Come sempre i personaggi della serie Criminal Minds non mi appertengono e non ne detengo i diritti.
Ringrazio tutti coloro che leggono, apprezzano, seguono la storia!
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7°
capitolo
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Dottor Reid? –
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DOTTORE! –
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Agente Speciale Spencer Reid è fra noi?! – il
dottor Ottawa, spazientito arrivò
grandi
passi difronte al dottore, che si riscosse dal suo torpore mentale e
annuì distrattamente senza neanche aver ascoltato una parola
pronunciata dal medico.
Certo,
procediamo, no?
I suoi problemi personali non potevano impedirgli di fare un'ottimo lavoro quindi doveva accontanare ancora una volta la sua vita personale e gestire i problemi che gli si presentavano in quel momento e risolverli con metodo scientifico, dedicando loro la massima attenzione.
Il
medico, poco convinto dell'improvviso cambiamento del "ragazzino"
annuì e indicò il macchinario al di
là del
vetro, la stanza su cui si trovavano era buia, scarsamente illuminata
se non fosse stato per i tre monitor che spargevano raggi verdastri.
L'ambiente dall'altra parte era se possibile ancor più
oscuro,
non cera luce se non quella emessa dal macchinario appena messo in
modo. L'uomo iniziò a descrivere l’analisi che si
stava
svolgendo, limitandosi a pronunciare paroloni scientifici e qualche
brevissimo commento lievemente più comprensibile, alla fine
a
parte il dottor Reid nessuno aveva afferrato che cosa si stava facendo,
ma per paura di sembrare ignoranti o stupidi nessuno si
azzardò
a protestare.
-
Al paziente è stato iniettato un liquido
di contrasto, con questa macchina tracceremo la
“mappatura
del cervello” in
più attraverso delle risonanze costateremo
l’attività in diversi momenti, dallo
stress, alla quiete, allo stato di benessere a quello di paura. Avete
capito
tutto? – l’avvocato della difesa con i suoi due
esperti e
l’assistente procuratore,
l’avvocato George Jewl asserirono, decisamente quella parte
della
spiegazione era stata afferrata da tutti. Reid non venne interpellato,
dando per
scontato che avendo richiesto lui quelle analisi ne sapesse molto
più degli
altri, in effetti il dottore aveva perso di nuovo contatto con la
realtà inziando a proiettare le possibili risoluzioni del
caso
davanti ai propri occhi.
-
Indossate occhiali e cuffie, per
precauzione, ci vorranno pochi minuti – si volse a guardare
gli
uomini e vide uno ad uno indossarli, tutti tranne il dottore che
dovette sfiorare con il braccio. Perchè quel ragazzino era
ancora tre loro? Si, aveva avuto molte intuizioni e se quella massa
fosse stata davvero trovata avrebbe significato che il dottor Reid
aveva visto oltre tutte le loro menti, arrivando a trovare
l'impensabile. Nonostante tutti quei pensieri assolutamente positivi,
il medico non poteva non pensare che odiava avere a che fare con i
ragazzini. Il
macchinario entrò in funzione,
cigolio e stridii violentarono gli apparati uditivi di tutti, i raggi
improvvisi di color azzurro ferirono le povere pupille di ogni singola
persona e quando un senso di oppressione iniziò a mettere a
disagio il gruppo il medico spiegò loro che era normale, le
onde
avevano un carica elettrica capace di sconvolgere per pochi secondi il
sistema neuronale di chinuque si trovasse a pochi metri da esse. In
pratica i loro sensi erano messi a dura prova e dovevano resistere, per
non fare brutte figure davanti agli altri.
Un
paio di minuti dopo il computer nella sala
d’osservazione iniziò a mostrare da uno schermo
nero
alcune linee. Pian piano si andò a formare l'immagine di un
cervello umano, precisamente quello dell'uomo sotto inchiesta.
Lentamente comparve ogni più minuscolo particolare di
quell'organo. Sette minuti dopo tutto la scansione del cervello fu
completata, pronta ad essere analizzata.
-
Stamperò delle copie, per il momento
possiamo fare delle prima osservazioni – Reid, scostandosi
finalmente dal muro a cui si era appoggiato per riflettere meglio e
darsi un tono, dopo la figura fatta con il medico, era tornato alla
realtà per osservare lo schermo, non c’era
essenzialmente nulla che non
andasse, era una persona perfettamente sana, con una normalissima
attività cerebrale, con un unico particolare: era presente
qualcosa "in più". Era visibile, sotto gli occhi di tutti.
Non servivano ingrandimenti, era palese!
-
Ehm, dottor Ottawa, quella… forma, quella
specie di rigonfiamento sul retro del cranio, cioè del
cervello… cosa… è esttamente?
– la voce sconvolta ed esitante del professionista diede
fiato ai pensieri di tutti.
-
Avvocato Ysmen, io non posso dirle che cos'è. Mi spiace
ammetterlo, ma non ho
idea di cosa sia. Non posso escludere che possa essere un tumore, una
ciste, addirittura
una sedimentazione casuale di materia grigia in eccedenza –
per riempire quel vuoti di non conoscienza il medico cercò
di pensare a tutte le possibilità più certe,
quelle su cui avrebbe scommesso, lasciando da parte le idee
più complesse.
Forse,
o forse potrebbe essere una
vera e propria parte di cervello in più?
Lo
studio del primario di medicina legale
di Stafford era così piccolo che sei persone, presenti nello
stesso preciso momento, quasi
si toglievano il respiro a vicenda. Il medico che aveva seguito tutte
le
analisi stabilite sul signor McFarlan aveva voluto informare
il suo superiore che a sua
volta aveva parlato con il primario di medicina legale, o forense, il
dottore
Craig Devour. Se si scomodava addirittura il primario era chiaro che la
situazione a cui si stava assistendo era una qualcosa di solito.
-
Abbiamo alcune analisi in corso, quindi
non possiamo giungere ad alcuna conclusione. In più ho
già contattato i primari di chirurgia, tecnici di
laboratorio eh... insomma c'è un'intera squadra che cerca di
screditare l'ipotesi, ma più approfondiamo la questione e
più è chiaro che non c'è errore della
macchina, dello schermo, dei server o anomalia di qualsiasi genere.
Quella massa esiste – era sempre stato una persona pratica e
concreta, da quando era diventato primario in quel reparto alle sue
qualità aveva aggiunto anche un'estrema criticità
nei confronti di colleghi, sottoposti e pazienti. Se anche lui era
convinto che c'era qualcosa di bizzarri in quell'uomo, forse allora era
una possibilità accreditata.
Possiamo
affermare che i suoi comportamenti potrebbero provenire da qualcosa che
non riguarda un problema psicologico? Ha visto
anche lei le immagini dell’attività del cervello
di quell’uomo, quella massa
che è stata trovata ha dei neuroni, veri, con filamenti che
li congiungono al
cervello vero e proprio. Questo è un dato di fatto!
-
Può darsi, ma come ci hanno spiegato i tecnici il
colore blu-verde indica un’attività esigua, quasi
nulla, insomma non possiamo
dire che sia qualcosa di “senziente” o comunque
compromettente, forse il
cervello del signore McFarlan neanche sa dell’esistenza
dell’altra parte –
l’avvocato della difesa a digiuno da qualsiasi materia
scientifica cercò di
farsi comprendere da tutti provocando in Reid un moto di fastidio, non
solo doveva rimaner lì ad ascoltare quelle parole, ma doveva
far finta che fossero sensate e che l'avvocato fosse capace di parlare
di medicina. Certe volte nascondere la propria
"superioritià" era difficile e faticoso.
-
Insomma dobbiamo anche
specificare che questo è un espediente, se trovate un
problema medico, fisico,
voi dell’accusa avrete nuove armi per inchiodare il signore
McFarlan, facendo
decadere l’attenuante della incapacità
d’intendere – aveva continuato a parlare l'avvocato
facendo vibrare il povero dottore, non rieusciva a reggere una sola
altra parola, non c'erano i suoi colleghi ne il suo capo, nessuno a
ricordargli che far sentire inferiori le persone non era cosa buona e
giusta, il suo autocontrollo si era esaurito quindi ora si sarebbe
lasciato andare!
Ma
di
che parlate? Quell’uomo sta male deve essere curato, mi
chiedo come possiate parlare in questo modo, non conoscete neanche
ciò di cui sta blaterando, che opinione potreste avere voi
di un uomo del genere e della sua situazione?
-
Io? Beh io so che dovrebbe stare in un carcere, quello è il
suo posto!
Voi medici da quattro soldi cercate solo scappatoie, non sapete fare
altro! Ecco perchè ho un'opinione! –
controbattè l’assistente procuratore che
sostituiva l’avvocato Hughs,
impossibilitato a continuare quel caso fino a nuovo ordine, se fino a
quel momento l'ignoranze dell'avvocato della difesa era stata
fastidiosa, l'arroganza dell'altro uomo era una spina nel fianco per
Reid.
-
Noi eh? Avanti, tutte queste analisi,
quella massa, e le risonanze, pensate davvero che serva a qualcosa?!
– ed ecco ad incalzare di nuovo l'avvocato della difesa. Cane
e gatto senza un solo neurone umano funzionante!
E
se
fosse davvero una chimera, non ci pensate?! Potrebbe davvero avere
qualcosa che
altera i suoi pensieri, e questo ci dice che la medicina psichiatrica
non potrà
far fare in alcun caso dei veri e propri progressi
Provò
ancora il dottore, più si sforzava di ragionare normalmente
arrrivando persino a reprimere i discorsi filosofici, intricati da lui
tanto amati, per provare ad essere compreso dal resto dei presenti, e
invece quelli cercavano di far di tutto per farlo innervosire, aveva
altro a cui pensare, elaborare un sistema per l'analisi di quella nuova
massa. In base a cosa sarebbe dovuta essere analizzata per prima?
L'anatomia? L'influenza sul cervello, quindi psicologia? In ogni caso
ora era bloccato lì ad ascoltare quel botta e risposta senza
senso.
- Sciocchezze, non troveremo niente,
quell’uomo è solo affetto da
personalità multipla, tutto qui! – aveva sputato
di nuovo l’assistente del procuratore, uomo ottuso e
decisamente privo di
elasticità mentale, l'ideale per una situazione simile.
-
Dataci un taglio! Basta! Domani, o dopo,
insomma quando arriveranno i risultati delle analisi del DNA ne
riparleremo,
fino ad allora non voglio altri siparietti, questo caso potrebbe
divenire la
svolta del secolo, attirare media da tutto il mondo, e non voglio che
per colpa
di un assistente procuratore troppo scettico e
“penalista” e degli “esperti”
troppo buonisti, la vicenda diventi una barzelletta. Il giudice mi ha
comunicato che se io non darò l’ok a procedere con
le biopsie non si farà più
nulla, quindi cercate di comportarvi più professionalmente,
e fino ai risultati
fate finta che non sappiate nulla di più di questo caso di
quanto non ne
sapevate due giorni fa! – finalmente qualcuno
riportò l'ordine.
Il
capo di medicina legale, con il piglio
da dittatore e il tono di un professore delle superiori che insegna a
un branco
di ragazzini cosa sia l’educazione, placò gli
animi di tutti i presenti. Accusa
e difesa lasciarono l’ufficio, guardandosi in cagnesco, ma
con la promessa di
non creare altri problemi, Reid aveva le proprie convinzioni,
l’assistente
procuratore era un mastino e la difesa cercava di “proteggere
il proprio
assistito”. Eppure, in modo indiscutibile, quella massa
c’era, ed erano stati
bene delineati i contorni di neuroni e sinapsi, non c’erano
interpretazioni,
non poteva essere una “escrescenza” o un tumore.
Quello
era una parte di cervello, un’altra
parte… forse di un altro… forse apparteneva ad un
altro individuo.
Finalmente il silenzio e Reid si concesse un sospiro. Ora che aveva tempo e modo poteva dedicarsi a riflette a pieno sul caso, dimentico di Morgan, riuscì a focalizzarsi su altro: i sentimenti che gli affollavano cuore e mente, quel ragazzino "inquietante" che continuava a girargli intorno, per cui non sapeva che atteggiamento riservargli, cordialità? Gentilezza? Allontanarlo bruscamente e basta? Quel turbinio di pensieri lo seguì fino a casa, sotto le coperte, fra le braccia di Morfeo.
Che cosa ne dite? Sono riuscita ad aggiornare... ma non ho più continuato a scrivere quindi continuerò con gli aggiornamenti incostanti fin che non riuscirò a terminare del tutto il racconto. Tenete duro non vi deluderò, spero!
Mi piacerebbe tanto rivedere chi commentava i vecchi capitoli e il racconto precedente a questo, sono ancora speranzosa che torniate, quindi non fatevi aspettare per troppo tempo!
Bye bye
Ombra