«Gli hai raccontato proprio tutto tutto?»
«Sì.»
«Anche su tuo padre?»
«Sì.»
«Come hai detto che si chiama questo?»
«Non lo so.»
«Come sarebbe a dire “non lo so”?! Gli hai raccontato la tua vita e non sai neanche il suo nome? Jay, è ridicolo!»
«Annabelle Grey, vuoi calmarti?»
«Non mi calmo, Jade. Avevi fatto lo stesso errore con Dylan. Te lo ricordi, vero?»
Jade rabbrividì.
«Dylan non c’entra, adesso.»
«Jay, tu non capisci, hai commesso un errore enorme!»
«E allora? Sono cavoli miei, non tuoi.»
«Che è successo?» Martin entrò nella cioccolateria, chiusa.
«Jade ha raccontato la sua vita ad un ragazzo di cui non conosce neanche il nome.»
«Sentivo di potermi fidare, tutto qui.»
«Anne, tranquillizzati, è tutto a posto. Non è successo nulla.» Martin cercava di calmarla. «Se Jade sente di aver fatto la cosa giusta, dobbiamo appoggiarla.»
«E se non fosse la cosa giusta?» Annabelle impallidì.
«La aiuteremo a risolverla. Lo sapremo solo con il tempo, se è giusta o sbagliata.»
«Grazie, Meps.»

***

«Pronto?» Jade rispose al telefono.
«Jade Greenfield?»
«Sì?»
«Sono delle poste, volevo avvisarla che è arrivata una busta per lei. Deve essere ritirata entro tre giorni.»
«Grazie mille. Arrivederci.»
La ragazza entrò nell’edificio delle poste mezz’ora dopo. Non aveva la minima idea di chi potesse averle spedito una lettera.
Una signora, che evidentemente la conosceva, le indicò una busta gialla sul davanzale. Jade le fece un cenno per ringraziarla e poi se ne andò, verso la panchina verde.
Lì, aprì la busta.

Patrick Greenfield e Emma Stacey sono lieti di annunciare la loro unione in matrimonio, che avverrà il 31 gennaio nella Chiesa di St James, a Londra, alle ore 11.30.

***

Era seduta su quella panchina da ore, o forse no. Aveva perso la cognizione del tempo da un bel pezzo, ormai. Le lacrime le rigavano il viso, segnando dei profondi solchi nella pelle. Non capiva, e non voleva capire.
Cos’aveva fatto di sbagliato per meritarsi tutto quel dolore? Lei non lo sapeva. Sapeva solo che suo padre, lo stesso uomo che l’aveva abbandonata un anno prima senza darle spiegazioni, lo stesso uomo che non si era fatto sentire per mesi, stava per sposarsi. Con chi Jade non ne era a conoscenza.
Stracciò l’invito e lo gettò nel cestino a fianco della panchina. Era giusto che suo padre si rifacesse una vita con un’altra donna, ma non che questa vita non la includesse.
Jade non sapeva cosa fare, se non piangere. E, per la prima volta, sentì il bisogno di parlare con quel ragazzo a cui aveva raccontato tutto.

NOTES.


Salve lettori, here I am. 
Questa volta mi sono data da fare, e ho sfornato questo capitolo in fretta, tutto sommato. Che ne pensate? Qui Jade inizia a ... come dire, apprezzare sul serio il ragazzo. E' abbastanza triste, come capitolo, ma chissenefrega. Spero vi piaccia. Se vi va, lasciate una recensione, mi farebbe piacere. Ora, il greco mi aspetta, e quindi me ne vado. 
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Bacione.
 

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