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Autore: Chemical Lady    03/04/2008    4 recensioni
Urla, forti, mi svegliano...Mamma piange. Papà la guarda, furente di rabbia e mi fa davvero tanta paura. Papà smettila di urlare,non sopporto il rumore del tuo odio. Fai smettere di piangere la mamma ti prego, lo sai che lei ti vuole bene…Mamma smetti di piangere, non sopporto il suono delle tue certezze che si infrangono. Mi atterrisce. Sento il rumore di un bicchiere che si rompe... Quindici anni e nove mesi dopo…Entro in casa furtivo. Cazzo sono le tre del mattino, se mio padre mi sgamma mi fa il culo a strisce...Tutto ok, adesso devo solo salire le scale in silenzio raggiungere la mia camera e… “Mark Donald Way, dove cazzo sei stato fin’ora?” Merda… anzi merda è riduttivo.
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Avenged Sevenfold, My Chemical Romance
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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02

Eccomi qui per il primo capitolo! Visto che domani parto mi è sembrato giusto pubblicare subito, e spero di essere sempre così veloce, ma faccio il liceo e spesso non ho nemmeno il tempo di respirare…

Non è molto, ma domenica aggiorno! Lo prometto!

Passiamo hai ringraziementi:

NENACHAN: va bhè tu ormai sei di casa nelle mie ff, grazie mille per leggerle sempre, ti piacciono proprio eh? Tv1kdb!

Darkettone: grazie per avermi fatto questi bei complimenti, mi fa piacere che ti piaccia, davvero! anche per me Zacky è il migliore degli A7X ma per quando riguarda i chimici, ho un debole per il bel Frank, però Gee è molto più interessante da descrivere… dimmi che ne pensi anche di questo cappy, e grazie ancora!

Un bacio.

Adesso vi lascio alla lettura e, ovviante, lasciatemi un commentino!

Baci!

 

(***Family Portrait***)

 

 

capitolo uno:

In a Family Portrait We are Pretty Happy...

 

Altre urla, come quando avevo sei anni.

Ma stavolta sono dannatamente più forti. È Tucker, il nuovo fidanzato di mamma, so che la picchia anche se lei finge che va tutto bene. Ormai sono abbastanza grande per capirlo, ho quindici anni.

Ma è come se ne avessi venti.

Non urla contro mamma però, adesso sta urlando contro Zacky, il mio Zacky.

Non si deve nemmeno permettere di sfiorare mio fratello, lui è la mia sola certezza…

Corro veloce giù per le scale e lo vedo, in piedi con ancora il braccio alzato, e Zachy che si tiene una mano al naso.

Sanguina, ma non abbassa lo sguardo e tiene fisso i fieri occhi azzurri su quel mostro.

Quel mostro perennemente ubriaco.

Cazzo, ma perché non posso avere una famiglia normale?

Corro da lui e mi inginocchio li davanti, controllandogli il viso “va tutto bene piccola” mi dice rassicurante.

“va tutto bene un cazzo…” dice quel essere barcollando “tu hai diciassette fottuti anni, ti rifiuti di studiare e non hai un lavoro vero… pensi che ti manterrò per sempre a strimpellare quella cazzo di chitarra?”

E mamma che fa? Lo lascia fare, tiene lo sguardo fisso sui piatti che sta lavando, sembra che non le interessi.

Perché fai così mamma? Perché non lo difendi? È Zachary, è tuo figlio, porca miseria perché non lo capisci?

Ha talento, e si merita la loro fiducia…

Per il resto della giornata sia lui che Zacky non si fanno vedere.

Mi infilo sotto le coperte, speranzosa di svegliarmi domani mattina e trovare papà che mi aspetta a braccia aperte. Vederlo giocare in giardino con Zacky a baseball come facevano una volta. Ma so che non succederà.

Sento la porta aprirsi lentamente, così mi alzo appena sui gomiti “Zacky?” chiamo a voce alta. Di solito quando torna a casa la sera mi racconta sempre di cosa ha fatto con gli altri.

Ma stavolta non è Zacky, mio fratello non puzza di alcool… o almeno non così tanto.

Mi accorgo chi è quando è già troppo tardi e i ritrovo il corpo di Tuker addosso. Grido, forte, ma so che in casa c’è solo mamma e lei non lo ha mai fermato…

“Lasciami!!”
“sai, non mi ero mai reso conto di come sei cresciuta, Bryana…” dice toccandomi con quelle sue mani, mi fa schifo.

Urlo ma so che nessuno mi salverà.

Lentamente mi alza la camicia da notte mentre io lotto per scrollarmelo di dosso ma so che è più forte di me.

Sento la porta di casa aprirsi e richiudersi, è la mia sola possibilità…

“ZACKY!!”

Il mostro mi sfiora l’elastico delle mutandine.

Passi veloci su per le scale, mentre io continuo a chiamarlo.

Poi eccolo, apparire sulla porta. Ci mette tre secondi a capire la situazione e ad agire. Si avventa lui di lui sbattendolo a terra mentre io mi alzo a sedere, in lacrime e spaventata a morte.

Zacky è a cavalcioni su di lui adesso e lo sta massacrando di pugni “torna a toccare mia sorella e io ti uccido hai capito??!!” urla poi a tre centimetri dal suo naso, mentre lo sbatte fuori dalla camera. Chiude a chiave dietro di se e corre verso di me abbracciandomi “è tutti finito Bry, ci sono io con te… ti porterò via da questa merda, te lo giuro…”

 

La mattina mi sveglio frastornata, con ancora mal di testa per tutte le lacrime che ho versato. Un tonfo sul letto e vedo Zacky prendere alcuni dei miei vestiti alla rinfusa e infilarli alla buona nella sacca.

“c-che fai?” gli chiedo a un certo punto.

“andiamo a stare da Syn per un paio di giorni, poi si vedrà” mi dice in fretta con un sorrisetto sghembo “dai vestiti… perché vuoi venire con me, vero?”

Non me lo faccio ripetere di certo. Mi vesto in fretta e in dieci  minuti stiamo scendendo le scale. Mia madre ci guarda con sguardo implorante, ma Zacky le passa accanto senza nemmeno guardarla.

“perché te ne vai?” chiede poi rivolta a me “ti prego, lascia perdere tuo fratello e rimani…”

“con che cazzo di coraggio le chiedi di rimanere?!” le urla addosso Zacky facendola piange, abbasso lo sguardo continuando a camminare verso la porta “tu hai scelto di vivere con quella bestia sul divano, ma noi non ce ne straremo qui!! Ma che razza di madre sei a permettere che i tuoi figli vengano trattati così?” i singhiozzi sono forti, ma ormai ci sono abituata, l’ho sentita piangere tante volte “io e Bryana non ce lo meritiamo…”

 

“fate come foste a casa vostra” mi guardo attorno. Syn vive già da solo in un appartamento che si, è un buco, ma che però è felice di condividere con noi “allora come va?”

“una merda” gli risponde Zacky sedendosi pesante sulla poltrona mentre estrae un pacchetto di Philiph Morris.

“vostro fratello?” chiede Syn “non si è fatto sentire?”

Zacky ridacchia amaro “non gliene frega un cazzo di noi, figurati se si fa sentire. Appena quello ha potuto ha levato le tende…”

Mi siedo su una sedia dietro a Syn che si volta a guardarmi con occhi compassionevoli “e a te come va, bimba?”

“insomma… sopravvivo…”

 

Zacky me lo aveva promesso: basta sopravvivere, bisognava vivere.

“oggi viene tuo fratello?” mi chiede Gerard sbadigliando

“penso di si” gli rispondo io “a dire il vero passano tutti a salutarmi”

Lui mi guarda incerto “forse è meglio se passo da Frank….”

“Perché?”

“l’ultima volta che ho avuto una piccola discussione con Syn mi sono ritrovato con un occhio nero…”

“sarà perché lui ti ha chiamato figlio di puttana e tu gli hai detto sua madre è una troia succhia cazzi, invece?”

“dettagli” dice lui sventolando un biscotto “il fatto è che quel uomo è troppo manesco, e gli sto sul cazzo…”

“papà non si dicono quelle blutte palole…” dice Helena entrando in casa saltellando. Gerard sorride dolcemente e la prende in braccio.

“hai ragione piccola, oggi ti va di venire con me a casa di zio Frank? Magari puoi giocare con Eric…”

“non te la svignerai così, Gerard Way!” dico io puntando il dito verso di lui “oggi ti fermi a casa, li saluti con educazione e poi dopo vai da Frank!”

Gerard scambia uno sguardo con sua figlia “salvami tu Helly” le dice mentre lei si mette a ridere.

“come sei cletino papà!”

“concordo” dico io indicandolo con un cucchiaio di legno.

“è una coalizazione la vostra?”

“amore vai a vestirti che tra un po’ arriva lo zio Zacky!” dico a Helena che sorridendo esce dalla stanza “lei è contenta” dico semplicemente.

“lei non rischia occhi neri…”

 

Suonano allo porta “Gee vai tu?”

Sento una vocina flebile dire solo “scordatelo” così slacciandomi il grembiule corro alla porta.

Sui primi gradini vedo Zacky di spalle che ridacchia con Syn, mentre il Rev e Jhonny fanno i disinvolti.

Matt mi sembra incazzato, a bestia tra l’altro.

“ciao ragazzi” dico allegra mentre mio fratello si volta e mi braccia.

“ciao Biby!”

“ciao Zacky!” poi passa a Syn…

“ciao bimba” lui è il solo a chiamarmi così da… da… sempre credo! Lo conosco da una vita, lui e Zacky sono amici da secoli e io sono abituata a vederlo spesso. Ma da quando mi sono sposata, li vedo sempre meno.

“ciao Brybry!” mi dice il Rev abbracciandomi, lui è il classico esempio di batterista schizofrenico. Quando mi chiama ripete sempre il mio nome due volte.

“ciao Bryana” il caro vecchio Jhonny, il più formale di tutti, o almeno il più sano si tutti.

“ehy” per ultimo Matt.

“brutta giornata?” gli chiedo mentre lui mi bacia la guancia.

“una vera giornata di mer-“ si blocca quando vede Helena che lo fissa aspettando solo di digli che non si devono dire le parolacce, così lui devia “una giornata pessima, esatto”

“ciao Helly!” dice Zacky prendendola in braccio e dandole dei baci sulla guancia facendola ridere.

“l’anima pentita del purgatorio?” mi chiede sarcastico Syn.

“penso sia da qualche parte per casa” dico io fingendomi pensierosa poi rido dicendo “è fuggito appena appresa la notizia che sareste arrivati…” mi avvicino alle scale “Gee! Vieni a salutare i ragazzi!” non è una domanda, è un obbligo

“devo davvero?”

“GERARD!”

“arrivo, arrivo…”

Lo vedo scendere le scale un po’ mesto, come un bambino che teme le botte. Non può davvero essere così spaventato da Syn! È assurdo!

“ciao” dice alzando la manina mentre Zacky sta ancora spupazzando Helena.

“ciao Gee!” gli dice mettendo per terra la bimba e andandogli n contro. Abbraccio veloce, nessuno dei due è il tipo per le scene troppo smielate.

“allora, Way!” gli dice Syn mettendogli un braccio attorno al collo “pronto per il secondo ruond?”
Sarà una giornata lunga e impegnativa…

 

  
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