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Autore: Louise98    09/10/2013    6 recensioni
Ecco a voi la mia seconda fanfiction su "Le 5 Leggende"!
Un piccolo fagottino abbandonato davanti ad un orfanotrofio assieme ad una lettera e ad un libro. Che cosa significherà mai? Leggete e lo scoprirete!
Genere: Avventura, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un anno dopo Merida si ritrovò sul tetto dell’orfanotrofio a parlare con la Luna mentre la inseguiva il vento che portava con se una dolce melodia.
<< Ciao, Uomo nella Luna! >> disse agitando il braccio per poi sedersi sul tetto. << So che non risponderai mai alle mie domande, ma non puoi farmi vedere qualcosa che mi aiuti a capire qual è il mio centro? >>
Ci fu un grande silenzio.
<< Come pensavo… >> disse abbassando lo sguardo. << Allora, quando cercherai di dirmi qualcosa, non ti ascolterò, così capirai come mi sento! >> disse osservando la Luna. << Tu non sai chi sono io veramente, infatti, non sarò mai quello che tu vuoi che io sia! >> disse scattando in piedi con le lacrime agli occhi.
Lentamente si avvicinò al camino e vi si appoggiò.
<< E cosa pensi di aver capito di me, allora? >> rispose Merida alla Luna. << Non puoi scegliermi e poi buttarmi via. E poi come fai a sapere quello che penso e sapere tutto quello che succede se te ne stai sempre fermo lì per i fatti tuoi? >> chiese battendo un pugno sulla parete del camino.
Pochi minuti dopo Merida si alzò ed andò in mezzo alla stradina davanti all’edificio.
<< Loro non sano nemmeno che esisto… >> disse indicando dei bambini che giocavano sul marciapiede. << Vorrei solo un momento per sentirmi reale e poter abbracciare le persone che ora mi passano attraverso. >>
D’un tratto Merida saltò sul tetto e cominciò a fissare la Luna.
<< Puoi aiutarmi a diventare un vero guardiano? >> chiese dolcemente mentre la musica diventava sempre più lontana.
L’Uomo nella Luna non rispose, ma la sua luce sembrò come diventare più intensa.
<< E’ un… sì? >> chiese Merida con il viso colmo di gioia.
Nel vialetto di fronte all’edificio apparvero due bambini che correvano tenendosi per mano.
<< Ehi, Kei, non correre in quel modo! >> disse la bambina con il fiatone.
<< Avanti, resisti ancora un po’! >> la incitò il ragazzo voltandosi. << Tra poco saremo a casa e potremo stare al calduccio a guardare i fuochi d’artificio! >> disse correndo più velocemente.
<< Sì! >> esclamò la bambina velocizzando il passo.
<< E’ vero, i fuochi! >> sussurrò Merida per poi volare all’inseguimento dei due bambini.
I due bambini entrarono in una casa, mentre Merida rimase fuori per osservare dalla finestra.
<< Siamo tornati! >> disse il ragazzo.
<< Mamma! Come mai ci sono i fuochi d’artificio stasera? >> chiese la bambina avvicinandosi alla madre.
<< Sai, Haruka, si dice che la notte tra il 15 ed il 16 Maggio ci sia uno spirito di nome Merida che fa volare in cielo tutte le brutte emozioni che incontra e che, quando esplodono, si trasformano in felicità e serenità sotto forma di fuochi d’artificio. >> rispose la donna.
<< E tu l’hai mai vista, mamma? >> chiese Haruka.
<< No, ma vorrei tanto poterlo fare… >> rispose la donna abbassando lo sguardo.
<< Papà, il fuoco è acceso? >> chiese Kei avvicinandosi al camino.
<< No… >> disse il padre alzandosi. << Fa troppo freddo e quindi non prende. Vado a rendere altra legna. >> disse prendendo il cappotto.
<< Papà, aspetta! Così ti perderai i fuochi! >> gridò Haruka correndo verso il padre che nel frattempo aprì la porta.
Merida vide Haruka con gli occhi lucidi, così si portò la mano destra alla bocca, ci soffiò dentro, la riaprì puntandola verso il camino e subito la legna cominciò a bruciare.
<< Papà! Papà! Torna indietro! >> gridò Haruka. << La legna ha cominciato a bruciare! >>
<< E’ vero, caro. Vieni a vedere! >> disse la donna.
<< E’ stata Merida, mamma! >> disse Haruka tirando per la gonna la madre.
<< Lo credo anche io, piccola! >> disse la donna scompigliando i capelli della bambina.
Merida spalancò gli occhi e volò in cielo per poi lanciare i suoi fuochi d’artificio.
<< Wow! >> esclamarono i due bambini affacciandosi alla finestra seguiti dai genitori.
I fuochi durarono circa un quarto d’ora e, una volta finiti, Merida tornò alla finestra della casa dei due bambini.
<< Hai visto che belli, Kei? >> chiese Haruka.
<< Sì, sono sempre più belli! >> esclamò il ragazzo saltando.
<< Avete ragione, però a nanna ora! >> disse la madre spingendoli verso le camere da letto.
<< Va bene… >> si arresero i bambini correndo in camera.
<< Quindi è questo… >> sussurrò Merida toccando il vetro della finestra. << Finalmente! >> disse stringendo i pugni per poi volare via.
Quello che non poteva sapere era che qualcuno la stava osservando.
<< Tsk! Così è questo… Purtroppo sarò costretto a cambiare le cose. >> disse sogghignando questa figura per sparire nel buio.
Merida arrivò al Polo, dove incontrò gli altri Guardiani.
<< Ce l’ho fatta! >> gridò facendo lo slalom tra un elfo e l’altro.
<< A fare cosa? >> chiese Dentolina facendo segno alle sue fatine di tacere.
<< Il mio centro! Ho capito qual è! >> gridò Merida.
<< Davvero? >> chiese Nord. << E quale essere questo centro? >>
<< La famiglia. >> disse Merida saltellando a destra e sinistra. << Con il calore del fuoco e la musica posso tenere unita una famiglia in qualunque situazione! >>
I Guardiani si guardarono finché Jack e Nord non gridarono.
<< Musica! >> dissero in coro, così gli elfi cominciarono a suonare le loro trombe, tamburelli e campanelli per Merida.
Merida sorrise, e gli altri fecero lo stesso. Erano tutti molto contenti della scoperta della ragazza, infatti ora lei poteva usare a pieno i suoi poteri grazie alla gioia che le trasmettevano i bambini.


ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!
Scusatemi tanto per il mega ritardo, ma tra l’inizio della scuola, le verifiche ed i vari impegni non sono quasi mai riuscita a scrivere… Cercherò di rifarmi con i prossimi capitoli :)
Spero che vi sia piaciuto anche se un po’ corto… :D
Al prossimo capitolo: “Un oggetto che amo in un posto a cui appartengo
Louise98
 
Jack: Finalmente! E’ da quasi un mese che aspetto il seguito della storia!
Io: E tu fai silenzio! Voglio vedere se riesci a scrivere anche solo un capitolo tra un compito ed un altro…
Jack: Beh, io non devo andare a scuola, sono già bravo di mio! *linguaccia*
Io: Sì, bravo a rompere i cornflakes a tutti!
*Un elfo entra in camera con i cereali*
Io: No, non volevo dei cornflakes… Ehi, visto che sei così ubbidiente, porteresti via Jack, per favore?
*L’elfo si porta una mano alla fronte a modi militare e porta via Jack*
Io: Grazie!
Jack: Ehi! Lasciami andare!
  
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