Mi svegliai per colpa di un urlo -Jackkkk, mi vuoi dire chi sono queste due?- chiese una voce che conoscevo però non la riconobbi subito.
Aprii lentamente gli occhi, e trovai tutti i ragazzi tranne Jack più la crew a fissarci, Ale era affianco a me che dormiva.
Jack si materializzò al fianco di Zack e disse -Alex, io non ho fatto niente, non le conosco queste due, non è sempre colpa mia-. Ecco chi aveva parlato, Alex. Lui rispose sempre più arrabbiato -Jack non cercare di discolparti, lo sappiamo tutti che lo fai sempre, non è la prima volta- Jack era sempre più arrabbiato infatti urlò -Alex, per l'amor del cielo non le conosco, lo vuoi capire?- .
A quel punto Rian esordì -Una si è svegliata- , tutti mi fissarono neanche fossi un alieno, Matt era in collera probabilmente fossi stata un uomo mi avrebbe preso a calci nel sedere ma per fortuna si limitò a dire -Chi sei?- .
Le parole non mi uscivano, aprivo la bocca ma senza far uscire alcun suono, le gambe erano immobili, mi cominciò a mancare il respiro, ecco un altro attacco di panico. Ultimamente mi venivano spesso, cominciai ad ansimare.
A quel punto Rian, se ne andò per tornare con un bicchiere d'acqua, me lo porse, ma io non riuscivo a prenderlo ero paralizzata dalla paura, i suoi occhioni marroni continuavano a fissarmi invitandomi a bere, era proprio un bel ragazzo pensai. Presi lentamente il bicchiere e cominciai a bere piccoli sorsi. -Adesso puoi parlare?- disse Jack, era alto e magro, tipo un palo della luce, però con i capelli scompigliati e un ciuffo biondo,molto tamarro. Feci cenno di si con la testa. Ale continua a dormire, possibile?! Se ne stava lì beata mentre io venivo giustiziata per una cosa che aveva fatto lei, infatti le tirai una gomitata che la mise a sedere.
Cominciai a piangere, le lacrime scendevano e non si volevano fermare, a quel punto Ale ''prese'' la situazione in mano, fece un bel respiro e cominciò a parlare, vidi la paura nei suoi occhi, se la si guardava bene in faccia si vedevano i segni della stanchezza, disse che era solo colpa sua, spiegò com'era tutta la faccenda, i ragazzi intanto stavano zitti ed ascoltavano, volevo dei super poteri per poter capire che stavano pensando tutti. Ma ovviamente non li avevo.
Ascoltarono tutto il racconto di Ale, il primo a parlare fu Zack che disse -Se quello che dice la ragazza è vero, è stato solo uno scherzo finito male, certo, ma proprio di cattivo gusto, con che testa ti vai ad infilare nel tour bus di una band?!- In quel momento avrei baciato i piedi a Zack e giurato di venerarlo per sempre. Stavo ancora piangendo ma non me ne rendevo neanche più conto, osservavo tutti i ragazzi, Jack aveva l'aria di non aver ben capito, Alex era arrabbiato, Rian era impassibile e Zack era lì che ci fissava. Armata di coraggio dissi -Non so dove ci troviamo adesso, ma vi potete fermare e lasciarci qui troveremo il modo di tornare a casa, io...io.. non so più come chiedervi scusa, non una deficiente non dovevo dare retta a Alessia,.. vi chiedo umilmente perdono- Ok, adesso sembravo ridicola. Alex sbottò – e proprio quello che faremo, Jack vai all'autista e digli di fermarsi e aprire le porte- Jack strabuzzò gli occhi e guardò Alex storto – Ma Alex secondo te le possiamo lasciare nel bel mezzo di un'autostrada tedesca?! Io non so, a volte te ne esci con certe sparate, le ragazze avranno anche sbagliato, anche io sono arrabbiato ma ho il buon senso di non mollarle nel bel mezzo del nulla- mi stupii così tanto del discorso di Jack, il più intelligente che io abbia mai sentito, Alex allora urlò -NON MI INTERESSA, LORO DOVEVANO AVERE IL BUON SENSO DI NON INTRUFOLARSI- condividevo pienamente le parole di Alex perciò dissi -Alex ha ragione, io ed Alessia riusciremo ad arrangiarsi, non è un problema ,sul serio- mi alzai e feci segno ad Ale di seguirmi andammo in direzione della postazione di guida quando Alex parlò -Bhe, io non intendevo lasciarvi proprio qui, noi dobbiamo prendere un aereo quindi verrete con noi all'aeroporto poi voi tornerete in Italia e noi andremo dove dobbiamo andare...- oddio non ci credevo, la sua voce era diventata più dolce era stranamente gentile... io e Ale ringraziammo tutti e ci scusammo ancora mille volte..
Durante il viaggio per l'aeroporto non c'era un clima molto gradevole, ma a me andava bene così, io e Ale non parlammo tutto il tempo, eravamo sedute sul divano a fissare il vuoto tutti gli altri erano in fondo al bus a fare non so che.
Quando finalmente arrivammo all'aeroporto mi venne in mente una cosa che poteva compromettere molte altre cose. Io e Ale avevamo si e no 20 euro, come ci saremmo pagate il volo e sopratutto ci sarebbe stato posto, ci sarebbe stato un volo per Milano oggi?! Non mi osavo a chiedere niente ai ragazzi ma lo dissi a Ale che diventò ancora più nervosa di prima.
Entrammo e come se nulla fosse loro se ne andarono, il loro volo partiva a breve, io e Ale decidemmo di seguirli fino al piano di sopra con la scuola di trovare un bagno, non ci potevano lasciare lì così, si bhe, forse potevano...
Ale seguì i ragazzi e la crew su per le scale, in modo tale da seguirli per capire bene che cosa stavano facendo io presi l'ascensore, ma per andare al terzo piano a cercare realmente qualche informazione un telefono pubblico per chiamare i miei e spiegare la faccenda.
L'ascensore arrivò e mi ci catapultai dentro, quando le porte si chiusero mi accorsi che non ero sola ma c'era anche Jack che mi guardava storta, io in fretta e furia ammaccai sul tasto con i numerino 3, peccato che neanche al secondo piano l'ascensore si fermò e si accesero le luci d'emergenza.
Già, ci mancava solo più questa.
Spazio autrice: scusatemi immensamente per l'attesa super lunga, ma è stato un periodo un po' difficile e poi con l'inizio della scuola non sono riuscita a scrivere più di tanto.
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito, vi voglio bene, lol. Recensite ancora!
Spero che il capitolo vi piaccia, come sempre niente pomodori, solo gelati!
BOYAH.