CAPITOLO DUE ♡
'Non ne trovo un dilemma,penso che se la scuola gli ha chiamati non è per una cazzata o perché Lise ha detto ha suo padre di fare venire i ragazzi,ma c'è un motivo preciso,aiutarci e giudicarci' disse decisa Kim.
Io e le altre restammo zitte,per non infilarci in un litigio,Kim è una ragazza molto decisa e sicura di quello che f, quindi a volte si può finire nel peggio a non accettare una sua idea.
Ritornai a casa,ovvero l'orfanotrofio per me.Ormai ero abituata tutti giorni a sopportarmi le urla dei bambini che vivono insieme a me o di quelli della mia età che mi chiedono consigli con le ragazze,ma l'unica cosa di cui dovevo ancora fare l'abitudine è che nessuno mai si preoccupava per me.Infatti la maggior parte del mio tempo lo passo in cucina insieme alla cuoca,è il posto più silenzioso per me e poi non entra quasi nessuno quindi quando devo fare i compiti vado li,ovvero la maggior parte del mio tempo.
'Ciaoo Barbara' dissi
'Ciao tesoro,hai qualche compito per domani immagino?' rispose
'Mh,si...Vedi domani a scuola vengono i ragazzi e dovrò cantare qualcosa che ho scritto io...ma non ho nulla,nel senso si ho dei miei testi ma il problema che quando sarò li davanti a loro mi bloccherò,ne sono certa'
'Secondo me devi concentrare tutti i pensieri e scriverli,come un diario segreto.'
'Ma quello si,lo so..è che sono loro che mi intimoriscono....' risposi
'Jacklyn,in questo caso non so come aiutarti non sono un artista come te,ma forse Austin è già rientrato,perché non vai da lui?Non frequentate la stessa scuola?Vedrai che lui ti saprà aiutare in qualche modo lui si è già esibito in pubblico'
'Grazie mille Barbara,ci vediamo dopoo' dissi uscendo correndo dalla cucina.
Mentre correvo per tutta l'entrata e le scale mi sentivo gridare 'Ciaoo Jack' ma non badavo a nulla in questo momento l'unico mio scopo era cercare Austin.
Arrivai davanti alla sua camera e incominciai a bussare ripetutamente,ma niente nessuno mi apriva,scivolai sulla porta e mi sedetti per terra.
Chissà dove era.Forse non mi voleva aprire...Non lo so,ma questo non era un buon segno in questo momento avevo bisogno di lui e basta.
'Ciaoo Jack' disse una voce strillante.
Era Tommy.Lui è arrivato da poco qui all'orfanotrofio,è così piccolo e fragile che capisco perché l'assassino dei suoi genitori non ha ucciso anche lui.
'Ehi Tommy,sai dov'è Austin?' chiesi
'Affacciati'
Mi affacciai per le scale e con quel sorriso a trecentosessanta grandi vidi Austin che mi fissava dal basso.Lasciando la mia roba sulla porta corsi di nuovo giù per le scale per poi saltargli in braccio e abbracciarlo.
'Sai,per tutti questi anni che viviamo insieme questa è la prima volta che ti vedo così felice di vedermi' disse.
'Beh si,infetti lo penso anche io' dissi ridendo,ma poi aggiunsi 'Ho bisogno del tuo aiuto'
'Vado a prendere il computer,e andiamo da starbucks va bene?'
'Sisi,grazie mille già che ci sei metti la mia roba dentro camera tua poi la prendo quando ritorniamo'
Austin si diresse verso camera sua.Intanto io lo guardavo e sorridevo,sinceramente ora capisco perché le persone a volte mi chiedono se sono fidanzata con lui...In questo momento lo sto amando,ma non così per dire davvero penso di amarlo ma poi ci sono quei momenti che dico ma io li voglio bene e basta.
FINE.
Spazio Autore
Anche questo è abbastanza corto perchè devo ancora abituarmi alla lunghezza dei capitoli,il prossimo ho già provveduto e vedrete che sarà un po' più lungo di questi primi due.
Spero che questo capitolo come nell'altro, vi faccio appassionare sempre di più alla storia e continuerete a leggerla. baci♡
PS:Se volete contattarmi sono @timloveshoran su twitter.