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Autore: Spettro17    08/10/2013    1 recensioni
Salve Ragazzi questa è la mia prima fan-fiction su Doctor Who anche se probabilmente è solo uno sclero frutto di una improvvisa voglia di scrivere del nostro Dottore.
Tratto dal primo capitolo.
"Ma la vita così come la conoscevano sarebbe presto finita.
Rose era incinta.
Nessuno lo sapeva".
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10 (human), Nuovo personaggio, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Gli Addii

I tempi stringevano e i ragazzi del Torchwood erano più che presi dalle loro ricerche, Il Dottore in quella situazione si sentiva davvero inutile non poteva fare altro che aspettare i risultati delle ricerche e sperare per il meglio ma tutto ciò lo stava logorando dall’interno, avrebbe voluto fare di più per potere garantire l’incolumità della sua famiglia, si perché l’unica cosa che voleva era  proteggere chi amava con tutte le proprie forze fino a quando il suo cuore umano non avesse compiuto il suo ultimo battito ed ora invece lui non sapeva cosa aspettarsi, che cosa il destino avrebbe loro riservato.

La notizia della gravidanza lo aveva sconvolto ancora non poteva credere che una cosa del genere potesse accadere davvero, eppure adesso si ritrovavano tutti in pericolo a causa sua, avrebbe potuto prevedere una cosa del genere eppure… No non avrebbe mai pensato fosse possibile.

L’Universo era così fragile, così stupidamente legato alle regole che lo regolavano il Dottore non credeva che una delle sue regole fondamentali sarebbe potuta essere infranta così facilmente per un errore umano, adesso l’unica cosa che poteva fare era quella di sperare in un contatto con l’Universo da cui proveniva e ancora pregare che il Dottore di quel mondo gli dia ascolto e sia in grado di aiutarlo a risolvere questa situazione, non poteva assolutamente permettere che gli portassero via la sua Rose sapeva che non aveva modo di combattere contro il dolore di una sua possibile perdita sarebbe stato fatale.

-         Dottore abbiamo un problema – Era stato Rory a parlare e quella semplice frase bastò al Dottore per cercare di mettere in ordine i suoi pensieri e mettere da parte quella emotività che lo stava uccidendo.

-         Che cosa intendi dire? – Rispose il Dottore velocemente.

-         Abbiamo analizzato i dati raccolti da Martha e non abbiamo scoperto niente di buono, a quanto pare queste semplici crepe sono in grado di eliminare la linea temporale di un individuo… Azzerarla- si prese una pausa -semplicemente privarlo della sua esistenza- disse il giovane lentamente quasi al fine di cercare di rendere meno brutale la notizia che stava comunicando all’uomo di fronte a sé.

-         Come è possibile? Tutto questo non ha assolutamente senso, non capisco cosa il mio alter ego stia combinando nel mio Universo per causare l’esistenza di crepe del genere, perché ne sono certo la colpa è sua, se conosco almeno un po’ me stesso e le mi passate rigenerazioni scommetto che al momento si stia scervellando per richiudere queste crepe, quindi non possiamo attendere, dobbiamo assolutamente agire! – affermò il Dottore velocemente alzandosi e richiamando i colleghi nella sala principale.

-         In che modo? – chiese il giovane Rory flebilmente con voce talmente bassa che non arrivò alle orecchie del Dottore.

In pochi secondi tutti i membri del Torchwood si riunirono intorno al Dottore tranne Martha che a quanto pare era ancora sul campo a ricercare più informazioni sulle crepe.

-         Allora Rory mi ha parlato delle vostre scoperte e quello che sto per dirvi vi sembrerà da pazzi ma al momento mi sembra l’unico modo possibile per raggiungere l’altro Universo, faremo in questo modo- iniziò il Dottore – Io mi calerò in una di queste crepe-

-         Non se ne parla assolutamente- affermò Jeremy deciso.

Il Dottore lo ammonì con lo sguardo per poi continuare -  Io ho vissuto allungo e ho viaggiato così tanto nel tempo e nello spazio da non possedere una singola linea temporale della mia vita, io sono nato e morto nove volte, posso farcela, probabilmente la mia condizione di Paradosso potrebbe proteggermi dagli effetti della crepa temporale ma solo e soltanto me-

-E’ un rischio troppo grande- affermò Sarah velocemente.

-Sono pronto a correrlo… Ne ho bisogno devo solo provare-

- Non mi sembra una scelta saggia Dottore sicuramente troveremo un altro modo- disse Rory cercando di dissuadere l’uomo.

- Non ne abbiamo il tempo né per scegliere né per valutare i rischi… Lo farò con il vostro aiuto o senza, a voi la scelta-

- Penso prima dovresti parlarne con Rose in fondo per lei stai facendo tutto questo- tentò ancora Rory.

- E’ proprio per questo che non dovrà sapere nulla datemi 24 ore da trascorrere con lei domani esattamente alle 5:00 p.m. sarò pronto-

I presenti lo osservarono con sguardo interdetto ma ormai la decisione era stata presa e tutti i presenti sapevano che non avrebbero potuto fare nulla per fargli cambiare idea.

-         Come vuoi Dottore – affermò Jeremy facendogli il saluto militare seguito dai presenti.

-         Bene, mandatemi le coordinate per e-mail della più vicina crepa, domani andrò direttamente lì-

-         Certamente, ma se cambi idea siamo proti a cercare altre alternative- affermò ancora Rory.

-         Lo so- disse semplicemente il Dottore andando via, lui odiava gli Addii.

 

 

 

 

Rose era rimasta sola a casa persa nei suoi pensieri, preoccupata per se stessa, per il suo bambino ma anche per l’uomo che amava, sapeva che lui non avrebbe fatto mai loro del male eppure una strana sensazione le attraversava il corpo.

Il Dottore rientrò silenziosamente in casa e si lasciò ammaliare dall’immagine della giovane donna davanti ai suoi occhi che preparava la cena per lui, era una scena così rassicurante, così semplice da renderlo tremendamente sereno. Lentamente le si avvicinò e avvolse con le sue braccia la vita della giovane Rose lasciandole un asciutto bacio sul collo.

Rose leggermente scossa dalla sorpresa non avendo notato il rientro dell’uomo si ritrasse ma quando il suo profumo la avvolse si lasciò abbracciare dal suo Dottore.

Restarono per qualche minuto in quella posizione beandosi l’uno della presenza dell’altro fino a quando Rose fu costretta a liberarsi per provvedere ai suoi impegni casalinghi.

La Cena fu veloce e stranamente silenziosa entrambi sapevano di avere un argomento da affrontare ma nessuno dei sue aveva realmente voglia di parlare ancora ad un certo punto il Dottore prese le mani della giovane Rose.

-         Sai vero che Ti amo più della mia stessa vita? –

Quella domanda lasciò Rose interdetta proprio perché sembrava che lo stesse chiedendo davvero.

-         Certo che lo so, non hai bisogno di dirmelo o chiederlo - affermò Rose stringendo la sua mano a sua volta.

-         E’ che vorrei non lo dimenticassi mai Okay – disse semplicemente alzandosi e ritirandosi nel suo studio lasciando Rose inerte e leggermente scossa per un motivo che realmente non comprendeva.

 

 

Salve Ragazzi rieccomi con un nuovo capitolo, mi scuso per il terribile ritardo ma è stato un mese super impegnato! Spero non mi abbiate abbandonata ora che il fatidico episodio del cinquantenario si sta avvicinando *me elettrizzata*. Ringrazio chi ha recensito, aggiunto la storia alle seguite o chi ha solo semplicemente letto. Grazie.

  
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