Sam's pov:
Era sorto il sole, ero ancora in quel bosco, solo che adesso la luce illuminava tutto, dovevamo trovare un luogo sicuro.
Camminammo lentamente stando attente a non uscire dall'ombra quando sentì un rumore provenire dai cespugli, mi voltai di scatto e digrignai i denti ma subito tornai normale, era Justin, provò a baciarmi ma glielo vietai -So dove trovare un punto all'ombra- disse seccato, seccato lui? Dovevo essere io quella seccata, pensa di potermi usare come fossi un giocattolo?
Arrivammo sulla soglia di una casina, era piccola, con quattro stanze, una cucina minuscola che non ci sarebbe servita, un bagno e due camere da letto, presi Jazzie ed entrai nella camera più grande chiusi la porta a chiave e cambiai Jazzie, le misi dei jeans blu e un maglioncino grigio con la scritta "Love" e un paio di scarpette da ginnastica, le raccolsi i capelli dorati in una cosa e le schioccai un bacio sulla guancia, mi abbracciò forte -Va tutto bene- disse con la sua vocina piccola e acuta, la amavo come fosse stata mia figlia.
Uscimmo dalla stanza, Justin era seduto su una sedia della cucina, evitai il suo sguardo, aprii uno sportello e vi trovai delle tazze, erano ben ordinate e sembravano nuove, versai del sangue li dentro e lo bevvi -Allora, come mai sei scappata?- disse Justin senza staccare gli occhi dal pavimento, restai pietrificata, come osava chiederlo? -Come mai sono scappata?- gridai io -Justin stavi baciando un'altra! Stavi con me, io ero tua e tu mio, mi hai tradita- dissi con la voce rotta dal pianto, Justin alzò lo sguardo, nessuna espressione nei suoi occhi, nulla, vuoto.
Justin's pov:
L'avevo distrutta, era a pezzi, ero talmente triste e arrabbiato con me stesso che non davo molta attenzione a ciò che diceva, sapevo solo che era ferita e che non si sarebbe mai più fidata di me come una volta.
-M-mi dispiace- balbettai cercando di non piangere -Non so cosa mi sia preso, ero come obbligato a farlo- dissi serio.
Nessuna risposta, non parlava, piangeva.
Andai vicino a lei, la abbraccia e le sussurrai -Non sono stato io, era lei. Ti amo e mi distrugge vederti così- evidentemente non mi credette visto che si staccò dall'abbraccio e corse in camera, adesso potevo piangere.
Le gocce scendevano dalle mie guance come fiumi in piena, non riuscivo a smettere di piangere.
Guardai dritto davanti a me e vidi Jazzie che giocava col suo orsacchiotto, ad un certo punto si girò e disse -Le hai rotto il cuore, me lo ha detto ieri sull'albero- una fitta al mio cuore che ormai non batteva più, o almeno senza lei non batteva -Si, lo so- risposi io più arrabbiato che altro.
Mi odiavo, l'avevo rotta, non potevo giocare con i suoi sentimenti ma mi sarei fatto perdonare, la amo e sono sicuro che anche lei ama me.

 

SPAZIO AUTRICE.
Zalve(?) no ok hahahaha.
Potete lasciare qualche recensione di tanto in tanto? Grazie mille <3