Summer Love

                                               


Era cosi, che sotto i miei occhi, il mio amore se ne stava andando. Non avrei potuto dire se anche lui stesse piangendo, visto che era piegato sulle sue valige. C'era una pila dei suoi vestiti sopra il letto, ed il muro era tapezzato di nostre foto.
«Posso, Harry?» Mi chiese lui mentre staccava una foto. Io annui, cercando di asciugarmi le lacrime. Lui stava facendo lo stesso.

«Questa sera facciamo un pic-nic, ok?» Mi chiese lui
«Dove?» 
«Sulla spiaggia, dove sennò!» Rispose lui ridendo. Adoravo vedere il suo sorriso.
«Lo sai che un pic-nic sulla spiaggia si chiamerebbe spiaggiata, vero?» risposi io sempre ridendo.
Lui si corrucciò ed esclamò «Vuoi sempre avere ragione tu!» Io mi misi a ridere e lo avvolsi in un'abbraccio. 
«Ci sto, andiamo a fare questo PIC-NIC...» lui mi guardò sorridendo.
«Ci vediamo oggi alle 6! Porta qualcosa da mangiare» Mi rispose lui mentre si allontanava.

«Perchè te ne stai andando?» Gli chiesi io, in un sussurro, mi stupi il fatto che lui avesse sentito.
«Perchè è finita l'estate» Mi rispose lui con un sorriso amaro sulle labbra.
«E allora? Rimani con me! Hai 21 anni, sei maggiorenne!» Urlai io, mentre altre lacrime fastidiose continuavano a scorrermi sul viso. Odiavo le lacrime. Facevano quello che volevano, e molte volte non capivi neanche il motivo per cui stessero uscendo. A cosa servono le lacrime? A renderci deboli, ridicoli.
 Quando ero alle medie mi misi a piangere per un brutto voto. Non un pianto a singhiozzi, un pianto silenzioso. E non capivo il perchè. Se ne accorsero ugualmente tutti, e provarono a consolarmi. Odiavo anche essere consolato. Ero capace di consolarmi da solo, l'avevo sempre fatto. Avevo protetto il mio cuore con una corazza durissima. Lui era l'unico a cui mi ero aperto. Il risultato? Un'altra volta avrei dovuto consolarmi.
«Non posso.» Non posso. Non può. Perchè?
«Perchè?» 
«Perchè non ti amo. E mi dispiace che tu ti sia illuso, e mi dispiace che io ti abbia illuso. Ma non è cosi.» Mi rispose lui, mentre altre lacrime facevano capolino dai suoi occhi.
«Non ci credo!» Urlai io « Non ci credo! Non crederò mai che tu non mi abbia amato, quest'estate! Guardami e dimmelo. Guardami e dimmi che non mi ami! Che è stato tutto  finto!»
Lui mi guardò per un'istante. I suoi occhi...

«Ma tu hai gli occhi blu!» Esclamai io. Stavamo passeggiando per le vie del paese. Era troppo caldo per andare al mare, e in quel carugio ombroso si stava da dio.
«Azzurri. Nessuno ha gli occhi blu.» mi rispose lui ridendo.
«Tu si! Aspetta un'attimo..» Gli risposi io, mentre andavo in contro ad una signora. Mi fermai davanti a lei 
« Scusi signora» Lei si girò «Ho una domanda da farle!» 
«Mi dica pure!» 
«Vede quel ragazzo li?» Chiesi indicando Louis, che intanto mi guardava imbarazzato.
«Si, è proprio un bel ragazzo!» Io risi.
«Guardi i suoi occhi, di che colore sono secondo lei?» 
«Mi sembrano blu!» rispose lei sorridendo
«Grazie mille, era quello che volevo sentire! Arrivederci!»
«Arrivederci»

«Devo proprio andare ora.» Mi disse lui. Io lo guardai amaramente.
«Ti rivedrò?» 
«Questo non dipende da me.» Mi rispose lui abbassando gli occhi.
«Ti posso accompagnare alla stazione?» Provai un'ultima volta.
«Sarebbe meglio di no. Odio gli addii.» Mi rispose lui girandosi ed aprendo la porta.
«Questo non è un'addio. Questo è un'arrivederci.» Gli risposi io. «Ti amo.» Conclusi, mentre lui chiudeva la porta.
Avevamo passato le migliori giornate della nostra vita, tutte cancellate da quel giorno cosi sbagliato... Era un'addio, non un'arrivederci.
Decisi di mandargli un messaggio.

A: Louis: Non promettere che mi sciverai, ne che mi chiamerai...Promettimi solo che non dimenticherai che avevamo tutto...Perchè tu sei stato mio per l'estate, ed ora sappiamo che è finita. E' come se nevicasse a Settembre, ma io ricorderò per sempre, che tu eri il mio amore estivo, e sarai sempre il mio amore estivo. 
Vorrei fossimo soli ora, che potessimo trovare un posto dove nasconderci. Far finta che la l'ultima volta sia come la prima, schiacciare un pulsante e ritornare indietro. Non dire la parola che avevi sulle labbra, non guardare lo schermo in quel modo, Promettimi solo che ricorderai, quando il cielo sarà grigio. Quindi non renderò ciò ancora più difficile. Non posso rendere ciò ancora più distante,  so che non c'è niente che vorrei cambiare. Ti amo.

Cliccai su invia. Mi sdraiai sul letto. E iniziai a guardare il soffitto. Un rumore mi ridestò dall mia trance. Presi il telefono. 

Da: Louis: Ti amo anche io.