La foresta che circondava il paese del fuoco rimaneva
silenziosa e priva di qualsiasi rumore che non fosse prodotto da ciò che
nasceva da lei. il cielo sopra di lei si era fatto stranamente dorato, come se
su quella tela celeste che la ricopriva da sempre avessero versato un intenso
color sabbia. Un gruppo di ninja del villaggio della foglia, si muoveva a gran
velocità tra gli alberi della foresta. Tsunade, a capo della spedizione, dopo
delle interminabili ore di corsa di fare una pausa in una radura poco distante
il confine con il paese del vento. Un forte vento aveva improvvisamente preso
vita in mezzo alla radura provocando un movimento convulso delle chiome verdi
degli alberi che la circondavano. I ninja del paese del fuoco si coprirono
improvvisamente gli occhi sotto comando di Tsunade. Un immensa onda di sabbia
si era improvvisamente scagliata sulla foresta che circondava il paese del
vento e prendendo la forma di un immensa mano si era scagliata su Shikamaru,
che fermo in mezzo alla radura la fissava con sguardo triste. Tsunade fece
appena in tempo a dare un forte spintone al giovane ninja di Konoha, prima che
l’enorme mano di sabbia toccasse il verde suolo della radura. Passarono ore
prima che la tempesta di sabbia finisse e quando finalmente il cielo riprese il
suo solito colore celeste, un immensa distesa di sabbia si era formata là dove
prima vi era la foresta.
-
Questa è opera di quel insulso verme di Hi… -
l’Hokaghe non fece in tempo a finire la frase che Shikamaru la interruppe con
sguardo triste.
-
Non è opera del Kazekaghe, so di cosa è capace e
questo non saprebbe nemmeno da dove cominciarlo… è stato Gaara…
-
Gaara? Il principe? Non dirmi che quel maledetto manda
contro di noi i suoi figli? – gli chiese Tsunade mentre il suo volto
incominciava a tingersi di rosso a causa della rabbia.
-
Non è stato un ordine di suo padre, se l’ha fatto e
solo per Tem…
-
Cosa centra Gaara con Temari adesso?
-
Diciamo che Gaara rispetto a Kankuro è molto più…
possessivo! – una risata non troppo convinta scaturì dalle labbra di Shikamaru,
che senza prestare attenzione all’Hokaghe si era già rimesso in cammino.
Il gruppo di ninja riprese la sua strada, mentre dei
granelli di sabbia si univano formando un enorme occhio che li seguì fino alle
porte del villaggio della foglia. Le enormi porte di Konoha si aprirono
solamente all’alba quando il gruppo di ninja fece ritorno a casa, ma poco dopo
si richiusero, sbarrate da enormi tronchi d’albero, mentre centinai di guardie
ninja osservavano inquieti la foresta che appariva dinnanzi ai loro occhi.
Shikamaru ancora debole e stanco per il lungo viaggio
si diresse nel parco che apparteneva alla sua famiglia. Le strade erano deserte
e le uniche persona che osavano uscire dalle proprie case erano ninja. Una
strada con delle buche e delle cancellate ai lati si apriva in un vicolo alla
periferia di Konoha, la dove cominciava il bosco dei cervi. Shikamaru camminò
allungo per il boschetto della sua famiglia, finché giunto in una piccola
radura dove solitamente osservava le nuvole vide suo padre curare un cervo
ferito. L’uomo si voltò verso di lui senza poca felicità, la notizia della
guerra era giunta fino a Konoha e i rapporti che suo figlio intratteneva con la
figlia del Kazekaghe in quel momento non erano sicuramente dei migliori.
-
Ti passerà, vedrai!
-
Sta zitto, non sai nemmeno cosa è successo a Suna! –
Shikamaru gli era passato a fianco guardandolo con disappunto.
-
Ha scelto di rimanere con la sua famiglia?
-
No…sono stato io ad essere costretto a rimanere con la
mia famiglia! – le parole di Shikamaru risuonarono per il boschetto con un ecco
interminabile, finché suo padre non decise di mettere fine a quell’agonia.
-
Smetti di torturarti non servirà a nulla, se siete
stati divisi vuol dire che non eravate fatti l’uno per l’altra… infondo Tsunade
vi ha fatto un favore!
Shikato si allontanò dal figlio, per riprendere a
curare il cervo, che ancora immobile aveva assistito alla scena senza muovere
un muscolo.
Le ore passavano lente e interminabili e Shikamaru più
deciso che mai a sapere il motivo di quella guerra, camminava per le strade
deserte di Konoha. Dopo pochi minuti di tragitto il percorso culminò davanti al
palazzo del Hokaghe i ricordi lo invasero come un fiume in piena non appena
ebbe osservato la porta di entrata al palazzo, che seppur più piccola, identica
a quella del palazzo del Kazekaghe. Salì lentamente la scalinata che portava
all’ufficio della vecchia Tsunade, ripercorse il corridoio che molte volte
aveva fatto insieme a Temari, e quando fu giunto dinnanzi alla porta di legno
della sala privata. Bussò con poca forza, finché la voce di Shizune non gli
disse di entrare. Shikamaru osservo la scena che si presentò davanti ai suoi
occhi, sembrava proprio come una riunione che precedeva gli esami dei Chunin,
peccato che questa volta d mezzo ci fosse la guerra. La maggior parte dei Jonin
e alcuni Chunin se ne stavano seduti in un rispettoso silenzio, cercando di
ascoltare le parole di Tsunade. Shikamaru lentamente si fece spazio tra i
ninja,sedendosi poi di fianco ad una sua vecchia amica. La voce squillante di
Tsunade risuonò come un urlo all’interno della stanza, riducendo in mille pezzi
il cuore del giovane Nara.
-
Dobbiamo annientare Suna a tutti i costi, non voglio
vedere nemmeno un superstite di quella lurida città! – la donna aveva
pronunciato quelle parole con odio, sbattendo agguerrita i pugni sul piano
ligneo della sua scrivania.
-
Come può dire una cosa del genere? Non era lei che
adorava quei tre ragazzi di Suna, diceva che erano adorabili quei tre? – la
voce di Kakashi si fece udire tra mille, riportando il silenzio nella stanza
che poco prima era stata invasa dalle urla.
-
Kakashi…Kankuro, Gaara e Temari sono dei bravi
ragazzi.. ma loro in particolare devono fare una fine esemplare! Non puoi
salvare delle vite se non puoi salvare nemmeno la tua! – Shikamaru continuava a
rimanere in silenzio osservando quella scena tanto inutile.
Sapeva benissimo che una volta dichiarata guerra o
combattevi o ti facevi schiacciare come un insetto e se sopravvivere
significava andare contro chi ami, allora la guerra diventava persino peggio di
ciò che era già. Rimase in silenzio ascoltando ogni minima parola di Tsunade,
finendo dopo qualche ora a perdersi nei ricordi. Non avrebbe mai giurato di
poter dire una simile sciocchezza, ma gli mancava Suna. Gli mancava sentire
quel caldo asfissiante che ormai accompagnava tutte le sue notti, gli mancava
sentire il rumore del vento sbattere contro le finestre di quel grande palazzo,
ma la cosa che gli lasciava maggiormente l’amore sulla bocca era che gli
mancava vedere Temari. Quei suoi capelli tanto buffi e disordinati la mattina e
quel suo continuo urlare contro il povero Kankuro gli mancavano da morire.
La ragazza che si trovava accanto a lui lo svegliò dai
suoi pensieri, quando ormai la sala era completamente vuota. Ino Yamanaka se ne
stava di fianco a lui a fissarlo interrogativo. Shikamaru non seppe dire per
quanto tempo avesse osservato il volto sorridente di Ino, forse secondi, forse
ore nonostante tutto l’unica cosa che riuscì ad udire nelle parole della bionda
di Konoha furono solamente un “ mi sei mancato, ben tornato a casa”.
Intanto nel palazzo del Kazekaghe delle ombre
frenetiche si aggiravano per i corridoi bui, correndo a gran velocità tra le
colonne di marmo e le celle sporche di sangue e sabbia. Gaara in silenzio le
vide passare come leoni a caccia, una di loro si era fermata dinnanzi a lui,
rimanendo malgrado tutto, avvolta nell’oscurità. Sembrava quasi che si fossero
già conosciuti o forse l’istinto aveva spinto entrambi a fissarsi per lunghi ed
interminabili minuti. Gaara con lo sguardo ancora fisso nell’ombra se ne stava
davanti ad un cancello, proprio alla fine di un lunghissimo cunicolo. Delle
sbarre arrugginite si innalzavano alle spalle del giovane principe di Suna,
passarono appena pochi istanti e un enorme ruggito riecheggiò per le mura del
cunicolo, rimanendone però all’interno. Un enorme leone dalla criniera color
sabbia, aveva ruggito feroce verso l’ombra che ancora immobile fissava il
principe. Gaara portò una mano all’interno delle sbarre arrugginite, per poi
posarla sulle fauci del leone, che voltandogli le spalle si allontanava verso
una buia scalinata.
-
Regalo a vostro padre.. principe?
-
Un dono a mia sorella!
-
Dovevo immaginarlo, una fiera così aggressiva non
poteva essere che di vostra sorella.. – una risata poco rassicurante risuonò
proprio come il ruggito del leone poco prima.
-
Vostro padre?
-
Nelle sue stanze… adesso se non le dispiace dovrei
dare da mangiare a Raja..
-
Faccia pure, mi saluti la sua dolce sorellina e mi
scusi per il disturbo… Kazekaghe… - l’ultima parole era stata sussurrata,
nonostante tutto Gaara aveva ignorato quel suono talmente inutile per lui.
L’ombra era sparita poco dopo, dissolvendosi come se
fosse stata vento. Gaara fece una leggera pressione sul cancello usando il
chakra, ignorando tutto quello che stava succedendo al palazzo. Camminò per il
grande cortile proprio al centro del palazzo, là dove il sole picchiava
talmente forte da far respirare un aria talmente torrida da riempire i polmoni
di sabbia. Scese per la scalinata in cui poco prima era sparita l’enorme fiera,
camminando sereno e quasi immune a quell’aria tanto calda e infuocata. Poggiò
sereno l’enorme ciotola riempita di enormi pezzi di carne e ossa che parevano
provenire da elefanti. Un flebile movimento, giunse alle sue spalle. Lo sguardo
ormai tranquillo del leone, lo aveva raggiunto alle spalle, mentre lui con aria
serena si sedeva su di uno scalino ad osservare l’animale nutrirsi. Un urlo
straziante giunse alle orecchie del giovane principe dopo qualche minuto passato
in silenzio, suscitando l’ira dell’animale alle sue spalle.
-
Sta tranquillo Raja, non è nulla di…speciale…
Le labbra del giovane principe si trasformarono in un
ghigno divertito e quasi compiaciuto, mentre le urla delle guardie del palazzo
rimbombavano per le mura e per le vie della città.
-
Hanno ucciso il Kazekaghe!
-
… non è nulla di… speciale..!- aggiunse, mentre le
belva si chinava ad addentare un enorme brandello di carne, ancora colma di
sangue.
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Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta! Uffi sono tanto triste!ho
ricevuto davvero poche recensioni, spero tanto che migliori, forse posso
avvicinarmi ai tuoi risultati se mi impegno… cmq tralasciando le mie solite
scenate che ormai ti torturano dalla mattina alla sera, che nepenti di questo
secondo chappy?finalmente quel degenerato del padre di Tem è morto, vedrai che
in futuro si scopriranno nuovi intrighi e la storia sta per cominciare, il
povero Shika si trova tra le grinfie di quell’arpia ma vedrai che non succederà
nulla, purtroppo lui non dovrà preoccuparsi di Ino, c’è qualcun altro che
medita vendetta e che vendetta! Povero cerbiatto, cmq non ti rassicuro più,
anche perché sai benissimo che infondo la mia vena di bontà con te viene sempre
fuori perciò…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio un
casino di bene” magica mia”!XD!
-
Sensei_man: ciao Duci! Non sai nemmeno cosa ha fatto
quella peste di un teppista, ormai qui da me ti conoscono tutti, immagina e capisci…cmq,
che ne pensi di questo nuovo chappy? fortuna che ho te che mi dai sempre
sostegno e fortuna che alle mie storie quella peste non è mai arrivata! Almeno
queste! Cmq, come ti è sembrato Gaara? Quel ragazzo ha dei comportamenti molto
strani, cmq spero che il chappy ti sia piaciuto! Un bacione grande dalla tua
Siciliana preferita!!
-
Stefy90: ciao Stefy!! Che bello, anche tu che mi dai
sostegno, fortuna che qui dentro al sito ho degli amici fidati! Che ne pensi di
questo nuovo chappy? conto su di te in particolare dato che ogni mia storia
finisce tra i tuoi preferiti, ma mai che ne aggiungessi io una vero Stefy?!
Cmq, spero che il comportamento di Shikamaru non sia stato troppo, come dire,
triste! anche se poverino deve subire la lontana da Tem! Visto è finito tra le
grinfie della scopa! Povero, ma vedrai che la tua Chiaretta non ti delude, sono
o non sono Shikatema! Un bacione grande by Chia, ps: posso avere il tuo
contatto di msn?
-
Lady x: ciao!! che bello, un'altra mia fidata ha
recensito! Non sai quanto mi hai fatta felice! Cmq, puoi benissimo chiamare
Chiaretta, tanto ormai mi chiamano tutti così! Cmq, che ne pensi del chappy? so
che anche questo è stato un pochino triste, ma per fortuna è morto quel pazzo
del padre di Tem, vedrai che da adesso ne succederanno davvero tantissime e il
mistero si infittisce! Un bacione grande e tante grazie!!
-
Cybermen93: ciao Federico! Che bello, ho addirittura
due maschietti che mi recensiscono! Che bello, sono felice di aver ricevuto la
tua recensione e ancor più di sapere che questa mia nuova storia ti sia
piaciuta! Cmq, che ne pensi del chappy di oggi? finalmente il padre di Tem è
morto e vedrai che adesso, la guerra diverrà davvero infernale, povero Shika!
Un bacione, alla prossima!!