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Autore: KillerQueen86    09/10/2013    5 recensioni
Rose, Donna e il Dottore sono in viaggio per il pianeta Zorg, ma si ritrovano nell'inghilterra degli anni '20 con Agatha Christie.
Il Dottore fu il primo a correre per uscire, seguito da Donna e Rose emozionate per quello che le aspettava. Una volta fuori dalla cabina, notarono che si trovavano in un giardino, accanto ad una casa enorme.
Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Donna Noble, Rose Tyler
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
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Note dell'autore: Ecco finalmente il primo capitolo di "Un Caso per Agatha Christie". Ammetto di avere avuto non poche difficoltà nel scriverlo, perché ho già impostato i due episodi successivi con River, ma per questo ho davvero poche idee, e perdonatemi se potete se troverete questo capitolo davvero non soddisfacente.

Disclaimer: Doctor Who e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (purtroppo), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento.

 

Un caso per Agatha Christie

 

Capitolo 1

Un incontro a sorpresa

 

Rose si sveglio si soprasalto dopo l'ennesimo incubo, stirò il braccio sperando di trovare il Dottore, ma il posto accanto era vuoto e freddo. Si mise a sedere cercando di raccogliere le idee, guardò sul comodino dall'altra parte del letto, e notò che non c'era alcun libro, non si sorprese più di tanto, erano giorni che lei e il Dottore non dormivano più insieme, anzi aveva dei dubbi sul fatto che lui dormisse.

Sbuffò stanca, si sentiva terribilmente triste e sola, dalla morte di Jenny il Dottore si era allontanato da lei, certo davanti a Donna continuavano a divertirsi nel saltellare da un avventura all'altra, ma lui la teneva a distanza, niente più abbracci rubati, strette di mano, baci e sussurri, evitava di stare da solo con lei per troppo tempo, niente di tutto questo e soprattutto la cosa che le faceva più male sembrava che avesse interrotto il loro collegamento mentale.

Cacciò lontano i suoi pensieri, non serviva a nulla starsene seduta a commiserarsi, si alzò e si sistemò. Mise la sua maglietta preferita viola, i suoi immancabili jeans e legò i capelli in una coda disordinata, un tocco di trucco e uscì dalla stanza.

Si chiese, dove erano quei due, non le sembrava di sentire la voce squillante di Donna, né quella del Dottore, decise di andare dritta in sala console. Una volta arrivata si è trovata il Dottore girovagare attorno alla console e Donna che tentava di andargli dietro.

"Allora, quali sono i piani per oggi?" chiese entrando, attirando così l'attenzione su di lei.

"Mi farà pilotare il Tardis, di nuovo" rispose Donna entusiasta.

"Questo non l'ho mai detto" ribatté preoccupato il Dottore fermandosi, riuscendo a fare scappare una piccola risatina a Rose.

Era una gioia vedere quei due punzecchiarsi a vicenda, era davvero grata della presenza di Donna. Si avvicinò al Dottore con tranquillità e naturalezza.

"Hai già in mente qualche meta?"chiese una volta vicino a lui, che la guardò per un attimo sorridendole.

"Oh più o meno" rispose facendole l'occhiolino.

Le piaceva tutto quello, ma sentiva la mancanza delle sue braccia attorno a lei, la sua mano stringere la sua, e anche se sembrava tutto come sempre, lei lo sapeva che in quel momento il Dottore era lontano un miglio da lei.

"Ohi piccioncini, potreste evitarlo davanti a me, grazie" li richiamò Donna, facendo arrossire Rose subito, il Dottore si allontanò per avvicinarsi allo schermo.

"Allora qual è questa meta?" chiese Donna.

"Oh pensavo solamente, che il pianeta Zorg, potrebbe essere divertente" disse riprendendo a gironzolare attorno alla console.

"Credo che potrebbe esser divertente" aggiunse Rose sorridendo facendo spuntare la punta della lingua tra i denti.

"Reggetevi forte" le invitò facendo partire il TARDIS, che come sempre tremava, rumoreggiava, fino a quando con un tonfo si fermò.

Il Dottore fu il primo a correre per uscire, seguito da Donna e Rose emozionate per quello che le aspettava. Una volta fuori dalla cabina, notarono che si trovavano in un giardino, accanto ad una casa enorme.

"Ohh che aria profumata" disse il Dottore mettendosi le mani nelle tasche.

"Non mi sembra tanto un pianeta alieno" aggiunse Rose avvicinandosi.

"Erba, limonata e un po’ di menta, dovrebbero essere gli anni '20" spiegò il Dottore camminando.

"Il Tardis ha cambiato nuovamente le coordinate" scherzò Rose.

"Non ci credo, ti basta annusare l'aria per capire l'anno?" chiese scettica Donna.

"Oh si" rispose soddisfatto ad entrambe.

"Meglio dire, che ha avuto un grosso aiuto da quella macchina che sta percorrendo il viale" aggiunse Rose indicando davanti a loro.

I tre si avvicinarono alla casa, attenti a non farsi vedere, osservando con attenzione ciò che succedeva nel cortile della casa.

"Chi se ne importa del pianeta Zorg, una festa negli anni '20 è decisamente meglio" commentò Donna eccitata all'idea.

"Sì, ma non siamo stati invitati" aggiunse il Dottore con il broncio, poi tirò fuori la carta psichica.

"Uh dimenticavo, certo che lo siamo" aggiunse sventolando il piccolo pezzo di pelle nera lucido.

"Carta psichica" precisò Rose.

"Sarà il caso di cambiarci, almeno non daremo tanto nell'occhio" aggiunse la biondina mentre si avvicinarono al Tardis.

"Io vi aspetto qui" disse il Dottore appoggiandosi al Tardis, mentre le due donne entravano nuovamente nella navicella.

"Ha tutte le fortune, non gli serve cambiarsi come noi" si lamentò Donna sorridendo mentre si addentravano nella sala guardaroba che il Tardis aveva pensato bene di mettere accanto alla sala della console.

"Beh ammettilo, questo è una delle parti più divertenti dei viaggi con il Dottore" aggiunse Rose iniziando a cercare tra i vestiti.

"Come va?" chiese poi la rossa, guardandola.

Rose si voltò guardandola, le avrebbe voluto dire come in realtà si sentiva, ma lasciò correre.

"Sto bene" mentì sforzandosi di sorridere, per poi tornare a cercare vestiti.

Sapeva che Donna non le avrebbe creduto, sapeva che tutto sarebbe tornato alla normalità, o almeno sperava che fosse così, ma per il momento metteva su il suo migliore sorriso e continuava come se nulla fosse cambiato.

 

Mentre Donna e Rose ascoltavano, emozionate Agatha che parlava con gli altri, decise di guardare il giornale per sapere almeno in che periodo erano capitati, voleva evitare di parlare di cose non ancora successe. E poi aveva bisogno di distrarsi, stare accanto a Rose, mentre lei era vestita con quel delizioso vestito rosa antico, era una tortura.

In quegli ultimi giorni tra loro le cose non andavano, e ovviamene era colpa sua, non riusciva a stare con lei, sapeva che Rose voleva sapere molte cose sul suo passato, aveva bisogno di parlare di Jenny ma ogni volta che provava anche solo a pensarci rivedeva la ragazza morire tra le sue braccia e si trovava a tormentarsi su quanto sarebbe stato bello poter stare con Rose e Jenny sul Tardis.

Per questo adesso aveva solo bisogno di distrarsi e dedicarsi ad altro. Fece segno a Donna di avvicinarsi con Rose, non appena vide la data sul giornale.

"Qualcosa non va?" chiese Rose avvicinandosi.

"E' un po’ strana, la data su questo giornale" fece mostrando il giornale alle due, mentre lui si concentrò su Agatha evitando di pensare alla vicinanza di Rose, e al suo dolce profumo di frutta che lo aveva sempre fatto impazzire.

"Cosa c'è di strano?" chiese Donna.

"E' il giorno in cui Agatha Christie scomparve" spiegò con calma.

"Come scomparve?" chiese chiarimenti Rose, tornando a guardare la donna sorridente e cordiale che avevano davanti.

"Credo di aver letto qualcosa a scuola, ma non lo ricordo molto" disse Donna.

"Ha appena scoperto che suo marito ha una relazione" spiegò il Dottore.

"Guardandola non si direbbe" aggiunse Donna.

"E' anglosassone, e molto ricca, è il loro modo di essere, pensano ad andare avanti" spiegò il Dottore senza mai distogliere lo sguardo da Agatha.

"Questa volta, non sarà così, svanirà semplicemente nel nulla" continuò a spiegare.

"La sua macchina verrà ritrovata in riva ad un lago, fra dieci giorni, Agatha Christie apparirà in un hotel di Harrogate, disse che aveva perso la memoria non parlò più della sua scomparsa, fino al giorno in cui morì" continuò a spiegare.

"Quindi qualunque cosa sia stata, succederà oggi" aggiunse Rose sorpresa, guardando anche lei Agatha Christie.

"Proprio qui e proprio adesso" disse ancora il Dottore, era preoccupato per quello che poteva succedere, ma era anche molto eccitato dall'idea di stare accanto a un mito della letteratura inglese come Agatha Christie e poter finalmente soddisfate la sua curiosità sul mistero della sua scomparsa.

 

Fine

Capitolo I

   
 
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