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Autore: Sofia_Ariel    12/10/2013    2 recensioni
E' arrivato, ed ha spazzato via tutto ciò che era davanti alla sua strada; il destino, così spietato, è stato il vero protagonista della storia, Merlino lo sapeva bene. Dopo la battaglia di Camlann, tutto è crollato, e le perdite più grandi le ha subite il cuore di Camelot. Bisogna provare ad andare avanti, un nuovo regno è nato, Albione. ora tutto è nelle mani di una regina, Ginevra, che non sarà sola: vicino a lei resteranno gli amici fedeli, i cavalieri più valorosi e.. una figura totalmente inaspettata!
Immergetevi in un mondo di rinascita, di speranza e fiducia per il futuro che verrà, le difficoltà più grandi verranno superate, perché ricordate "le storie che ci appartengono non finiranno mai, poiché faranno parte di noi per sempre."
Genere: Fantasy, Fluff, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Merlino, Principe Artù, Sir Leon, Un po' tutti | Coppie: Gwen/Artù, Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessuna stagione, Nel futuro
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Ecco il nuovo capitolo della storia! Spero vi stia piacendo, perché ho intenzione di continuarla ancora per un bel po', aspettatevi tante sorprese ;) Ringrazio tutte le persone che continuano a recensire, a seguire e a ricordare la storia, grazie di cuore! 


La notizia della nascita della principessina e del misterioso ritorno del re aveva fatto in modo che amici, alleati e compagni fidati si riversassero periodicamente alle mura di Camelot, per gioire insieme di quella pace che si era venuta a creare nel regno; tra questi, non poteva mancare la principessa Mithian, che era rimasta sempre in contatto con la casata dei Pendragon. Di certo, non mancò neppure al secondo anniversario dalla nascita di Maelle. 
Mithian arrivò con una scorta di cavalieri e come sempre, era bellissima. 
Artù e Ginevra si avvicinarono al cavallo su cui stava, e il re la aiutò a scendere. Mithian immediatamente abbracciò con affetto Gwen, poi Artù.
<< Finalmente sei arrivata! Sono così contenta di rivederti! >> esordì Ginevra. Era davvero molto contenta, spesso le mancava la compagnia di una vera amica, e sapeva che poteva ormai fidarsi completamente di Mithian.
<< Il piacere è tutto mio Gwen. Ti trovo bene! Artù.. dov'è la piccola? Ho una voglia matta di rivedere quel fiore! >> rispose la principessa con un gran sorriso.
<< E' con Merlino, come sempre ormai, venite! >> disse Artù e, insieme alle due donne, entrò nel castello. Arrivati alle stanze di Maelle, bussarono, ed un trafelato Merlino corse ad aprire la porta. Mithian abbracciò calorosamente anche lui e, visibilmente emozionata, subito iniziò a domandargli di come aveva passato quei giorni in cui non si erano visti. Ma Merlino non le dava retta, seguiva con gli occhi quella piccola peste che correva e rovesciava tutto per la stanza.
<< Uff, scusatemi Mithian, ma questa bambina è davvero un vulcano! Non sta mai ferma! >>.
Fu Gwen che risolse la situazione: si avvicinò a Maelle, la prese in braccio e la portò vicino a Mithian. << Ciao Mitan >> disse la bambina, e diede un sonoro bacio sulle morbide guance che la principessa le offriva.
<< Ciao piccola! Ma come sei cresciuta! E che bei capelli che hai, crescono sempre di più, insieme a te! >>.
<< Si sono meravigliosi, non è vero? >> si inserì Merlino, sempre con quell'affetto spropositato nei confronti di quell'angioletto. La bambina si divincolò dalla madre e corse via, inciampando, facendo svolazzare i suoi biondi boccoli per la stanza.
<< Allora,ehm Merlino, sai.. >> Mithian era agitata, provava di nuovo a parlare con il mago, ma lui continuava a non ascoltarla. Gwen con uno sguardo comprese l'agitazione di Mithian, quasi non ci credeva ma eppure era così! Sembrava proprio che la principessa nutrisse sentimenti diversi da quelli di una semplice amicizia nei confronti di Merlino, così propose di andare tutti insieme a pranzare all'aperto. La proposta fu accolta con gran calore.
Durante il tragitto Ginevra si avvicinò a Mithian e le sussurrò : << Sai che l'ho capito? Avresti dovuto dirmelo però! Che razza di amica sei?! >> e sorrise.
<< Co-cosa hai capito? Di cosa stai parlando, non capisco.. >> rispose imbarazzata la principessa. 
<< Avanti, Merlino non ti è del tutto indifferente, non è così? Sai che anche a me piaceva, appena era arrivato a Camelot? >> la regina rise felice a quel ricordo. << Si ti capisco, e vi appoggio, hai fatto un' ottima scelta! Ora ci penso io.. >> e corse via..
<< Aspetta, ma dove vai! >> le urlò dietro Mithian,ma si fermò quando vide che Ginevra si avvicinava a Merlino e Artù, che si trovavano più lontani. La regina prese Artù per un braccio e Mithian da lontano e osservò la scena: gli stava dicendo qualcosa all'orecchio, quando il re la guardò sbigottito, poi rivolse lo sguardo a Merlino e infine a Mithian, e scoppiò in una grossa risata.
La principessa in quel momento avrebbe voluto sprofondare dalla vergogna, stava per andarsene quando Gwen e la piccola Maelle tornarono da lei per rassicurarla.
Nel frattempo erano arrivati lungo le sponde del lago, un posto perfetto per rilassarsi in compagnia. Artù disse alle due donne ad alta voce: << che ne pensate se mentre voi preparate per pranzo, io e Merlino andiamo a fare una chiacchierata.. da uomini? >>. La regina rise, ma si zittì quando ricevette uno sguardo di rimprovero da parte di Mithian.
<< Chiacchierata da uomini? Sul serio? >> disse Merlino incredulo, quando il re lo trascinò con sè lontano dalle rive del lago.
<< Si, esatto Merlino.. Ah non trovi che sia una splendida giornata? >> rispose il re facendo finta di niente.
<< Avanti, ditemi che vi passa per la mente Artù, facciamo presto che Maelle potrebbe annoiarsi senza di noi.. >>.
<< Non si annoierà tranquillo.. Ci sono la madre e Mithian con lei.. A proposito di Mithian, non trovi che sia diventata ancora più bella? >> disse Artù con fin troppo entusiasmo, provocando lo sguardo sospetto di Merlino.
<< Lo è sempre stata, e con questo? >>.
<< Avanti Merlino, tu le donne non le capisci proprio! Fatti aiutare da uno come me, sai io me ne intendo! >>
Merlino proruppe in una risata così forte che un passerotto su un ramo più alto di loro si levò in volo, spaventato.
<< Uhm buono a sapersi, se mai mi servirà un consiglio.. >>
<< Stammi bene a sentire testa di fagiolo.. >>
<< Ehi, quella battuta è mia! >> lo interruppe Merlino.
<< ..non so come sia possibile, ma pare che Mithian, insomma Gwen mi ha detto che lei.. Beh, sia interessata a te! >> Quella frase era costata al re davvero fatica!
<< Interessata a me? Cioè, che vuol dire? >> replicò Merlino, confuso.
<< Possibile che debba spiegarti tutto?! Gli piaci, ti vuole! E non chiedermi come sia possibile, ma è così! >>
<< Artù, ma che dite.. >> improvvisamente, involontariamente, il viso della giovane druida le parve davanti agli occhi. Guardò il lago, e gli occhi gli si riempirono di acque. Sembrava quasi che lei lo volesse, che gli sussurrasse nel cuore la cosa da fare.
<< Merlino, se sei così stupido da lasciarti scappare un'occasione del genere..! >> 
<< Andiamo >> ordinò il mago, dirigendosi verso le due donne e la bambina, incurante delle parole che Artù continuava a gettargli addosso.
<< Merlino! E' stata di tuo gradimento la passeggiata? >> chiese Mithian nervosa, e completamente rossa in viso.
Merlino bofonchiò qualche parola, e per il resto del pranzo rimase a bocca chiusa. Ginevra guardò Mithian abbassare lo sguardo e trattenere una lacrima che era pronta a scendere giù.

Passarono due giorni, e Merlino evitava in tutti i modi la principessa, anche perché non sapeva che fare: l'aveva sempre ritenuta un'ottima amica, fedele, simpatica.. ed incredibilmente bella! Ma allora, perché non riusciva a guardarla negli occhi, ora che sapeva di.. essere desiderato? Era immerso nei suoi pensieri quando, alla fine del corridoio, si scontrò proprio con la principessa.
<< Merlino! >> gridò lei spaventata e, subito dopo,piena di imbarazzo, abbassò lo sguardo e provò a scappare via.
<< Un momento.. Mithian non andare.. >> Merlino aveva visto negli occhi della principessa uno sguardo così triste, pieno di lacrime. Di certo non si meritava quel trattamento.
Merlino l'afferrò per un braccio, saldamente, e la obbligò a voltarsi. Mithian provò a dire qualcosa, si scusava, si affannava provando a screditare ciò che Artù gli avrebbe potuto proferire. Ma Merlino rimase incantato non dalle sue parole, ma dai suoi occhi, così belli e profondi; dalla sua pelle, bianchissima e vellutata, e dalle sue labbra, che si dischiudevano delicatamente per far uscire parole che ormai non avevano più senso. Quelle labbra, erano così invitanti, pensò Merlino, e senza pensare, senza paura, la baciò, baciò Mithian, con tutto il calore che un uomo può provare per una donna così bella che sentiva di essere sua. La baciò, a lungo, profondamente, dimenticò dove si trovava, tutto il mondo attorno a lui scomparve,e finalmente, per la prima volta ormai da troppo tempo, si sentiva felice, completamente, senza ma e senza se. Fu Mithian a distaccarsi per prima, guardò Merlino e, in quel momento, i due capirono che entrambi avevano provato le stesse emozioni, le stesse gioie, e che nulla e nessuno ormai li avrebbero divisi.
 
  
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