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Autore: Scath Panther    08/10/2013    1 recensioni
....La liberazione di Derek era stata complicata, ma alla fine era andato tutto bene, certo la morte per mano sua della S.I era stata una nota negativa, ma il loro collega, amico e confidente Derek Morgan era uscito quasi illeso da quel incubo...
Il continuo di My Obsession, ma tranquilli se non vi va di leggere il racconto precedente non cambia nulla, la storia è completamente autonoma, ci sono solo pochi riferimenti a quella passa.
Questa volta i nostri amati Derek e Reid saranno alle prese con un caso complicato, si beh come sempre, ma con due aspetti forse mai trattati prima l'omicida è sotto gli occhi da tutti eppure Reid ha dei dubbi. Ma non è tutto Derek sarà vittima di fantasmi inconsci difficili d'affrontare, ce la farà da solo o qualcuno lo dovrà aiutare?
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Derek Morgan, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Oltre le menti degli assassini, due profiler'
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capitolo 7
Siamo al capitolo sette, torniamo a focalizzare l'attenzione sul caso, pochissimo spazio per considerazioni che esulano dal lavoro quindi dovrete aspettare ancora un pochino per conoscere i rivolsti della nostra coppia...
Come sempre i personaggi della serie Criminal Minds non mi appertengono e non ne detengo i diritti.
Ringrazio tutti coloro che leggono, apprezzano, seguono la storia!

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7° capitolo

 

- Dottor Reid? –

- DOTTORE! –

- Agente Speciale Spencer Reid è fra noi?! – il dottor Ottawa, spazientito arrivò  grandi passi difronte al dottore, che si riscosse dal suo torpore mentale e annuì distrattamente senza neanche aver ascoltato una parola pronunciata dal medico.

Certo, procediamo, no?

I suoi problemi personali non potevano impedirgli di fare un'ottimo lavoro quindi doveva accontanare ancora una volta la sua vita personale e gestire i problemi che gli si presentavano in quel momento e risolverli con metodo scientifico, dedicando loro la massima attenzione.

Il medico, poco convinto dell'improvviso cambiamento del "ragazzino" annuì e indicò il macchinario al di là del vetro, la stanza su cui si trovavano era buia, scarsamente illuminata se non fosse stato per i tre monitor che spargevano raggi verdastri. L'ambiente dall'altra parte era se possibile ancor più oscuro, non cera luce se non quella emessa dal macchinario appena messo in modo. L'uomo iniziò a descrivere l’analisi che si stava svolgendo, limitandosi a pronunciare paroloni scientifici e qualche brevissimo commento lievemente più comprensibile, alla fine a parte il dottor Reid nessuno aveva afferrato che cosa si stava facendo, ma per paura di sembrare ignoranti o stupidi nessuno si azzardò a protestare.

 

- Al paziente è stato iniettato un liquido di contrasto, con questa macchina tracceremo la “mappatura del cervello” in più attraverso delle risonanze costateremo l’attività in diversi momenti, dallo stress, alla quiete, allo stato di benessere a quello di paura. Avete capito tutto? – l’avvocato della difesa con i suoi due esperti e l’assistente procuratore, l’avvocato George Jewl asserirono, decisamente quella parte della spiegazione era stata afferrata da tutti. Reid non venne interpellato, dando per scontato che avendo richiesto lui quelle analisi ne sapesse molto più degli altri, in effetti il dottore aveva perso di nuovo contatto con la realtà inziando a proiettare le possibili risoluzioni del caso davanti ai propri occhi.

 

- Indossate occhiali e cuffie, per precauzione, ci vorranno pochi minuti – si volse a guardare gli uomini e vide uno ad uno indossarli, tutti tranne il dottore che dovette sfiorare con il braccio. Perchè quel ragazzino era ancora tre loro? Si, aveva avuto molte intuizioni e se quella massa fosse stata davvero trovata avrebbe significato che il dottor Reid aveva visto oltre tutte le loro menti, arrivando a trovare l'impensabile. Nonostante tutti quei pensieri assolutamente positivi, il medico non poteva non pensare che odiava avere a che fare con i ragazzini. Il macchinario entrò in funzione, cigolio e stridii violentarono gli apparati uditivi di tutti, i raggi improvvisi di color azzurro ferirono le povere pupille di ogni singola persona e quando un senso di oppressione iniziò a mettere a disagio il gruppo il medico spiegò loro che era normale, le onde avevano un carica elettrica capace di sconvolgere per pochi secondi il sistema neuronale di chinuque si trovasse a pochi metri da esse. In pratica i loro sensi erano messi a dura prova e dovevano resistere, per non fare brutte figure davanti agli altri.

Un paio di minuti dopo il computer nella sala d’osservazione iniziò a mostrare da uno schermo nero alcune linee. Pian piano si andò a formare l'immagine di un cervello umano, precisamente quello dell'uomo sotto inchiesta. Lentamente comparve ogni più minuscolo particolare di quell'organo. Sette minuti dopo tutto la scansione del cervello fu completata, pronta ad essere analizzata.

 

- Stamperò delle copie, per il momento possiamo fare delle prima osservazioni – Reid, scostandosi finalmente dal muro a cui si era appoggiato per riflettere meglio e darsi un tono, dopo la figura fatta con il medico, era tornato alla realtà per osservare lo schermo, non c’era essenzialmente nulla che non andasse, era una persona perfettamente sana, con una normalissima attività cerebrale, con un unico particolare: era presente qualcosa "in più". Era visibile, sotto gli occhi di tutti. Non servivano ingrandimenti, era palese!

- Ehm, dottor Ottawa, quella… forma, quella specie di rigonfiamento sul retro del cranio, cioè del cervello… cosa… è esttamente? – la voce sconvolta ed esitante del professionista diede fiato ai pensieri di tutti.

- Avvocato Ysmen, io non posso dirle che cos'è. Mi spiace ammetterlo, ma non ho idea di cosa sia. Non posso escludere che possa essere un tumore, una ciste, addirittura una sedimentazione casuale di materia grigia in eccedenza – per riempire quel vuoti di non conoscienza il medico cercò di pensare a tutte le possibilità più certe, quelle su cui avrebbe scommesso, lasciando da parte le idee più complesse.

Forse, o forse potrebbe essere una vera e propria parte di cervello in più?

Questa era una di quelle domande complesse a cui il medico non avrebbe voluto neanche pensare, ma ormai il dottore aveva parlato e presto ne avrebbero tutti pagate le conseguenze.

 

 

Lo studio del primario di medicina legale di Stafford era così piccolo che sei persone, presenti nello stesso preciso momento, quasi si toglievano il respiro a vicenda. Il medico che aveva seguito tutte le analisi stabilite sul signor McFarlan aveva voluto informare il suo superiore che a sua volta aveva parlato con il primario di medicina legale, o forense, il dottore Craig Devour. Se si scomodava addirittura il primario era chiaro che la situazione a cui si stava assistendo era una qualcosa di solito.

 

- Abbiamo alcune analisi in corso, quindi non possiamo giungere ad alcuna conclusione. In più ho già contattato i primari di chirurgia, tecnici di laboratorio eh... insomma c'è un'intera squadra che cerca di screditare l'ipotesi, ma più approfondiamo la questione e più è chiaro che non c'è errore della macchina, dello schermo, dei server o anomalia di qualsiasi genere. Quella massa esiste – era sempre stato una persona pratica e concreta, da quando era diventato primario in quel reparto alle sue qualità aveva aggiunto anche un'estrema criticità nei confronti di colleghi, sottoposti e pazienti. Se anche lui era convinto che c'era qualcosa di bizzarri in quell'uomo, forse allora era una possibilità accreditata.

 

Possiamo affermare che i suoi comportamenti potrebbero provenire da qualcosa che non riguarda un problema psicologico? Ha visto anche lei le immagini dell’attività del cervello di quell’uomo, quella massa che è stata trovata ha dei neuroni, veri, con filamenti che li congiungono al cervello vero e proprio. Questo è un dato di fatto!

 

- Può darsi, ma come ci hanno spiegato i tecnici il colore blu-verde indica un’attività esigua, quasi nulla, insomma non possiamo dire che sia qualcosa di “senziente” o comunque compromettente, forse il cervello del signore McFarlan neanche sa dell’esistenza dell’altra parte – l’avvocato della difesa a digiuno da qualsiasi materia scientifica cercò di farsi comprendere da tutti provocando in Reid un moto di fastidio, non solo doveva rimaner lì ad ascoltare quelle parole, ma doveva far finta che fossero sensate e che l'avvocato fosse capace di parlare di medicina. Certe volte nascondere la propria "superioritià" era difficile e faticoso.

- Insomma dobbiamo anche specificare che questo è un espediente, se trovate un problema medico, fisico, voi dell’accusa avrete nuove armi per inchiodare il signore McFarlan, facendo decadere l’attenuante della incapacità d’intendere – aveva continuato a parlare l'avvocato facendo vibrare il povero dottore, non rieusciva a reggere una sola altra parola, non c'erano i suoi colleghi ne il suo capo, nessuno a ricordargli che far sentire inferiori le persone non era cosa buona e giusta, il suo autocontrollo si era esaurito quindi ora si sarebbe lasciato andare!

Ma di che parlate? Quell’uomo sta male deve essere curato, mi chiedo come possiate parlare in questo modo, non conoscete neanche ciò di cui sta blaterando, che opinione potreste avere voi di un uomo del genere e della sua situazione?

- Io? Beh io so che dovrebbe stare in un carcere, quello è il suo posto! Voi medici da quattro soldi cercate solo scappatoie, non sapete fare altro! Ecco perchè ho un'opinione!  – controbattè l’assistente procuratore che sostituiva l’avvocato Hughs, impossibilitato a continuare quel caso fino a nuovo ordine, se fino a quel momento l'ignoranze dell'avvocato della difesa era stata fastidiosa, l'arroganza dell'altro uomo era una spina nel fianco per Reid.

 

- Noi eh? Avanti, tutte queste analisi, quella massa, e le risonanze, pensate davvero che serva a qualcosa?! – ed ecco ad incalzare di nuovo l'avvocato della difesa. Cane e gatto senza un solo neurone umano funzionante!

E se fosse davvero una chimera, non ci pensate?! Potrebbe davvero avere qualcosa che altera i suoi pensieri, e questo ci dice che la medicina psichiatrica non potrà far fare in alcun caso dei veri e propri progressi

Provò ancora il dottore, più si sforzava di ragionare normalmente arrrivando persino a reprimere i discorsi filosofici, intricati da lui tanto amati, per provare ad essere compreso dal resto dei presenti, e invece quelli cercavano di far di tutto per farlo innervosire, aveva altro a cui pensare, elaborare un sistema per l'analisi di quella nuova massa. In base a cosa sarebbe dovuta essere analizzata per prima? L'anatomia? L'influenza sul cervello, quindi psicologia? In ogni caso ora era bloccato lì ad ascoltare quel botta e risposta senza senso.

- Sciocchezze, non troveremo niente, quell’uomo è solo affetto da personalità multipla, tutto qui! – aveva sputato di nuovo l’assistente del procuratore, uomo ottuso e decisamente privo di elasticità mentale, l'ideale per una situazione simile.

 

- Dataci un taglio! Basta! Domani, o dopo, insomma quando arriveranno i risultati delle analisi del DNA ne riparleremo, fino ad allora non voglio altri siparietti, questo caso potrebbe divenire la svolta del secolo, attirare media da tutto il mondo, e non voglio che per colpa di un assistente procuratore troppo scettico e “penalista” e degli “esperti” troppo buonisti, la vicenda diventi una barzelletta. Il giudice mi ha comunicato che se io non darò l’ok a procedere con le biopsie non si farà più nulla, quindi cercate di comportarvi più professionalmente, e fino ai risultati fate finta che non sappiate nulla di più di questo caso di quanto non ne sapevate due giorni fa! – finalmente qualcuno riportò l'ordine.

Il capo di medicina legale, con il piglio da dittatore e il tono di un professore delle superiori che insegna a un branco di ragazzini cosa sia l’educazione, placò gli animi di tutti i presenti. Accusa e difesa lasciarono l’ufficio, guardandosi in cagnesco, ma con la promessa di non creare altri problemi, Reid aveva le proprie convinzioni, l’assistente procuratore era un mastino e la difesa cercava di “proteggere il proprio assistito”. Eppure, in modo indiscutibile, quella massa c’era, ed erano stati bene delineati i contorni di neuroni e sinapsi, non c’erano interpretazioni, non poteva essere una “escrescenza” o un tumore.

Quello era una parte di cervello, un’altra parte… forse di un altro… forse apparteneva ad un altro individuo.

Finalmente il silenzio e Reid si concesse un sospiro. Ora che aveva tempo e modo poteva dedicarsi a riflette a pieno sul caso, dimentico di Morgan, riuscì a focalizzarsi su altro: i sentimenti che gli affollavano cuore e mente, quel ragazzino "inquietante" che continuava a girargli intorno, per cui non sapeva che atteggiamento riservargli, cordialità? Gentilezza? Allontanarlo bruscamente e basta?  Quel turbinio di pensieri lo seguì fino a casa, sotto le coperte, fra le braccia di Morfeo. 

 

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Che cosa ne dite? Sono riuscita ad aggiornare... ma non ho più continuato a scrivere quindi continuerò con gli aggiornamenti incostanti fin che non riuscirò a terminare del tutto il racconto. Tenete duro non vi deluderò, spero!
Mi piacerebbe tanto rivedere chi commentava i vecchi capitoli e il racconto precedente a questo, sono ancora speranzosa che torniate, quindi non fatevi aspettare per troppo tempo!

Bye bye

Ombra

   
 
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