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Autore: _Sparks_    12/10/2013    10 recensioni
–Rimani.- Sussurrai ancora. Mi guardò per un instante poi portò le mani dietro alla mia nuca avvicinando le sue labbra alle mie e baciandomi con foga. Anche se c’era la trapunta a separarci potei sentire il calore che emanava il suo corpo. Per un momento mi lasciai trasportare da lui, che mi adagiò piano sul letto baciandomi con dolcezza ma anche con passione. L’intensità di ogni suo singolo bacio, di ogni sua carezza mi fece perdere completamente il controllo ed in poco tempo la mia maglia volò a terra e mi lasciai baciare, sulle labbra, sul collo, sul petto. Lo baciai con dolcezza e lasciai scorrere le mie mani sotto la sua maglietta. Poi riacquistai il controllo e mi allontanai da lui per controllare la porta. –Non ti preoccupare.- Mi disse riprendendo a baciarmi ed il giro ricominciò, mi lasciai trasportare ancora dal calore dei suoi baci. Lanciai un’altra occhiata e lui si fermò e mi sorrise. –Sono sempre io, ricordi? Se entrano sparisco e ritorno cinque minuti prima.- Il suo sorriso diventò malizioso. –Non lo sapranno mai.-
TRAILER:http://www.youtube.com/watch?v=rMMMIJfs1LI&feature=youtu.be
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A gennaio faceva molto freddo, la mattina, quando dovevo andare a ballare uscivo con i guantoni ed una specie di tuta da scii, la neve era alta e non mi permetteva di camminare senza. Quando entrai nell’aula di Inglese Louis mi fissò dal suo posto, che in teoria doveva essere anche il mio. Ma approfittai del fatto che Amy non ci fosse e mi misi davanti al banco di Louis.
Qualche minuto più tardi sentì un colpetto sulla spalla. Il professore stava di spalle così allungai la mano indietro ed afferrai il biglietto.
‘Dobbiamo parlare’ diceva.
Appallottolai la carta e la lanciai a terra. Il professore si girò verso di noi e ci diede i significati dei verbi che aveva scritto alla lavagna. Sentì un altro colpetto sulla spalla e Louis mi passò un altro bigliettino.
‘Mi dispiace, non accadrà mai più’
Infilai il bigliettino nello zaino e mi diressi in bagno, dopo aver chiesto il permesso al professore. Arrivai in bagno e mi chiusi subito dentro ad una di quelle piccole cabine.
Mi sciacquai più volte la faccia e posai le mani ai lati del lavandino. Alzai lo sguardo ed osservai la figura nello specchio. Dopo aver rivisto Louis mi veniva difficile non parlargli, anzi mi chiesi come facessi a non parlargli, ad essere arrabbiata con lui. Sospirai, mi avvicinai al rotolone di carta e ne tirai un pezzo per poi passarlo sulla faccia.
Uscì dal bagno e mi diressi in aula, mancavano gli ultimi 5 minuti e quando la campanella suonò mi affrettai ad uscire fuori dall’aula in modo da non incontrare Louis. Ma lui fu più veloce di me e mi prese sottobraccio, portandomi nel senso opposto di dove andavano tutti gli altri studenti.
Mi portò davanti al suo armadietto e ci buttò lì dentro il mio ed il suo zaino.
-Possiamo uscire di qui?-Mi chiese ed io non feci altro che annuire, rapita da quei suoi occhi grigio/azzurri.
Mi prese per mano e prima di chiudere gli occhi lo vidi guardarsi attorno per accettarsi che fossimo soli. Quando aprì gli occhi i forti raggi del sole mi appannarono la vista, tanto da obbligarmi a socchiuderli. Mi guardai intorno, sentendo ancora le mani di Louis sopra le mie, a primo impatto mi sembrò una cittadina Europea, ma non avevo idea di dove mi avesse portato. Alla nostra destra vedo il mare e molte barche approdate nel piccolo porto. Alla nostra sinistra, il porto continua e dietro di noi una piccola caffetteria dai colori chiari e piena di fiori ospita i primi clienti.
Abbassai lo sguardo sorridendo, per non dare questa soddisfazione a Louis.
-Mi arrendo, dove siamo?- Chiesi e tenni ancora lo sguardo abbassato.
-In un posto tranquillo.- Mi disse e poi intrecciò le nostre mani conducendomi oltre il caffè, andando alla nostra sinistra, dove approdavano alcune barche, sorpassammo anche quelle e si avvicinò ad una piccola baia ricoperta di rocce, piccole e grandi. Louis si arrampicò sulla roccia più grande ed io lo seguì a ruota. Incrociò le gambe e si voltò verso di me, io feci la stessa cosa, ma a differenza guardai le mie mani.
-Sei ancora arrabbiata?- mi chiese sorridendomi triste.
-Si Louis, dimmi, hai intenzione di portarmi in giro per il mondo quando ne combini una?-
-No Abby, ti ho solo portata in un posto tranquillo dove parlare.- Sorrise. –E’ Belfast.- Chiusi gli occhi e ascoltai per bene il suono delle onde, mischiato al respiro mio e di Louis.
Mi aveva portata a Belfast, in Irlanda. –Mi dispiace.- Esordì dopo un po’ Louis. –Avrei dovuto dirtelo prima.- Continuò.
Scossi la testa. –Non è che avresti dovuto dirmelo prima.- Dissi.
Abbassai lo sguardo sugli scogli e ripensai a tutto l’accaduto. Potevo metterci una pietra sola o potrei continuare ad essere arrabbiata con lui…
-Di cosa si tratta allora?- mi chiese.
-Tu Louis, hai il potere di cambiare la vita delle persone. Quella sera hai cambiato la mia vita senza darmi la possibilità di scegliere e non è giusto.- Risposi.
-Tu hai fatto la stessa cosa con Ronnie e Niall.- Disse lui in risposta.
-E’ una cosa completamente diversa.- Alzai gli occhi al cielo.
-No, non lo è, non abbiamo idea di cosa fosse successo dal momento in cui loro si sono svegliati, la mattina dell’incidente. Magai uno dei due aveva detto qualcosa di importante e noi l’abbiamo cancellato. Lo abbiamo cambiato, l’abbiamo fatto perché non volevamo farli soffrire ed è lo stesso motivo per cui l’ho fatto io, Abby.-
-Ricordo di averti supplicato prima che finalmente tu accettassi di tornare indietro e cambiare quell’avvenimento. Cosa ne è stato del tuo proposito di non modificare il passato, eh?- Ribadì sedendomi più comodamente sullo scoglio.
-Ti stavo solo proteggendo.- Esordì esasperato.
-Non puoi proteggermi. Non sempre.- Dissi anche se il pensiero che lui volesse sorprendere  faceva fare i salti di gioia ad una parte di me.
-E’ questo il punto.- Sorrise nervoso. –Io posso farlo e lo farò sempre, anche al costo di mentirti.-
-Non voglio che tu mi protegga, non così.-
-Ascolta Abby, quando ho cambiato quella sera le cose erano diverse. Volevo allontanarti per paura di farti soffrire. Non volevo ci fosse nulla tra noi.- Lo guardai male. –Ma adesso si, non l’ho fatto più da quella volta. Non lo rifarei mai più.- Louis allungò una mano e mi accarezzo una guancia, provocandomi molti brividi. Presi fiato e risposi. –Sai quando mi hai chiesto di scegliere se stare con te o no? – Domandai e lui annuì.- Bene, mi ha reso felice il fatto che tu abbia lasciato decidere me.-
-Ho fatto solo uno sbaglio e mi dispiace.-
-Abbiamo perso tre settimane.- Vidi il suo sguardo abbassarsi e capì che finalmente aveva c capito dove volevo andare a parare. Aveva capito che non aveva privato solo me, ma tutti e due.
-E’ la mia vita e voglio decidere io.- Dissi sorridendoli, cercando di fargli capire che l’avevo perdonato. Alzò lo sguardo e mi sorrise annuendo. Mi porse una mano intrecciando le nostre dita e mi fece alzare in contemporanea a lui. Mi strinse a se e passando una mano sulla mia guancia mi baciò dolcemente, come non aveva mai fatto ed in quel baciò trovai, scuse, richieste, bisogni, trovai tutto quello che ci deve essere in un bacio per essere perfetto.
 
**
 
Belfast è bellissima, proprio come Louis me l’aveva descritta tempo fa. Ancora con le mani intrecciate alle mie si avvicinò ad un negozio di cianfrusaglie e comprò una macchina fotografica usa e getta. Sorrisi quando la portò al banco pronto a pagare.
Si voltò verso di me e mi sorrise, aveva un sorriso stupendo.
Quando pagò mi portò fuori, davanti al porto, poco distante dalla baia di massi in cui ci eravamo fermati per parlare. Si sedette per terra e si appoggiò al tronco di un albero, aprì le gambe e mi trascinò giù con lui. Sorrisi e mi misi comoda tra le sue gambe, Louis mi circondò la vita con un braccio e con l’altro afferrò la macchina fotografica, scattò una foto mentre mi lasciava un tenero bacio sulla guancia, poi ne fece un’altra mentre tutti e due sorridevamo guardando l’obbiettivo. Un’altra la scattò mentre mi baciava dolcemente le labbra, ma quella che preferivo era quella in cui ci fissavamo negli occhi, quella in cui io mi perdevo nell’immenso oceano dei suoi occhi.
-Ne farò fare due copie per ogni foto, così in caso dovrei lasciarti per forza e tu mi odierai a morte ti basterà guardare queste cose per farti capire quanto io ci tenga a te, quanto mi piaci.- Mi disse facendomi alzare. Intrecciò di nuovo le nostre mani e si diresse verso il centro del paese.
Arrivati davanti ad una piccola caffetteria ordinò due cappuccini e poi indicò un punto dietro di me.
-Cosa?- Lo guardai ridacchiando e confusa, mi voltai e vidi un cartello ‘6 cartoline per 1 pound’.
-Prendine sei.- Mi disse e poi si rivolse alla cassiera e indicò le cartoline, pagò e mentre io scelsi le cartoline lui prese i cappuccini e li portò ad un tavolo.
Con le sei cartoline in mano mi avvicinai al tavolo dove era seduto Louis.
-Scegline una.- Mi disse sorridendomi.
-Una qualsiasi?- Chiesi e lui annuì.
-Poi dalla a me.-
Ne scelsi una e la porsi a Louis. –Scegline un’altra per te, ti scrivo una cartolina.- Sorrise, ne scelsi un’altra e lui estrasse due penne dalla tasca, me ne porse una e si chinò sulla cartolina, mettendo la mano davanti per non farmi vedere.
‘’Non resterà per sempre.’’ Mi resi conto della triste verità, lui non resterà per sempre.
Ed un giorno ci ritroveremo attacchi a queste foto, a queste cartoline per colmare il voto che ognuno di noi hai lasciato all’altro.  Mi sentì non all’altezza di affrontare tutto questo dolore, ma poi presi coraggio e cominciai a scrivere.
 
“Caro Louis,
ho sempre sognato di vedere cosa ci fosse oltre Chicago, oltre il mio stato e tu sei stato capace di regalarmi questo ed altro. Sei stato capace di farmi sognare, di farmi vedere cosa c’è di bello in questo mondo. Mi hai fatto provare cose che non pensavo si potessero provare. Mi hai fatta sentire come nessuno mi aveva mai fatta sentire. Puoi portarmi ovunque Louis, ma nessuno di questi posti avrebbe senso se tu non fossi con me.
 
Esitai un pochino a scrivere le ultime parole, poi mi voltai verso Louis e sorrisi. Ne ero convinta, lo amavo ed anche tanto.
 
Con amore,
Abby”
 
Feci scivolare la cartolina verso il suo lato prima di poterci ripensare ed aspettai che Louis finesse di scrivere la sua. Quando mi porse la cartolina, aspettai il suo okay per rigarla e cominciare a leggere.
 
“Abby,
mi dispiace per tutto quello che ho combinato ultimamente, ma prometto che non accadrà più. Da questo momento in poi sarai tu a decidere sul tuo futuro.
Con amore,
Louis”
 
Posai di nuovo la cartolina sul tavolo e mi girai verso Louis che aveva finito di leggere.
-Grazie.- Gli sorrisi. Mi guardò confuso e poi si rese conto di ciò che aveva scritto nella lettera. Sentì il suo sguardo su di me quando presi un biscotto e lo addentai.
-Che c’è?- Chiese continuando a fissarmi.
-Niente.- Risposi e gli sorrisi.
-Non è vero, sei delusa.- Mi disse abbassando lo sguardo.
Scrollai le spalle e poi sorrisi. –E’ un po’ misera, ma fa niente davvero.- Sospirai. –Era quello che volevi dire davvero?- Gli chiesi poi.
-No.- Scosse la testa. –Non ho bisogno di una cartolina per dirti cosa penso davvero.-
-Va bene, ti ascolto.- Sorrisi e lo fissai divertita.
-Okay, quindi.- Prese un respiro profondo e poi partì definitivamente. –Abby, tu sei fantastica. Adoro il tuo desiderio di scoprire cosa c’è al di là della tua città, adoro il tuo spirito d’avventura, anche se non lo capisco a dire la verità. Io non ci vedo nulla di male nella tua vita che definisci ‘banale’, hai degli amici che ti vogliono bene e due genitori che farebbero di tutto per te.
Quando siamo insieme tutti e tu abbiamo quello che vogliamo, io, la mia vita normale e tu la tua vita piena di sorprese e avventure. Ma la cosa più bella che abbiamo sai qual è?- Mi sorrise e si avvicinò alle mie labbra. –Noi.- Sussurrò per poi baciarmi lentamente.
Quando ci staccammo gli porsi una cartolina e gli dissi che volevo scrivesse quello che mi aveva appena detto lì e così la scrive e quando finisce si volta per guardami negli occhi.
-Non penso di poter tornare ad una vita senza di te.- Mi disse ed io lo guardai confuso.
-Cosa vuoi dire?- Gli chiesi.
-Che provo un amore immenso per te Abby e mi stavo domandando e se non partissi?- All’udire quelle parole saltai di gioia dentro di me. Mi amava e voleva stare con me, un ragazzo che tecnicamente aveva 17 anni in meno di me, un ragazzo che riusciva a viaggiare nel tempo e quel ragazzo era lì con me, quel ragazzo mi amava. Quel ragazzo era MIO.
-Per te va bene?- Mi chiese e mi domandai se stesse scherzando.
-Credevo che non potessi farlo, fermarti per lungo tempo intendo.- Gli dissi abbassando lo sguardo.
-Finora ci sono riuscito, quando la mia sorellina tornerà a casa, quando non avrò più scuse per stare qui, dirò che nonna ha bisogno di me e parlerò alla mia famiglia di te.- Sbarrai gli occhi.
-Pensi che saranno d’accordo con questa tua decisione? Con questa storia?- Gli chiesi.
-Certamente.-  Mi rivolse un sorriso a trentadue denti che ricambia subito. Ero felice che avesse preso quella decisione, ero felicissima.
-Ci saranno un sacco di cene del martedì, pensi di reggerle?- Gli chiesi con aria di sfida.
-Ci saranno tanti viaggi.- Replicò. –Pensi di reggerli?- Ridacchiai e poi lo vidi allungarsi oltre il tavolo, mi prese per il cappuccio della felpa ed unì le nostre labbra e in quel bacio vidi racchiusa una promessa, la promessa del nostro amore.
Passammo la notte lì a sfiorarci e baciarci come mai avevamo fatto a fremere di calore ogni qual volta una mano si posava sul corpo dell’altro, quella notte le nostre due anime vennero a contatto completamente, quella notte io mi donai completamente a lui e lui si donò completamente a me.
Lo amavo, lo avrei amato per sempre.
 
Louis sapeva….Lui sapeva .LUI SAPEVA.

 
'Angolo autrice'
Salve ragazze, eccomi qui, non sono in estremo ritardo, stranamente.
Quindi, vi lascio con molti dubbi con questo capitolo, specialmente alla fine, cosa sà Louis?
Vi volevo avvisare che l'aggiornamento della Fan Fiction sarà ogni Sabato.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e vi ringrazio per le 10 recensioni che avete lasciato allo scorso capitolo:)
vi lascio il link della mia nuova fan fiction:
BLOOD
Ricordo che la fan fiction è ispirata al libro 'Stay' 
Se siete arrivate fin qui, perchè non lasciate una recensione?
-Sparks.
  
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