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Autore: lauramelzi    10/10/2013    3 recensioni
"I-io non penso sia una buona idea.." lei sussurrò piano.
La dolcezza del suo smarrimento era quasi tangibile. Stefano le sorrise, bastardo.
L'alito del fascista le accarezzava le labbra, e Gaia sentiva il suo cuore batterle come impazzito nelle orecchie.
Annegò nei suoi occhi, oltre che nella vergogna, e come ogni volta in cui i loro sguardi si incatenavano, si creò un'elettricità che pregava di essere liberata.
Perché non voleva ascoltarla ora? Perché la stava ... perché si comportava così?
Confusamente Gaia si rese conto dell'inevitabile fine che le sue labbra avrebbero fatto di lì a poco.
Doveva fermarlo, pensò sconcertata.
... faceva così con tutte, era un montato, inafferrabile e irresponsabile.
lui, lui..
Lui la guardò.
La guardò e vide sotto la fievole luce della bajour quegli occhi nocciola, così sinceri, e con essi tutte le difese che la ragazza avrebbe voluto erigere contro di lui se avesse potuto, e le fece capire immediatamente che le avrebbe annientate se mai ci fossero state, che le avrebbe fatto ciò che era inevitabile, ciò che spingeva entrambi a stuzzicarsi ogni giorno, a essere così suscettibili, vulnerabili e ... duri.
"Non è mai una buona idea a fare la differenza."
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico, Universitario
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Ma che problemi ha? Seriamente, ma faranno così con ogni ragazza nuova? Amen, in ogni caso non credo sarò io per molto ancora..
Cambiamo discorso, certo che questa scuola è proprio grande!
Mi prendo una bella ciambella, ora che ci penso non ho mangiato a colazione.. che scema che sono. Sorrido mentre prendo il mio adorato pasto e mi affretto per la lezione di chimica.
Ah ah. E ora dove devo andare? Ora mi metterei a fare una di quelle risate isteriche buone solo a deprimerti sfogandoti contro te stessa facendoti sembrare agli occhi dei passanti una pazza schizofrenica.
Davvero, a volte penso di avere la lungimiranza di un sasso!
Ok, ora salgo le scale, vedo se Anita si trova ancora nella sala prove e poi, perché sarà lì (auto convinciamoci) , ci avvieremo insieme verso quel supplizio.
Salgo le scale due a due per la paura di non trovarla più lì.
Nel guardare i gradini per non inciampare urto una povera ragazza allampanata a cui cadono tutti i libri con cellulare compreso ( oh Signore, ma è un'abitudine la mia??!).
Sussurro uno scusa, e dispiaciuta inizio ad aiutarla a raccogliere quei fogli sparsi sul pavimento pieni di appunti, credo di fisica. presa ogni cosa, mi alzo e le porgo il materiale e le sorrido sperando in NON una serie di insulti poco carini e trattengo il fiato vedendo che raccoglie il  cellulare in mano con un'aria molto preoccupata. 
Lei invece ricambia il mio sorriso e si presenta porgendomi la mano dicendo semplicemente il suo nome.
"Salva"penso tra me e me  rilasciando un sospiro.
Il cellulare è vivo.
"Elle" 
"Gaia" 
Mi rendo conto che non ho la minima idea di dove andare, e se...
"Senti sai per caso dove si trova l'aula di chimica? Sono nuova e non conosco nessuno se non una ragazza che al momento non trovo" le spiegai preoccupata.
Lei ride timidamente,  poi gentile mi spiega tipo che dovrei salire le scale, girare a destra, procedere fino alla fine del corridoio girare a sinistra e poi ..
"Ehi nuova, non te fida' troppo de questa .."
Sobbalzo nel sentire una voce dall'alto delle scale quasi sprezzante, anzi senza il quasi.
Alzo lo sguardo e noto che ha parlato uno di quei babbuini enormi ormai (sfortunatamente ) totalmente bipedi, e non si sa perché ammessi in questa scuola, sentito il linguaggio ..
Porto lo sguardo dispiaciuta sulla mia amica che ha abbassato gli occhi tutta rossa.
"Si può sapere che vi ha fatto?No, lo dico perché se vi ha insultato, mi parte l'applauso involontario" dico sarcastica arrabbiata nera.
Un bel guinzaglio per degli studenti più che simili a bestie non credo farebbe male dopotutto...
La mia "amica" sembra ancora più in imbarazzo.. ma perchè 'sta cosa?
Oh mammina, ma come parlo??Se mi sentisse Giulia mi ripudierebbe come milanese.
"Statte zitta te! Porco ..." inizia Ste', ma non lo lascio finire e irritata lo riprendo prevedendo le sue prossime parole.
"Non osare bestemmiare difronte a me caro!! Si dice "minchia" , e se non ti va bene il milanese non so che dirti perché non so una beata mazza di romanaccio, ok?"
Gaia, piano, respira, 1.. espira.. inspira .. 2 ..
Sento un risolina che la calma me la fa evaporare, e trucido con lo sguardo quel deficiente che intanto si è messo a ridere.
"Hai capito Ste'? La ragazza qui se incazza per cazzate da niente" dice il babbuino  - Offendiamo-le-persone-senza-una-ragione.
Che scelta di parole articolata, già che ci siamo aggiungiamo vivere una vita, o che ne so, sognare un sogno!
E quell'altro gli risponde pure! Oramai sono fuori di me...
"Gio' che ci vuoi fare? Sarà una piccola cristiana, pudica e riservata" sogghigna alludendo alla sottoscritta. Almeno lui un minimo di italiano. Un momento!
Sai dove te la ficco quella smorfia che ti ritrovi?! Brutto..
"Bhe a me non me sembra proprio, raga' avete visto come se moveva?" 
Ancora??
"Era la coreografia, minchia ancora con questa storia?" chiedo esasperata riempendo le guance tipo scoiattolo.
Ste' mi guarda poi da una gomitata all'amico, Giorgio se non sbaglio, e gli sussurra qualcosa all'orecchio, qualcosa che evidentemente è molto divertente dato che l'altro cretino scoppia a ridere. Ma che vogliono?
Faccio per andarmene incavolata nera, ma la voce di tizio mi immobilizza. Le sue parole mi immobilizzano, mi fanno gelare il sangue. Ha detto per caso, cituali parole, "è una sporca ebrea"?
Tremante mi giro, incontro il suo sguardo. I miei occhi spaventati incontrano due oceani profondi e oscuri. Io che sto pregando di aver sentito male, sperando che la celtica che gli avevo visto sul collo fosse solo stata dettata da un capriccio infantile, niente di serio e soprattutto niente di razzista.Lui, finto indifferente come sempre, spara la minchiata e ne è pure convinto.
e io che li paragono ai babbuini! oh mammina, poveri, che ingiustizia! ( intendo per quelle adorabili scimmiette)
"Ch-che hai detto?"sussurro con un filo di voce.
"Lei"mi spiega seccato riferendosi ad Elle "è una sporca ebrea e non meriterebbe nemmeno farne parte di questa scuola". Sprezzante, freddo, sicuro di se. Pur avendo totalmente e indubbiamente torto marcio.
Guardo la ragazza accanto a me, testa bassa da atteggiamento sottomesso. Ma sottomesso de' che?
Riporto con odio lo sguardo a quei decerebrati, soprattutto verso di lui, reprimendo l'istinto di rovinargli quel bel faccino con una badilata, poi prendo la mano della ragazza accanto a me e inizio a salire i gradini, pur sapendo di dover passare attraverso il branco di bestie.
Arrivati da due metri sento la mia compagna esitare, ma sto' cavolo che cambio strada.
Continuo imperterrita stile carro armato, fino a quando sento una mano che si poggia vicino al mio sedere. Mi giro infuriata con occhi che lanciano saette e fulmini verso colui che entro i prossimi minuti sarà decapitato.
Giorgio.
Che schifoso, ripugnante,...
Gli volto subito adirata verso  quella mano viscida che lui ritira prontamente .. sento riderne molti, non tutti pero' .
Manca una risata sprezzante che conosco bene.
Vedo Tizio che guarda quella mano di Giorgio quasi a fulminarla, e babbuino numero uno che smette subito di sogghignare, intimidito dalla chiara espressione dell'amico. Ma faccio così schifo che non mi devono neanche toccare? Ho la lebbra per caso? No, minchia, ora vado a fare il test!
Gli sputerei in un'occhio.ora.subito.
Gambine care, che ne dite di collaborare e portarmi fuori da questo inferno, eh?
Con sguardo schifato proseguo tirandomi dietro la poveretta di cui ho afferrato la mano.
Scorgo con la coda dell'occhio Ste' che scende scostando in malo modo Giorgio, e andarsene sparendo alla mia vista.
Tanto meglio.
Mona.*
 
 
 
 
Ehiii ben trovateee ^_^
Questo capitolo è di passaggio tra un po' arriveremo ai fatti veri e propri. ho aggiunto un po' del dialetto milanese, dato che la mia migliore amica viene proprio da lì mi ha aiutato con il dirmi i vocaboli più in uso \("-")/
Tipo "mona" vuol dire scemo, stupido, babbeo e tonto ( eh si, dato che ci siete già arrivati "coglione"!!)
Oppure lì si dice sempre "minchia" quando si ha un diavolo per capello invece del solito corrispondente.. ( eh no, stavolta non lo dico, ci potete arrivare benissimo ù_ù )
E il nuovo personaggio?? Giorgio-il-polipo? =_= orribile lo so, ma sarà FON-DA-MEN-TA-LE!
Ringrazio molto le persone che l'hanno messa come storia preferita
La ventina di persone che l'hanno messa tra le seguite 
e i 6 recensori che mi hanno lasciato un commentino <3
GRAZIE^_^
un grandissimo beso
Lalla
  
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