Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Rohchan    03/04/2008    9 recensioni
Cosa succederebbe se una stella cadente potesse esaudire un desiderio tenuto in fondo al cuore?
E se chi desidera sono Inuyasha e Kagome?
Se vi ho incuriositi abbastanza...buona lettura...
ULTIMO CAPITOLO ON LINE
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ecco, ci risiamo.
Lo sapevo che vivere con un'umana comportava rischi di questo genere.

Rohchan è di nuovo malata.
E' tutto il pomeriggio che parla a gesti, tossisce e soffia il naso.
Gira per casa con la faccia di chi si è appena scontrato con il peggior demone del mondo nella sua giornata no, ma non vuole sentire ragioni...non ha la febbre, quindi niente letto.

In compenso, non riesce a scrivere al pc.
La tosse la scuote così forte che schiaccia tre tasti invece di uno, col risultato che deve cancellare ogni momento.
Il che urta il mio delicatissimo udito, quindi...
come già una volta, vediamo di muoverci, così la metto a letto e non se ne parla più.
"Sii...coff coff...gen...coff...gentile, Sesshou....coff coff Sesshoumaru..." ripete.
Seeeeeeeeeee...

L'angolo dei GRAZIE:

RYANFOREVER sì...Rohchan ama Kikyo (non quanto ama me, ovviamente). Dice che la trova affascinante e bla bla bla. Ulteriori delucidazioni, qui.

MEL_NUTELLA Rohchan mi prega di dirti che è arrossita da morire col tuo commento (ma anch'io ti ringrazio. Adoro vederla in imbarazzo...). Quindi, in definitiva, grazie da entrambi.

MARYKU Naraku...quel...quel...
Rohchan: contro...coff controllati, Sesshoumaru. La...coff coff...la tastiera è quasi nuova...
Ehm...dicevo. Naraku ha appena iniziato a giocare. A proposito, sono aperte le iscrizioni al gioco "1001 modi per distruggere Naraku"...fatevi avanti...

STELLABELLA7 tranquilla...un tempo ti avrei artigliata per molto meno, ma si sa...chi va con lo zop...ehm.
Volevo dire. Chi va con l'umano, impara a...umaneggiare, suppongo.

KRIKKA86 Rohchan sorride, e dice che non è stato un problema darti le delucidazioni che ti mancavano. Sì, in questo capitolo, Kikyo verrà a conoscenza di un po' di cose...leggi e decidi anche tu come vorresti che morisse Naraku...

ONIGIRI questa pallina...*mezzo sorriso.
Ha ragione Rohchan. Sei una lettrice particolare, entusiasta e sempre gentile e attenta. E per avermi costretto a dirti queste cose, dovrà pagare un prezzo molto alto...*si alza e va a fare un'altra tacca sul muro dietro il letto...

JEPPI seee. Primavera. E' grazie alla primavera se Rohchan è malata ora. Alla primavera e alla sua dannatissima natura umana, così dolce e romantica (il che mi riporta ad un antico dubbio: sei miliardi di persone sul pianeta, ma non potevo sceglierne un'altra?!).
*fa il verso a Rohchan: guarda che bel sole! Andiamo a passeggiare nei boschi!!! E poi c'è anche il vento...io amo il vento...è la mia...
E' la sua condizione atmosferica preferita.
E grazie alla suacondizioneatmosfericapreferita ora ha una tosse che sembra tisica. Mah...
Ti ringrazia dei complimenti e ti invita a leggere.

Bene...angolo finito.
Filate a leggere...
io vado a legarla al letto e prepararle latte e miele.
Latte e miele, vi rendete conto?! Io, il principe dei demoni...
a preparare latte e miele a lei...

17- Dietro gli Occhi Nocciola – parte II -

“I told you everything, opened up and let you in,
you made me feel alright, for once in my life.
Now all that's left of me is what I pretend to be
So together, but so broken up inside
'Cause I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hangin' on…”

Il ragazzino e la Sacerdotessa attraversarono i boschi ed i campi che li separavano dalle colline nel silenzio più completo. Attorno a loro la natura si muoveva, e la vita scorreva veloce nelle cortecce degli alberi che facevano ombra al loro cammino e nelle vene degli uomini che lavoravano nei campi, ignari dei due viaggiatori silenziosi che facevano bene attenzione a non farsi vedere.
La mente di Kikyo rimuginava intorno a Naraku. Continuava a chiedersi il perché di quella chiamata improvvisa, ed il fatto che lui avesse mandato Kohaku a prenderla invece di recarsi da lei di persona non faceva che aumentare il suo disagio. Sapeva che il gioco che aveva iniziato era molto pericoloso, forse troppo persino per una come lei.
Ma non aveva scelta.
A pomeriggio inoltrato, fecero un’altra sosta nei pressi di un corso d’acqua chiara e pulita, poco distante dal versante della collina su cui si trovava il palazzo di Naraku. Kikyo si tolse i sandali ed immerse i piedi in una piccola polla d’acqua tranquilla, cercando un immaginario refrigerio alla calura della giornata. I suoi occhi caddero sulla sua immagine riflessa dall’acqua.
Non era cambiata in nulla, in quei cinquant’anni. Per quanto detestasse ammetterlo, Urasue aveva fatto un buon lavoro; aveva modellato le sue ceneri in modo da renderla praticamente identica a quando si era lasciata morire. Solo il pallore irreale tradiva la sua natura; una pelle tanto candida che persino la figlia del più ricco principe del Giappone avrebbe dato tutti i tesori del padre per possedere. Ma era un pallore di morte, il suo, e Kikyo odiava quel riflesso quasi quanto Naraku stesso. Non aveva bisogno di specchi, non li aveva mai voluti.
Con rabbia cancellò l’immagine nell’acqua con uno schiaffo sulla superficie liscia della polla.
Poi si alzò, rimise i sandali, e seguì Kohaku che la aspettava in piedi poco distante.

La luna era alta nel cielo quando i due arrivarono alle porte del castello. Entrarono attraverso il portone spalancato e non incontrarono nessuno. Kohaku guidò la Sacerdotessa attraverso il cortile, sotto il portico in legno lucido fino ad una stanza le cui porte in carta di riso erano spalancate, lasciando entrare la leggera aria fresca della sera.
Naraku era seduto in terra all’angolo opposto alla porta, nella penombra fitta rischiarata da una sola piccola lampada.
- Benvenuta, Kikyo.- disse, mellifluo. Nella sua voce c’era una nota fremente di impazienza.
- Pochi convenevoli, Naraku. Perché mi hai fatta venire qui?- chiese Kikyo, dura. Il tono del mezzo demone non le faceva presagire nulla di buono.
- Diciamo che ero ansioso di vederti.- ribattè lui, stendendo una mano ed invitando la Sacerdotessa a sedersi in terra di fronte a lui.
Restia, Kikyo si sedette a debita distanza, squadrandolo gelida. Il cuore le pulsava nel petto ad una velocità spaventosa, mentre il respiro si faceva lentamente irregolare.
Doveva assolutamente calmarsi.
- Cosa vuoi?- chiese di nuovo, la mano destra stretta intorno all’impugnatura dell’arco.
- Ho una bella notizia per te, Kikyo. Pare che presto Inuyasha sarà padre.- rispose, con soddisfazione.
Kikyo non si mosse, ne’ parlò. Il suo viso era una perfetta maschera di indifferenza.
Ma dentro sentiva la tempesta. Il suo cuore aveva smesso improvvisamente di battere, il sangue aveva cessato di scorrere. Con occhi vitrei, fissava la figura davanti a lei, in completo silenzio.
Sentì il calore salirle al viso, mentre il respiro le si mozzava in gola e le lacrime premevano per uscire dagli occhi.
Tentò disperatamente di controllarsi.
- Davvero?- disse, atona. La sua voce le sembrava distante miglia e miglia.
- Non ti fidi di me?- le chiese Naraku, con un tono finto dispiaciuto.- E’ un peccato, Sacerdotessa. Io ti sto solo dicendo la verità.-
- Pensi sul serio che possa interessarmi?- rigida, fredda e calcolatrice. Persino una nota sarcastica nella voce.- Se aspetta davvero un figlio, allora è più idiota di quanto pensassi. Sarà ancora più semplice sottrargli i frammenti della Sfera.-
- Kikyo, Kikyo….non mentirmi. Io vedo dentro di te…-Naraku la fissò, fermo.- Posso vedere la tua anima che grida disperata il nome di quel sempliciotto…quel poco di anima che ti resta, ovviamente. La maggior parte, l’hai ceduta alla donna che diventerà la madre di suo figlio.-
Un colpo sferrato con una mazza ferrata in pieno stomaco le avrebbe fatto meno male. Sentiva la nausea, sentiva la pelle gelida del suo corpo tremare nel tentativo disperato di staccarsi dal suo scheletro e volare via, sentiva ogni fibra del suo essere maciullata da quelle parole, strappata via a brani vivi, calpestata da piedi impietosi.
Sentiva lo spirito di Midoriko agitarsi dentro di lei, trattenuto da catene che stavano diventando pericolosamente fragili.
- Tu non vedi nulla, Naraku. Solo quello che io ti permetto di vedere.- sperava con tutta se stessa che i Kami le dessero la forza di sopportare quello che stava accadendo.
Sperava che fosse tutto un sogno.
- Attenta, Sacerdotessa. Dimentichi che io ho i miei metodi per vedere…dimmi…non avevi smesso di sperare che Inuyasha scegliesse te, non è così? Nonostante quello che è successo, tu ancora speravi che potesse amarti.-
- Stai zitto, Naraku. Non osare dire una parola di più.-
- E lui…oh, lui…il tuo cavaliere invincibile, forte, e…bello, suppongo. Dimmi…quante volte gli ha giurato amore? Quante volte gli hai permesso di violare il tuo voto di Sacerdotessa, di penetrare nel tuo corpo?-
Con un movimento fulmineo, Kikyo sollevò l’arco nel tentativo di colpire Naraku. Ma lui fu più veloce. Con un semplice gesto della mano lo mandò in frantumi, imprigionando il polso della Sacerdotessa nella sua morsa ferrea.
- Aspetta, non hai ancora sentito la parte migliore. Pare che quella donna, quella…Kagome…abbia intenzione di tenere il bambino. Che sfrontata…nemmeno la decenza di gettare il frutto di un rapporto così imbarazzante. Scommetto che non ha pensato a te nemmeno per un secondo.-
Debole…si sentiva debole…e fiacca. Come se una montagna intera le fosse stata messa sulle spalle, e giganti saltassero sulla sua cima per costringerla a piegare le ginocchia.
Mai, si disse.
Lentamente, la sua aura spiritica si concentrò, tentando di incenerire Naraku. Ma il mezzo demone rise beffardo. Una risata bassa, di gola, ed in risposta a quello sforzo una semplice barriera a schermare il suo corpo demoniaco.
- Cosa credi abbia sentito, mentre Inuyasha la faceva sua? Suppongo tu sappia come dev’essere…il suo odore nauseabondo era addosso a te il giorno in cui ti ho uccisa…-
- Smettila, Naraku. Non otterrai nulla da me.-
- Ed ora…cosa farai, Kikyo?- il suo tono era disgustoso, carico di gioia per quello che stava dicendo. - Dimmi, Sacerdotessa…cosa farai ora?-
- BASTA!!!!- Kikyo concentrò la sua aura più in fretta che potè, scagliandola contro il mezzo demone seduto di fronte a lei. Naraku, sorpreso dalla sua forza, non fece in tempo a ripararsi dietro la sua barriera.
La Sacerdotessa gli strinse le mani pallide intorno al collo, una luce omicida negli occhi nocciola.
- Ora…ti ucciderò…- premendo le dita contro il suo collo.
- Sciocca…-Naraku riprese vantaggio su di lei, prendendole i polsi e costringendola a mollare la presa. – C’è una cosa soltanto che vuoi fare…e avresti la comprensione di tutti i tuoi simili, suppongo. Quella donna ti ha portato via ogni cosa…per quanto ancora vuoi lasciarla vivere? Finchè metterà al mondo suo figlio?-
Kikyo si alzò barcollando. Si sentiva vuota come mai credeva sarebbe stato possibile.
Strinse i pugni e si voltò, correndo via nel buio della notte.
- Lasciala andare…-disse Naraku a Kohaku, che svelto era spuntato da dietro la porta in carta di riso, con la sua falce a catena stretta in mano, pronto a lanciarla per bloccare la Sacerdotessa.- Lasciala andare…ha bisogno di riflettere…- concluse, beffardo.

Kikyo corse a perdifiato fuori dal castello, e poi giù per il versante scosceso della collina, incespicando nel buio e cadendo bocconi…non vedeva nulla. Il buio e le lacrime le avevano chiuso gli occhi, e lei vagava alla cieca cercando soltanto di fuggire il più lontano possibile da lui.
Come aveva potuto, quell’essere spregevole, quel gran bastardo…come? Come poteva sperare di ottenere qualcosa da lei, ora? Lei amava Inuyasha…amava…

No…non è vero, Kikyo…non più…e tu lo sai…

La voce della sua coscienza rimbombava come il tuono di una grancassa nel silenzio gelido di un salone disabitato.

Tu amavi Inuyasha…ma ora è tutto diverso…ora è l’odio che muove i tuoi passi…non più l’amore…

Bugiarda…non sarei qui se non lo amassi ancora. Non avrebbe senso trascinarmi in questa vita, se non avessi la speranza di ritrovarlo, un giorno. Se non fossi sicura che lui sceglierà me…

Ed è questo il punto, bambina..lui non sceglierà te, perché ha fatto la sua scelta. Ha scelto lei…
E per te…

ZITTA

…non c’è….

FA’ SILENZIO!!!!

…più….

BASTA!!!! STAI ZITTA!!!!!

…posto…

NON E’ VERO!!!!!BASTA!!!!!!!!SMETTILA!!!!!

Si accasciò a terra, premendo le mani contro le orecchie nel tentativo disperato di chiudere fuori quella voce. Piangeva ormai senza controllo, senza remore, senza nessun rispetto per se stessa. Senza curarsi di quello che poteva succedere ora, che era sola ed indifesa sulle colline così lontane da tutto…anche da lui.

“La tua vita mi appartiene, così come la mia appartiene a te. E non ti lascerò finchè Naraku non sarà sconfitto…”

Gridò, incapace di contenersi. Gettata a terra, le braccia al cielo, in un disperato tentativo di farsi sentire da chiunque lassù, oltre il velluto nero del cielo. Gridò con tutto il fiato che aveva in corpo, fino a farsi male…finchè non ebbe più la forza di gettare fuori il fiato.
Il grido si propagò nell’aria, rimbalzando contro gli alberi, nelle conche, tra le valli, nei boschi e sui corsi d’acqua.
Rimbalzò fino ad un piccolo villaggio accoccolato tra un fiume e dei campi di riso, immerso nel sonno…fino ad una piccola capanna quasi al limite del villaggio, in cui non brillava nessuna luce.
Fino alle orecchie tremendamente sensibili di un mezzo demone con candidi capelli bianchi e buffe orecchie da cane, che dormiva abbracciato ad una ragazza con i capelli neri.
Svegliando entrambi.

“Ti raccontai ogni cosa, mi aprii e ti lasciai entrare…
tu mi facesti sentire bene, per una volta nella mia vita…
ora tutto ciò che mi è rimasto è quello che credevo di essere…
così, intera, ma spaccata nel profondo…
perché non riesco a respirare,
non riesco a dormire, sono aggrappata a stento…"

ANTICIPAZIONI:
18- La Rabbia di Kikyo
Un cuore in mille pezzi...anche se non può più battere, anche se non ha bisogno di respirare, Kikyo si sente morire di nuovo...

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Rohchan