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Autore: Belarus    04/04/2008    10 recensioni
La guerra e la felicità. Nessuna delle due può convivere con l’altra. Spesso la guerra era stata la felicità di molti, ma con lo scorrere del tempo quest’ultima era svanita, lasciando al suo posto solamente il vuoto. Nessuno si poteva dire vincitore di una guerra, perché anche quando ottenevi la vittoria, la pagavi a caro prezzo. Forse l’unico essere che può sopravvivere alla guerra è l’amore. Molti lo credono indissolubile, indistruttibile, ma quando la guerra ti mette di fronte ad una scelta, è proprio in quel preciso istante che la sicurezza e il coraggio che l’amore ti dona barcollano e spesso cadono, come granelli di sabbia in balia del vento. Ed è in quel preciso istante che l’ennesima domanda che la guerra ti pone, ti assale, come un improvvisa tempesta di sabbia. Molti si chiedono cosa fare, altri si chiedono cosa accadrà, ma la vera domanda a cui noi e il nostro cuore dobbiamo rispondere dinnanzi alla guerra è una sola… Continuerà? nessuno è mai riuscito a ricordare ciò che era della propria vita prima della guerra, dell’amore, dei desideri, perché la guerra lascia solo il vuoto dietro di se, infondo però, la speranza è l’ultima a morire… Eccomi tornata con una nuova storia, spero tanto che vi piaccia... un bacione dalla vostra Shikatema!!!
Genere: Romantico, Triste, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Temari, Shikamaru Nara
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mistero tra le mura

La foresta che circondava il paese del fuoco rimaneva silenziosa e priva di qualsiasi rumore che non fosse prodotto da ciò che nasceva da lei. il cielo sopra di lei si era fatto stranamente dorato, come se su quella tela celeste che la ricopriva da sempre avessero versato un intenso color sabbia. Un gruppo di ninja del villaggio della foglia, si muoveva a gran velocità tra gli alberi della foresta. Tsunade, a capo della spedizione, dopo delle interminabili ore di corsa di fare una pausa in una radura poco distante il confine con il paese del vento. Un forte vento aveva improvvisamente preso vita in mezzo alla radura provocando un movimento convulso delle chiome verdi degli alberi che la circondavano. I ninja del paese del fuoco si coprirono improvvisamente gli occhi sotto comando di Tsunade. Un immensa onda di sabbia si era improvvisamente scagliata sulla foresta che circondava il paese del vento e prendendo la forma di un immensa mano si era scagliata su Shikamaru, che fermo in mezzo alla radura la fissava con sguardo triste. Tsunade fece appena in tempo a dare un forte spintone al giovane ninja di Konoha, prima che l’enorme mano di sabbia toccasse il verde suolo della radura. Passarono ore prima che la tempesta di sabbia finisse e quando finalmente il cielo riprese il suo solito colore celeste, un immensa distesa di sabbia si era formata là dove prima vi era la foresta.

-         Questa è opera di quel insulso verme di Hi… - l’Hokaghe non fece in tempo a finire la frase che Shikamaru la interruppe con sguardo triste.

-         Non è opera del Kazekaghe, so di cosa è capace e questo non saprebbe nemmeno da dove cominciarlo… è stato Gaara…

-         Gaara? Il principe? Non dirmi che quel maledetto manda contro di noi i suoi figli? – gli chiese Tsunade mentre il suo volto incominciava a tingersi di rosso a causa della rabbia.

-         Non è stato un ordine di suo padre, se l’ha fatto e solo per Tem…

-         Cosa centra Gaara con Temari adesso?

-         Diciamo che Gaara rispetto a Kankuro è molto più… possessivo! – una risata non troppo convinta scaturì dalle labbra di Shikamaru, che senza prestare attenzione all’Hokaghe si era già rimesso in cammino.

Il gruppo di ninja riprese la sua strada, mentre dei granelli di sabbia si univano formando un enorme occhio che li seguì fino alle porte del villaggio della foglia. Le enormi porte di Konoha si aprirono solamente all’alba quando il gruppo di ninja fece ritorno a casa, ma poco dopo si richiusero, sbarrate da enormi tronchi d’albero, mentre centinai di guardie ninja osservavano inquieti la foresta che appariva dinnanzi ai loro occhi.

Shikamaru ancora debole e stanco per il lungo viaggio si diresse nel parco che apparteneva alla sua famiglia. Le strade erano deserte e le uniche persona che osavano uscire dalle proprie case erano ninja. Una strada con delle buche e delle cancellate ai lati si apriva in un vicolo alla periferia di Konoha, la dove cominciava il bosco dei cervi. Shikamaru camminò allungo per il boschetto della sua famiglia, finché giunto in una piccola radura dove solitamente osservava le nuvole vide suo padre curare un cervo ferito. L’uomo si voltò verso di lui senza poca felicità, la notizia della guerra era giunta fino a Konoha e i rapporti che suo figlio intratteneva con la figlia del Kazekaghe in quel momento non erano sicuramente dei migliori.

-         Ti passerà, vedrai!

-         Sta zitto, non sai nemmeno cosa è successo a Suna! – Shikamaru gli era passato a fianco guardandolo con disappunto.

-         Ha scelto di rimanere con la sua famiglia?

-         No…sono stato io ad essere costretto a rimanere con la mia famiglia! – le parole di Shikamaru risuonarono per il boschetto con un ecco interminabile, finché suo padre non decise di mettere fine a quell’agonia.

-         Smetti di torturarti non servirà a nulla, se siete stati divisi vuol dire che non eravate fatti l’uno per l’altra… infondo Tsunade vi ha fatto un favore!

Shikato si allontanò dal figlio, per riprendere a curare il cervo, che ancora immobile aveva assistito alla scena senza muovere un muscolo.

Le ore passavano lente e interminabili e Shikamaru più deciso che mai a sapere il motivo di quella guerra, camminava per le strade deserte di Konoha. Dopo pochi minuti di tragitto il percorso culminò davanti al palazzo del Hokaghe i ricordi lo invasero come un fiume in piena non appena ebbe osservato la porta di entrata al palazzo, che seppur più piccola, identica a quella del palazzo del Kazekaghe. Salì lentamente la scalinata che portava all’ufficio della vecchia Tsunade, ripercorse il corridoio che molte volte aveva fatto insieme a Temari, e quando fu giunto dinnanzi alla porta di legno della sala privata. Bussò con poca forza, finché la voce di Shizune non gli disse di entrare. Shikamaru osservo la scena che si presentò davanti ai suoi occhi, sembrava proprio come una riunione che precedeva gli esami dei Chunin, peccato che questa volta d mezzo ci fosse la guerra. La maggior parte dei Jonin e alcuni Chunin se ne stavano seduti in un rispettoso silenzio, cercando di ascoltare le parole di Tsunade. Shikamaru lentamente si fece spazio tra i ninja,sedendosi poi di fianco ad una sua vecchia amica. La voce squillante di Tsunade risuonò come un urlo all’interno della stanza, riducendo in mille pezzi il cuore del giovane Nara.

-         Dobbiamo annientare Suna a tutti i costi, non voglio vedere nemmeno un superstite di quella lurida città! – la donna aveva pronunciato quelle parole con odio, sbattendo agguerrita i pugni sul piano ligneo della sua scrivania.

-         Come può dire una cosa del genere? Non era lei che adorava quei tre ragazzi di Suna, diceva che erano adorabili quei tre? – la voce di Kakashi si fece udire tra mille, riportando il silenzio nella stanza che poco prima era stata invasa dalle urla.

-         Kakashi…Kankuro, Gaara e Temari sono dei bravi ragazzi.. ma loro in particolare devono fare una fine esemplare! Non puoi salvare delle vite se non puoi salvare nemmeno la tua! – Shikamaru continuava a rimanere in silenzio osservando quella scena tanto inutile.

Sapeva benissimo che una volta dichiarata guerra o combattevi o ti facevi schiacciare come un insetto e se sopravvivere significava andare contro chi ami, allora la guerra diventava persino peggio di ciò che era già. Rimase in silenzio ascoltando ogni minima parola di Tsunade, finendo dopo qualche ora a perdersi nei ricordi. Non avrebbe mai giurato di poter dire una simile sciocchezza, ma gli mancava Suna. Gli mancava sentire quel caldo asfissiante che ormai accompagnava tutte le sue notti, gli mancava sentire il rumore del vento sbattere contro le finestre di quel grande palazzo, ma la cosa che gli lasciava maggiormente l’amore sulla bocca era che gli mancava vedere Temari. Quei suoi capelli tanto buffi e disordinati la mattina e quel suo continuo urlare contro il povero Kankuro gli mancavano da morire.

La ragazza che si trovava accanto a lui lo svegliò dai suoi pensieri, quando ormai la sala era completamente vuota. Ino Yamanaka se ne stava di fianco a lui a fissarlo interrogativo. Shikamaru non seppe dire per quanto tempo avesse osservato il volto sorridente di Ino, forse secondi, forse ore nonostante tutto l’unica cosa che riuscì ad udire nelle parole della bionda di Konoha furono solamente un “ mi sei mancato, ben tornato a casa”.

 

Intanto nel palazzo del Kazekaghe delle ombre frenetiche si aggiravano per i corridoi bui, correndo a gran velocità tra le colonne di marmo e le celle sporche di sangue e sabbia. Gaara in silenzio le vide passare come leoni a caccia, una di loro si era fermata dinnanzi a lui, rimanendo malgrado tutto, avvolta nell’oscurità. Sembrava quasi che si fossero già conosciuti o forse l’istinto aveva spinto entrambi a fissarsi per lunghi ed interminabili minuti. Gaara con lo sguardo ancora fisso nell’ombra se ne stava davanti ad un cancello, proprio alla fine di un lunghissimo cunicolo. Delle sbarre arrugginite si innalzavano alle spalle del giovane principe di Suna, passarono appena pochi istanti e un enorme ruggito riecheggiò per le mura del cunicolo, rimanendone però all’interno. Un enorme leone dalla criniera color sabbia, aveva ruggito feroce verso l’ombra che ancora immobile fissava il principe. Gaara portò una mano all’interno delle sbarre arrugginite, per poi posarla sulle fauci del leone, che voltandogli le spalle si allontanava verso una buia scalinata.

-         Regalo a vostro padre.. principe?

-         Un dono a mia sorella!

-         Dovevo immaginarlo, una fiera così aggressiva non poteva essere che di vostra sorella.. – una risata poco rassicurante risuonò proprio come il ruggito del leone poco prima.

-         Vostro padre?

-         Nelle sue stanze… adesso se non le dispiace dovrei dare da mangiare a Raja..

-         Faccia pure, mi saluti la sua dolce sorellina e mi scusi per il disturbo… Kazekaghe… - l’ultima parole era stata sussurrata, nonostante tutto Gaara aveva ignorato quel suono talmente inutile per lui.

L’ombra era sparita poco dopo, dissolvendosi come se fosse stata vento. Gaara fece una leggera pressione sul cancello usando il chakra, ignorando tutto quello che stava succedendo al palazzo. Camminò per il grande cortile proprio al centro del palazzo, là dove il sole picchiava talmente forte da far respirare un aria talmente torrida da riempire i polmoni di sabbia. Scese per la scalinata in cui poco prima era sparita l’enorme fiera, camminando sereno e quasi immune a quell’aria tanto calda e infuocata. Poggiò sereno l’enorme ciotola riempita di enormi pezzi di carne e ossa che parevano provenire da elefanti. Un flebile movimento, giunse alle sue spalle. Lo sguardo ormai tranquillo del leone, lo aveva raggiunto alle spalle, mentre lui con aria serena si sedeva su di uno scalino ad osservare l’animale nutrirsi. Un urlo straziante giunse alle orecchie del giovane principe dopo qualche minuto passato in silenzio, suscitando l’ira dell’animale alle sue spalle.

-         Sta tranquillo Raja, non è nulla di…speciale…

Le labbra del giovane principe si trasformarono in un ghigno divertito e quasi compiaciuto, mentre le urla delle guardie del palazzo rimbombavano per le mura e per le vie della città.

-         Hanno ucciso il Kazekaghe!

-         … non è nulla di… speciale..!- aggiunse, mentre le belva si chinava ad addentare un enorme brandello di carne, ancora colma di sangue.

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta! Uffi sono tanto triste!ho ricevuto davvero poche recensioni, spero tanto che migliori, forse posso avvicinarmi ai tuoi risultati se mi impegno… cmq tralasciando le mie solite scenate che ormai ti torturano dalla mattina alla sera, che nepenti di questo secondo chappy?finalmente quel degenerato del padre di Tem è morto, vedrai che in futuro si scopriranno nuovi intrighi e la storia sta per cominciare, il povero Shika si trova tra le grinfie di quell’arpia ma vedrai che non succederà nulla, purtroppo lui non dovrà preoccuparsi di Ino, c’è qualcun altro che medita vendetta e che vendetta! Povero cerbiatto, cmq non ti rassicuro più, anche perché sai benissimo che infondo la mia vena di bontà con te viene sempre fuori perciò…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio un casino di bene” magica mia”!XD!

-         Sensei_man: ciao Duci! Non sai nemmeno cosa ha fatto quella peste di un teppista, ormai qui da me ti conoscono tutti, immagina e capisci…cmq, che ne pensi di questo nuovo chappy? fortuna che ho te che mi dai sempre sostegno e fortuna che alle mie storie quella peste non è mai arrivata! Almeno queste! Cmq, come ti è sembrato Gaara? Quel ragazzo ha dei comportamenti molto strani, cmq spero che il chappy ti sia piaciuto! Un bacione grande dalla tua Siciliana preferita!!

-         Stefy90: ciao Stefy!! Che bello, anche tu che mi dai sostegno, fortuna che qui dentro al sito ho degli amici fidati! Che ne pensi di questo nuovo chappy? conto su di te in particolare dato che ogni mia storia finisce tra i tuoi preferiti, ma mai che ne aggiungessi io una vero Stefy?! Cmq, spero che il comportamento di Shikamaru non sia stato troppo, come dire, triste! anche se poverino deve subire la lontana da Tem! Visto è finito tra le grinfie della scopa! Povero, ma vedrai che la tua Chiaretta non ti delude, sono o non sono Shikatema! Un bacione grande by Chia, ps: posso avere il tuo contatto di msn?

-         Lady x: ciao!! che bello, un'altra mia fidata ha recensito! Non sai quanto mi hai fatta felice! Cmq, puoi benissimo chiamare Chiaretta, tanto ormai mi chiamano tutti così! Cmq, che ne pensi del chappy? so che anche questo è stato un pochino triste, ma per fortuna è morto quel pazzo del padre di Tem, vedrai che da adesso ne succederanno davvero tantissime e il mistero si infittisce! Un bacione grande e tante grazie!!

-         Cybermen93: ciao Federico! Che bello, ho addirittura due maschietti che mi recensiscono! Che bello, sono felice di aver ricevuto la tua recensione e ancor più di sapere che questa mia nuova storia ti sia piaciuta! Cmq, che ne pensi del chappy di oggi? finalmente il padre di Tem è morto e vedrai che adesso, la guerra diverrà davvero infernale, povero Shika! Un bacione, alla prossima!!

  
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