Gli Addii
I tempi stringevano e i ragazzi del Torchwood erano
più che presi dalle loro ricerche, Il Dottore in quella situazione si sentiva
davvero inutile non poteva fare altro che aspettare i risultati delle ricerche
e sperare per il meglio ma tutto ciò lo stava logorando dall’interno, avrebbe
voluto fare di più per potere garantire l’incolumità della sua famiglia, si
perché l’unica cosa che voleva era proteggere
chi amava con tutte le proprie forze fino a quando il suo cuore umano non
avesse compiuto il suo ultimo battito ed ora invece lui non sapeva cosa
aspettarsi, che cosa il destino avrebbe loro riservato.
La notizia della gravidanza lo aveva sconvolto
ancora non poteva credere che una cosa del genere potesse accadere davvero, eppure
adesso si ritrovavano tutti in pericolo a causa sua, avrebbe potuto prevedere
una cosa del genere eppure… No non avrebbe mai pensato fosse possibile.
L’Universo era così fragile, così stupidamente
legato alle regole che lo regolavano il Dottore non credeva che una delle sue
regole fondamentali sarebbe potuta essere infranta così facilmente per un
errore umano, adesso l’unica cosa che poteva fare era quella di sperare in un
contatto con l’Universo da cui proveniva e ancora pregare che il Dottore di
quel mondo gli dia ascolto e sia in grado di aiutarlo a risolvere questa
situazione, non poteva assolutamente permettere che gli portassero via la sua
Rose sapeva che non aveva modo di combattere contro il dolore di una sua
possibile perdita sarebbe stato fatale.
-
Dottore abbiamo un problema – Era stato
Rory a parlare e quella semplice frase bastò al Dottore per cercare di mettere
in ordine i suoi pensieri e mettere da parte quella emotività che lo stava
uccidendo.
-
Che cosa intendi dire? – Rispose il
Dottore velocemente.
-
Abbiamo analizzato i dati raccolti da
Martha e non abbiamo scoperto niente di buono, a quanto pare queste semplici
crepe sono in grado di eliminare la linea temporale di un individuo… Azzerarla-
si prese una pausa -semplicemente privarlo della sua esistenza- disse il
giovane lentamente quasi al fine di cercare di rendere meno brutale la notizia
che stava comunicando all’uomo di fronte a sé.
-
Come è possibile? Tutto questo non ha
assolutamente senso, non capisco cosa il mio alter ego stia combinando nel mio
Universo per causare l’esistenza di crepe del genere, perché ne sono certo la
colpa è sua, se conosco almeno un po’ me stesso e le mi passate rigenerazioni
scommetto che al momento si stia scervellando per richiudere queste crepe,
quindi non possiamo attendere, dobbiamo assolutamente agire! – affermò il
Dottore velocemente alzandosi e richiamando i colleghi nella sala principale.
-
In che modo? – chiese il giovane Rory
flebilmente con voce talmente bassa che non arrivò alle orecchie del Dottore.
In pochi secondi tutti
i membri del Torchwood si riunirono intorno al Dottore tranne Martha che a
quanto pare era ancora sul campo a ricercare più informazioni sulle crepe.
-
Allora Rory mi ha parlato delle vostre
scoperte e quello che sto per dirvi vi sembrerà da pazzi ma al momento mi
sembra l’unico modo possibile per raggiungere l’altro Universo, faremo in
questo modo- iniziò il Dottore – Io mi calerò in una di queste crepe-
-
Non se ne parla assolutamente- affermò
Jeremy deciso.
Il Dottore lo ammonì
con lo sguardo per poi continuare - Io
ho vissuto allungo e ho viaggiato così tanto nel tempo e nello spazio da non
possedere una singola linea temporale della mia vita, io sono nato e morto nove
volte, posso farcela, probabilmente la mia condizione di Paradosso potrebbe
proteggermi dagli effetti della crepa temporale ma solo e soltanto me-
-E’ un rischio troppo grande-
affermò Sarah velocemente.
-Sono pronto a correrlo…
Ne ho bisogno devo solo provare-
- Non mi sembra una
scelta saggia Dottore sicuramente troveremo un altro modo- disse Rory cercando
di dissuadere l’uomo.
- Non ne abbiamo il
tempo né per scegliere né per valutare i rischi… Lo farò con il vostro aiuto o
senza, a voi la scelta-
- Penso prima dovresti
parlarne con Rose in fondo per lei stai facendo tutto questo- tentò ancora
Rory.
- E’ proprio per questo
che non dovrà sapere nulla datemi 24 ore da trascorrere con lei domani
esattamente alle 5:00 p.m. sarò pronto-
I presenti lo
osservarono con sguardo interdetto ma ormai la decisione era stata presa e
tutti i presenti sapevano che non avrebbero potuto fare nulla per fargli
cambiare idea.
-
Come vuoi Dottore – affermò Jeremy
facendogli il saluto militare seguito dai presenti.
-
Bene, mandatemi le coordinate per e-mail
della più vicina crepa, domani andrò direttamente lì-
-
Certamente, ma se cambi idea siamo proti
a cercare altre alternative- affermò ancora Rory.
-
Lo so- disse semplicemente il Dottore
andando via, lui odiava gli Addii.
Rose era rimasta sola a casa persa nei suoi
pensieri, preoccupata per se stessa, per il suo bambino ma anche per l’uomo che
amava, sapeva che lui non avrebbe fatto mai loro del male eppure una strana sensazione
le attraversava il corpo.
Il Dottore rientrò silenziosamente in casa e si
lasciò ammaliare dall’immagine della giovane donna davanti ai suoi occhi che
preparava la cena per lui, era una scena così rassicurante, così semplice da
renderlo tremendamente sereno. Lentamente le si avvicinò e avvolse con le sue
braccia la vita della giovane Rose lasciandole un asciutto bacio sul collo.
Rose leggermente scossa dalla sorpresa non avendo
notato il rientro dell’uomo si ritrasse ma quando il suo profumo la avvolse si
lasciò abbracciare dal suo Dottore.
Restarono per qualche minuto in quella posizione
beandosi l’uno della presenza dell’altro fino a quando Rose fu costretta a
liberarsi per provvedere ai suoi impegni casalinghi.
La Cena fu veloce e stranamente silenziosa entrambi
sapevano di avere un argomento da affrontare ma nessuno dei sue aveva realmente
voglia di parlare ancora ad un certo punto il Dottore prese le mani della
giovane Rose.
-
Sai vero che Ti amo più della mia stessa
vita? –
Quella domanda lasciò Rose interdetta proprio perché
sembrava che lo stesse chiedendo davvero.
-
Certo che lo so, non hai bisogno di
dirmelo o chiederlo - affermò Rose stringendo la sua mano a sua volta.
-
E’ che vorrei non lo dimenticassi mai
Okay – disse semplicemente alzandosi e ritirandosi nel suo studio lasciando
Rose inerte e leggermente scossa per un motivo che realmente non comprendeva.