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Autore: Barbie Klaus    12/10/2013    10 recensioni
Una storia d'amore.
Shiller: l'unico ragazzo che fa crollare le certezze di Roxane.
Roxane: l'unica ragazza che procurerà tanti bei guai a Shiller.
L'inizio di una storia fra due semplici teenager che cresceranno insieme affrontando tutto quello che la vita gli mette di fronte. Diventeranno due ragazzi, due adolescenti alle prese con il primo amore che sembra ostacolato, riusciranno a stare insieme nonostante tutto?
E se succedesse qualcosa più grande di loro? Affronteranno tutto a testa alta?
-
“Magari lei non era affatto la donna della tua vita…”
“Sì che lo era.”
“Perché?”
“Perché era matta, era tutta sbagliata. Era vera, se capisce
quello che voglio dire. Era una strada piena di curve assurde,
che correva in aperta campagna, senza preoccuparsi mai di
tornare. Senza nemmeno sapere bene dove stava andando.
Era una di quelle strade su cui ci si ammazza.”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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10.Tutti insieme appassionatamente.
 
 
“Non, elle ne va pas tenir le bébé. » concluse Daniel e Rocio dopo quella affermazione rimase più che scioccata.
 
Dopo l’ultima affermazione che aveva fatto Daniel, Rocio era senza parole, sì pensava che avrebbe fatto una scenata sia con lei –come quella appena avuta- sia con la figlia, ma mai si sarebbe aspettata un’affermazione del genere. Avevano deciso di parlarne con la figlia di quell’argomento piuttosto che litigare fra loro senza i diretti interessati, infatti, Daniel aveva proposto di invitare tutti i diretti interessati a cena per discutere dell’argomento.
Alle sei in punto erano tutti e sette riuniti nel soggiorno della casa di Rocio; finalmente Sharon e Kevin avevano potuto conoscere i suoceri e Nathanaël e viceversa. Dopo le presentazioni e i classici minuti di interminabile silenzio imbarazzante, Rocio decise di parlare.
“Allora stare qua in silenzio non penso che aiuti molto nella situazione in cui ci troviamo, quindi parliamone e facciamo questa cosa una volta per tutte. Siamo tutti e quattro dei genitori e sappiamo benissimo che il nostro incontro è dovuto al fatto che anche i nostri figli potrebbero diventarlo; e penso che sia inutile stare qui a farsi accuse a vicenda come ‘tu dovevi stare in camera con loro e controllare che non facessero cosaccie’ o ‘non hai insegnato a tuo figlio di stare attento’ e quant’altro”.
“Allora delucidami su cosa dovrei dire” fece sarcastico Daniel.
“Bhè per esempio quello che hai detto a me questa mattina su cosa ne pensi della questione” un’altra classica frecciatina che Rocio tendeva a lanciare sempre all’ex.
“Dire che sono giovani e tutto il resto non cambierà le cose, ma le cambierà se ognuno qui si prendesse le proprie responsabilità come è giusto che sia” disse Kevin.
“Ma quali responsabilità? Hanno sedici anni, la decisione spetta a noi” rispose incazzato Daniel.
“Decisione? Papà stai scherzando spero” interrupe Roxane, insomma era lei il centro di quella conversazione e ne parlavano come se non fosse presente.
“No, non sto scherzando. Roxane tu non avrai il bambino” rispose Daniel in modo freddo senza tenere conto di quelli che erano i pensieri dei presenti e dei diretti interessati.
“oh mon dieu, je me sens mal » disse Roxane un attimo prima di svenire fra le braccia di Shiller.
 
Roxane era appena svenuta fra le braccia del suo ragazzo che sotto richiesta della madre ben coscia che lo svenimento era un sintomo della gravidanza e che quindi non c’era da preoccuparsi tanto la portò nella propria stanza. Tornato, Shiller, si ritrovò da solo con quattro genitori pronti a scannarsi l’un l’altro e lo si poteva capire dai loro sguardi.
“Per quanto le possa importare, Daniel, sua figlia vuole averlo questo bambino” fece Sharon altezzosa.
“Ah certo, lasciamo tenere questo bambino a due mocciosi, vediamo quanto sono bravi a giocare a mamma e figlio” bofonchiò arrabbiato Daniel.
“Io ho avuto Shiller all’ultimo anno di liceo e me la sono cavata alla grande, lo faranno anche loro ne sono sicura” rispose a tono Sharon. A Rocio quella donna stava sempre più simpatica dieci minuti in compagnia dell’ex e aveva già capito come fare con lui, se non gli rispondevi subito per le rime saresti stata finita; senza contare che anche lei era dalla parte dei ragazzi e anche per lei loro due ce la potevano benissimo fare, in qualche modo gli avrebbero aiutati pure loro.
“All’ultimo anno hai diciotto anni, lei non ne ha neanche sedici. E’ piccola è una bambina, cristo santo!” Urlò fuori Daniel.
“Se è incinta forse non è poi così bambina, non trova?” fece invece Kevin.
“Oh non ci provare, qui quello che doveva prendere precauzioni era suo figlio.” Rispose a tono il padre di Roxane che a quel punto stava urlando seguito poi da Kevin.
“Lei non provi a scaraventare la colpa sul mio di figlio, a quanto sono a conoscenza la pillola la danno anche ai minorenni con il consenso dei genitori.”
“Quale del concetto è una bambina non le è chiaro eh?” domandò Daniel, da padre geloso quale era la risposta che gli aveva dato Kevin non l’aveva neanche presa in considerazione, se fosse per lui la sua Roxane sarebbe arrivata casta al matrimonio.
“Ma per favore, una bambina è quella che gioca con le barbie e non ha il ciclo mestruale, non penso proprio che Roxane abbia queste due caratteristiche o almeno una” se fosse stato per Rocio quella frase sarebbe stata sarcastica, anche se un po’, infatti, lo era dal tono di Kevin, in quel momento forse era meglio intervenire.
“Okay, calmiamoci uomini. Statemi a sentire, Daniel tua figlia è una ragazza ha quasi sedici anni, ha il proprio ciclo, ha già dato il primo bacio e sta vivendo il suo primo amore, ha avuto la sua prima volta. E’ diventata donna, chiaro?” disse Rocio rivolta all’ex, poi si girò verso Kevin e gli disse: “Kevin, mia figlia non prendeva la pillola perché prima non ne aveva bisogno, non ha mai avuto rapporto con un altro ragazzo all’infuori di suo figlio e se l’avrebbe voluta l’avrei portata io stessa, non c’erano problemi okay?”
In quel momento senza che lei finisse il discorso iniziato Daniel la interruppe quasi urlando e disse: “Come nessun problema?!”
“A cuccia!” rispose per le rime la donna, Shiller si sarebbe messo a ridere se fosse stato appropriato. “Adesso, veniamo a noi. Shiller, visto che qui questi due vecchiacci si stanno per scannare perché non rispondi alla domanda del perché, cazzo, non hai usato precauzioni?” domandò Rocio, sì quella donna era uno sballo anche in un momento di serietà come quella era divertente.
“Tutte le volte che abbiamo fatto l’amore io e Roxy abbiamo preso precauzioni, solo la prima volta no. Quindi una volta è bastata per fare questo pasticcio”. Rispose sincero Shiller oramai non aveva nulla da perdere quindi dire la verità era più che giusta.
“Tutte le volte?! Io ti ammazzo ragazzino.” Urlò Daniel che si stava alzando per dirigersi verso Shiller ma davanti a lui c’era Rocio che lo spintonò e lo fece cadere sul divano. “Ma insomma stai seduto, pezzo di idiota! Non dovresti neanche parlare di queste cose tu.” Gli disse Rocio questa volta sì ce sembrava incazzata.
“Sentite vostra figlia vuole tenerlo questo bambino. Se fosse o non fosse così, come è giusto che sia noi ci prenderemmo le nostre responsabilità come farete pure voi.”. Disse Sharon, Shiller pensò che la sua mamma sarebbe diventata una santa per tutta la pazienza che aveva e diceva pure la cosa sembra più giusta al momento giusto.
 
 
Quando si svegliò era nel suo letto, riconosceva il soffitto della sua stanza, quando girò il capo sul cuscino pensando di trovarsi davanti Shiller o la madre preoccupata invece si trovò Nathanaël.
“Ehi ti sei svegliata finalmente, come ti senti” le chiese con tutta la calma e tranquillità del mondo e con anche un po’ di dolcezza come se stesse parlando con sua figlia o la sua ragazza.
“meglio, cosa è successo?” domando Roxane al fratello.
“Intendi dopo che sei svenuta? Bhè ti abbiamo portato di qua e ti sono stato accanto nel frattempo di là hanno urlato parecchio tutti e cinque” rispose Nate che in quella situazione si sentiva un po’ di troppo, in fondo non è che centrasse molto lui.
“Shiller se ne è andato?”
“No sono ancora nel soggiorno a parlare credo, a meno che non ci è scappato il morto, ovvero nostro padre e Kevin, Sharon, Rocio e Shiller lo stanno seppellendo nel cortile. “ Rispose Nathanaël scherzoso, stava provando a farla sentire a suo agio a non farla preoccupare. “Roxy… ma tu lo vuoi tenere questo bambino?” chiese infine; a lui si che importava cosa voleva la sorella.
“Sinceramente non lo so, ho detto di sì a Shiller ed è vero perché voglio fare la cosa giusta, voglio prendermi le mie responsabilità. Ma se ti dicessi un sì sicuro sarebbe come dire che l’ho cercato io questo bebè e invece è capitato, come succede la maggior parte delle volte” rispose con sincerità Roxy.
“Sì capisco, bhè penso che abbiate vinto allora o Shiller è giunto ad una tregua.”
“ Che cosa hanno gridato qui cinque” domandò la ragazza sorridendo, era sempre stata curiosa e anche in quella situazione si dimostrò tale.
“Qualcosa del tipo ‘è troppo piccola’ bla bla bla ‘tu sei un ragazzino’ e ‘noi ci prenderemmo le nostre responsabilità’ o ‘è una scelta che aspetta a noi, non a te’ sì, bhè hai capito no?”
“Sì, ho afferrato il concetto. Puoi chiamarmi Shiller per favore?” chiese Roxane e subito dopo il fratello scompari nel corridoio.
 
Appena Shiller la vide le si fiondò sopra e la baciò.
“Stai bene?” le domandò poi.
“Sì, tu?”
“Sono sopravvissuto ai nostri genitori incazzati quindi sì.” Rispose sorridendo, evidentemente ne andava fiero.
“E le conclusioni quali sono?” osò chiedere Roxane, aveva paura della risposta nonostante avesse avuto la conversazione con Nate che voleva tranquillizzarla, ma lui era il suo ragazzo, il diretto interessato e aveva avuto quella lite con i loro genitori ne sapeva più di Nate di sicuro.
“Che tocca te scegliere per questo bambino e se lo vuoi tenere, i miei e tua mamma ci verranno incontro come possono ma tuo padre non sembra molto contento della decisione e vorrebbe che se tu avessi il bambino lo daresti in adozione.” Buttò fuori tutte quelle parole tutto d’un fiato Shiller, non voleva ammetterlo ma aveva una paura nera per quello che sarebbe successo. Sapeva benissimo che le parole che gli aveva riferito Daniel quella sera alcune erano veritiere, era un ragazzino espulso da scuola che giocava a fare il padre, gli aveva detto. Ma lui non voleva giocare se avrebbero avuto il bambino avrebbe fatto tutto il possibile perché si sentisse amato e non un errore, che ne era valsa la pena sopportare tutto quello per lui o per lei. Forse la cosa più brutta era che i loro genitori li considerassero ragazzini come se il loro amore fosse passeggero e che quindi non potrebbe durare, gli hanno detto di non farsi illusione che magari tra qualche anno lui e Roxy non sarebbero più insieme e non si sopporterebbero, per quello forse era meglio non averlo questo bambino. Shiller invece si portava dentro un pensiero che non aveva detto riguardo a quell’affermazione; se lui e la sua Roxane tra qualche anno non fossero ancora insieme e felici, ma a litiganti per la custodia del loro figlio, avrebbe detto al quel figlio che lui era il frutto del suo primo vero amore e che era puro ed innocente e nonostante tutto l’amava tanto quanto amava la sua mamma. Forse questo era il pensiero più profondo che potesse immaginare. Senza accorgersene una lacrima gli scese lungo il viso e venne fermata da Roxane, che lo abbracciò forte e gli disse che sarebbe andato tutto a posto che insieme avrebbero combattuto per quell’amore un po’ ostacolato, un po’ tanto.
 
 
 
***

L'angolo di Barbie: 

Buon-salve bellezze c: 
Alura, eccolo qua l'incontro fra tutti i genitori. Bhè direi che il titolo che ho messo ci sta alla grandissima, cosa ne pensate?
Mi scuso per eventuali errori, portate pazienza ma faccio del mio meglio. 
Lo sapete vero che adoro scrivere di Nate che è il mio amore platonico e infatti c'era anche lui oggi. Ma adoro anche scrivere di Rocio, mi diverto. Mi piace come personaggio. 
Allora pensavate ad un incontro di questo tipo o peggio, meglio. Ditemi. Ho finito così il capitolo perchè penso che continuarlo non aveva senso, mi piaceva così. 
AVVISO: SETTIMANA PROSSIMA E QUELLA DOPO PER INDISPOSIZIONE -sì dice così? va bhe- NON AGGIORNERO' DI SABATO.. 
Alla prossima.
Un bacio, Barbie Klaus ♥
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