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Autore: Jessica Fletcher    09/10/2013    2 recensioni
E se accadesse qualcosa ad Anna, come la prenderebbe Nick?
Altro capitolo della serie "una ragazza per Nick" ......
per favore leggetelo fino in fondo....capirete il perché, grazie
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nick Stokes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Una ragazza per Nick'
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perdere anna

Perdere Anna?


In lontananza si intravedevano le prime luci dell'alba, l'autovettura di Nick stava percorrendo la "route" che portava appena fuori Las Vegas, fra pochi secondi avrebbe voltato sul vialetto e sarebbe arrivata a casa.

"Casa, finalmente casa" stava pensando il giovane agente "chissà se Anna sta dormendo o mi sta aspettando". Nonostante fosse stanco, realmente molto stanco per il turno di lavoro appena trascorso a Nick non sarebbe per niente spiaciuto trovare la sua compagna sveglia e chiacchierare un po' con lei, o magari, fare l'amore, prima di addormentarsi definitivamente, naturalmente stringendo la sua donna fra le braccia.

"Mamma mia, che vitaccia!"  mormorò fra se e se stiracchiandosi ed entrando in casa.....Sam, il grosso pastore tedesco che aveva  preso con se mesi prima, dormiva tranquillo nella sua cuccia (bel modo di fare la guardia...) guardando con attenzione Nick vide una luce accesa in camera da letto.
Si avvicinò, aprì  la porta e......

......"Ti stavo aspettando, Nicky"
Anna era lì davanti a lui, in piedi appena dietro la porta, la mano appoggiata al muro. Indossava un negligé corto di seta celeste, scollato e trasparente, aveva i capelli color ebano sciolti sulle spalle e l'aria calda e sensuale.
A Nick mancò subito il fiato e il cuore gli balzò immediatamente in gola .....porca miseria; che accoglienza!!!!

"Annie....." avrebbe voluto dire tante cose ma il fiato gli mancava in gola.....non perse tempo: si tolse di dosso la divisa da lavoro e i boxer....poi si avvicinò verso la sua compagna. La prese per la vita e, quasi con un solo balzo, la portò sul letto con se.
Non ci mise molto tempo a sfilarle di dosso il negligé, e fu con un grande compiacimento che si accorse che lei non portava altro indumento.
Cominciò ad accarezzarla soffermandosi con la mano sul seno.....la sua grossa mano aveva afferrato la mammella sinistra e a strizzarla con una certa forza, Anna mugolava di piacere ......ma all'improvviso lui si fermò....

"Mmmmh.... Nicky, non fermarti ..... vai avanti ....cos'hai?"
"Annie" la voce di lui esprimeva una certa preoccupazione "sento qualcosa"
"Come qualcosa?" la ragazza aveva alzato la testa e guardava gli occhi pensierosi del suo compagno;
"Sì, qui sul seno sinistro....mi sembra di sentire un ....un coso...." lentamente egli guidò la mano della propria compagna a sentire una specie di indurimento, piatto e liscio, proprio nella parte superiore della mammella sinistra;
"Eh, cacchio...." disse lei "lo sento anch'io!";
"Quant'è che non fai la mammografia?"
"Eh....fammi pensare ....sarà circa un anno"
"Sarà il caso che ti fai vedere?"
"Eh, domani chiamo il radiologo e vedo se mi fa subito la mammografia"
"Sì....meglio che ti fai vedere......Sei preoccupata? vedrai non è niente....vieni qui ora, non ci pensare" ....e in un attimo furono nuovamente persi l'uno nell'altra.

Il giorno seguente Anna chiamò lo studio radiologico, avevano posto proprio per quel pomeriggio e la attendevano. Nick, naturalmente, si era offerto di accompagnarla (no, che non ti lascio sola!).

Era arrivata proprio all'ora prestabilita; col cuore che batteva forte, un certo tipo di esame ti mette sempre una certa paura, si era accomodata in sala di attesa e aveva aspettato per una mezz'ora buona, mente il suo compagno le teneva la mano.
Poi era arrivato il suo turno (finalmente) ed era stata fatta accomodare, da sola, nel piccolo ambulatorio. Si era spogliata e aveva fatto l'esame che aveva trovato un po' meno fastidioso del solito, quella volta (si vede che mi ci sto abituando). Infine era ritornata in sala di attesa.

E aveva aspettato ......
.....e aspettato......
.....e aspettato ......

Poi era stata chiamata alla reception e l'impiegata le aveva detto:
"Non possiamo ancora darle il responso. Il radiologo le vuole fare vedere da uno specialista"
Oddio vuoi vedere che ho qualcosa?
"Ma è normale, cioè, voglio dire....è la prassi?"
"Beh...no non proprio....però capita.....comunque" continuò quella imperturbabile nonostante Anna fosse sbiancata proprio di fronte a lei "la aspettiamo domani alla stessa ora, così potrà parlare col radiologo e con lo specialista"
Cavolo.....
"Va bene" la ragazza era mogia mogia "ci vediamo domani."

Era ritornata dal suo compagno a passo lento e con l'aria profondamente abbattuta.
"Oddio, Annie...cosa c'è?"
"C'è che mi vuole fare visitare dallo specialista...ecco che c'è! Ho un brutto presentimento. Oh, Nicky portami via da qui!"

Erano andati a casa, si erano praticamente buttati sul divano e lui l'aveva presa fra le braccia;
"Amore mio" le aveva detto "vedrai che non è niente....se ci fosse stato qualcosa te lo avrebbe detto!"
lei aveva cominciato a piangere;
"No, dai, Annie: non fare così! Non fare così.....non sopporto vederti a questo modo."
"E cosa dovrei fare, secondo te...eh? mettermi a ballare e a saltare?"
"No ma....senti Annie, non fasciamoci la testa prima di essercela rotta, ok? Domani vediamo lo specialista e poi ci penseremo.....potrebbe anche non essere niente"
"Già ...potrebbe....ma potrebbe anche essere ......." e poi tacque perché le faceva paura anche il solo pensarci.
Smise di piangere e rimase immobile fra le braccia del suo uomo; fu solo dopo alcuni minuti di silenzio che lo chiamò:
"Nicky?" gli chiese;
"Dimmi, cara";
"Se.....se mai mi dovesse accadere qualcosa, qualsiasi cosa ....e io .....e io....non dovessi esserci più......mi prometti che ti prenderai cura di Tommy? Che lo amerai abbastanza per tutti e due? che starai sempre al suo fianco? sempre e.....mi prometti che ti cercherai una brava ragazza che ti vuole bene e che ti rifarai una vita?"
"Oh, Annie....ma cosa vai a pensare?......certo che mi prenderei cura di nostro figlio e lo amerei tantissimo, per tutti e due....ma lascia che ti dica una cosa: non riesco  vedermi con nessun altra donna....nessuna altra che non sia tu....perché nessuna mai al mondo mi farebbe sentire come mi fai sentire tu....mai! e ....poi.....non ci voglio nemmeno pensare....staremo sempre insieme. Ma figurati....."  la strinse ancora più forte; lei appoggiò la propria testa sul petto di lui e rimasero così a lungo, cercando conforto l'uno nell'altra, con le loro paure. Lei di avere veramente un grosso problema di salute e lui di dovere rischiare di perderla (perdere Anna...mai! Non senza combattere al suo fianco contro qualsiasi cosa che possa accadere....mai senza combattere! Mai.....)

Proprio in quel momento squillò il telefono.
Fu Nick a rispondere: "Pronto?"
"Pronto? E' lo studio radiologico.....volevo parlare con la signora Alexander";
"Può pure dire a me" Nick avrebbe voluto risparmiare ad Anna altre emozioni;
"Veramente ....preferirei parlare con la signora per questioni di privacy...lei chi è?";
"Sono il suo compagno......" (e il padre di suo figlio e l'amore della sua vita!);
"Beh....sì, capisco. Però mi è stato detto di parlare con la signora Anna Alexander in persona"
"Okay....gliela passo" (ma dimmi tu che razza di stronza!!!).

Un po' svogliata e ancora sotto sopra, Anna, prese il ricevitore del telefono:
"La signora Alexander?" la voce dell'addetta era cortese anche se un po' fredda;
"Sì, certo, desidera?"
"Volevo dirla che c'è stato un errore. Le abbiamo consegnato la mammografia di un'altra paziente. La sua è assolutamente negativa. Lei non ha nessun problema. Anzi, se vuole, può venire a ritirarla anche subito"
"Coooomeee?" la  voce della ragazza risuonò stridula nella stanza, Nick preoccupatissimo si avvicinò immediatamente;
"Ma vi rendete conto" proseguì agitatissima Anna "che due ore di merda mi avete fatto passare? Ve ne rendete conto???! EH?"
"Ma non si arrabbi, signora....è un errore, può capitare....non so come sia successo....guardi appena ce ne siamo accorto ho voluto chiamarla subito. Avevo visto che era molto agitata!"
"Già.....agitata....avrei voluto vedere voi al mio posto...." la giovane donna si era ormai calmata "comunque vengo subito....passo a prendere mio figlio all'asilo e sono da voi. A più tardi";
"A più tardi signora e ci scusi";
si vabbè......col cavolo!

"Anna, tutto bene?" Nick le aveva messo una mano sul braccio e la guardava un po' confuso;
"Sì, tutto bene....ora possiamo dire così. Non ho niente, Nicky....avevano solo confuso la mia mammografia con quella di un'altra signora!"
"Cooosaaa?! Ma roba da matti....ma si rendono conto.....sarebbero da denuncia!"
"No...lasciamo perdere....l'importante è che non ho niente. Dai, andiamo a prendere Tommy all'asilo, poi andiamo a ritirare quella stramaledetta mammografia e poi....e poi ci andiamo a prendere un bel gelato, al cioccolato magari ....e 'fanculo tutti!"
"Va bene, piccola e .... 'fanculo tutti!" disse il giovane agente ridendo e, poi, più piano prendendola fra le braccia "sono proprio felice che tu non abbia niente.....tanto felice.....la mia piccola...." e poi la baciò a lungo mettendo in quel bacio tutto il sollievo che provava nel sapere che la sua compagna, l'amore della sua vita, stava bene e che non c'era motivo di preoccuparsi.
Proprio nessun motivo.

Allora....vi domanderete il perché di questa strana fiction. E' una fiction a cui tengo molto, anche se forse la storia non è un granchè. Dovete sapere che Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno  e, quindi, ho postato questa storia per ricordarvi di fare prevenzione che è una cosa molto importante e che un esame, indubbiamente fastidioso, ma che in effetti dura pochi minuti, per non dire secondi, può salvarvi la vita.
E, state tranquille che non tutti gli studi radiologici sono talmente distratti da confondere gli esami anche se .....anche se quello che faccio succedere in questa storia in realtà è accaduto a me, la scorsa estate!  E la mia reazione è stata proprio quella che leggete in questa pagina.....precisa precisa, però senza un nick al mio fianco, purtroppo.

Una precisazione per chi non conosce tutta la serie "Annick", in questa serie di mia invenzione l'agente di CSI Las Vegas,  Nick Stokes  non è il single incallito che vedete nella serie tv ma ha una compagna, Anna, e un figlio, Tommy....se volete potete leggervi tutta la serie. Vi assicuro che le altre storie sono più belle di questa.

Mi raccomando, leggete e fate prevenzione
Ciao
Love
Jessie

  
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