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Autore: LiamHart    12/10/2013    0 recensioni
Con la distruzione dei razziatori su tutti i pianeti è iniziata un'opera di ricostruzione rapida, favorita dal clima di pace instauratosi. Sono passati ormai diversi giorni dal momento in cui Shepard ha preso quella decisione, che lo ha portato a salvare la galassia. L'esplosione da cui è stato travolto, l'ultima missione che ha affrontato, la sua scomparsa... Sono cose che hanno portato tutti coloro che gli dovevano la vita a credere che fosse morto, che si fosse sacrificato. Tutti tranne Liara. Lei lo amava, con tutta se stessa, e non aveva smesso di credere nemmeno per un secondo che lui potesse essere ancora vivo. Non aveva messo la sua targa celebrativa fra le altre di coloro che avevano perso la vita per salvare la galassia, farlo avrebbe voluto dire arrendersi alla triste realtà, al fatto che lui non ci fosse più. Shepard, dal canto suo, era stato recuperato ancora vivo fra le macerie da un gruppo di esploratori. Le sue condizioni erano critiche, per questo è stato trasferito d'urgenza all'Huerta Memorial Hospital della cittadella.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Comandante Shepard Uomo, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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C'era qualcosa che non volevano dirgli e che non volevano che nessuno gli dicesse, non ne avevano fatto un mistero! I membri dell'equipaggio della Normandy, nelle settimane successive durante le quali il comandante stava svolgendo una serie di esercizi e accertamenti per riprendersi senza poter abbandonare l'ospedale, erano ogni giorno più agitati, benchè cercassero di non mostrarglielo.
Gli avevano detto che stava succedendo qualcosa, ma che non gliene avrebbero parlato fino a quando non fosse uscito da lì, fino a quando non fosse stato pronto per tornare a guidarli. E lui attendeva, soffriva quella situazione come non avrebbe mai potuto pensare, ma ciò lo motivava ad accellerare il suo percorso di ripresa. Non vi era stato un giorno in cui Liara non fosse passato a trovarlo all'ospedale, a volte si tratteneva anche la notte con lui, e non era la sola. Shepard avrebbe giurato di aver visto Kaidan, Garrus e Jacob perlustrare i corridoi durante le ore notturne, come a sorvegliarlo. 
Far parlare Joker non fu difficile, gli bastò tendergli qualche tranello qua e là durante una conversazione per scoprire che la sua incolumità non era al sicuro. Non riuscì ad estorcergli altro.
Chi poteva volerlo morto adesso? Quale sarebbe stato il suo prossimo ostacolo da superare?
Si era arreso al fatto che la sua bella asari non gli avrebbe detto nulla a riguardo, ogni volta che lui provava a prendere l'argomento lei sorrideva e lo portava a discutere riguardo qualcos'altro, solitamente l'opera di ricostruzione sui diversi pianeti. Gli stava intorno il suo equipaggio, lo proteggeva, e lui si sentiva incredibilmente al sicuro. Quando confessò questo pensiero a Liara, lei gli rispose che glielo dovevano, e soprattutto glielo doveva, perchè lui era riuscito a proteggerli sempre, e comunque avevano bisogno di lui.
Era passato ormai un mese da quando Shepard si era risvegliato in quell'ospedale, era pronto. Accusava ogni tanto diversi dolori svolgendo i movimenti più complessi, ma questo lo avrebbe tenuto per se. Non avrebbe passato in quell'edificio un giorno di più, per questo motivo alla domanda dei dottori che gli chiedevano come si sentisse, rispondeva che non era mai stato meglio.
- Shepard..? -
- Si, dottore? -
- E' sicuro di sentirsi bene? -
- Non mi sono mai sentito così bene in vita mia! -
- Beh... In questo caso... -  
Il dottore si portò le mani ai fianchi, gli diede un'ultima occhiata rapida. A parte qualche piccolissima cicatrice sul viso, all'altezza della guancia destra, e qualcuna sulle mani e le braccia, anche il suo aspetto non sembrava voler tradire alcun problema recidivo.
- Mi dimettete? -
- Si! Direi che sei pronto per andare, solo cerca per qualche settimana di evitare sforzi eccessivi! -

Liara spostò il suo sguardo dal dottore a Shepard, osservandolo con un accenno di preoccupazione. Sapeva che non l'avrebbe fatto, che non poteva farlo. Sbuffò in maniera impercettibile, tanto che nessuno se ne accorse, e decise di dire qualcosa di cui era certa che si sarebbe pentita.
- Mi assicurerò che stia a riposo, stia tranquillo! -
- E' una sua responsabilità adesso, allora! Quando volete potete andare! - 
Uscì dalla stanza, e li lasciò soli per l'ennesima volta.
- Shepard... - Il comandante era occupato ad infilare tutta la sua roba in un borsone, non vedeva l'ora di uscire da lì. Liara si sedette sul letto, proprio di fronte a lui.
- Si..? -
- Mi puoi promettere che... Ci andrai piano? - 
Lui si fermò, e la osservò in silenzio per qualche secondo, fino ad assumere un'espressione rassicurante.
- Liara, amore mio... Non chiedermi di farti promesse che sappiano entrambi che non potrò mantenere! -
- Ma... - 
Lui le pose la mano destra sulla guancia, e guardandola negli occhi provò a rassicurarla, per quello che poteva.
- Posso prometterti che non farò nulla di pericoloso che non sia assolutamente necessario, può bastarti? - Lei abbozzò un sorriso di circostanza.
- Vedrò di farmelo bastare! - 
La porta della stanza si aprì, ed a fare il loro ingresso furono Kaidan e Garrus.
- Pronto a tornare sulla Normandy, comandante? - Gli chiese il primo.
- Si, non vedo l'ora! -
- Una navetta è qui fuori, ci portera all'hangar! Joker è già pronto a partire. -


Fece un giro completo della Normandy, ne osservò ogni stanza, ogni angolo, ogni piccolo dettaglio che era stato rimesso al proprio posto. Era chiaro che non fosse uscita messa bene dallo scontro con i razziatori, ma chiunque l'avesse rimessa a punto aveva fatto un ottimo lavoro.
Una volta completata quell'ispezione decise di recarsi nella sala tattica, dove tutti gli altri lo stavano attendendo.
- Ci dispiace, comandante... Forse avremmo dovuto preparare qualcosa per il tuo ritorno! - Esordì Tali, vedendolo arrivare.
- Non scherziamo, vi ringrazio per tutto quello che avete fatto, ma mi pare chiaro che abbiamo qualcosa di più importante a cui pensare, no? -
Liara si avvicinò a lui, e senza che gli altri potessero vederla gli prese la mano. 
- Bentornato a bordo... - Gli sussurrò all'orecchio - Alla Normandy mancava il suo Shepard! -
- Solo alla Normandy? - 
Scherzò lui, prima che venissero interrotti da Garrus.
- Come ti avevamo accennato, ci sono delle cose di cui devi venire a conoscenza! - 
- Si, finalmente. Allora, volete dirmi cosa sta succedendo? -

Tali attivò il piccolo schermo di fronte al comandante dalla sua postazione, e su di esso apparve un video di sorveglianza, Una guardia dell'ssc stava facendo un giro di ricognizione per le vie della cittadella, fino a quando di fronte ad essa non comparve un individuo. Quest'ultimo gli puntò contro la pistola e fece fuoco, senza dargli nemmeno il tempo di reagire.
- Un omicidio..? Quindi? -
- Shepard, osserva i suoi abiti... - 
Lo esortò il Turian. Tali ingrandì l'immagine, ed il comandante strizzò gli occhi per vedere meglio.
- Sembra... NO! Non è possibile! - Controllò l'immagine in maniera più accurata, ma sapeva benissimo chi si trovava di fronte.
- Cerberus? -
- E non è un caso isolato, comandante! - 
Precisò la Quarian, facendogli scorrere davanti agli occhi una serie di video rappresentanti scene di violenza riconducibili a Cerberus.
- Cosa diamine sta succedendo? - 
- Nulla di buono! - 
Iniziò Jacob - Con la morte dell'Uomo misterioso si sono avviati una serie di eventi, che hanno visto qualcuno provare a ricostruire una nuova cellula ribelle di Cerberus. Il problema è che siamo venuti a conoscenza di quello che stava accadendo troppo tardi, quando ormai il numero delle loro fila si era fatto troppo folto! Hanno riaperto dei laboratori, ricostruito i loro macchinari ed assoldato un vero e proprio esercito. -
- Come è possibile? - 
Chiese Shepard, spostando adesso lo sguardo sull'uomo.
- Dopo la distruzione dei razziatori c'erano comunque un sacco di problemi da risolvere, dalla ricostruzione ai diversi lutti. Cerberus ha approfittato di questa situazione, promettendo conforto, risorse economiche, un lavoro ed uno scopo utile... In molti sono caduti nella loro rete. - 
- Ed adesso non sanno più come uscirne... - 
Concluse Liara, lasciando adesso la mano del comandante.
- Vanno fermati, cosa sappiamo? - Domandò ancora Shepard.
- Questa volta la loro è pura sete di potere, al momento sono troppo deboli per fare qualsiasi rivendicazione, ma presto cercheranno di assumere una posizione dominante con la forza. Mi hanno contattato per chiedermi di diventare uno di loro, sono stato al gioco per un pò di tempo e conosco la posizione di alcuni dei loro laboratori! In uno, in particolare, stanno ricostruendo dei pesanti macchinari da guerra. - Spiegò sempre Jacob.
- Gli atlas? -
- Si, signore! -
- Trasmetti le coordinate a Joker, sembra che abbiamo la nostra prima missione! Siete con me? -

Tutti i presenti della stanza risposero all'unisono con un - SI! - e al comandante restò solo una cosa da aggiungere.
- Sembra che Cerberus abbia bisogno di una bella lezione, di nuovo. -



 
  
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