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Autore: cantlovecanthurtcantlive    12/10/2013    1 recensioni
Pochi notano gli sguardi cosi' sfuggenti ma cosi' pieni di amore.
E pochi hanno intuito cosa accade veramente dietro le porte chiuse. Perché' non tutti sono pronti per ascoltare,e fino ad allora,noi sussurreremo.
Una long Larry,scritta dal punto di vista di Louis, che racconta della sua vita reale (almeno secondo noi Larry Shippers) da quando è stato costretto a imbrogliare il mondo,ingoiando il suo amore, e soffocando il suo coraggio.
E immediatamente, ripenso al momento in cui strinsi le mie mani di Harry per la prima volta.
L'avevo fatto senza accorgermi;avevo spostato distrattamente la mano sulla sua, e non appena la toccai il cuore incominciò a minacciarmi di uscire dal petto da quanto batteva forte.
Ero incredulo e terrorizzato, per questo la ritrassi immediatamente, tanto velocemente che pensai che lui non avesse nemmeno percepito il mio tocco distratto.
Avevo ancora la pelle d'oca quando lui improvvisamente cercò la mia mano. Incastrò le dita nelle mie così perfettamente,che tutto il terrore che avevo in corpo svanì del tutto, e prese il suo posto una sensazione che non avevo mai provato in modo così estremo; gioia. Assoluta pura, e fottutissima gioia.
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BEHIND THE CLOSED DOORS

CAPITOLO UNO.


He who is Brave is Free.


L'amore è coraggio,tutto il resto è coppia.
-Barbara Alberti.


A Michela,grazie per il tuo sostegno,ti voglio bene.




Siamo entrambi in silenzio.
Lui, seduto su quella sedia girevole con lo sguardo fisso sul pavimento, ed io, in piedi, con le mani dietro la schiena che tamburellano sulla parete.
Non voglio dire nulla, o forse non ci riesco;ho lo stomaco che si sta torcendo, e la testa non si ferma.
Sono in ansia.
Sono ancora più in ansia di quando a X-Factor sono dovuto restare nella sala d'attesa, per sapere se sarei passato al turno successivo. Buffo, anche lì,c'era lui con me ad aspettare.
Lancio un'occhiata all'orologio sulla parete;sono già passati cinque minuti.
Cinque minuti dal loro:
«Dobbiamo parlarvi.»
Queste parole mi riecheggiano nella testa. Non riesco a pensare ad altro. L'ultima volta che le ho sentite, è stato parecchio tempo fa. L'ultima volta che le ho sentite è iniziato tutto. Cristo,se a questo periodo abbiano messo finalmente un punto?.
Al solo pensiero la mia testa smette di ruotare,e le mie dita iniziano a battere più velocemente . Sembra che Harry se ne sia accorto, perché solleva la testa;e' in quel momento che i suoi occhi incontrano i miei.
Quegli occhi che ho sempre visto brillare di gioia ora sono spenti,vitrei. E alla sola vista sento il mio stomaco accartocciarsi.
Perché non ci sta sperando anche lui? E' davvero da pazzi crederci?
Eppure è stato lui a dirmi:
«Louis andrà tutto bene» quando io mi disperavo,quando io temevo che non ci sarebbe stata via d'uscita,che non avremmo resistito.
Perchè non ci sta sperando?
La mia bocca si schiude, sto per dirgli qualcosa ma la porta si apre, e ogni parola che avevo in mente viene spazzata via.
L'uomo che entra è vestito elegante. Porta una cravatta nera che gli stringe la gola,e una camicia bianca infilata nei pantaloni,e sia sulla mandibola quadrata e sia sul mento si intravede un accenno di barba,ma sono i suoi occhi verdognoli a farmi ricordare il suo nome;Brian,il capo della Modest.
La mia schiena viene percorsa da un lungo brivido, e le mie mani si stringono in pugni.
E' colpa sua se..
«Lei e' Eleanor» dice sollevando il mento verso una ragazza dietro di lui che non avevo nemmeno notato.
Gli arriva alle spalle,h a il viso a forma di cuore incorniciato da una cascata di capelli castani, e i suoi occhi a mandorla mi guardano intimiditi. Guardo Harry, ma lui ha già riportato gli occhi sul pavimento.
Mi sento ancora più perplesso di prima, cosa centra quella ragazza?
«E' una fan?»chiedo a Brian mentre lui si siede dietro alla scrivania.
Lui scuote la testa ridacchiando, e si sofferma a sfogliare qualche carta pinzata.
Già che sciocco, se fosse una fan non sarebbe così tranquilla. E poi ci saremmo tutti. Tutti e cinque. Ma allora chi diavolo è? Aspetto che Brian spieghi,ma l'unico rumore che si sente è la carta che gli sfiora le dita.
La testa mi inizia girare più forte ed è allora che la lingua che ho tenuto a freno per tutto il tempo cede:
«Chi è allora?» sbotto.
Brian alza lo sguardo di scatto, le sue mani si bloccano e i suoi occhi verdognoli si posano sui miei. Ed è allora che la mia mente fa un passo indietro. Che inizia a riverire ogni lacrima, ogni sorriso, ogni volta che ho pensato: 'Questa situazione mi sta uccidendo'. E ogni fottuta volta che mi sono fatto forza, e mi sono ricordato il motivo per cui lottare;Harry.
Sento lo sguardo di Brian trapassarmi, ma non ho paura. No questa volta,no.
«Che fai non rispondi?» chiedo acidamente.
Vedo Harry con la coda dell'occhio muoversi sulla sedia,e con le dita toccarsi il lobo dell'orecchio sinistro,come fa sempre quando è nervoso.
«Lei è la tua nuova ragazza» mi risponde, rompendo il contatto visivo e ricominciando a sfogliare le carte.
«La sua cosa?»
E' Harry a parlare questa volta, la voce che quasi balbetta, gli occhi verdi spalancati e le sopracciglia tonde aggrottate, mentre io ho rimango zitto,mentre Brian, riducendo a una piccola pallina la carta che aveva tra le mani, spiega:
«Loro stanno incominciando a scoprire sempre più cose.»
Loro. Intuisco all'istante cosa intende per loro. Loro, le fan.
«Ci ho pensato su,e ho capito che le voci si zittirebbero se per qualche giorno usciresti con lei.»
Il mio sguardo si sposta sul pavimento, mentre sento le mie gambe come staccarsi dal corpo.
«Non possiamo rischiare lo sapete, e poi non vorrete mica che ci perdano anche gli altri tre»
Quando gli sento dire queste parole, le mie mani si stringono così forte su se stesse che le mie nocche si sbiancano:
«Cosa ne sai di cosa è meglio per loro?L'unica cosa di cui ti preoccupi è cosa è meglio per te, per l'intera Agenzia. L'unica cosa di cui ti preoccupi sono di assicurarti i dollari per i prossimi anni.»urlo. Urlo così forte che la gola mi inizia a bruciare.
Sento le ruote della sedia su cui è seduto Harry scivolare sul pavimento;si è appena alzato.
«Fammi finire di spiegare!»mi dice Brian. Non mi sta supplicando di ascoltarlo, ma il suo tono assomiglia a un ordine e la cosa mi fa scaldare ancora di più.
«Quando abbiamo iniziato a nasconderci hai detto che tutto sarebbe finito presto, che le cose sarebbero andate meglio e ora..» smetto di urlare solo per guardare la ragazza che è ancora in piedi vicino alla porta.
«E ora mi rifili una finta ragazza?»
«Una beard» mi conferma lui annuendo.
Sento la testa bruciarmi,avrei voglia di lasciare tutto, ho voglia di lasciare tutto. Harry appoggia la sua mano sulla mia spalla:
«Lou» sussurra.
E allora mi calmo quanto basta per fare allentare le mie unghie che premevano sui palmi.
«Non ci sto.»dico con la voce affievolita dalle urla.
«Non ci sto.» ripeto, fissando gli occhi di Brian.
«Devi se vuoi..»
«Appunto» lo interrompo, intuendo già cosa mi vuole dire.
«Se noi non volessimo tutto questo successo? » mi giro verso Harry. Ha gli occhi umidi, e non appena lo noto,la morsa alla stomaco si fa più stretta.
Non è la prima volta che penso che posso rinunciarci. Eppure, mi fa così strano dirlo.
«Se noi rifiutassimo tutto questo?Tornassimo alle nostre vite normali? Insieme..»Sul suo viso si fa strada un piccolo sorriso,non grande come sono abituato a vederlo, ma questo mi sprona a continuare:
«Non pensare al contratto, potremmo andare per vie legali, e non appena saprebbero di questa situazione farebbero qualcosa..»
Buffo, se l'anno scorso mi sarei trovato in questa situazione non ci avrei nemmeno pensato,avrei detto:
«Chi vorrebbe aiutare due froci?»
«Non è così semplice.»mi blocca lui scuotendo la testa.
Il mio cuore perde un battito non appena sento dirgli quelle parole. E capisco. Capisco quanto tutto questo mi stia facendo male,capisco che sono disposto a perdere tutto, e capisco quanto io sia cambiato.
Non sono mai stato io quello con il lume di speranza. Quello e' Harry. E' Harry che fantastica,desidera e spera. Quello con la testa tra le nuvole,il piccolo sognatore. Io sono Louis. Il realistico,quello con i piedi per terra,quello sempre pronto a rinfacciargli che dovrebbe crescere,smetterla di credere che in qualsiasi cosa c'è del buono. Eppure ora io sono qui, a cercare un'altra via d'uscita,e lui è lì, a schiacciare ogni mia speranza.
«E poi tu non vuoi, vero Harry? Ti mancherebbe tutto questo, tu sei nato per questo, sei nato solo per sentire il sapore del successo.» Sento la voce di Brian farsi più vicina; si è sicuramente alzato.
«Tu non lo conosci»dico, voltandomi. La mia voce sta ritornando a farsi più forte.
Ha le mani infilate nelle tasche, e quel fottuto sguardo di superiorità impresso negli occhi.
Dio, quanto vorrei..
E come se lui mi avesse letto nel pensiero:
«Non fare qualcosa di cui ti pentiresti»mi sussurra,mentre nella sua faccia si fa strada un sorriso di sfida.
«Credimi non me ne pentirei.» dico a denti stretti.
«Lasciaci soli.» ci interrompe Harry cingendomi la pancia con un braccio.
«Lasciaci soli.» ripete. «Ci pensiamo sù.»
Il viso di Brian non si sfalda in nessuna espressione di preoccupazione, è come se sospettasse che Harry è capace di piegarsi fino a quel punto.
Brian annuisce, e con Eleanor, si richiude la porta alle spalle.
Mi servono alcuni secondi per realizzare, quello che è appena successo,come la Modest ci abbia messo di nuovo alle strette.
«Non è finita.» dico spiazzato liberandomi dalla sua presa.
«Siamo ancora liberi, e se vogliamo possiamo cambiare le cose.» sussurro.
«Io non sono coraggioso come te!» mi urla, bloccandomi le spalle con le mani.
Il cuore mi salta in gola. E non so se sia per la stronzata che mi ha appena detto, o per il tono della sua voce.
Come fa a pensare che io sono coraggioso?
«Tu lo sei, Harry. Senza di te, non avrei mai sopportato tutto questo,e guardati ora! Sei di nuovo pronto a sopportare qualcosa di più grande. Pronto a sopportare la persona che ami uscire con qualcun'altro. Ma non dovrai se...»
«Perché non ti sforzi di capire? Tu che sei coraggioso sei libero.» mi sussurra abbracciandomi.
«Quello che ha voglia di rischiare,quello che manderebbe tutto all'aria per amore. Sei tu quello coraggioso. E sei anche libero, perché non sei incatenato al successo,alle conseguenze,alle responsabilità'. Pensi solamente a me, a noi. Tu sei libero. Coraggioso e libero.» aggiunge, sfiorandomi con le sue labbra morbide l'orecchio.
Dovrei dirgli che sono egoista,che penso solamente a sentirmi bene,che voglio solamente che tutto questo mi scivoli di dosso, dovrei dirgli che non voglio pensare a Zayn,Niall,Liam e cosa potrebbe succedergli se noi smettessimo di mentire.E soprattutto non voglio pensare al fatto che lui potrebbe essere triste senza tutto questo. Ecco perché' sono egoista.
Il mio non è coraggio, il mio è semplice,puro egoismo.
Ma rimango zitto, non voglio farlo sentire meglio.
«Ma non è finita, non smettiamo di arrenderci,promettimelo.» gli sussurro invece stringendolo,e mentre la mia vista si annebbia, sento le sue parole arrivarmi forti e chiare:
«Te lo prometto,noi non smetteremo di arrenderci.»
  
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