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Autore: Chemical Lady    03/04/2008    2 recensioni
Urla, forti, mi svegliano...Mamma piange. Papà la guarda, furente di rabbia e mi fa davvero tanta paura. Papà smettila di urlare,non sopporto il rumore del tuo odio. Fai smettere di piangere la mamma ti prego, lo sai che lei ti vuole bene…Mamma smetti di piangere, non sopporto il suono delle tue certezze che si infrangono. Mi atterrisce. Sento il rumore di un bicchiere che si rompe... Quindici anni e nove mesi dopo…Entro in casa furtivo. Cazzo sono le tre del mattino, se mio padre mi sgamma mi fa il culo a strisce...Tutto ok, adesso devo solo salire le scale in silenzio raggiungere la mia camera e… “Mark Donald Way, dove cazzo sei stato fin’ora?” Merda… anzi merda è riduttivo.
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Avenged Sevenfold, My Chemical Romance
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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prologo

(***Family Portrait***)

 

 

prologo:

I Be Your Little Girl 4Ever…

Urla, forti, mi svegliano.

Mi metto a sedere sul letto, mentre anche Zacky si sveglia a sua volta. Ci alziamo assieme per vedere cosa sta accadendo. Appoggio i piedini per terra, il pavimento è freddo, ma voglio vedere cosa succede. Mio fratello si avvicina usciamo piano dalla stanza, mano nella mano. Le urla vengono dal soggiorno, dove la luce è ancora accesa, ma è tanto tardi e dovremmo essere tutti a letto.

Ci avviciniamo alle scale, e guardiamo giù. Mamma e papà che urlano, uno contro l’altra.

Mamma piange.

Papà la guarda, furente di rabbia e mi fa davvero tanta paura.

Papà smettila di urlare,non sopporto il rumore del tuo odio. Fai smettere di piangere la mamma ti prego, lo sai che lei ti vuole bene…

Mamma smetti di piangere, non sopporto il suono delle tue certezze che si infrangono. Mi atterrisce.

Sento il rumore di un bicchiere che si rompe.

“è tutta colpa tua se non ci sono soldi, maledetta puttana! Tua e del tuo insulso lavoro!”
“ma Ben io…” papà le da uno schiaffo forte, tanto che la mani mano si stringe più forte in quella di mio fratello.

Come si fa a cresce in un simile ambiente?

Papà adesso basta urlare… per favore smettila, la mamma  non ha fatto niente per offenderti…

Ti prego, papà, non fare così.

Ti voglio bene papà, ricordatelo.

Non voglio sentirvi così…

Ho paura…

Le lacrime mi solcano il viso mentre mamma e papà continuano a urlare. C’è una valigia vicino alla porta.

Nel ritratto appeso al muro sembriamo così felici, perché le cose non possono tornate così. Sembriamo così felici, così normali, rivoglio solo la mia famiglia…

Papà si infila la giacca, quella scura che mette solo nelle occasioni speciali, e prende la valigia.

“No, Ben non te ne andare ti prego!” urla la mamma ma lui non la ascolta. Apre la porta e non si volta, neanche quando mamma lo chiama ancora piangendo.

Papà non te ne andare ti prego.

Non portare via la luce della mia stella, per favore rimani.

Ti prego, mamma sarò più carina.

Daddy dont leave me.

Sarò più buona, lo dirò anche a Zachary.

Daddy dont leave me.

Non rovescerò più il latte a cena.

Daddy dont leave me.

Sarò più buona te lo prometto.

Daddy dont leave me.

Sarò per sempre la tua principessa vero?

Daddy dont leave me.

 

Daddy dont leave.

 

“Papà!”

 

 

Mi sveglio di soprassalto, coperta di sudore. Mi metto a sedere lentamente, per non svegliare Gerard. Si devo alzare presto, non voglio disturbarlo così tolgo lentamente il braccio dai miei fianchi e scendo dal letto sentendo il pavimento freddo sotto ai piedi. Raccolgo le braghe del pigiama e una maglietta di Gerard e li indosso in fretta, senza fare confusione e esco dalla camera chiudendo piano la porta dietro di me.

Entro in bagno, ho bisogno di lavarmi il viso, e con il sudore anche l’angoscia che questo sogno mi ha portato. Angoscia che nelle ultime notti si ripete anche troppo spesso, a dirla tutta. 

Mi guardo allo specchio, e sono un disastro, i capelli neri sono spettinati, lunghi ormai fino al seno e pieni di nodi. Gli occhi azzurri cerchiati di solito di matita nera adesso sono cerchiati solo di occhiaie.

Che bello spettacolo, davvero.

Complimenti, Bryana Baker sei uno spettacolo.

Ma perché proprio adesso mi devono tornare alla mente certi ricordo che ho tentato di cancellare per tanto tempo? Davvero non capisco, e in sonno è andato a farsi fottere.

Arrivo in sala e accendo la luce. Sono le tre del mattino.

Vado in cucina, forse un po’ di latte caldo mi farà ritornare sonno…

Prendo fuori un pentolino e il latte dal frigo e mentre lo sto scaldando sul fornello sento un rumore di piedini veloci che corrono sulle mattonelle fredde.

“mamma?” mi volto e me la trovo davanti: capelli neri spettinati, occhi verde-giallo come quelli di suo padre, pigiamino rosa…

“amore ma che ci fai a piedi nudi? Ti verrà un raffreddore…” le dico prendendola in braccio mentre lei stringe al petto la sua bambola di pezza “cosa ci fai in piedi? È presto…”

“Lucy ha avuto un incubo…” mi dice mentre al metto a sedere sul ripiano della cucina.

Accarezzo la testa della bambola poi dico “lo sai, anche io ho avuto un incubo, e adesso non riesco più a dormire… vuoi un po’ di latte amore?”

Lei annuisce mentre con una mano si gratta gli occhietti stanchi.

Dopo il latte la vedo sbadigliare così decido di portarla subito a letto “vieni, Helena, adesso ti porto a letto…” dico prendendola di nuovo in braccio, lei appoggia la testa sulla mia spalle, si vede che non ce la fa più a tenere gli occhi aperti.

Dalla porta della cucina appare Gerard, anche lui completamente rincretinito dal sonno, che mi guarda “Bry? Ma cosa fate voi due qui, un comizio?”

certo, una assemblea elettorale…” gli dico io sarcastica.

“spero solo che tu stia già decidendo cosa prepararmi da cena…”

“simpatico” dico io passandogli vicino “hai mai pensato di fare del varietà saresti più portato che ha fare il cantante…”  

“il livello di acidità che hai in corpo è alto la mattina presto eh?” dice seguendomi fino in camera di Helena e fermandosi sullo stipite mentre io metto a letto la piccola.

“buona notte amore” dico dandole una bacino in fronte, poi esco, chiudendo la porta.

Gerard mi segue in camera, poi si siede sul letto e mi guarda “Bry che c’è che non va?”

“un incubo” dico io sedendomi vicino a lui, che mi bacia la fronte.

“vuoi parlarne?”

“no” dico io cercando di non darci peso “è solo una cazzata, davvero…”

ok, allora buona notte” dice stendendosi e attirandomi a se “se non riesci a dormire svegliami…”
Certo, nemmeno un branco di elefanti in corsa lo sveglierebbero la notte…

Mi addormento lentamente, sulla sua spalla, cullata nel suo abbraccio con un pensiero fisso: parlarne a mio fratello.

Mio fratello.

Zacky Vengeance.

 

 

 

Note di fine capitolo:

Ff in corso numero due!

ciao a tutte sono Chemical Lady! Non so da dove mi sia venuta sta storia so solo che stavo ascoltando la musica e ho ascoltato Family Portrait di Pink e da li è nato tutto! Ho scelto Gerard perché è in assoluto il personaggio migliore degli MCR su cui scrivere ff e anche Zacky perché è troppo figo.

ditemi che ne pensate mi raccomando! Alla prossima.

Chemical Lady

 

  
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