Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: selegon_93    12/10/2013    2 recensioni
Questa sera... la terra di Helden conoscerà la fine.
Questa sera... il destino sarà innegabile. Le fronde cadranno, le città bruceranno, le nuvole si squarceranno, e l'oscura ombra inghiottirà... ogni cosa.
Questa sera... tutto ciò che voi patetici esseri conoscete, svanirà nel silenzio del nulla. Non esiste la speranza. Non esiste l'amore. Non ci sarà il lietofine. Non tornerai a casa felice e contento con i tuoi cari. Le favole sono finite.
Questa sera... l'unica cosa assoluta, sarò io.
Genere: Azione, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La grande città di Noctinghal era infine apparsa a Selegon e Lily.
Attraverso le mura su vedevano grandi torri e abitazioni, costruite con mattonelle color grigio topo, quasi nero, dando alla città un aspetto cupo e serio.
I ragazzi entrarono dal grande portone principale, in silenzio.
-Wow!- disse Lily alzando lo sguardo sulla città che le si ergeva davanti.
-Pff- sbuffò selegon. -vedi di non parlare con nessuno. non tutti i cacciatori di taglie sono socievoli.-
-Ne avrei un esempio...- disse Lily sottovoce.
-Se ti ficchi nei guai sono affari tuoi, non lamentarti poi.-
I due giunsero davanti a una grande costruzione, attorno alla quale era riunita una grande folla di cacciatori di taglie, tra guerrieri solitari e gilde numerose.
Un ragazzo tra il gruppo vedendo Selegon vi si distaccò, andando verso di lui. Aveva una veste marrone scuro, non molto elaborata, con un armatura leggera su spalle, avambracci, petto e stinchi. in viso aveva un paio di cicatrici, una sotto l'occhio destro e una a forma di x sulla fronte, e aveva dei capelli corti biondo cenere.
-Ma guarda un pò chi c'è...- disse -mister socializzazione.-
-E io vedo un ladro di cavalli.- rispose Selegon, smontando.
-Eheheh, rispose il primo, e i due si strinsero l'avambraccio a videnda.
-Allora! è la tua prima riunione ufficiale!-
-Così pare... hai un idea di quando inizierà?-
-Tra una decina di minuti, a quanto ci hanno... ma...- l'uomo notò Lily -ma guarda un pò! Selegon l'eremita, con un compagna?- disse sorpreso.
-A dire il vero sto cercando in ogni modo di liberarmene. La vuoi?-
Lily lo interruppe: -Ehi! non sono una merce di scambio!-
-Magari lo fossi, almeno non parleresti...-.
 Selegon sentì un suono alla sua destra, e giratosi, vide un gruppo di persone disposto a cerchio, attorno a quella che pareva essere una rissa. Notò un uomo piuttosto robusto al centro, con tratti rudi e una folta barba, che stava picchiando qualcuno.
-Che succede?-
-Cosa? ah si, quello è Brogh Vento del nord. a quanto pare...- non potè continuare la frase, che Selegon stava già dirigendosi verso di lui.
-Fermo! è meglio non intromettersi! è il figlio del...- ma il ragazzo continuò a camminare senza dare peso alle sue parole. -... Del gran maestro della gilda delle donnole bianche...- continuò a bassa voce, sconsolato.
Al centro del cerchio di persone, Brogh stava picchiando un anziano mendicante.
-Ti piace la mia carità? Eh? Ti piace?- disse ridendo, mentre sferrava calci al mendicante. esso, disteso al suolo, faticava a respirare, trascinandosi per terra, mentre la folla scoppiava in risate e incoraggiamenti.
Tra la gente, Selegon si aprì un varco a spallate: -Levatevi di mezzo!- e si inginocchiò sull'anziano uomo, che rigurgitava sangue.
-Ehi vecchio, resisti.- disse il ragazzo.
-Ahahahaha!- rise spavaldamente Brogh -abbiamo un eroe!- e continuò la sua grassa risata, chiedendo l'approvazione della folla. 
-Vai Brogh!-
-Squartalo!-
-Fagliela vedere!-
L'uomo alzò le mani, per ottenere clamore, ma tutti improvvisamente si zittirono. Incuriosito, Brogh si girò, e si ritrovò la spada di Selegon alla gola.
-Dimmi... lo trovi divertente?- disse il ragazzo in tono sprezzante.
-T... tu... lo sai chi è mio padre??-
Selegon gli si avvicinò di scatto all'orecchio, sussurrandogli: -Secondo te alla mia spada importa di chi è tuo padre? Avanti, prova a chiederglielo.-
L'uomo rimase immobile, guardando davanti a sè con un espressione terrorizzata.
-Come pensavo...- disse Selegon, rinfoderando la spada e prendendo sottobraccio il mendicante.
Tornato indietro, lo fece distendere davanti a Lily: -Puoi curarlo?-
-S... si!- rispose la ragazza, e passando la mano sul petto del vecchio, pronunciò una formula curativa.
-Oh, sei un medico?- chiese il ragazzo in armatura
-Beh, non esattamente...- rispose lei -ah, io mi chiamo Lily!- disse sorridendo.
-Capisco... ah, io sono Ky'lam! piacere!-
Selegon guardò il giovane: -piuttosto... hai un idea dell'argomento della riunione? non convocano cacciatori dal rank B in su per robe da nulla...-
-Non ne ho la più pallida idea... non sono uscite voci al riguardo...-
-Che non inizino a parlare di Ju'hal o dell' Albero delle anime... ne ho piena la testa di queste storie.-
-Ju'hal? Albero delle anime?- chiese Lily. -cosa sono?-
-Non siamo a scuola, fattelo spiegare da qualcun'altro.- rispose Selegon.
-Vuoi smetterla di...- la ragazza venne interrotta da un suono. Le porte dell'edificio si erano aperte, attirando l'attenzione di tutte le persone riunitesi intorno.
dall'entrata, si scorse un uomo vestito elegantemente, che camminando verso la folla, si fermò sull'uscio.
-Preghiamo di entrare solo i cacciatori di taglie o rappresentanti di gilde. Eventuali amici o accompagnatori sono pregati di attendere fuori.-
Selegon si alzò: -Bene, vado.- disse, incamminandosi verso il portone.
Lily guardò Ky'lam: -Tu non vai?-
-No, entra già il mio compagno... io aspetterò fuori.- rispose il ragazzo sorridendo.
-Oh, capisco!-
Girandosi, la ragazza notò una bambina di circa dodici anni, con capelli corti biondo scuro, che si dirigeva verso l'entrata.
-Ehi- disse -Ma quella ragazzina sta entrando!-
-Chi?-
-Quella! La vedi?- e indicò verso di lei. Indossava una felpa nera di strana fattura, con disegnate sui lati , sulla schiena e sulle maniche delle ossa, e un teschio sul cappuccio; alle gambe, invece, portava dei pantaloni grigio-blu con delle fiamme bianche disegnate sul lato degli stinchi, e ai piedi dei sandali marroni.
-Quella??- rispose Ky'lam -Non la conosci?-
-Ehm, no. chi sarebbe?-
-Alyn Adonis, ecco chi è! La reppresentante di Zarickaf!-
-Zarickaf?-
-Il miglior cacciatore di taglie al mondo! Zarickaf soprannominato "la fenice"! dicono che possa portare a termine qualunque compito senza problemi, e che abbia abbattuto decine di draghi! Però è un tipo molto capriccioso, e non accetta compiti che non reputa divertenti. Infatti manda sempre Alyn a fare cose come questa...-
-Quella farebbe parte del gruppo del migliore al mondo?-
-Già... ma non dovresti giudicarla male... una volta tre uomini le hanno dato della mocciosa. venti minuti dopo, erano in infermeria...-
Lily rimase sconcertata.
-Come fai a non sapere queste cose? Viaggiando con Selegon pensavo conoscessi Zarickaf... è famoso perfino tra la gente comune...-
-Beh... io vengo da un piccolo villaggio in mezzo al nulla, quindi per me queste cose sono tutte una novità! E poi parliamone, Selegon non è per nulla un chiacchierone!- disse sorridendo. -Oh,ecco fatto!- aggiunse terminando l'incantesimo di guarigione. - fra un paio d'ore potrà rialzarsi tranquillamente!- e aiuntando il mendicante, lo mise seduto a schiena contro il muro. -ah, a proposito! prima Selegon parlava di un certo Ju'hal, e di un albero di qualcosa... potresti spiegarmi?- chiese incuriosita.
-Deve essere proprio sperduto, se non conosci Ju'hal, o L' albero delle anime... è una storia lunga.-
-Beh, di tempo ne abbiamo!-
-... Ah, e va bene. Immagino che tu non sappia nemmeno cosa sia il Rhapsody...-
-Si, infatti.-
-Beh, quello che sto per raccontarti è contenuto nel Rhapsody, cioè una raccolta di libri, scrutti dai più grandi storici e filosofi della storia, e narrano la storia di questa terra fin dalle sue origini. Purtroppo il primo volume è andato perduto, quindi le informazioni sulle origini del mondo sono frammentarie, e hanno dato vita a numerose leggende.-
-Quindi ci sono più volumi?-
-Si. in tutto sono quattro. ma come ho detto, il primo è andato perduto. gli storici ne hanno ricorstruita una parte, ma molte informazioni sono frammentarie, quindi quello che ti dirò non prenderlo come pura verità.
Dunque...
Quando il nostro universo era ancora agli inizi, esistevano due grandi entità superiori: Ju'hal e Kronos. Molti li chiamano dei, rispettivamente della luce e della notte; tuttavia, non conoscendo nulla su di loro o le loro origini, è più corretto definirli come "entità superiori".-
Lily ascoltava in silenzio, facendo in modo di materializzarsi le immagini della storia narrata nella sua mente.
-Ju'hal e Kronos avevano delle conoscenze e delle capacità che vanno oltre ogni concepibile immaginazione... potevano creare interi mondi, con il solo pensiero riuscivano a piegare lo spazio a loro piacimento, controllare ogni tipo di energia, fino al poter creare la vita stessa.
Non si sa esattamente quando, ma ad un certo punto le due entità decisero di creare una razza di esseri che potessero ereditare la loro immensa sapienza. decisero quindi di fare un esperimento: I due crearono rispettivamente due razze, che si sarebbero "scontrate" per chi fosse degno di succedergli.
Da una parte, naquero gli umani... dall'altra...i...-
-...i?- chiese Lily.
-... noi... non pronunciamo il loro nome... li soprannominano "Innominabili"...-
La ragazza si stupì del modo in cui lui parlava di questi esseri, quasi come se li temesse.
-Comunque...- continuò lui. -inizialmente le due razze ebbero un comportamento simile. entrambe si espansero e si dimostrarono aggressive sulle altre forme di vita, prendendo piede con avidità. Però, successivamente, gli innominabili iniziarono a crescere molto più velocemente, aquisendo conoscenze straorinarie in breve tempo, ed espandendo il loro territorio ovunque.
Tuttavia... insieme alla loro conoscenza crebbe anche il desiderio di conquista... 
Ju'hal capì che non erano la razza adatta a succedergli. Gli umani, dalla loro parte, erano molto meno avanzati, ed anch'essi pensavano al guadagno personale, arrivando a uccidersi fra di loro per la loro sete di potere. Ma a colpire Ju'hal fu qualcosa che gli umani avevano in più degli innominabili, qualcosa che lui stesso non riusciva a comprendere... una specie di filo invisibile che legava le persone l'una all'altra, e che riusciva a sopprimere ogni istinto: L'amore. La curiosità per questo sentimento divenne quasi ammirazione, cosa che condusse Ju'hal a scegliere gli umani come successori. 
Ma al contrario, Kronos non fu d'accordo con questa decisione e si oppose, causando un conflitto tra i due esseri. E come loro, anche le due rispettive razze si scontrarono l'una contro l'altra; ma il dislivello tra loro era troppo grande, e gli innominabili annientarono quasi del tutto la razza umana, distruggendo la loro terra e schiacciando con violenza ogni resistenza.
Sopravvissero pochissimi umani, i quali tentarono di fuggire lontano per non farsi trovare. Fu così che Ju'hal decise di offrire a loro una possibilità di rinascere, portandoli qui, su Helden. Affidandogli tutta la sua fiducia, Ju'hal si sacrificò, donando la sua vita e il suo corpo alla nostra razza, sicuro del fatto che avremmo potuto un giorno raggiungerlo e superarlo. E così naque "L'albero delle anime", creato dal suo stesso corpo, che donò alla terra. Questo immenso albero è alto quasi come una montagna, ergendosi su ogni cosa, e vegliando sulla vita di Helden. Le sue radici corrono attraverso tutto il globo, offrendo energia a ogni creatura, e attraverso la sua linfa, si dice che scorra l'intero flusso vitale del pianeta. Infatti, si dice che ogni fiore azzurro dell'albero che sboccia, corrisponde a una vita che nasce, e ogni fiore che cade, corrisponde a una vita che muore.-
La ragazza ascoltò sbalordita la spiegazione. -Ed esiste davvero??-
-Certo. al centro dell'impero, in una foresta chiamata infatti "foresta delle anime", sorge l'albero. Ovviamente, l'intera foresta è una zona vietata a chiunque, solo l'imperatore e i sacri guardiani possono accedervi.-
-Sacri guardiani?-
-Si. Donando la sua vita agli umani, Ju'hal divise anche la sua anima: si dice che pianse ottantotto lacrime, che cadendo sulla terra, donarono ad ottantotto persone dei poteri sovrumani, diversi uno dall'altro; Essi vengono appunto chiamati Lacrime di Ju'hal. si dice essi accorrono se il mondo corre un grande rischio. 
dall'altra parte, frammentando la sua anima, Ju'hal creò sei guardiani che potessero vegliare sull'albero. Ognuno di questi guardiani possiede il potere di un elemento naturale, e un energia straordinaria.
Al momento della morte, il potere di un guardiano o di una lacrima di Ju'hal viene trasmesso a un altro prescelto.-
-E Kronos? Che fine ha fatto?-
-Beh, quando Ju'hal si sacrificò, usò le ultime forze per sigillare l'anima di Kronos nel corpo dello stesso... fu così che naque ciò che noi chiamiamo "inferno", composto dalle stesse membra dell'essere. E in questo modo venne a crearsi il naturale principio di "Bene e male": Kronos divenne colui che epurava le anime dannate per poi permettergli di rinascere a nuova vita, generando il ciclo stesso di morte e rinascita.
Ma l'odio verso Ju'hal e la creazione di cui tanto andava fiero non si spense mai, fintanto che Kronos immise la propria anima in un corpo che usò da contenitore, rinascendo.-
-... e poi?-
-Beh, qui le versioni diventano numerose. La più famosa per così dire, dice che Kronos usò appunto il corpo di un umano come contenitore, rinascendo sotto una forma "umana". dicono che egli stia attendendo di poter uscire dal corpo del padre per avere vendetta sull'umanità. Ma ovviamente nessuno ha mai avuto prove della sua esistenza.
Un altra storia dice che per liberarsi, Antares, così ora si fa chiamare, ha bisogno che quattro artefatti, creati da lui stesso, vengano usati contemporaneamente, in modo da rompere il sigillo che lo tiene imprigionato negli inferi e tornare libero...-
-... Incredibile...-
-Già... purtroppo esistono così tante leggende sull'origine del mondo che non si può sapere cosa sia vero e cosa no.-
-Ecco di cosa Selegon parlava...-
-Senti, comunque, evita di farne parola. Non ne so il motivo, ma l'imperatore ultimamente ha proibito di parlare in giro dei guardiani, quindi acqua in bocca.-
-Ok ok! non ne parlerò a nessuno.-
Mentre i due ragazzi continuavano a parlare, Selegon, all'interno dell'edificio, venne condotto insieme agli altri in una grande sala circolare, finemente arredata e decorata. L'uomo che li aveva guidati fin lì si fermò al centro della stanza, indicando una grande tavola rotonda: -Prego, accomodatevi a quel tavolo, il Gran maestro di Noctinghal sta per arrivare.-


                                  "Vieni avanti guerriero. La penna del destino sta già scorrendo sulla carta."
                                                                 [Helden: Piece of us]
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: selegon_93