarmi così da… da… sempre credo! Lo conosco da una
vita, lui e Zacky sono amici da secoli e io sono abituata a vederlo spesso. Ma
da quando mi sono sposata, li vedo sempre meno.
“ciao
Brybry!” mi dice il Rev abbracciandomi, lui è il classico esempio di batterista
schizofrenico. Quando mi chiama ripete sempre il mio nome due volte.
“ciao
Bryana” il caro vecchio Jhonny, il più formale di tutti, o almeno il più sano
si tutti.
“ehy” per
ultimo Matt.
“brutta
giornata?” gli chiedo mentre lui mi bacia la guancia.
“una vera
giornata di mer-“ si blocca quando vede Helena che lo fissa aspettando solo di
digli che non si devono dire le parolacce, così lui devia “una giornata
pessima, esatto”
“ciao
Helly!” dice Zacky prendendola in braccio e dandole dei baci sulla guancia
facendola ridere.
“l’anima
pentita del purgatorio?” mi chiede sarcastico Syn.
“penso
sia da qualche parte per casa” dico io fingendomi pensierosa poi rido dicendo
“è fuggito appena appresa la notizia che sareste arrivati…” mi avvicino alle
scale “Gee! Vieni a salutare i ragazzi!” non è una domanda, è un obbligo
“devo
davvero?”
“GERARD!”
“arrivo,
arrivo…”
Lo vedo
scendere le scale un po’ mesto, come un bambino che teme le botte. Non può
davvero essere così spaventato da Syn! È assurdo!
“ciao”
dice alzando la manina mentre Zacky sta ancora spupazzando Helena.
“ciao
Gee!” gli dice mettendo per terra la bimba e andandogli n contro. Abbraccio
veloce, nessuno dei due è il tipo per le scene troppo smielate.
“allora,
Way!” gli dice Syn mettendogli un braccio attorno al collo “pronto per il
secondo ruond?”
Sarà una giornata lunga e impegnativa…