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Autore: Belarus    31/03/2008    7 recensioni
La guerra e la felicità. Nessuna delle due può convivere con l’altra. Spesso la guerra era stata la felicità di molti, ma con lo scorrere del tempo quest’ultima era svanita, lasciando al suo posto solamente il vuoto. Nessuno si poteva dire vincitore di una guerra, perché anche quando ottenevi la vittoria, la pagavi a caro prezzo. Forse l’unico essere che può sopravvivere alla guerra è l’amore. Molti lo credono indissolubile, indistruttibile, ma quando la guerra ti mette di fronte ad una scelta, è proprio in quel preciso istante che la sicurezza e il coraggio che l’amore ti dona barcollano e spesso cadono, come granelli di sabbia in balia del vento. Ed è in quel preciso istante che l’ennesima domanda che la guerra ti pone, ti assale, come un improvvisa tempesta di sabbia. Molti si chiedono cosa fare, altri si chiedono cosa accadrà, ma la vera domanda a cui noi e il nostro cuore dobbiamo rispondere dinnanzi alla guerra è una sola… Continuerà? nessuno è mai riuscito a ricordare ciò che era della propria vita prima della guerra, dell’amore, dei desideri, perché la guerra lascia solo il vuoto dietro di se, infondo però, la speranza è l’ultima a morire… Eccomi tornata con una nuova storia, spero tanto che vi piaccia... un bacione dalla vostra Shikatema!!!
Genere: Romantico, Triste, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Temari, Shikamaru Nara
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Shadow in the wind

La guerra e la felicità. Nessuna delle due può convivere con l’altra. Spesso la guerra era stata la felicità di molti, ma con lo scorrere del tempo quest’ultima era svanita, lasciando al suo posto solamente il vuoto. Nessuno si poteva dire vincitore di una guerra, perché anche quando ottenevi la vittoria, la pagavi a caro prezzo. Forse l’unico essere che può sopravvivere alla guerra è l’amore. Molti lo credono indissolubile, indistruttibile, ma quando la guerra ti mette di fronte ad una scelta, è proprio in quel preciso istante che la sicurezza e il coraggio che l’amore ti dona barcollano e spesso cadono, come granelli di sabbia in balia del vento. Ed è in quel preciso istante che l’ennesima domanda che la guerra ti pone, ti assale, come un improvvisa tempesta di sabbia. Molti si chiedono cosa fare, altri si chiedono cosa accadrà, ma la vera domanda a cui noi e il nostro cuore dobbiamo rispondere dinnanzi alla guerra è una sola… Continuerà? nessuno è mai riuscito a ricordare ciò che era della propria vita prima della guerra, dell’amore, dei desideri, perché la guerra lascia solo il vuoto dietro di se, infondo però, la speranza è l’ultima a morire…

 

Due ragazzi ignari di ciò che stava per accadere camminavano, mano nella mano, per i lunghi e bui corridoio del palazzo del Kazekaghe. Per quanto Suna potesse essere situata nel bel mezzo del deserto, molti la definivano la perla del villaggio della Sabbia e il palazzo dell’uomo più potente di quella città, era il simbolo del dominio di Suna su tutti i territori circostanti.

Un potente boato aveva scosso le mura impenetrabili delle città. Shikamaru e Temari che fino ad allora avevano ignorato tutto quello che stava per accadere, adesso sembravano domandarsi l’un l’altro cosa stesse succedendo. Decisero di dirigersi verso il cancello centrale del grande palazzo del Kazekaghe, mentre molte guardie del palazzo armate, scattavano come tigri sui tetti, alla ricerca degli aggressori. Arrivarono nel cortile centrale del palazzo, da dove spesso il Kazekaghe parlava alla gente della città durante le occasioni importanti, e lì si fermarono quasi stupiti ad osservare lo spettacolo che si mostrava dinnanzi ai loro occhi. 

Un gruppo consistente di ninja del paese del fuoco si trovava nel cortile del palazzo. A comandare quel gruppo c’era Tsunade. La donna conosciuta per la sua mirabolante forza, se ne stava con le mani lungo i fianchi a fissare astiosa il padre di Temari, nonché Kazekaghe del villaggio della Sabbia. Al suo fianco Kankuro e alcune guardie di Suna osservavano la scena in un rispettoso, quanto duro, silenzio, che fu rotto solamente dalla voce solenne e quasi tagliente del nobile Kazekaghe.

-         Cosa vuoi Tsunade? Voglio delle spiegazioni, adesso! – la donna lo osservò di sbieco, mentre i suoi occhi cominciavano ad ingaggiare una dura lotta con quelli severi dell’uomo dinnanzi a lei.

-         Dovrei essere io a chiederti spiegazioni, non credi…Hirokumi?

-         Io non ho nulla da dirti, se non di abbandonare immediatamente il mio paese!

-         Sei un codardo! Cosa vuoi ottenere? Il paese del Fuoco? Il villaggio della foglia? Cosa vuoi? Parla!

-         È inutile che ti agiti tanto mia cara Tsunade, sai benissimo che prima o poi il tuo paese e il tuo villaggio saranno miei…ritornatene a casa, potrei anche decidere di lasciarti libera se lo facessi!

-         Preferisco uccidermi con le mie mani che vivere nelle mani di una serpe come te!

-         Allora ti sei decisa…

-         È guerra Hirokumi!

-         Fa come credi, ma se vuoi la guerra farai meglio a portarti via tutti gli abitanti del tuo paese o faranno una brutta fine…

L’uomo si voltò ghignando verso Shikamaru, che ancora vicino a Temari assisteva alla scena senza fiatare. Temari che ancora stringeva la mano di Shikamaru osservò suo padre come per supplicarlo, non voleva perdere un'altra persona a cui teneva, non in quel modo, non in quel momento. E mentre lo guardava come per supplicarlo, Shikamaru distaccò la mano da lei, imprimendole un tenero bacio sulla fronte e sussurrandole delle parole all’orecchio. Lei ormai incerta sul da farsi si voltò verso di lui, che lentamente si avvicinava al Kazekaghe.

Gli si avvicinò come se lo conoscesse da tempo, lo guardò negli occhi mentre lo sguardo gelido del Kazekaghe gli faceva intuire le sue intenzioni, per poi fissare pensieroso Tsunade che di fronte a lui gli faceva segno di incamminarsi.

-         Io non posso tornare a Konoha…- gli disse mentre si voltava sorridendo verso Temari, che dall’alto delle scalinata lo fissava triste.

-         Shikamaru, la tua famiglia, la tua casa e i tuoi amici sono a Konoha e proprio in un momento come questo non posso permetterti di compiere una simile follia, non ti lascerò nelle mani di questa vipera del deserto!

-         Tsunade io amo Temari, noi dobbiamo…

-         Shikamaru non accetto repliche o vieni con me a Konoha o puoi considerarti un ninja traditore e non metterai mai più piede a Konoha, sono stata chiara?

Tsunade lo fissò severa, mentre lui ancora stordito da quella affermazione si voltava a guardare il Kazekaghe. L’uomo ghigno divertito, mentre Kankuro deciso come non mai si avvicinava a Shikamaru. Una mano sulla spalla lo costrinse a distogliere lo sguardo dalla figura severa del nobile Kazekaghe. Kankuro proprio di fianco a lui, gli aveva dato uno spintone verso le truppe nemiche, mentre gli sorrideva teneramente. Un debole sussurro giunse alle orecchie di Shikamaru, mentre Tsunade lo incitava ad andare. Lo shinobi si voltò a guardare Temari, che ancora ferma sulle scale gli sorrideva speranzosa, abbassò lo sguardo per poi liberarsi della catenina che portava al collo.

-         Va adesso, vedrai che le passerà anche questa volta..- gli disse Kankuro, mentre si voltava a guardare il padre, che ridendo divertito gli voltava le spalle e saliva le scale del cortile per poi incamminarsi lungo il corridoio del palazzo.

-         Dalle questa e dille che…

-         Sta tranquillo, so già cosa devo dirle, vai adesso o ne soffrirà ancora di più…

Shikamaru diede un ultima occhiata a Temari che sorrideva, lo sguardo della bionda di Suna mutò non appena ebbe visto le truppe di Konoha allontanarsi e Shikamaru sparire tra la sabbia che si alzava a causa del vento. Dopo pochi secondi di quel ragazzo non era rimasta che l’ombra che si perdeva confusa tra le sabbie e tra il rumore del vento, che lambiva quel cortile ormai desolato.

Cadde a terra priva di una qualsiasi forza di volontà, mentre le sue lacrime si mischiavano ai granelli di sabbia sul terreno del cortile. Pianse come una bambina a cui viene negato l’amore dei genitori. Pianse come durante il funerale di sua madre, mentre urlava il nome dell’unico uomo da cui avrebbe potuto ottenere la felicità. Anche quell’ultima promessa si era sbriciolata nel vento, lasciandola come sempre da sola in quel mare sconfinato e desolato che la circondava da sempre.

Un ombra alle sue spalle si mosse decisa verso di lei, mentre una mano le sfiorava il viso ormai bagnato dalle lacrime. Temari sollevò gli occhi speranzosa di rivedere il volto di Shikamaru sorriderle, gli occhi gelidi e stranamente determinati di suo fratello Gaara le diedero un minimo di coraggio e determinazione. Il giovane rosso le afferrò il viso tra le mani, mentre con uno sguardo tanto dolce quanto deciso la fisso negli occhi verdi divenuti dopo tanto tempo nuovamente tristi e vuoti.

-         Non piangere… non ne vale la pena…

-         … Shikamaru… se .. se ne è andato… anche lui… - gli riuscì solamente a dire, mentre ancora in lacrime si gettava a singhiozzare tra le braccia di Gaara.

Lui la strinse forte a se, dandole un tenero bacio sulla testolina bionda, illuminata dal sole del deserto. Fissò il cancello del palazzo per poi osservare il cielo divenuto dorato per la tempesta di sabbia che stava per arrivare. Una scintilla di rabbia si accese negli occhi di ghiaccio del giovane principe di Suna.

-         Ti prometto che non soffrirai mai più... te lo prometto, Temari!

Il vento prese a soffiare più forte che mai tra le dune del deserto che come enormi cavalloni si alzavano fino al cielo, per poi infrangersi con enorme potenza sul terreno sabbioso del deserto. Un ondata più forte delle altre si scagliò contro il confine sud del paese del fuoco, inondando le foreste che circondavano il villaggio della foglia. Il deserto sembrava carico di rabbia o forse era solo l’ira del suo padrone…

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

Salve a tutti! Eccomi ritornata con una nuova storia! Vi avverto che sarà un po’ complicata, ma spero ugualmente che la seguirete in tanti come in tutte le mie storie! Spero tanto che questo nuovo e primo chappy vi piaccia! Devo ammettere che a questa storia ci tengo particolarmente dato che ho ricevuto un grande aiuto dalla mia adorata Saretta( Lily_90)! Vi ringrazio anticipatamente per leggere e commentare questa storia! Ditemi che ne pensate e che impressione vi ha fatto vedere questi primi personaggi! Adesso vi saluto…

Un bacione grandissimo dalla vostra Shikatema… Chiaretta!

  
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