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Autore: selegon_93    10/10/2013    2 recensioni
Questa sera... la terra di Helden conoscerà la fine.
Questa sera... il destino sarà innegabile. Le fronde cadranno, le città bruceranno, le nuvole si squarceranno, e l'oscura ombra inghiottirà... ogni cosa.
Questa sera... tutto ciò che voi patetici esseri conoscete, svanirà nel silenzio del nulla. Non esiste la speranza. Non esiste l'amore. Non ci sarà il lietofine. Non tornerai a casa felice e contento con i tuoi cari. Le favole sono finite.
Questa sera... l'unica cosa assoluta, sarò io.
Genere: Azione, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Selegon era dinnanzi a Jakkal in silenzio, brandendo l'alabarda.
Lo stregone, puntandogli il bastone contro, fece un passo verso sinistra, mantenendo il contatto visivo; Selegon fece anch'egli un passo a sinistra, stringendo l'impugnatura con le dita leggermente sudate.
Entrambi continuarono a muoversi lateralmente, disegnando un cerchio, scrutando nell'avversario ogni segno, ogni espressione, ogni possibile segno di indugio.
La folla, seduta sugli spalti rocciosi della grotta, guardava silenziosamente la scena; la tensione si fece sempre più alta, tanto da essere quasi percepibile sulla pelle.
Jakkal, continuando a camminare, disse:
-Non avresti dovuto infilarmi i bastoni tra le ruote! sei entrato nella fossa dei leoni!-
-Finiscila di blaterare, vecchio! sei tu ad esserti spinto fin dove non potevi.- mentre parlava, pensò tra sè: "tuttavia... a giudicare dall'evocazione che è stato in grado di controllare, la sua abilità è tutt'altro che scarsa. stando a questo, potrebbe aggirarsi sul rank B, con la differenza che un troll di montagna non ha un minimo di cervello... e oltretutto io non ho le mie armi..."
I due continuarono a fronteggiarsi visivamente per alcuni istanti, al termine dei quali  Selegon scattò verso Jakkal. Quest'ultimo puntò l'estremità del bastone verso di lui ed enunciò: -Elven' wahaj!-
La pietra si illuminò e dall'estremità opposta uscì un fascio di luce, che assunse compostezza divenendo un getto d'acqua pressurizzata, il quale si diresse velocemente verso Selegon. Il ragazzo scattò di lato evitando il colpo, e continuò a correre verso lo stregone. Esso indietreggiò velocemente per prendere distanza, mentre lanciava raffiche di scintille rosse. Selegon le schivò mentre continuava ad avvicinarsi a lui, caricando un colpo di alabarda. Jakkal, con tempismo, mise il bastone in verticale: -Kai'hen!- e attorno a lui si formò un campo di forza abbastanza resistente da deviare il fendente.
Selegon continuò ad attaccare, e Jakkal, usando la pietra incastonata nel bastone, si parava a fatica dai colpi ricevuti. Il ragazzo continuò ininterrottamente ad attaccare; per combattere contro uno stregone non doveva dargli il tempo di pronunciare formule di incantesimi. Tuttavia Jakkal iniziò a fare pressione dul lato sinistro di Selegon, ancora indebolito e dolorante dal combattimento contro Pod. Il ragazzo rallentò visibilmente i suoi movimenti, dando allo stregone la possibilità di difendersi. -Ecthè'hen!- enunciò, e creò un onda d'urto che sbalzò Selegon all'indietro, facendolo arretrare di qualche metro. Puntandogli di nuovo il bastone contro, si preparò ad attaccare: -Elven'neidrass!- urlò agitando l'estremità della pietra, dalla quale uscì un enorme testa di serpente infuocata, che si scagliò contro l'avversario. Selegon si mise in posizione per schivarla, ma le fiamme erano troppo estese per essere evitate in tempo. Mentre cercava rapidamente una scappatoia, vide Lily interporsi tra lui e il serpente infuocato, mettendo le mani in avanti:
-Kai'hen!- urlò, creando uno scudo che rallentò l'attacco, permettendo ai due di lanciarsi lateralmente.
Il serpente si schiantò al suolo esplodendo in una grande fiammata, creando un cratere di alcuni metri di terreno bruciacchiato.
Selegon si rialzò, tossendo lievemente, e guardò Lily, che di fianco a lui si stava anch'essa rialzando.
-Che diavolo stai facendo?-
-Ti salvo la vita idiota!-
-Nessuno te l'ha chiesto, cosa.-
-Non ringraziarmi troppo, eh? e finiscila di chiamarmi cosa!-
-Tsk- sbuffò Selegon. -Comunque sai usare la magia, vedo.-
-Solo incantesimi di livello uno...-
-Beh, sempre meglio di nulla.- rispose il ragazzo tornando a fissare il suo avversario.
-Ora mi avete davvero stancato...- disse Jakkal. -vediamo di finirla alla svelta. Graphseth aloss!-
Attorno allo stregone si formarono due bolle d'aria, che lentamente presero forma di cloni dell'uomo, i quali si lanciarono all'attacco, scangliando anch'essi incantesimi.
Selegon digrignò i denti, mentre parava le scintille rosse lanciate dalle copie: -Tsk, andiamo di bene in meglio.-
-Hah!- ghignò Jakkal. -siete in difficoltà?-
La seconda copia attaccò Lily lanciando anche lei scintille a raffica.
-Maledizione!- sbraitò la ragazza, schivando i colpi. -cosa facciamo?-
-Ascoltami, cosa! devi tenere a bada entrambi! io attaccherò il corpo original...- non ebbe il tempo di finire la frase, che la copia che combatteva contro Lily agitò il bastone, colpendo Selegon alla schiena con una scintilla, provocandogli una ferita profonda.
Selegon alzò il capo, emettendo un grido soffocato. Le sue ginocchia cedettero, e il ragazzo cadde in avanti, accasciandosi a terra.
-Selegon!" urlò la ragazza spalancando gli occhi.
Jakkal ghignò, inclinando la testa: -Povero ragazzo... alla fine... sei debole.-
Selegon, disteso a terra, vedeva nero ovunque, e il suo udito era sfocato e confuso.
"dove mi trovo..."si chiese.
Dal rumore di fondo annebbiato, una voce si fece spazio.
-Selegon!-
"Questa... è la stessa voce che sento nei miei sogni..."
Davanti a lui apparve un immagine: un uomo e una donna distesi a terra, ricoperti di sangue, e, dinnanzi a loro, una nera figura che sorrideva crudelmente, con in mano una spada insanguinata; La stessa spada di diamante del ragazzo.
L'immagine sparì, e in lontananza un altra voce, questa volta maschile, risuonò: 
-Sei... debole...-
-...no...-
-Debole...-
-...no!-
-Sei debole!-
Selegon spinse le mani al suolo, rialzandosi lentamente, con dei ciuffi di capelli che gli cadevano sul viso.
-Io...io...- bisbigliò a bassa voce.
-Io non sono debole!!- urlò infine alzando la testa: I suoi occhi corvini erano ora divenuti blu acceso, con una pupilla ristretta leggermente verticale.
jakkal guardò la scena stranito: -...che succede?-
Selegon si alzò velocemente, tirando un colpo con il palmo della mano alla copia,la quale cadde all'indietro, dissolvendosi. Prendendo poi l'alabarda in mano scattò verso lo stregone; Esso tentò di difendersi lanciando raffiche di incantesimi, ma il ragazzo le schivò con facilità, e raggiunto l'avversario, gli trafisse il petto con ferocia.
-Ugh!- Jakkal tossì, mentre un rivolo di sangue gli scendeva dalla bocca; tutti guardarono attoniti la scena, in silenzio.
La copia rimasta si dissolse, e lo stregone cadde di lato, senza vita.
Lily guardò la scena, e dopo qualche secondo di stallo, disse: -Ce l'ha fatta...Selegon, ci sei riusci...- si fermò di scatto vedendo il ragazzo che silenziosamente, cadde in avanti, accasciandosi al suolo.
-Selegon!!!-

                                                                            *

Le palpebre di Selegon si aprirono lentamente; guardandosi intorno, sembrava trovarsi nel letto di una delle abitazioni del villaggio. mentre sgranava gli occhi notò di essere bendato all'addome; alzando lo sguardo, vide il capovillaggio con due guardie a seguito, e Lily, ai piedi del letto.
-Cosa... dove sono?-
-Nella casa del capovillaggio Zusho.- rispose la ragazza. -Ti ho curato e hai dormito per tredici ore filate!-
-Tredici... dannazione, sono in ritardo!-
-Ma sei uscito appena da quel combattimento!- rispose il capovillaggio.
-Spiacente, ma non posso perdere altro tempo.-
Il ragazzo si alzò, mettendosi seduto, ma avvertendo un dolore, si mise la mano sul fianco.
-Visto? meglio non affaticarsi.- 
-Non è nulla, ho avuto di peggio.- rispose il ragazzo, alzandosi dal letto.
-Beh, se ne sei sicuro...- disse Zusho. -Ad ogni modo, vorrei porgerti i miei personali ringraziamenti per aver smascherato Jakkal, anche a nome di tutti gli abitanti di Ilbe.-
-Si si, nessun problema...- rispose Selegon con i suoi soliti modi sbrigativi, mentre si rivestiva.
Messosi gli stivali, tornò nella sua stanza, ove preparò i suoi effetti e la sua tracolla per il viaggio. Ormai gli rimaneva un giorno e mezzo per arrivare a Noctinghal. 
Improvvisamente, dalla porta irruppe rumorosamente Lily, portandosi appresso una borsa.
-Allora! su su sbrigati a prepararti, non eri mica in ritardo?-
-Non vedo motivo per cui dovrebbe importarti degli affari miei.- disse Selegon senza nemmeno guardarla.
-Perchè mi annoio ad aspettarti!-
Selegon si girò verso di lei: -Perchè stai parlando come se noi foss... quella... cos'è?-
-La mia borsa per il viaggio, mi pare ovvio! cos'è, non ci vedi bene?- rispose beatamente la ragazza.
-Tu... vorres... scordatelo.-
Lily gli si avvicinò e gli sorrise beffardamente in faccia: -Prova a fermarmi...-
-Gh...- Selegon fece un respiro. -... Aspettami qui, io vado un attimo a fare una cosa e arrivo.-
Uscì tranquillamente dalla porta, ma una volta fuori, assicuratosi di non essere visto, accellerò il passo, andando verso il suo cavallo.
Raggiunse le recinzioni, ma girando dietro un angolo si ritrovò Lily davanti.
-Non scappi!-
Selegon pensò tra sè: "che diavolo vuole questa?... proviamo ad ignorarla..." e, prendendo il cavallo, ritirò le sue armi e uscì dal villaggio come nulla fosse, riprendendo il tragitto verso Noctinghal. Giratosi, vide che la ragazza lo stava seguendo in groppa a un globb*.
"Forse, si sta prendendo gioco di me..." continuò a pensare, e fece finta di nulla.
Passarono cinque minuti, poi dieci, e la ragazza non dava cenno di tornare indietro.
-Insomma, finiscila di seguirmi! Ma che problemi hai?- disse Selegon girandosi verso Lily.
-No! voglio venire con te! Odio quel villaggio!-
-Non mi interessa! pensa ai tuoi genitori, magari si staranno preoccupando!-
-Io non li ho i genitori.- disse Lily imperturbabile. -Zusho mi ha preso quando ero piccolissima, e da allora vivo lì. Tutto qua.-
Selegon stette zitto per qualche istante,colpito da quelle parole, poi rispose: -... non mi interessa la storia della tua vita... e ora, per piacere, volatilizzati.-
-Scordatelo!-
-Grrr...- digrignò il ragazzo nervosamente.
-Allora, dove andiamo?- continuò lei tranquillamente.
-Dove VADO, semmai. tu mi stai solo seguendo, o meglio, pedinando.-
-Appunto! Ergo, dove andiamo?-
-IO sto andando a Noctinghal.-
-Bello! E perchè?-
-Non ti deve interessare.-
-Dai! Dai! Dai! Dai!-
-Grrr...hanno convocato i cacciatori di taglie più famosi per una riunione ok??- Selegon pensò qualche istante. -... si già... sembra qualcosa di grosso...- continuò girandosi verso Lily con un espressione inquietante. -probabilmente mi assegneranno una missione in cui dovrò fronteggiare sanguinarie creature demoniache, pronte a sbudellare atrocemente e senza pietà ogni essere vivente che gli capiti a tiro.-
La ragazza sorrise estasiata: -Che bello! Non vedo l'ora!-
"Questa ragazza è seriamente disturbata." pensò Selegon.
-E quanto ci mettiamo ad arrivare?-
-Se la finisci, un giorno circa.-
-Okay!-
il viaggio continuò per un qualche ora.
-Siamo arrivati?-
-No.-
-Passarono altre due ore.
-Siamo arrivati?-
-No.-
Qualche altra ora passò.
-Siamo arrivati?-
-... no.-
La cosa si ripetè ogni due ore circa; Selegon stava visibilmente perdendo la pazienza.
Il giorno passò, e il mattino dopo, i due erano ormai ai limiti del deserto. Il terreno stava diventando più compatto, e il clima divenne sempre più mite. Selegon guardò in avanti con un espressione esasperata dalle continue lamentele di Lily.
Ci fu un attimo di silenzio.
-Siamo arrivati?-
-SI!! Si dannazione!! siamo arrivati!! Ora vuoi chiudere quelle stradannatissime fauci?? Vorrei poter sentire versi animali che non provengano da te!!- urlò nervosamente il ragazzo.
-Ehi, calmati! stavo solo chiedendo!-
Selegon prese un respiro, evitando di risponderle, e continuò ad andare avanti. Dietro una collina, degli edifici apparvero, circondati da torri e mura. Dinnanzi ai due ragazzi, sorgeva la grande città dei cacciatori... Noctinghal.


                                                                              *


Lontano da lì, sepolto nei meandri del sottosuolo, un bagliore azzurro chiamava a gran voce. Un oscuro eco che si faceva strada attraverso la terra, le foreste, i mari e le montagne.


                                           "Trovatemi... trovatemi... io voglio essere trovato."
                                                                 [Helden: Call of Oblivion]


*globb= creatura simile a un cammello, ma bipede, di postura simile a quella di uno struzzo.
  
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