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Autore: carostyles96    08/10/2013    1 recensioni
questa storia parla di una ragazza, charlotte che per una serie di eventi incontra un ragazzo che è proprio quel tipo di persona che charlotte, per ragione ben motivate, non voleva incontrare, harry.
questi due personaggi sono come il giorno e la notte, vivono in due mondi opposti, sono due mondi opposti.
shakespare diceva:
"amore non è amore se muta quando scopre un mutamento, o tende a svanire quando l'altro si allontana.
oh, no! amore è un faro, sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
per scoprire il perchè del 'forse' nel titolo dovete leggere e godervi la storia!!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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*capitolo 13- ti odio!*

La mattina mi svegliai e la colazione era già pronta e senza nemmeno accorgermene Kaely mi aveva già chiesto mille robe sulla sera precedente e io risposi con la risposta meditata tutta la notte “niente, ho guardato un film e poi ho dormito”. Kaely ci cascò e io tirai finalmente il fiato.
Subito dopo pranzo decidemmo di andare a fare un po’ di shopping per comprare un vestito per la sera visto che dovevamo andare a ballare visto che per Kaely “non avevo una vita sociale”.
Ci dirigemmo al centro commerciale, entrammo nel negozio e iniziammo a cercare. Improvvisamente vidi Harry, che cosa ci faceva lui lì?!
Si accorse pure lui della mia presenza e mi sorrise, io abbassai la testa facendo finta di niente.
«Oddio c’è quel depravato mentale di Styles, non guardarlo negli occhi così non si accorgerà di noi» mi disse Kaely abbassando la testa facendo gli stessi movimenti che avevo fatto qualche secondo prima io. Nella mia mente pensai “troppo tardi” ma con il corpo continuai a fare quel che stavo facendo.
Vidi un vestito giallo, era particolarmente bello, era giallo, con il corpetto ben definito. Era attillato nella parte del busto e poi si allargava leggermente. Sapevo già che scarpe usare e con cosa abbinarlo. Decisi di andare a provarlo. Kaely mi annuì e mi disse che lei cercava ancora un po’ e che fra qualche minuto sarebbe venuta a vedere come stavo.
 
 
Sometimes I hate every single stupid word you say 
Sometimes I wanna slap you in your whole face



Entrai nel camerino. Chiudi la tendina e incominciai a spogliarlo. Mi tolsi la parte superiore e poi i pantaloni. Mi concentrai sul vestito, cercai di toglierlo dalla gruccia ma nel mentre sentii la tenda aperta e qualcuno spingermi verso lo specchio mentre mi girava verso di lui.
Era Harry. «Sono arrivato nel momento giusto» mi disse squadrandomi «Styles, esci da qui. Se arriva Kaely siamo fregati!» gli dissi indicandogli la via di uscita.
Lui mi spinse ancora di più verso lo specchio del camerino e si avvicinò ancora di più a me «Come mai questo vestito?» mi chiese sorridendomi senza separare i suoi occhi dai miei «Per prima cosa non dovrebbe importartene e per secondo sta sera esco, vado a ballare con Kaely» gli spiegai senza far separare i nostri occhi «Ah! Due donne che vanno a ballare da sole. O siete lesbiche, e non credo proprio che tu lo sia visto quello che fai a letto, o volete cuccare» mi disse con un tono sensuale e provocatorio «Styles, esci da questo camerino!!» gli risposi cercando di spostarlo da me, il tentativo fu più che vano visto che era senza alcun dubbio più forte di me. «Mi piaci quando ti arrabbi» disse avvicinandosi ancora di più a me e premendo il suo bacino sul mio «Styles staccati» Harry si avvicinò ancora di più a me, avvicinando le sue labbra alle mie. Delle farfalle mi pervasero lo stomaco. Lo vidi vicino a me
«Charlie! Hai fatto?! Posso vederti?» era Kaely! Da una parte ringrazia il cielo ma dall’altra lo maledissi «Kaely, passa fra qualche secondo, ho un problema con la lampo, tu hai trovato?» le chiesi allontanando Harry da me che cercò di non scoppiare in una grande risata «Sì, vado qui affianco a provarlo e poi ti faccio vedere» mi disse lei e poi si allontanò.
«Bene, ora tu te ne vai e mi lasci provare il vestito in pace!» dissi a Harry dirigendolo verso la tenda che non era lontano da lui. «Potrei aiutarti con la lampo visto che hai dei problemi a chiuderla… sai che sono bravo» mi disse lui avvicinandosi a me «No! Tu te ne vai e mi lasci da sola, in pace!!»  lui uscì sorridendo «Ricordati che quando si va a ballare non si sa mai chi si incontra…» mi disse allontanandosi.
 Provai il vestito e lo aggiudicai, decisi di prenderlo senza farlo vedere a Kaely, volevo andarmene subito da quel posto.
Andai al camerino di Kaely, aveva preso un vestito lungo, rosa pallido e morbido. Le stava benissimo così decidemmo di andare alla cassa per comprare i nostri vestiti.
 

La giornata passò velocemente e in pochissimo tempo ci ritrovammo a preparaci per la sera.
Mi truccai, raccolsi i capelli in una treccia a lisca di pesce e poi indossai il mio nuovo vestito giallo abbinandolo con il mio gilet di jeans e le scarpe nere e con una pochette marrone, grigio. Kaely indossò il suo vestito aveva i capelli sciolti che cadevamo morbidi sulle spalle, prese le sue scarpe nere, la sua pochette nera e insieme uscimmo.
Ci dirigemmo al solito locale. Entrammo e andammo al bancone. Aspettando che qualche uomo di buona anima ci invitasse a ballare o ci offrisse un drink.
Dopo qualche secondo, eccoli lì. Due ragazzi, molto più grandi di noi, avevano più o meno 24 o 25 anni. Erano uno biondo e uno moro. Il ragazzo biondo aveva gli occhi scuri, marroni era poco più basso ma più muscoloso del moro. Quello moro aveva gli occhi azzurri cielo, si vedevano spiccare fra le luci al neon della discoteca, era alto e un po’ più snello ma  ben fornito, pure lui, di muscoli.
Incominciarono a provarci. Il biondo ci provò con Kaely e il moro con me.
Dopo poco scoprii che si chiamava Jason, aveva finito da poco l’università, lavorava come avvocato, viveva in un appartamento in centro a pochi metri da lì, aveva una sorella di 14 anni e che lui aveva 25 anni. Scoprii che non era realmente inglese, era un americano che viveva in Inghilterra del tempo del liceo e che preferiva di gran lunga l’Inghilterra. Giocava a calcio, amava il tennis, gli piaceva fare passeggiate la domenica mattina e preferiva andare in un posto solitario invece che in discoteca. Era lì perché il suo amico, William, il biondo, diceva che era da troppo che non aveva una fidanzata e quindi doveva cuccare.
Finita questa discorso mi chiese di me, i gli raccontai il minimo indispensabile e poi mi chiese di andare a ballare con lui. Accettai e ci dirigemmo insieme nella pista mentre Kaely e William ridevano e scherzavano amabilmente.
Mentre ballavamo vidi fra la folla il volto di Harry sorridere salutando degli amici. Pensai che quel suo sorriso sarebbe svanito presto, nel preciso momento in cui mi avrebbe visto ballare con quel ragazzo. E come se non lo avessi pensato, Harry si rese conto della mia presenza e vide che non ero sola, ero con un ragazzo molto più grande di lui e che mi faceva sorridere e con il quale stavo ballando.
Vidi il suo volto irrigidirsi, si avvicinò al bancone e lì ci scrutò per tutto il tempo in cui ballammo.

*HARRY’S POV*
At the same time, I wanna hug you 
I wanna wrap my hands around your neck 
You're an asshole but I love you 
And you make me so mad I ask myself 
Why i'm still here, or where could I go 
You're the only love i've ever known 
But I hate you 
I really hate you, so much 


La vidi fra la folla mentre ballava divertendosi con un ragazzo mai visto prima. Mi posizionai al bancone in modo tale da vederla in tutto il suo splendore e in modo tale da tenere sott’occhio quel ragazzo, per me, troppo vecchio per lei.
Vidi che le sussurrò qualcosa all’orecchio, sorrise, annuii e poi lui le prese la mano e la portò verso la parte opposta del locale. Cercai di seguirli.
Li vidi. Erano nella parte più buia, era la parte chiamata “qui puoi fare di più” e dal nome già si capivano le intenzioni di quel ragazzo. Ci avevo portato tante ragazze lì e sapevo molto bene che il fare di più non corrispondeva solo al ficcare la lingua in bocca alla persona di fronte a te ma anche ficcare qualcos’ altro in altri posti. Non mi andava bene che quel ragazzo la trattasse così. Evidentemente nel momento di conoscenza l’aveva stregata con parole del tipo “cerco una relazione seria ma non trovo nessuno che la voglia” o “ non sono fidanzato da tanto e spero di trovare qualcuno”, le conoscevo quelle frasi, le avevo fatte mie molte volte e visto che le conoscevo così bene, sapevo che non una parola di quelle era vera!
La vidi accomodarsi su un divanetto. E lui sedersi affianco a lei. Iniziò a sussurrarle cose all’orecchio, le sorrideva e la mano di lui si strusciava sulla sua coscia nuda. Fu nel momento in cui la sua mano entrò nel vestito di lei che mi salirono i nervi a fior di pelle.
Dovevo fermare quella situazione. Lui non poteva ficcargli né la lingua in bocca né un dito o chissà cosa in nessun altro posto.
Decisi di mandarle un messaggio. Lo inviai.
La vidi tirare fuori il suo Iphone dalla borsa e leggere il messaggio. Si guardò intorno mentre lui la guardava spaesato. Riposò il telefono nella borsa. Mise le mani sul viso di quello e lo attirò a se, facendo bene vedere la sua lingua che si inoltrava nella bocca di lui. Le loro lingue giocavano fra di loro e la cosa era evidente. Questa cosa mi fece imbestialire. Dovevo fare qualcosa, qualcosa d’ altro!
Mi accorsi che la mano di lui entrò sempre di più nel suo vestito, forse, ormai, aveva anche raggiunto le mutande e stava iniziando a farle provare piacere.
Capii che il suo dito era quasi dentro nel momento in cui strinse di più gli occhi e rallentò la sua lingua. Lo faceva quando stava per eccitarsi, quando era nel momento di “entrata”.
Mi era piaciuto quando lo aveva fatto sopra di me ma in quella situazione lo odiai profondamente.
Ecco. La sua lingua si bloccò e poi riprese a roteare con foga. Il suo dito era entrato. Lei stava godendo. Davanti ai miei occhi ma non per causa mia.
Non ce la feci più. Impazzì!
Mi avvicinai a loro pensando cosa potessi fare. Mi bloccai davanti a loro, li separai. Tirai un pugno a lui. Mentre lei mi guardava spaesata.
Mi allontanai da loro. Molto probabilmente lui le stava chiedendo cosa era successo e lei nel giro di pochi secondi mi avrebbe seguito, anche solo per urlarmi dietro.
Mi girai, ed eccola lì, che si faceva spazio fra la folla. La condussi allo stanzino, mai utilizzato, dei cappotti. Ci entrai e lei mi segui entrandoci «Harry Edward Styles! Tu ora mi devi spiegare che tipi di problemi hai! Tu non sei né il mio fidanzato, né un mio ex, né un mio amico!! Tu non sei assolutamente niente per me e non ti devi mai più permettere di fare una cosa del genere» mi disse urlando «Quello lì ti aveva infilato un dito dentro! E la sua lingua fremeva di fare la stessa fine del suo dito e non fremeva soltanto la lingua!!» gli spiegai avvicinandomi a lei e urlando a mia volta «E a te cosa te ne importa?!» mi chiese urlandomi contro e avvicinandosi a me «Stavi godendo, lo vedevo!» le urlai ancora contro puntandole il dito contro «Sai sono una donna, se mi infili un dito dentro godo anche io!» mi disse urlando «Il punto non è questo! Tu non potevi godere con un tipo come quello!» le dissi avvicinandomi ancora e urlando ancora «Ah! Perché adesso sei tu a dirmi con chi devo godere e con chi no!» mi disse roteando gli occhi «No! Ma non puoi godere con un tipo come quello! Andiamo! Ti ha infilato un dito, non mi dire che la cosa era anche un po’ forzata! Non ci credo manco morto che con un solo dito godi così!» lei soffocò una risata isterica mentre le urlavo contro «Ah bhe, ora decidi pure l amia sogli di godimento! Cosa ne saio tu! Magari era il ditalino migliore che mi avesse mai fatto una persona nella mia vita!» mi disse urlando ma abbassando il tono «No! Non è possibile! Tu, e fidati lo so, hai una resistenza pazzesca! E lo so per esperienza personale!» le dissi avvicinandomi sempre di più a lei «Ma allora il problema non è il godere ma è con chi godo!» mi disse guardandomi e abbassando definitivamente la voce «Senti sai cosa ti dico?! Scopati chi cazzo vuoi! Vai da quel marpione, scopatelo in bagno e fingi di godere proprio come hai fatto poco fa!» le dissi alzando ancora i toni.
Charlotte si fermò, mi guardò. Io feci lo stesso. La distanza fra di noi era poca ma non ancora così tanto poca. Vidi l’odio verso di me salirle agli occhi.
E nello stesso preciso istante facemmo lo stesso movimento. Si avvicinò a me, posai la mano sul suo sedere spingendola verso il mio bacino mentre le nostre lingue si unirono nell’entrare una nella bocca dell’altra.
La presi in braccio e la portai nel divanetto che non era poco distante da noi. La feci cadere su di questo e con foga ripresi a baciarla.
Mi slacciò la camicia violentemente. In cambio, non esitai ad avvicinare la mia mano ai suoi slip. Infilai le dita sotto di questi, la sentii sussultare nel momento in cui cominciai a massaggiarle l’intimità ecco, quando lo faceva a causa mia mi eccitavo particolarmente. L’erezione iniziò a spingere nei pantaloni. Definitivamente le infilai il dito nell’intimità, ecco che fermò la lingua e poi riprese a baciarmi con ancora più foga. Il mio dito spingeva dentro di lei, da uno poi diventarono due e la sentii sussultare sotto di me.
Continuai a baciarla, le alzai il vestito al bacino con l’altra mano. Le bacia la parte di petto scoperta e continuai a scendere fino ad arrivare alle sue cosce, le bacia l’interno coscia e poi feci uscire le mie dita. La mia bocca si avvicinò alla sua intimità per poi aprirsi e permettere alla lingua di entrare in questa. La sentii sussultare ancora più di prima e posare la mano nei miei capelli, incominciai a spingere la lingua e strinse in un pugno i capelli.
Gemeva ai miei movimenti e la cosa mi piaceva particolarmente «Ti odio» la sentii dire ansimando. Sorrisi e facendo così allungai maggiormente la lingua spingendomi in giù tenendole ferme le gambe. La sentii trattenere un urlo che non del tutto venne trattenuto. Continuai a pompare la lingua e quando rilassò i muscoli lascia uscire la mia lingua dalla sua intimità e la guardai sorridendo «Ah! Sia chiaro, ricambio anche io l’odio!» le dissi alzandomi e cercando di riallacciare la camicia. Mi sedetti sul divano.
In pochi secondi lei si mise a cavalcioni su di me. Mi alzò il volto e iniziò a baciarmi con foga facendo passare la mano sul petto per poi scendere alla mia erezione che diventava sempre più dura, la massaggiò dal fuori e poi mi slacciò la cintura e i pantaloni, alzai il sedere alzando pure lei, per permetterle di far scendere i pantaloni e le mutande. In poco tempo la mia erezione era libera e in ancora meno tempo era stretta nella sua mano che iniziò a  scendere e salire mentre mi succhiava il collo violentemente.
Sentii una scarica di brividi sulla schiena, gemetti al suo tocco. Poco dopo si allontanò da me senza smettere di massaggiare la mia erezione. Mi allargò ancora le gambe e si inginocchio sul pavimento fra di esse. Passò la mia erezione nella sua bocca e iniziò a giocarci mentre io godevo. La sua lingua percorreva tutta la mia lunghezza e poi si fermava alla punta giocandoci e facendomi impazzire.
Fece roteare la sua lingua lungo la mia lunghezza e mi sentii quasi morire. Mi morsi il labbro per trattenere un gemito potente.  Continuò a giocare con la mia erezione fino a quando non venni nella sua bocca. Ingoiò il liquido bianco mi sorrise prese la sua borsa e se ne uscì dalla stanzetta sorridendo.
Odiavo profondamente quella ragazza, odiavo il modo in cui mi faceva sentire, odiavo il modo in cui mi faceva venire e tutte le emozioni che mi suscitava mentre venivo. La odiavo dal profondo del mio cuore ma quel modo di odiarla e quel suo modo di trattarmi mi facevano impazzire!!
 
*****************SPAZIO ALL’AUTRICE*************************
Ok, non mi sono dimenticata di voi, ho un problema al computer. Non va più. Questo capitolo lo sto pubblicando da un altro che ho a casa ma che è lento come la morte.
Mi spiace di tutto questo ritardo,  spero non mi odiate ahah! Vi ho premiato con un capitolo un po’ osè e spero vi sia piaciuto!!
Scusate ancora!! <3 <3 recensioniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
 
  
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